Vi è una categoria molto particolare di pellicole, del tutto trasversale tra i generi. Essa è composta dai cosiddetti film strappalacrime, quelli per cui è necessario ricorrere a scorte consistenti di fazzoletti, poiché è inevitabile immedesimarsi con i protagonisti sullo schermo e percepire le loro intense emozioni. Tra questi film davvero commoventi, vi sono prevalentemente opere drammatiche e romantiche, ma vanno annoverate anche alcune pellicole d’animazione, in cui si alternano di consueto diverse sfumature narrative, risultando agrodolci in più di un’occasione.
Di seguito, la classifica dei film che fanno piangere tantissimo, con la consapevolezza di lasciar fuori dalla lista altrettanti titoli che avrebbero meritato una menzione, ma con la certezza di aver incluso pellicole molto apprezzate dal pubblico.
1. A Star is Born (2018)
Jackson “Jack” Maine è un celebre cantante alle prese con la dipendenza da alcol e droga, e riceve l’unico supporto dal fratello maggiore Bobby, suo manager. Una sera, entrando in un locale, nota l’esibizione di Ally: la donna è una cameriera ma, soprattutto, un’aspirante cantautrice. Quando i due avranno modo di conoscersi meglio, si confronteranno raccontando le proprie delusioni e frustrazioni. Ma l’incontro sarà soprattutto un segno del destino per entrambi: Jack potrebbe riavviare la sua carriera musicale, Ally farla finalmente sbocciare.
Opera prima da regista per Bradley Cooper, qui anche interprete insieme a Lady Gaga, in uno struggente racconto dalle emozioni molto forti, accentuate dalle ottime prove attoriali dalla coppia protagonista. Nuova versione del classico È nata una stella del 1937 (seguito dai film del 1954 e del 1976), A Star is Born è un film che fa veramente piangere e ha ricevuto un Oscar nel 2019 per la splendida canzone Shallow, ottenendo complessivamente otto candidature. Incasso da circa 435 milioni di dollari nel mondo.
2. Allied – Un’ombra nascosta (2016)
Nord Africa occupata, 1942. Il comandante Max Vatan e l’agente francese Marianne Beausejour ricevono l’incarico di uccidere un ambasciatore tedesco durante un evento mondano a Casablanca. I due si fingono una coppia per tutto il periodo che precede il completamento della missione, ma tra le sabbie del Marocco esploderà una bruciante passione. Raggiunto l’obiettivo, Max e Marianne si trasferiranno a Londra, dove si sposeranno e diverranno genitori della piccola Anna. Dopo un periodo di apparente tranquillità, mentre la guerra divampa in Europa e minaccia ancora la Gran Bretagna, gli ufficiali dell’esercito convocano Max per affidargli un ingrato compito: dimostrare che sua moglie sia in realtà una spia tedesca, che sta agendo sotto falso nome e sta portando avanti degli ordini segreti…
Diretto da Robert Zemeckis e scritto da Steven Knight, Allied – Un’ombra nascosta conserva un’impostazione narrativa che richiama i classici americani ed europei dello spionaggio degli anni ’40 e ’50, con una particolare attenzione all’aspetto sentimentale. Una storia struggente con un epilogo dalle fortissime tinte drammatiche. Magnifiche interpretazioni di Marion Cotillard e Brad Pitt, nel cast anche Matthew Goode, Jared Harris e Lizzie Caplan. Una candidatura agli Oscar per i costumi di Joanna Johnston.
3. Amore & altri rimedi (2010)
Jamie Randall, impenitente scapolo e appassionato seduttore, diventa informatore scientifico e, con la sua sfacciataggine, inizia a ottenere risultati soddisfacenti anche in questo settore. Con i pensieri già rivolti verso la promozione a Chicago, un incontro potrebbe però cambiare qualcosa: Jamie conosce ed è particolarmente attratto dall’effervescente Maggie, una bellissima e audace artista dallo spirito libero, purtroppo affetta dal morbo di Parkinson. Tra i due nasce subito un’attrazione che sfocerà in passione, nonostante le difficoltà. Nessuno dei due, però, apparirà intenzionato a fare seriamente. Eppure, si può evitare di amare?
Diretto da Edward Zwick, Amore & altri rimedi è ormai da considerare un cult moderno tra i film romantici e non manca di strappare più di qualche lacrima. Tematiche molto significative e due protagonisti eccezionali: Anne Hathaway e Jake Gyllenhaal, veri amici e complici straordinari sul set.
4. Autumn in New York (2000)
Will Keane (Richard Gere) è un ristoratore newyorkese che non lascia mai intentata alcuna occasionale avventura sentimentale, costruendosi così una pessima fama di corteggiatore perditempo.
Tutto questo finché non incontrerà Charlotte Fielding (Winona Ryder), molto più giovane di lui e dal carattere delicato. Lei cerca le emozioni tipiche dei vent’anni, mentre Will una persona che gli restituisca entusiasmo. Tra di loro nasce una forte attrazione e sembrano completarsi a vicenda, nonostante le inevitabili distanze su parecchi aspetti. Quando Will deciderà però di voler chiudere quella che per lui non sembra essere altro che l’ennesima avventura, scoprirà che Charlotte soffre di una grave malattia. Soltanto a quel punto egli si renderà conto di quanto sia prezioso quel sentimento da poco sbocciato…
Diretto da Joan Chen e scritto da Allison Burnett, Autumn in New York è ormai considerato un classico strappalacrime di inizio millennio, grazie soprattutto all’alchimia creatasi tra i due protagonisti.
5. Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003)
Edward Bloom (Ewan McGregor) è un uomo dotato di una spiccata fantasia, che ha l’abitudine di raccontare storie incredibili riguardanti la propria vita, attirando puntualmente la curiosità di chi lo ascolta. Il figlio William è a sua volta estasiato dalle meraviglie narrate dal padre, fra cui la leggenda secondo cui Edward avrebbe catturato un imprendibile pesce proprio nel giorno della nascita del suo pargolo.
Crescendo, però, egli si renderà conto di come le storie snocciolate dal suo narratore siano in realtà frutto dell’immaginazione o comunque estremamente esagerate, mostrando una certa delusione. Arriverà quasi ad accusare il padre di averlo ingannato, di avergli nascosto le amarezze della vita e per questo non averlo preparato ad affrontarle e anzi, di aver egli stesso dimostrato di non aver vissuto in maniera matura. Quando però Edward diverrà anziano e gravemente ammalato, William si avvicinerà nuovamente alle sue origini, cercando di riscoprire cosa non ha mai veramente compreso della figura paterna.
Diretto da Tim Burton, scritto da John August e tratto dal romanzo di Daniel Wallace, Big Fish – Le storie di una vita incredibile è tra le opere più magiche del regista di Burbank, qui ancora straordinariamente ispirato. Candidatura all’Oscar per la colonna sonora di Danny Elfman.
6. Coco (2017)
Miguel è un ragazzino messicano che vorrebbe celebrare, come tutti, il Dìa de los Muertos, suonando la sua malandata chitarra per le strade della città. Ma sulla sua famiglia vige una regola ferrea, stipulata anni prima dalla nonna, che impedisce a tutti i suoi componenti di utilizzare gli strumenti musicali. Nonostante ciò, Miguel non si arrende, sognando un futuro tra le note e non certo da calzolaio, mestiere al quale sembra essere destinato. Così, proprio nel giorno della festa che celebra i defunti, Miguel inizierà a strimpellare con la chitarra magica appartenuta al suo idolo ma, incredibilmente, finirà in un’altra dimensione, nella quale scoprirà un mondo che mai avrebbe immaginato.
Straordinario successo di critica e pubblico per Coco, un commovente gioiello d’animazione che affronta argomenti estremamente significativi con l’energia tipica di casa Disney/Pixar. Due Oscar, un Golden Globe e un BAFTA nel 2018.
7. Colpa delle stelle (2014)
Hazel Grace Lancaster (Shailene Woodley) e Gus Waters (Ansel Elgort) sono due giovani che hanno in comune la lotta alla malattia. Si conoscono casualmente e si innamorano, uniti da uno spirito ribelle, dal rifiuto delle convenzioni sociali e da una spasmodica passione per i libri. Il preferito di Hazel è An Imperial Affliction di Peter Van Houten (Willem Dafoe) e, per questo, ha provato più volte a contattare l’autore, senza ottenere alcunché. Per cercare di accontentare il desiderio della ragazza, Gus si metterà all’opera per creare un aggancio con lo scrittore e, quando riuscirà nell’intento, riceverà un invito per un incontro ad Amsterdam. I due ragazzi partiranno così per un viaggio carico di aspettative, nel quale scopriranno ancora di più quanto contino l’uno per l’altra…
Diretto da Josh Boone, scritto da Scott Neustader e Michael H. Weber e tratto dal romanzo di John Green, Colpa delle stelle è un film che fa piangere davvero tanto; ha ottenuto un enorme successo internazionale e consacrato i due giovani protagonisti grazie ad una storia drammatica e toccante.
8. Dumbo – L’elefante volante (1941)
Deriso da tutti per le sue orecchie giganti, l’elefantino Dumbo è costretto suo malgrado a far parte di un circo nel quale nessuno degli altri componenti lo considera. Un giorno, preso di mira da alcuni ragazzi, verrà difeso dalla madre, ma le conseguenze saranno inevitabili, con l’elefantessa rinchiusa in gabbia per punizione. Dumbo, ulteriormente escluso, avrà soltanto l’appoggio del topo Timoteo, con il quale stringerà una forte amicizia. Quest’ultimo tenterà di reintegrare Dumbo all’interno del circo, ma con pessimi risultati. Una sera, dopo essersi inavvertitamente ubriacati di champagne, Dumbo e Timoteo incontreranno un gruppo di corvi. Questi ultimi, inteneriti dalle sfortune dell’elefantino, gli regaleranno una piuma magica con la quale volare e trasformare le sue orecchie in una grande risorsa…
Film classico dell’epoca d’oro di Hollywood prodotto da Walt Disney, Dumbo – L’elefante volante ha conquistato e commosso intere generazioni, commovendo i più. Nel 2019 è arrivato anche un (poco riuscito) remake live action firmato da Tim Burton.
9. Espiazione (2008)
Estate 1935. La tredicenne Briony Tallis scopre la relazione segreta tra sua sorella Cecilia e Robbie, figlio di una domestica. Non riuscendo a delineare i contorni della vicenda, interpreta ciò che ha visto come un tentativo di abuso del giovane nei confronti della ragazza. Nel frattempo, presso la dimora dei Tallis arrivano la cugina Lola e i suoi irrequieti fratelli, che quasi subito fuggiranno tra i boschi.
Durante la ricerca di questi ultimi, Briony assiste davvero ad una terribile scena: è proprio Lola a subire violenza sessuale da uno sconosciuto nascosto dalla penombra. La Tallis si persuade che il responsabile sia sempre Robbie. Così, quando gli inquirenti dovranno chiarire la vicenda, il ragazzo sarà ingiustamente incarcerato e sceglierà di partire per il fronte francese, pur di non dover scontare un reato che non ha commesso. Anni dopo, ormai adulta, Briony partirà anch’ella per la guerra come infermiera, mentre Cecilia e Robbie riusciranno a ritrovarsi, nonostante il divampare del conflitto. Quando Briony verrà a conoscenza del vero colpevole della violenza ai danni di Lola, cercherà di espiare i suoi errori e rimediare, ma potrebbe essere troppo tardi.
Diretto da Joe Wright, scritto da Christopher Hampton e tratto dal romanzo di Ian McEwan, Espiazione è una storia d’amore travagliata e sofferta, con tematiche molto significative al centro del racconto. Cast straordinario composto da Keira Knightley, James McAvoy, le giovani Saoirse Ronan e Romola Garai, Vanessa Redgrave, Brenda Blethyn, Juno Temple e Benedict Cumberbatch. Sette candidature agli Oscar e quattordici ai BAFTA, con i premi per il compositore italiano Dario Marianelli, autore della magnifica colonna sonora.
10. Fiori d’acciaio (1989)
Chinquapin Parish, Louisiana. Nel cosiddetto “Paese delle Magnolie” si incrociano le esistenze di sei donne, tutte clienti del salone di bellezza di Truvy Jones (Dolly Parton).
Insieme a quest’ultima troviamo la vedova Louisa “Ouiser” Boudreaux (Shirley MacLaine), dal carattere molto forte, e la sua amica Clairee Belcker (Olympia Dukakis), che si compensa con lei in quanto a stravaganza; la più giovane Annelle Dupuy Desoto (Daryl Hannah), collaboratrice del salone e da poco abbandonata dal marito; Mary Lynn Eatenton (Sally Field), generosa e disponibile con tutti, e la figlia Shelby, gravemente ammalata ma desiderosa di coronare il suo sogno d’amore. Nonostante le avversità e una tragedia che riguarderà proprio la famiglia Eatenton, tutte loro sapranno restare unite.
Diretto da Herbert Ross e scritto da Robert Harling, che ha tratto il film dalla propria pièce teatrale, Fiori d’acciaio è uno dei drammi più rilevanti del cinema statunitense degli anni Ottanta.
11. Forrest Gump (1994)
Decenni di storia americana narrati attraverso le incredibili avventure di Forrest Gump il quale, da bambino emarginato salvato dall’amore della madre, diventerà prima un eccezionale corridore, poi un atleta universitario, quindi un reduce medagliato della guerra in Vietnam. Durante la sua vita prenderà parte ad eventi straordinari, conoscendo personaggi quali Elvis Presley, John F. Kennedy, Lyndon B. Johnson, John Lennon, George Wallace e Richard Nixon. Ad accompagnarlo, per tutta la sua esistenza sarà l’amore per la sregolata Jenny.
Diretto da Robert Zemeckis, scritto da Eric Roth e tratto liberamente dal romanzo di Winston Groom, Forrest Gump è una favola strappalacrime intramontabile che ha consacrato definitivamente il talento di Tom Hanks (dopo Philadelphia nel 1993) e raccontato un’intera generazione di giovani americani. Tredici candidature agli Oscar e sei statuette ottenute.
12. Ghost – Fantasma (1990)
L’amore idilliaco tra il bancario Sam Wheat (Patrick Swayze) e l’artista Molly Jensen (Demi Moore) viene spezzato quando, una sera, vengono aggrediti da un criminale armato il quale, cercando di derubarli, spara all’uomo, uccidendolo. Incredibilmente, però, a Sam verrà concesso di restare sulla Terra come fantasma, per chiudere i conti in sospeso e proteggere Molly da ogni avversità. Grazie anche all’aiuto della sensitiva Oda Mae Brown (Whoopi Goldberg), Sam aiuterà Molly a risollevarsi e tenterà di scoprire chi si cela dietro il suo assassinio, mentre figure ambigue inizieranno a frequentare pericolosamente la ragazza…
L’intramontabile Unchained Melody, un amore che non ha fine, un incastro narrativo che fa da sfondo all’intera vicenda: Ghost – Fantasma è ormai considerato un classico del cinema americano di fine secolo scorso. Diretto da Jerry Zucker, il film venne premiato con due Oscar: per la miglior interpretazione della Goldberg e per la sceneggiatura originale di Bruce Joel Rubin, su un totale di cinque candidature. Per Ghost gli incassi internazionali oltrepassarono il mezzo miliardo di dollari; in Italia, in particolare, viene replicato all’infinito attraverso passaggi televisivi che contribuiscono a rinverdirne il fascino.
13. Hachiko – Il tuo migliore amico (2009)
Hachi è un cucciolo di razza Akita, che è stato abbandonato. Verrà ritrovato da Parker Wilson (Richard Gere), un insegnante di musica in viaggio ogni giorno sul treno che lo accompagna al lavoro. Parker lo accudirà, lo farà entrare nella propria vita e in tutte le sue attività.
La storia vera del cane giapponese Hachiko, che per dieci anni attese ogni giorno il padrone alla stazione, sperando di rivederlo scendere dal treno, come era d’abitudine. Uno struggente racconto d’amicizia, uno dei film più commoventi di sempre, nello stile del regista svedese Lasse Hallström.
14. I ponti di Madison County (1995)
Iowa. L’italo-americana Francesca Johnson ha un rapporto ormai logoro con il marito Richard e pensa soprattutto a provvedere per i due figli, ma è profondamente insoddisfatta della propria vita quotidiana. Un giorno conosce l’affascinante Robert Kincaid, un inviato della National Geographic Society in missione nella contea di Madison per un reportage fotografico. Tra i due sarà subito attrazione, e nascerà un amore che li travolgerà. Ma quei giorni saranno destinati a finire: Francesca, infatti, non avrà il coraggio di lasciare la propria famiglia per seguire Robert. Ma il filo che li unisce resterà intatto anche con il passare del tempo…
Diretto da Clint Eastwood e interpretato dal cineasta americano in coppia con Meryl Streep, I ponti di Madison County è tra i film romantici più strazianti e commoventi degli ultimi trent’anni. Scritto da Richard LaGravenese e tratto dal romanzo di Robert James Waller, l’opera valse una candidatura gli Oscar per l’attrice statunitense, in una delle prove più intense della sua lunga carriera.
15. I segreti di Brokeback Mountain (2005)
Wyoming, anni ’60. Un ricco allevatore ingaggia due giovani per condurre il suo gregge di pecore fino a Brokeback Mountain. Essi sono Jack Twist, dinamico e impaziente cowboy da rodeo, ed Ennis del Mar, decisamente introverso e dall’animo sensibile. Dopo alterne vicissitudini durante la missione, tra i due uomini, caratterialmente così diversi ma anche con tanti punti in comune, nascerà una tenera e inaspettata storia d’amore. Giunto l’inverno, però, dovranno salutarsi: Ennis sposerà la fidanzata Alma, mentre Jack convolerà a nozze con l’eccentrica Laureen. Ma l’amore conosce risvolti inimmaginabili, e tutti loro lo scopriranno presto…
I segreti di Brokeback Mountain, diretto da Ang Lee e scritto da Larry McMurtry e Diana Ossana, è un meraviglioso racconto imperniato sulla forza inarrestabile dei sentimenti, oltre qualsiasi ostacolo sociale e culturale. Vincitore del Leone d’oro alla Mostra di Venezia del 2005, il film ottenne inoltre tre Oscar (regia, sceneggiatura adattata e colonna sonora) su otto candidature complessive. Da ricordare la cifra artistica del cast, composto da un quartetto meraviglioso: Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Michelle Williams e l’indimenticato Heath Ledger. Proprio sul set di Brokeback Mountain, Heath e Michelle si innamorarono e dalla loro relazione nacque la figlia Matilda Rose, il cui padrino al battesimo fu poi lo stesso Gyllenhaal. Idealmente, questo film unisce tutti loro ancora adesso.
16. Il bambino con il pigiama a righe (2008)
Berlino, Seconda Guerra Mondiale. Bruno è un bambino con la passione per i libri d’avventura. Il padre, un ufficiale nazista, viene promosso e quindi trasferito con la famiglia. La nuova casa è vicina ad un campo di concentramento, teatro di abominevoli stermini di massa degli ebrei. Per fuggire dalla propria solitudine, un giorno Bruno si addentra nei luoghi circostanti e, dietro il filo spinato, incontra Shmuel, un bambino ebreo privo di forze e di speranza. Nascerà un’amicizia che tenterà di superare le insormontabili barriere della Shoah.
Diretto e scritto da Mark Herman e tratto dal romanzo di John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe racconta la tragedia dell’Olocausto attraverso una storia straziante, dove l’amicizia tra i due protagonisti si rivelerà come una colomba bianca che si solleva dall’orrore.
17. Il miglio verde (1999)
Cold Mountain, North Carolina. Paul Edgecombe (Tom Hanks) lavora dentro il “Miglio Verde”, il braccio della morte presso il quale vengono incarcerati i condannati alla pena capitale. Un giorno, tra di essi, Paul conoscerà John Coffey (Michael Clarke Duncan), un uomo dalla stazza imponente accusato di aver ucciso due gemelline. Nonostante l’evidenza dei fatti, Edgecombe poco alla volta si renderà conto come in Coffey ci sia del buono. Nonostante soprusi e angherie verso i condannati siano una normalità – in particolare il sadico collega di Paul, Percy Wetmore, si rende protagonista di gesti esecrabili – le vicissitudini che riguardano tanto gli agenti quanto i detenuti porteranno alla luce momenti di grande umanità all’interno del carcere.
Scritto, diretto e prodotto da Frank Darabont e tratto dal romanzo di Stephen King, Il Miglio Verde affronta tematiche molto significative attraverso uno straordinario carico emozionale ed è tra i film più commoventi da vedere. Quattro candidature ai Premi Oscar del 2000.
18. Il pianista (2002)
Varsavia, fine anni Trenta. L’oppressione nazista sulla popolazione ebreo-polacca diviene sempre più crudele, e soprattutto impossibile da contrastare per coloro che sono costretti a subirla. Wladyslaw (Adrien Brody), giovane e talentuoso pianista, sta suonando Chopin per una radio proprio negli attimi in cui la Polonia viene invasa. Insieme alla sua famiglia, Wladyslaw verrà rinchiuso nel ghetto e, poco alla volta, privato di qualunque bene. L’uomo vivrà un percorso di dolore e strazio, di fronte ad un dramma abominevole e inumano.
Diretto da Roman Polanski, scritto da Ronald Harwood e tratto dal romanzo autobiografico di Władysław Szpilman, Il pianista è uno struggente racconto con al centro la tragedia dell’Olocausto, con un protagonista che resta aggrappato alla sopravvivenza grazie all’amore per la musica. Palma d’oro a Cannes e tre premi Oscar ottenuti: regia, miglior attore protagonista e miglior sceneggiatura, su un totale di sette nomination.
19. Il Re Leone (1994)
La storia del leone Simba, figlio del sovrano Mufasa, e della sua riconquista del trono delle Terre del Branco, usurpate dal malvagio zio Scar. Ma prima di diventare Re, il giovane principe dovrà crescere e dimostrare di essere pronto a governare la foresta.
Capolavoro del Rinascimento Disney, Il Re Leone, diretto da Roger Allers e Rob Minkoff, narra una storia intramontabile, arricchita da canzoni straordinarie (tra cui The Circle of Life, Hakuna Matata e Can You Feel The Love Tonight, premiata anche con l’Oscar) e dalla colonna sonora di Hans Zimmer (anch’egli insignito con la statuetta dall’Academy). Incassi che superarono il miliardo di dollari nel 1994.
20. Inside Out (2015)
Nella mente della giovane Riley lavorano insieme cinque emozioni: Gioia, Tristezza, Rabbia, Disgusto e Paura. Definiscono la personalità della ragazza e custodiscono i ricordi quotidiani nella memoria a lungo termine. Ma cosa potrebbe accadere se quella perfetta armonia venisse modificata? Un trasferimento in una nuova città, nuova scuola e nuove amicizie provocheranno una rivoluzione nelle emozioni di Riley: ritrovare l’ordine non sarà affatto semplice…
Gioiello di casa Disney/Pixar per la regia di Pete Docter (coadiuvato da Ronnie Del Carmen). Inside Out racconta una storia originale, divertente e commovente allo stesso tempo. Premio Oscar come miglior film d’animazione, nomination per la straordinaria sceneggiatura.
21. Interstellar (2014)
In un prossimo futuro, l’umanità rischia inevitabilmente l’estinzione sulla Terra. Il pianeta ha ormai esaurito la propria capacità di offrire le risorse necessarie all’agricoltura per garantire le scorte alimentari alle generazioni future. Inoltre, il clima è irrimediabilmente rovinato, e renderà impossibile la stessa sopravvivenza nel medio periodo. È la consapevolezza che ha anche Cooper, ex pilota spaziale oggi dedito alla coltivazione del mais. Quando, per una serie di eventi, la NASA riesce a rimettersi in contatto con lui, Cooper comprende come sia arrivato il momento di indossare nuovamente casco e tuta ed affrontare, insieme ad una squadra di scienziati, un viaggio interstellare alla ricerca di nuovi mondi abitabili, che saranno la nuova casa dell’umanità. Ma per tentare l’impresa, Cooper dovrà lasciare i suoi figli sulla Terra, in particolare la piccola e intraprendente Murph, la quale ha preso da suo padre la curiosità su ciò che compone l’universo.
Diretto da Christopher Nolan e scritto dal regista britannico insieme al fratello Jonathan, Interstellar è una delle opere più ambiziose e significative del panorama contemporaneo. Se dal punto di vista strettamente cinematografico il film racchiude tutto lo straordinario talento di Nolan (alcune sequenze sono già scolpite nell’immaginario collettivo, suggellate dalla colonna sonora di Hans Zimmer), sul piano fantascientifico Interstellar sembra aver anticipato i tempi rispetto alle ultime scoperte sui buchi neri applicate alle teorie generali della relatività, focalizzando l’attenzione su un aspetto in particolare: il trascorrere del tempo. Ma c’è anche una riflessione sull’amore unico tra genitori e figli, sull’importanza di sentirsi vicini al di là delle distanze, su quanto sia essenziale ampliare le conoscenze su quanto ci circonda e, più in generale, sulla Terra e sull’Universo.
Cast stellare che include Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, Casey Affleck, John Lithgow, Ellen Burstyn e le giovani rivelazioni Mackenzie Foy e Timothée Chalamet. Oscar ai migliori effetti visivi su un totale di cinque candidature.
22. Io & Marley (2008)
Dopo essersi sposati, Jenny (Jennifer Aniston) e John Grogan (Owen Wilson) si trasferiscono dal freddo Michigan alla più temperata Florida, dove trovano il lavoro che desideravano e una nuova casa. Mentre progettano di avere dei figli, John decide di prendere un cucciolo in occasione del compleanno della moglie. Lo chiameranno Marley, ed è un labrador. Scatenato, incontenibile e inarrestabile, Marley scombinerà le vite dei coniugi e accompagnerà tutta la famiglia Grogan tra gioie, imprevisti e dolori…
Diretto da David Frankel e scritto da Scott Frank e Don Roos, Io & Marley è ormai considerato un classico moderno tra le commedie drammatiche statunitensi: si ride, si piange, ci si emoziona. Oltre 250 milioni di dollari di incasso al botteghino internazionale.
23. Io prima di te (2016)
Louisa ‘Lou’ Clark (Emilia Clarke) è una ragazza di saldi principi e dedita alla famiglia, ma che si trova in una situazione economica non florida. Dopo aver subito il licenziamento dal locale presso cui lavorava, Lou accetta la proposta della ricca famiglia Traynor, in cerca un’assistente da assegnare al giovane Will (Sam Claflin), costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente. Nonostante pensi di non essere all’altezza del compito, Lou accetta, pur di riuscire a portare a casa un lauto compenso. Inizialmente, però, Will si presenta indisponente e riluttante ad accettare la compagnia della ragazza. Poco alla volta la caparbietà di Lou riuscirà a cambiare la situazione, tanto che i due finiranno per sostenersi vicendevolmente e, soprattutto, comprendersi. Finché scoccherà anche la scintilla dell’amore…
Diretto da Thea Sharrock e scritto da Jojo Moyes (che lo ha tratto dal proprio romanzo), Io prima di te ha ottenuto un ottimo successo internazionale grazie all’alchimia perfetta tra i due protagonisti e ad una narrazione che conserva il giusto equilibrio tra dramma e romanticismo.
24. Jane Eyre (1996)
Jane Eyre è stata ripudiata dalla famiglia adottiva ed è cresciuta in un orfanotrofio, dove ha dovuto lottare per resistere a ingiustizie e angherie. Finalmente adulta, Jane verrà assunta come istitutrice presso Thornfield House, la residenza del ricco e misterioso Edward Rochester, il quale affida alla ragazza l’educazione della sua pupilla Adèle Varens.
Con il trascorrere del tempo, Jane susciterà tanto invidia quanto ammirazione nelle persone che frequentano casa Rochester. L’uomo, tormentato per un passato di sofferenze e per un presente pieno di fantasmi, sentirà di potersi fidare di Jane, di carattere molto forte ma altrettanto dolce se ricambiata nei sentimenti. Edward e Jane si innamoreranno e decideranno di sposarsi, ma le nuvole sul loro orizzonte saranno tutt’altro che diradate…
Diretto da Franco Zeffirelli e scritto dal regista con Hugh Whitemore, quello del 1996 è probabilmente l’adattamento cinematografico migliore del romanzo di Charlotte Brontë, che sintetizza alcuni tratti dell’opera letteraria e valorizza i passaggi cruciali anche grazie a una regia estremamente attenta. Una storia indimenticabile con una protagonista che deve tribolare lungamente prima di trovare la (meritata) felicità. Protagonisti Charlotte Gainsbourg e William Hurt.
25. Jojo Rabbit (2019)
Johannes “Jojo” Beltzer è un ragazzino di dieci anni che fa parte della Gioventù hitleriana: professa la dottrina nazionalsocialista e l’odio razziale verso gli ebrei, ed ha come amico immaginario proprio “lui”, Adolf Hitler. Una presenza ingombrante che, progressivamente, Jojo imparerà a sconfessare e a scacciare, mentre la guerra sta per giungere a conclusione. Costretto a diventare grande, il ragazzo imparerà il significato di valori come l’amicizia, la comprensione del prossimo e, soprattutto, l’amore: quello per Elsa, un’ebrea in fuga dall’orrore e salvata dalla generosità di Rosie, la splendida madre di Jojo.
Diretto e scritto da Taika Waititi e basato sul romanzo Come semi d’autunno di Christine Leunens, Jojo Rabbit è stato il film rivelazione dell’Awards Season 2020; un’opera splendida e toccante, che fa sorridere – nonostante il dramma – ma anche versare lacrime amare per l’evoluzione della storia che ha come protagonista il giovane Jojo. Un film che non può non toccare corde profonde dell’animo di ciascuno.
Cast eccezionale con il bravissimo Roman Griffin Davis nel ruolo di Jojo, la deliziosa Thomasin McKenzie in quello di Elsa, lo scatenato Taika Waititi a impersonare parodisticamente il Führer e Sam Rockwell nei panni di un capitano nazista. Chi spicca in particolare è però Scarlett Johansson, che interpreta un personaggio indimenticabile: quello di una madre in tempo di guerra, pronta a combattere l’odio per ritrovare la speranza in futuro migliore. Candidato a sei Premi Oscar, Jojo Rabbit è stato premiato per la splendida sceneggiatura di Waititi.
26. La stanza del figlio (2001)
Giovanni (Nanni Moretti) è uno psicanalista, mentre la moglie Paola (Laura Morante) gestisce una piccola casa editrice. Hanno due figli molto giovani, Irene (Jasmine Trinca) e Andrea (Giuseppe Sanfelice), e la vita sembra trascorrere tranquilla, a parte qualche incomprensione tra Giovanni e Andrea, che il padre vorrebbe spronare maggiormente. Un giorno, i due dovrebbero andare a fare jogging, ma un paziente chiede urgentemente l’intervento di Giovanni e Andrea decide di cambiare i suoi programmi. A causa di un incidente, però, il ragazzo perderà la vita, gettando nello sconforto la famiglia e in particolare Giovanni il quale, agitato dal rimorso, si interrogherà sulla figura del figlio come mai aveva fatto prima.
Toccante e struggente dramma familiare firmato da Nanni Moretti, La stanza del figlio venne premiato con la Palma d’Oro a Cannes nel 2001 (finora ultimo film italiano ad essere riuscito nell’impresa), tre David di Donatello e due Nastri d’argento.
27. La strada (1954)
Gelsomina (Giulietta Masina) è una povera ragazza di paese che viene affidata a Zampanò (Anthony Quinn), uno zingaro rude e violento. Gelsomina è invece graziosa e delicata, oltre che estremamente sensibile. Due anime così differenti da non poter stare insieme in alcuna maniera. Propensa, poco tempo dopo, a fuggire da Zampanò, Gelsomina incontrerà un altro girovago funambolo, “Il Matto” (Richard Basehart), che le farà comprendere come lei sia indispensabile per quell’uomo, nonostante tutto. L’intesa tra Gelsomina e il Matto provocherà, però, la reazione furente di Zampanò…
L’opera che rivelò il talento di Federico Fellini al mondo. Dopo Lo sceicco bianco (1952) e I Vitelloni (1953), La strada portò il regista riminese fino all’Oscar del 1957, dopo il Leone d’Argento a Venezia. Oltre i riconoscimenti, il film (scritto da Federico con Ennio Flaiano e Tullio Pinelli) racchiude tutta la delicatezza dello sguardo di Fellini e pone in contrasto la bontà con la ferocia, quest’ultima per Zampanò più una maschera che la sua vera indole. Un racconto genuino e autentico, che ha come protagonista persone quasi dimenticate, sullo sfondo dell’Italia più piccola degli anni Cinquanta. Indimenticabili il trio composto da Masina, Quinn e Basehart e la colonna sonora di Nino Rota.
28. La teoria del tutto (2014)
Gran Bretagna, anni Sessanta. Stephen Hawking è il più brillante e promettente studente di cosmologia di Cambridge. Mentre il percorso accademico procede per il meglio e sta per spalancargli un futuro luminoso in ambito scientifico, Stephen viene colpito da una malattia genetica che, a parere dei medici, potrebbe condurlo presto alla fine. Ma il ragazzo ha una tempra non comune e un’intelligenza superiore. Grazie a una straordinaria forza d’animo, Hawking completa gli studi e avvia una brillante carriera, che in pochi anni lo porterà a diventare uno dei più grandi fisici mai esistiti, capace di raggiungere risultati e scoperte incredibili, e lo insignirà del più grande riconoscimento: essere ritenuto il vero successore di Albert Einstein. Ma, accanto a lui, Stephen ha avuto per anni una donna di altrettanto carattere e determinazione: Jane Wilde, sua moglie e madre dei loro tre splendidi figli.
Diretto da James Marsh e scritto da Anthony McCarten, La teoria del tutto è basato sul libro autobiografico della stessa Jane Hawking, Travelling to Infinity: My Life with Stephen. Candidato a cinque Oscar, tre Golden Globe e dieci BAFTA, il film ha consacrato il talento di Eddie Redmayne e di Felicity Jones. Toccante e significativa, l’opera punta però decisamente l’attenzione sull’approfondimento della vita sentimentale di Hawking rispetto alla trattazione dei risvolti scientifici che hanno reso fondamentale il suo contributo all’umanità.
29. La vita è bella (1997)
Arezzo, anni Trenta. Il cameriere Guido Orefice (Roberto Benigni) incontra, per caso, la maestra Dora (Nicoletta Braschi), e se innamora perdutamente. Nonostante sia già promessa sposa, con i suoi modi di fare eccentrici e imprevedibili Guido riuscirà a conquistarla. Dal loro matrimonio nascerà Giosuè (Giorgio Cantarini), che cresce ereditando lo spirito giocoso del padre e la dolcezza della madre. Gli anni passano e il regime fascista stringe la sua morsa contro le minoranze, e in particolare verso gli ebrei, introducendo le leggi razziali. Guido, che nel frattempo era riuscito ad aprire una libreria, vedrà comprimere i propri diritti ogni giorno di più, essendo anch’esso un ebreo. Durante la guerra, arriverà anche il giorno nel quale inizieranno le deportazioni razziali in tutta la regione: Guido, Giosuè e lo zio Eliseo (Giustino Durano) verranno catturati e condotti al treno che li porterà verso un campo di concentramento. Dora, pur essendo di famiglia benestante ed ariana, si farà arrestare a sua volta…
Il film che fa piangere forse più rappresentativo degli anni ’90 del cinema italiano: La vita è bella, diretto e interpretato da Roberto Benigni e scritto dall’attore insieme a Vincenzo Cerami, racconta la tragedia dell’Olocausto con un approccio narrativo molto particolare, che le è valso il tributo del pubblico e gli elogi della critica. Impossibile non commuoversi in molte delle sequenze più significative dell’opera. Sette candidature agli Oscar con tre statuette vinte (miglior attore protagonista, miglior film straniero e miglior colonna sonora, firmata da Nicola Piovani) e una miriade di ulteriori riconoscimenti in tutto il mondo.
30. La vita è meravigliosa (1946)
George Bailey (James Stewart) è un uomo semplice e generoso. La sera della vigilia di Natale, preso dalla disperazione dopo un grave avvenimento che rischia di rovinarlo, tenta di gettarsi nel fiume. A fermarlo arriverà un angelo custode mandato da Dio, il quale gli farà capire l’importanza della sua presenza per la moglie Mary (Donna Reed), per i familiari e per i suoi amici.
Diretto da Frank Capra, scritto dal regista insieme a Frances Goodrich, Albert Hackett e Jo Swerling, e tratto dal racconto di Philip Van Doren Stern, La vita è meravigliosa è una favola senza tempo: un film caratterizzato da numerosi spunti di riflessione e da un candore unico. Cinque candidature agli Oscar nel 1947.
31. Ladri di biciclette (1948)
Nella Roma del secondo dopoguerra, Antonio Ricci (Lamberto Maggiorani) trova un lavoro da attacchino, con il quale potrà assicurare un presente più dignitoso alla propria famiglia, la moglie Maria (Lianella Carell) e i due figli, il cui maggiore è Bruno (Enzo Staiola). Per iniziare gli occorre una bicicletta e, in cambio di un servizio di lenzuola, riesce ad ottenerla. Durante il primo giorno di attività, mentre si trova su una scala, un ladro ne approfitta per rubargli proprio la bicicletta. Disperato, Antonio si rivolge alle forze dell’ordine, ma non riceverà alcun aiuto: di furti ne accadono decine al giorno e i risultati delle ricerche sono quasi sempre infruttuosi. Così, insieme a Bruno, decide di girare per la città in cerca della sua bicicletta, finendo per compiere a sua volta un gesto estremo…
Pellicola riferimento del neorealismo italiano. Ladri di biciclette è tra le opere più significative nel descrivere la tragica realtà degli anni seguenti alla guerra: tra povertà, disperazione e ben poca solidarietà fra le persone. Anche per questo, l’opinione pubblica italiana – ancorata su posizioni distanti dalle fasce della popolazione in gravi difficoltà – non apprezzò come dovuto il film. Differente fu l’accoglienza all’estero, tanto da ricevere l’Oscar come miglior pellicola straniera; la seconda in carriera per il regista Vittorio De Sica, che trasse il film dalla sceneggiatura da egli stesso firmata con la collaborazione di Cesare Zavattini, Suso Cecchi d’Amico, Oreste Biancoli, Adolfo Franci, Gerardo Guerrieri e Gherardo Gherardi.
32. Le ali della libertà (1994)
Nel 1947, Andy Dufresne (Tim Robbins) viene condannato a due ergastoli per l’omicidio della moglie e del suo amante, nonostante si dichiari innocente. Sconterà la condanna nella prigione di Stato Shawshank, nella quale condividerà la detenzione con persone profondamente diverse da lui e dove non riuscirà, almeno inizialmente, ad ambientarsi. La sua àncora di salvezza sarà però Red (Morgan Freeman) che, come lui, dovrebbe passare tutta la vita dentro quel carcere. Con il tempo, Andy riuscirà a diventare il responsabile della biblioteca dedicata ai detenuti. Ma gli eventi lo spingeranno nuovamente a cercare di ritrovare quella che era la propria esistenza fuori da lì, e questa volta con l’aiuto dell’insostituibile Red…
Le ali della libertà, scritto e diretto da Frank Darabont, è uno straordinario film imperniato sui valori di amicizia e lealtà, magnificamente interpretati da due protagonisti eccezionali in una storia dal carico emotivo molto forte. Sette nomination agli Oscar nel 1995.
33. Le pagine della nostra vita (2004)
Anni Quaranta del secolo scorso. Nella cittadina costiera di Seabrook, nel South Carolina, si incontrano e si innamorano Noah Calhoun, un ragazzo di umili origini ma di animo estremamente generoso, e Allie Hamilton, una ragazza altolocata. Nonostante le perplessità iniziali dovute alla diversa appartenenza sociale, ben presto Noah e Allie comprenderanno di essere fatti l’uno per l’altra.
Al termine di un’estate trascorsa insieme, Noah pensa di acquistare una casa per renderla il focolare domestico che condividerà con Allie. Ma la famiglia della ragazza tenterà di fermare l’idillio, non potendo accettare che la figlia sposi un uomo di “rango” inferiore. Nel frattempo, l’esplosione della guerra porterà Noah al fronte. Così, le strade dei due innamorati si divideranno, ma non per sempre…
Diretto da Nick Cassavetes, scritto da Jan Sardi e Jeremy Leven e tratto dal romanzo di Nicholas Sparks, Le pagine della nostra vita è ormai considerato un classico moderno tra i film sentimentali e (certamente) strappalacrime. Un’intensa storia d’amore interpretata da magnifici attori quali Ryan Gosling, Rachel McAdams, Gena Rowlands e James Garner.
34. Manchester by the Sea (2016)
Lee Chandler (Casey Affleck) si arrangia con lavori di manutenzione in una cittadina della costa Est degli Stati Uniti. Vive in uno scantinato, e non nasconde una certa irrequietudine. Quando gli giunge la notizia della morte improvvisa del fratello maggiore Joe (Kyle Chandler), Lee è costretto a tornare a Manchester-by-the-Sea, luogo che gli riporta alla memoria tristi ricordi e drammatici episodi del passato, quando viveva felice con la moglie Randi (Michelle Williams) e i suoi figli. Joe ha deciso che debba essere proprio Lee a divenire tutore legale del figlio Patrick (Lucas Hedges), il quale non solo ha perso il padre ma non ha di fatto neppure la madre, che è andata via di casa da tempo. La barca che condividevano insieme e tutte le proprietà di Joe sono ora in mano a Lee, che non sa se potrà sorreggere l’onere una tale responsabilità, visto anche che il nipote, adolescente, è scontroso e incerto sul suo avvenire…
Scritto e diretto da Kenneth Lonergan, Manchester by the Sea è un toccante dramma familiare che, attraverso un grande cast e un’ottima sceneggiatura, scende nella sofferenza più profonda del protagonista e ne segue la difficile risalita. Sei candidature all’Oscar e due statuette ottenute: per l’interpretazione di Casey Affleck e per la splendida scrittura di Lonergan.
35. Million Dollar Baby (2004)
Frankie Dunn (Clint Eastwood) è stato per anni allenatore e manager di tanti pugili, e ha passato la sua vita sul ring. Uomo solitario e con un carattere molto duro, Frankie gestisce una palestra di boxe a Los Angeles con l’amico Eddie “Scrap-Iron” Dupris (Morgan Freeman). Quando un giorno arriva Maggie (Hilary Swank), una ragazza determinata a combattere sul ring, Frankie decide di aiutarla, nonostante i tentativi di farla desistere. Ma la motivazione è così forte che Maggie non intende fermarsi…
Diretto dallo stesso Clint Eastwood e scritto da Paul Haggis, Million Dollar Baby è non solo uno tra i film più importanti della carriera dell’autore statunitense, ma anche tra i più struggenti e malinconici, grazie alla scrittura magnifica e allo stile essenziale di Clint. Candidato a sette Premi Oscar e insignito di quattro statuette: miglior film, miglior attrice protagonista (Swank), miglior attore non protagonista (Freeman) e miglior regia.
36. Moulin Rouge! (2001)
Parigi, 1899. Christian (Ewan McGregor) è un giovane scrittore inglese che sogna di affermarsi raccontando i sentimenti, in un’epoca di ideali e sogni da realizzare. In cerca di ispirazione, il ragazzo arriva nel quartiere bohémien di Pigelle. Qui si introduce nel Moulin Rouge, celebre locale notturno parigino la cui stella indiscussa è Satine (Nicole Kidman), bellissima ballerina e cantante. Mentre l’impresario Zidler (Jim Broadbent) cerca di ottenere fondi dal cinico Duca di Monroth (Richard Roxburgh), Christian gli propone la sua idea di spettacolo. L’incontro successivo con Satine, però, rappresenterà la vera svolta per il Moulin Rouge e soprattutto per Christian, che si innamorerà follemente di lei…
Diretto da Baz Luhrmann e scritto dal regista australiano insieme a Craig Pierce, Moulin Rouge! è uno dei film più significativi dei primi anni Duemila e sicuramente tra i più strappalacrime. Un carosello inarrestabile di canzoni, balli, luci e colori che sono valsi otto candidature agli Oscar e due statuette (scenografia e costumi). Un dramma sentimentale nella tradizione più classica delle fiabe: i due protagonisti, le figure amiche a loro vicine, un antagonista senza scrupoli. Sfolgorante l’interpretazione di Nicole Kidman, qui nel periodo d’oro della sua carriera.
37. Neverland – Un sogno per la vita (2004)
James Matthew Barrie (Johnny Depp) è un autore teatrale di grande talento in cerca di un’ispirazione che, da qualche tempo, sembra però essere perduta. Nonostante gli inviti del suo agente Charles Frohman (Dustin Hoffman) a cambiare radicalmente lo stile di rappresentazione, James vorrebbe restare ancorato alle proprie certezze artistiche, anche perché nella vita privata esse non sembrano più tali, a causa di una profonda crisi con la moglie Mary (Radha Mitchell).
Un giorno, mentre si trova al parco, incontra casualmente la famiglia Davies, composta dalla madre Sylvia (Kate Winslet) e dai quattro figli George, Michael, Jack e Peter. Quest’ultimo sembra essere completamente assente, nonostante la tenera età: infatti, non ha ancora superato la scomparsa del padre, a differenza dei suoi fratelli. James rimane molto colpito dalla storia dei Davies, tanto da decidere di invitarli in campagna per trascorrere del tempo insieme. Sylvia e i ragazzi diverranno l’ispirazione che egli stava cercando, tanto da ideare una nuova opera teatrale…
Diretto da Marc Forster e scritto da David Magee (da un soggetto di Allan Knee), Neverland – Un sogno per la vita ha ottenuto buoni riscontri da pubblico e critica, ottenendo anche sette candidature agli Oscar (con la statuetta assegnata alla colonna sonora di Jan Andrzej Paweł Kaczmarek) e undici ai BAFTA.
38. One Day (2011)
Nel 1988, nel giorno della loro laurea, Emma Morley e Dexter Mayhew danno avvio ad un’amicizia del tutto straordinaria. Nonostante profonde differenze di carattere e di visione delle cose (lei è una sognatrice e spera di aiutare gli altri, lui è decisamente meno attento alle grandi questioni della vita), si ritroveranno continuamente, senza mai riuscire ad afferrarsi l’un l’altro. Dopo venti anni, e dopo aver vissuto i momenti cruciali della loro esistenza, capiranno che ciò che cercavano era lì, pronto ad essere agguantato.
Diretto da Lone Scherfig e scritto da David Nicholls (che ha tratto l’adattamento dal suo romanzo), One Day è un film di estrema delicatezza ma per molti versi straziante. Racconta la storia di un amore così vicino ma anche irraggiungibile, come lo è la vera felicità: spunti per riflettere sulle occasioni che la vita propone e che spesso non vengono colte per svariate ragioni. Magnifiche interpretazioni di Anne Hathaway e Jim Sturgess. Da ricordare anche la struggente colonna sonora di Rachel Portman.
39. Philadelphia (1993)
L’avvocato Andrew Beckett (Tom Hanks) è tra i migliori del foro di Philadelphia. Avviato verso una luminosa carriera, sembra anche aver trovato la propria realizzazione sentimentale nella storia che vive con Miguel (Antonio Banderas). Qualche tempo dopo, mentre sta per ricevere una nuova causa di cui occuparsi, Andy scopre di soffrire di una malattia della pelle provocata dall’AIDS. Nonostante questo, Beckett continua a lavorare con il consueto impegno, ma arriverà il momento nel quale il pregiudizio della casta contro un individuo omosessuale e affetto dall’AIDS (considerato un marchio infamante da una società intollerante) prevarrà sulla professionalità di Andy, che verrà licenziato.
Abbandonato da tutti e impossibilitato a fare valere i propri diritti, Andy riuscirà – dopo innumerevoli tentativi – a trovare un difensore, Joe Miller (Denzel Washington), ritenuto da molti poco affidabile. Dopo un approccio complicato, Andy e Joe inizieranno a percorrere la stessa strada…
Diretto da Jonathan Demme e scritto da Ron Nyswaner, Philadelphia è tra i film più significativi e commoventi degli anni Novanta, in particolare per le fortissime tematiche che affronta. Candidata a cinque premi Oscar, la pellicola ottenne due statuette: per la miglior interpretazione di uno straordinario Tom Hanks e per il brano Streets of Philadelphia di Bruce Springsteen.
40. Rain Man – L’uomo della pioggia (1988)
Charlie Babbitt (Tom Cruise) è un venditore d’automobili sommerso dai debiti. Alla morte del padre si attenderebbe un aiuto dall’eredità, ma scopre di non essere il destinatario di quelle risorse e, a sua grande sorpresa, verrà informato di avere anche un fratello maggiore, Raymond (Dustin Hoffman), affetto da autismo e ricoverato in una clinica psichiatrica di Wallbrook.
Amareggiato e stizzito, Charlie decide di andare a “prelevare” Raymond sperando di entrare in possesso del denaro, mostrando inizialmente interesse solo nei soldi, tanto da proporre a uno dei medici metà del patrimonio pur di acconsentire al suo piano. Ma le cose non andranno come egli aveva previsto: gli si rivolterà contro sia la fidanzata Susanna (Valeria Golino) che altre persone che pensava potessero diventare sue complici. Così, in un viaggio verso Los Angeles, in Charlie inizieranno a riemergere i ricordi di questo suo fratello, improvvisamente scomparso dalla propria esistenza. Quando scoprirà che Raymond è un asso nell’eseguire i calcoli matematici a mente, tenterà anzi di servirsi di lui per sbancare i tavoli da poker di Las Vegas e ripagare i debiti… ma da quest’esperienza uscirà profondamente cambiato.
Diretto da Barry Levinson e scritto da Ronald Bass e Barry Morrow, Rain Man – L’uomo della pioggia è stato tra i film più celebrati degli anni Ottanta. Otto nomination agli Oscar e quattro statuette nel 1989: miglior opera, miglior regia, miglior attore protagonista (uno straordinario Hoffman) e miglior sceneggiatura originale.
41. Revolutionary Road (2008)
Frank Wheeler e la moglie April rappresentano, insieme ai figli, la cosiddetta “famiglia ideale” nel Connecticut degli Anni Cinquanta. La realtà è però totalmente differente da come appare. Frank è un impiegato ben retribuito ma profondamente insoddisfatto del suo lavoro, e sfoga le frustrazioni in avventure con altre donne; April – aspirante attrice – avverte le mancanze del marito e non le tollera, incolpandolo di averla confinata in una vita senza alcuno sbocco. L’unica opportunità per rilanciare il loro matrimonio sarebbe quella di un trasferimento a Parigi, per realizzare un progetto di una nuova vita che hanno in mente da tempo. Ma Frank, inizialmente favorevole, sembra non essere più così persuaso…
Diretto da Sam Mendes, scritto da Justin Hayte e tratto dal romanzo di Richard Yates, Revolutionary Road è un film dall’impianto narrativo straordinario, esaltato da una regia solida e soprattutto dall’interpretazione eccezionale di Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, qui al loro secondo film insieme dopo Titanic. Così come nel libro capolavoro di Yates, anche il film evidenzia come un rapporto di coppia, condizionato dal contesto nel quale viene vissuto, possa sfociare in rabbia e nel rimpianto per le occasioni perdute, soprattutto quando le aspettative di una società fintamente avanzata illudono gli individui di poter raggiungere una totale realizzazione personale. Revolutionary Road ha ricevuto tre nomination agli Oscar e quattro ai Golden Globe (statuetta per Kate Winslet, miglior attrice in un film drammatico).
42. Romeo e Giulietta (1968)
Verona, Cinquecento. La città è sconvolta dalla faida tra la famiglia dei Montecchi e quella dei Capuleti. Nonostante tutto, in occasione di una festa in maschera, il giovanissimo Romeo Montecchi (Leonard Whiting) si innamora dell’altrettanto giovane Giulietta Capuleti (Olivia Hussey). I loro sentimenti vengono benedetti da un matrimonio segreto: ma l’odio che divide le persone che li circondano li porterà verso un tragico destino.
Il capolavoro teatrale di William Shakespeare, composto tra il 1594 e il 1596, ha conosciuto numerosissime trasposizioni cinematografiche, ma quella firmata da Franco Zeffirelli nel 1968 è probabilmente la più accurata e sfarzosa. Agli Oscar furono due le statuette ottenute da Romeo e Giulietta: per la fotografia di Pasqualino De Santis e per i costumi di Danilo Donati su quattro candidature complessive (anche miglior film e miglior regia).
43. Schindler’s List (1993)
Cracovia, 1939. Dopo l’invasione nazista della Polonia, gli ebrei vengono rinchiusi in quartieri che diventano ghetti, e subiscono l’estromissione dalla vita sociale e dalle attività commerciali. L’imprenditore Oskar Schindler (Liam Neeson) decide di avviare una fabbrica per la produzione di tegami e pentole con le quali rifornire l’esercito tedesco. Ottenuta la protezione delle SS e con l’aiuto del contabile ebreo Itzhak Stern (Ben Kingsley), Schindler arriverà ad impiegare oltre un migliaio di dipendenti nella propria azienda, senza fermarsi di fronte agli ostacoli e adattandosi all’evoluzione della guerra. Quando giungerà in città l’ufficiale delle SS Amon Goeth (Ralph Fiennes), che ha ricevuto l’ordine di sgombrare il ghetto di Cracovia e di inviare i suoi abitanti nel nuovo campo di concentramento di Kraków-Płaszów, la situazione subirà però una drammatica svolta. Mentre la furia dell’Olocausto divampa, Schindler si renderà conto come sia giunto il momento di passare all’azione, tentando di salvare quante più ebrei possibile…
Diretto da Steven Spielberg, scritto da Steven Zaillian e tratto dal libro di Thomas Keneally, Schindler’s List è un caposaldo della cinematografia contemporanea, e riferimento indiscusso per quanto riguarda la trattazione del tema della Shoah. Candidato a dodici premi Oscar, venne insignito di sette statuette: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura adattata, miglior fotografia (firmata da Janusz Kaminski), miglior scenografia (Allan Starski e Ewa Braun), miglior colonna sonora (John Williams, al suo quinto Oscar in carriera) e miglior montaggio (Michael Kahn).
44. Si alza il vento (2013)
Giappone, anni Venti del Novecento. Jiro Horikoshi è un ragazzo con una grande passione per gli aeroplani, tanto da sognare frequentemente il conte Caproni, un rinomato progettista di velivoli.
Un giorno, mentre sta viaggiando verso l’università dove studia ingegneria, assiste a un violento terremoto, dopo il quale presterà aiuto alla domestica della giovane Nahoko, di cui egli resterà molto colpito. Dopo aver accompagnato entrambe al sicuro, però, Jiro perderà di vista Nahoko. Il tempo passa e il ragazzo diverrà un affermato progettista, trovando lavoro alla Mitsubishi, nella quale contribuirà al grande obiettivo che l’Impero del Sol Levante si è posto: colmare il divario tecnologico con le potenze militari occidentali, in previsione di futuri sviluppi nei quali il Giappone potrebbe essere coinvolto. Tra un viaggio e l’altro, Jiro ritroverà Nahoko, sognerà ancora di progettare bellissimi aerei ma dovrà affrontare dolori e delusioni…
Uno dei capolavori firmati da Hayao Miyazaki e dallo Studio Ghibli, che ha accordato pubblico e critica raccogliendo unanimi riconoscimenti sullo scenario internazionale. Si alza il vento è un gioiello di tecnica d’animazione, creatività e delicatezza narrativa.
45. Storia di un matrimonio (2019)
Charlie è un regista teatrale. Nicole è un’attrice. Sono sposati ed hanno un bambino. Lei è una madre affettuosa e complice, lui è un padre attento e presente. A unirli una stima reciproca e un’intesa eccezionale su ogni argomento. Ma dietro un quadro apparentemente idilliaco vi sono dei tasselli che, se infranti, possono portare alla rottura del rapporto. Quando questo accadrà, la strada che dovranno percorrere sarà quella sofferta del divorzio.
Scritto e diretto da Noah Baumbach e presentato alla 76^ Mostra del Cinema di Venezia, Storia di un matrimonio unisce tutte le caratteristiche del film d’autore d’eccellenza. Regia sublime, cast eccezionale, sceneggiatura efficace e significativa. Il tema della separazione, e le conseguenze che essa comporta in una famiglia, viene qui trattato con delicatezza e profondità, ma anche con un tocco d’ironia necessaria ad alleggerire il tono narrativo. Fondamentale poi la presenza di due attori magnifici: Adam Driver e Scarlett Johansson, entrambi candidati come attori protagonisti agli Oscar, ai Golden Globe e ai BAFTA. Tutte statuette vinte da Laura Dern, qui nel ruolo dell’avvocato Nora Fanshaw.
46. The Impossible (2012)
Maria (Naomi Watts) e Henry (Ewan McGregor) stanno trascorrendo un periodo di vacanza sulle coste della Thailandia insieme ai tre figli Lucas, il maggiore (Tom Holland), Thomas e Simon. Una mattina, però, accade l’irreparabile: un terremoto sconvolge l’intera zona, causando uno tsunami di devastante portata. Il villaggio presso cui soggiornano è sconvolto: Maria, gravemente ferita, si ritroverà appigliata a un albero insieme a Lucas e a un altro bambino, Daniel. La donna non sa che il marito e gli altri due figli sono a loro volta sopravvissuti, ma ricevere notizie è di fatto impossibile. Dopo aver trovato un riparo ai ragazzi, Henry correrà alla ricerca di Maria e Lucas, in una corsa contro il tempo e la natura.
Diretto da Juan Antonio Bayona e scritto da Sergio S. Sánchez, The Impossible rievoca i tragici eventi del terremoto e del conseguente tsunami che rase al suolo larga parte del sud-est asiatico nel dicembre 2004. Nomination all’Oscar per Naomi Watts.
47. Titanic (1997)
Il viaggio drammatico del transatlantico che avrebbe dovuto fare la storia e invece finì per affondare tragicamente nell’Atlantico, trascinando con sé oltre 1.500 persone, a fronte di soli 700 passeggeri tratti in salvo. La storia d’amore tra lo spiantato ma affascinante Jack e la benestante e bellissima Rose, che consacrò Leonardo DiCaprio e Kate Winslet e avviò la loro ormai ventennale amicizia.
Titanic, scritto, diretto e co-prodotto da James Cameron, ebbe dei costi di produzione di oltre 200 milioni di dollari portando però alla 20th Century Fox ben 2 miliardi di incassi al botteghino. Un successo planetario che ottenne undici Oscar e appagò la smodata ambizione cinematografica del regista statunitense, che avrebbe successivamente tentato di rinnovare i fasti con Avatar, senza però riuscirvi se non sul piano commerciale. Titanic ha consegnato alla storia del cinema una concezione di kolossal simile a quella in voga nell’epoca d’oro di Hollywood.
48. Umberto D. (1950)
Nel secondo dopoguerra la povertà è una piaga che coinvolge gran parte della popolazione italiana, in particolare gli anziani. La pensione percepita da Umberto Domenico Ferrari (Carlo Battisti), ex funzionario del Ministero dei lavori pubblici, non basta per sé e il suo cagnetto Flik, unico appoggio che gli resta in un’esistenza ormai avara di affetti. La sua amica servetta Maria (Maria Pia Casilio) è la sola persona che cerca di restargli accanto, e Umberto le è affezionato, tanto da decidere di aiutarla come può quando la ragazza le confesserà di essere rimasta incinta, nonostante non sappia chi sia il padre della creatura tra i due militari che sta frequentando. Ma il tempo passa e Umberto resterà senza più un soldo, con la padrona di casa che intende sfrattarlo. La situazione gli farà balenare il pensiero di compiere un gesto estremo…
Diretto da Vittorio De Sica e scritto da Cesare Zavattini, Umberto D. fa dello stile narrativo essenziale e asciutto il proprio punto di forza, raccontando la triste realtà del dopoguerra – come del resto la maggior parte della cinematografia neorealista – ma concentrandosi sulla figura di un uomo avanti con gli anni e pervaso dalla solitudine. Tematiche estremamente importanti che vennero poco apprezzare da certa critica conservatrice del 1952 (come nel caso del precedentemente citato Ladri di biciclette) ma che valsero una successiva rivalutazione all’opera.
49. Un mondo perfetto (1993)
Anni ’60, Texas. Dopo una fuga rocambolesca, il detenuto Butch Haynes (Kevin Costner) si ritrova con un bambino di otto anni, Philip (T.J. Lowther), sottratto alla madre dall’uomo insieme al compagno di prigione, rude e violento, nel frattempo ucciso dallo stesso Butch prima che la situazione degenerasse. Per l’inseguimento di Haynes e del piccolo viene incaricato il ranger Red Garnett (Clint Eastwood), e insieme a lui il Governatore texano (in attesa della visita ufficiale del Presidente John F. Kennedy) sceglie l’agente federale Bobby Lee (Bradley Whitford) e la criminologa Sally Gerber (Laura Dern). Intanto, la corsa verso la libertà di Butch si sta trasformando in un incredibile viaggio per Philip, che sembra aver trovato quasi un padre in quell’uomo senza scrupoli ma dall’animo generoso…
Diretto da Clint Eastwood e scritto da John Lee Hancock, Un mondo perfetto è un film che nasconde, sotto la scorza di accadimenti violenti, una storia struggente e ricca di sfumature.
50. Up (2009)
Non possiamo che chiudere questa classifica dei film che fanno veramente piangere con Up (Disney/Pixar): dopo una vita insieme e tanti sogni coltivati con ardore, Carl Fredricksen ha perso l’amata moglie Ellie. Non hanno fatto in tempo a recarsi, come egli le aveva promesso moltissimi anni prima, alle Cascate Paradiso, in Venezuela. Anziano e scorbutico, Carl si è rinchiuso nel proprio dolore. Non accetta di non avere più Ellie accanto. Nel frattempo, gli viene intimato di abbandonare la sua casa e trasferirsi altrove: essa si trova in mezzo ad un cantiere e deve essere demolita. Ma tutti i suoi ricordi sono lì, dentro quelle stanze. Quando arriverà il giorno stabilito per abbandonare la dimora, improvvisamente la struttura si alzerà in volo, sollevata da tantissimi palloncini colorati, diretti proprio verso le Cascate Paradiso. Insieme a Carl, però, vi sarà anche il piccolo Russel, un bambino di otto anni che si era offerto di aiutare l’anziano per alleviare la propria solitudine…
Firmato da Pete Docter e Bob Peterson con il contributo al soggetto di Tom McCarthy, Up è tra le opere più importanti di casa Disney/Pixar: un gioiello straordinario che commuove e invita a riflettere. Candidato a cinque premi Oscar, Up venne premiato come miglior film d’animazione e per la splendida colonna sonora di Michael Giacchino.