L’assassino torna sempre sul luogo del delitto. E il Festival di Sanremo 2022, l’evento televisivo (e, forse, anche quello musicale) più atteso dell’anno non fa eccezione. Tra i 10 artisti in gara a Sanremo 2022 che aspettiamo di più ci sono infatti quattro artisti che il Festival lo hanno già vinto. E con delle canzoni che sono rimaste nella storia. Ci sono cantanti che hanno fatto la storia, ma quella di questa estate, con tormentoni che piacciono anche ai bambini. E alcuni artisti cult, dal passato o dal presente, che non possiamo non mettere tra i più attesi. Buon ascolto e buon Festival, perché Sanremo è Sanremo.
1. Elisa
La aspettiamo più di ogni altro artista, perché è stata la vincitrice nel 2001, con Luce (Tramonti a nord est), la sua canzone più bella, una delle più belle della storia del Festival di Sanremo, e tra le canzoni italiane migliori del nuovo millennio. Elisa, da Monfalcone (quindi giuliana, o bisiaca, e non friulana come dicono tutti), nordest d’Italia, è stata una delle prime artiste a dimostrare che, anche in Italia, si poteva fare un rock di stampo internazionale. Il suo album d’esordio, infatti, era degno di un disco di Alanis Morissette. Nel corso degli anni Elisa ha cominciato a cantare in italiano, regalandoci altre perle (Gli ostacoli del cuore, Ti vorrei sollevare, L’anima vola), e frequentando anche Ennio Morricone e Quentin Tarantino, per la colonna sonora di Django Unchained. Chi ha ascoltato la canzone che porta al Festival, O forse sei tu, ha parlato di una canzone molto cinematografica, che sembra davvero uscita dalla colonna sonora di un film, incantata e fiabesca.
2. Massimo Ranieri
Continuiamo, come se fossimo in una griglia di partenza, con un altro che il festival lo ha vinto. Massimo Ranieri ha vinto l’edizione di Sanremo del 1988 con Perdere l’amore. Una canzone che, all’epoca, assetati com’eravamo di rock e tecnopop, non lo avevamo capito, ma sarebbe diventata un classico. Lo ha dimostrato quando Massimo Ranieri, qualche anno fa, l’ha riportata all’Ariston, dove è tornato come ospite. È stata standing ovation. Ora Massimo Ranieri, che in questi anni ha fatto soprattutto teatro, televisione e cinema, torna in gara con una canzone nuova. Lettera al di là del mare è un brano da musical, una di quelle canzoni enfatiche che farà risaltare la sua grande voce, e anche l’orchestra. E sarà ancora standing ovation.
3. Gianni Morandi
C’è anche Gianni Morandi tra i vincitori storici di Sanremo. La canzone in questione, anche lei entrata nella storia, è la prima classificata del 1987, cantata assieme a Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri: Si può dare di più, enfatica e piena di buoni sentimenti, scritta da Tozzi insieme a Raf. Rispetto a uno come Massimo Ranieri, che alterna momenti in cui è in scena ad altri lontano dai riflettori, Gianni Morandi è sempre intorno a noi. Merito dei social media, che Gianni Morandi frequenta molto, e che hanno rischiato di farlo escludere dal festival, nel momento in cui ha postato per sbaglio un pezzo della canzone in gara. Nel frattempo, questa estate, Gianni Morandi ha iniziato il suo sodalizio con Jovanotti, interpretando una canzone scritta da lui (e prodotta da Rick Rubin!), L’allegria. Jovanotti firma anche la canzone che il Gianni nazionale porta al festival, Apri tutte le porte. E, come saprete se avete ascoltato L’allegria, Gianni Morandi tira fuori il lato sixties di Jovanotti. Allora aspettiamoci gli anni Sessanta che arrivano ai giorni nostri, fanno il giro e tornano a casa, a chi i Sessanta li ha inventati.
4. Mahmood e Blanco
Mahmood chiude la nostra prima fila dei vincitori del festival. È arrivato primo, a sorpresa, nel 2019 con Soldi, una canzone che è già nella storia del Festival, un pezzo killer costruito benissimo grazie alla sua ispirazione (racconta i rapporti difficili con il padre) e alle sapienti mani di Dardust e Charlie Charles. A Sanremo 2022 si presenta con Blanco, nuovo talento della trap che questa estate è stato in tutte le radio con la sua Mi fai impazzire. Mahmood e Blanco ci hanno abituato a un ritmo trascinante, ma la canzone che portano a Sanremo, Brividi, è una ballata. Non può non essere tra le favorite per la vittoria.
5. Donatella Rettore e Ditonellapiaga
Come si fa a non aspettarle? Donatella Rettore, per tutti Rettore, è la nostra disco queen degli anni Settanta e Ottanta, quella di Cobra e Splendido splendente, icona LGBTQ+ dal Veneto con furore. Ditonellapiaga è la prossima star del nostro indie pop al femminile. La canzone che portano a Sanremo, Chimica, ha proprio il sapore di quegli anni Settanta e Ottanta in cui Rettore era in voga. Giochi di parole e irriverenza, Chimica potrebbe lasciare il segno.
6. La Rappresentante di Lista
La Rappresentante di Lista era già tra gli artisti che attendevamo di più a Sanremo 2021, e non hanno deluso le attese. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina da Palermo, con il loro “Queer Pop”, elettronico, raffinato, ipnotico, all’Ariston con la loro Amarelo scorso anno hanno conquistato tutti, grazie anche alla presenza sensuale e inconfondibile di Veronica. Paolo Sorrentino li aveva scoperti e aveva inserito una loro canzone in The New Pope. A Sanremo 2022 portano Ciao ciao, un pezzo tra funk e pop sulla fine del mondo, ispirato al libro Maimamma, che fa ballare su ritmi tribali. È nata durante una sessione tra amici nei giorni delle manifestazioni di Fridays for Future, e promette di far ballare, ancora una volta, tutto l’Ariston.
7. Sangiovanni
Sangiovanni, artista in arrivo dall’ultimo Amici, è un altro che questa estate, se avete acceso una radio da qualche parte, non potete non aver sentito. Sangiovanni ha infatti sbancato le classifiche estive con la sua Malibu, canzone d’amore che si pianta in testa e non ti lascia più. È la canzone preferita di mia figlia, che ha sette anni, e in classe sua, in seconda elementare la amano tutti. Questo per dire che Sangiovanni è uno di quelli in grado di arrivare a tutti. All’Ariston porta Farfalle, e già mi vedo Sofia e le sue amichette a cantarla e ballarla (e anche i maestri). Farfalle è uno scioglilingua che sa un po’ di dance anni Novanta. Come diceva, proprio in uno storico Festival di qualche anni fa, Piero Chiambretti, comunque vada sarà un successo.
8. Aka 7even
Anche Aka 7even arriva da Amici, e anche lui ha in repertorio una di quelle canzoni che, anche se non sapete chi è, avrete sicuramente sentito. Avete presente Loca (“loca-loca-loca vuole solo la mia bocca bocca bocca”)? È sua. E, anche questa canzone va fortissimo in seconda elementare. Tra cantautorato e rap, Aka 7even, al secolo Luca Marzano, porta Perfetta così, un brano pop e dance che sa immediatamente di estate, e si candida a diventare un tormentone.
9. Rkomi
Proprio mentre scriviamo, alla radio abbiamo sentito uno spot in cui è un testimonial di un profumo molto importante. E, quando diventi testimonial di un profumo, vuol dire che sei arrivato in alto (Johnny Depp attento…). Per tornare alla musica, il suo Taxi Driver è stato uno degli album che lo scorso anno ha avuto i numeri più alti nelle classifiche dello streaming. Sarà uno degli elementi di rottura di questo Sanremo. Rkomi, che viene dalla trap, sta flirtando con il pop, il rock e il blues, e la cosa si fa interessante. Chi ha ascoltato Insuperabile ci ha raccontato di un riff alla Personal Jesus e di un ritornello killer.
10. Achille Lauro
“Perché Sanremo è Sanremo” è uno slogan che vale sempre. Ma ormai possiamo dire anche “Perché Achille Lauro è Achille Lauro”. Ormai non c’è Festival che si rispetti senza la presenza dell’ex trapper romano. In gara nel 2019 (con Rolls Royce, forse la sua proposta più valida finora) e nel 2020, ospite fisso nel 2021, Lauro ha fatto di tutto, si è spogliato e si è rivestito, con i suoi look ha citato David Bowie e Velvet Goldmine, e anche la Regina Elisabetta I di Inghilterra. Ora è di nuovo in gara, con Domenica, un brano che ricorda Rolls Royce, ma che ha qualcosa in più: insieme ad Achille Lauro c’è l’Harlem Gospel Choir, istituzione del gospel, quelli che cantavano con gli U2 I Still Haven’t Found What I’m Looking For. E ora accompagnano Lauro…