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    Home » Viaggi » 12 migliori mete per festeggiare il Carnevale in Italia

    12 migliori mete per festeggiare il Carnevale in Italia

    Da Venezia a Viareggio, da Mamoiada a Madonna di Campiglio, ecco le migliori mete per festeggiare il Carnevale in Italia.
    Erika CasaliDi Erika CasaliGennaio 30, 2023Aggiornato:Gennaio 31, 2023
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    maschera di carnevale veneziana
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    Hai voglia di festa per Carnevale? Lo sai che in Italia ci sono alcune delle destinazioni migliori per festeggiare questa festa antichissima? Le giornate da preferire sono, ovviamente, martedì e giovedì grasso, ma anche il resto della settimana di Carnevale non è da ignorare. A tal proposito, queste sono le date del Carnevale 2023:

    Giovedì grasso: 16 febbraio 2023
    Carnevale: 19 febbraio 2023
    Martedì grasso: 21 febbraio 2023
    Carnevale ambrosiano di Milano (sabato grasso): 25 febbraio 2023

    Abbiamo compilato per voi una lista delle migliori mete per festeggiare il Carnevale in Italia, adatti a tutti, con bambini o senza per pochi giorni o per una settimana intera. Siete pronti a mascherarvi?

    1. Venezia

    maschere veneziane

    La prima tappa per questo Carnevale non poteva che essere Venezia: esiste forse Carnevale in Italia più famoso di questo? L’origine di questo evento è antichissimo, infatti la prima citazione risale al 1094. Il Carnevale della Serenissima, così come quello organizzato in altre parti del mondo, nasce dalla necessità delle autorità di dare alla popolazione e anche ai ceti più umili, un periodo di divertimento e sfrenatezza che li distogliesse dai problemi della quotidianità. Grazie al mascheramento le classi sociali si mescolavano senza riconoscersi ed era autorizzata persino la pubblica derisione delle autorità e dell’aristocrazia.

    Date: dal 4 al 21 febbraio
    Particolarità: le sue sfarzose maschere
    Da non perdere: il Volo dell’Angelo in piazza San Marco, la sfilata in Rio di Cannoreggio e la Festa delle Marie

    2. Viareggio

    carro allegorico di Carnevale a Viareggio

    Il Carnevale di Viareggio è una manifestazione molto famosa per i suoi carri allegorici che sfilano lungo la passeggiata sul mare della città. I carri sono molto belli e molto curati e di solito il soggetto che affrontano è legato alla contemporaneità. La tradizione della sfilata dei carri risale al 1873, sembra da un’idea che ha avuto origine attorno ai tavoli del Caffè del Casinò. I primi carri erano costruiti in legno, iuta e scagliola ed erano dei veri e propri monumenti modellati da scultori e messi insieme da carpentieri e fabbri. A Viareggio troverete la Cittadella il più grande parco tematico d’Europa dedicato alle maschere.

    Date: dal 4 al 25 febbraio
    Particolarità: gli spettacolari carri allegorici in cartapesta
    Da non perdere: la Cittadella, il più grande parco tematico d’Europa dedicato alle maschere.

    3. Putignano

    carro allegorico di Putignano

    Quello di Putignano è famoso per essere il Carnevale più lungo, infatti, comincia il 26 dicembre e termina il martedì grasso. Oltretutto, si tratta del Carnevale più lungo d’Europa che ha oltrepassato le seicento edizioni. La maschera tipica di questo Carnevale si chiama Farinella che deve il suo nome all’omonima pietanza di Putignano. Prima dell’epoca fascista l’evento del Carnevale era legato all’innesto della vite, ai vernacoli e agli scherzi, dopo vennero introdotti anche i carri tematici che sfilavano in parata. La leggenda dice che il primo carro venne realizzato usando la rete di un pollaio.

    Date: dal 26 dicembre al 25 febbraio
    Particolarità: è il Carnevale più lungo d’Europa
    Da non perdere: la Parata dei Carri

    4. Ivrea

    la battaglia delle arance a Ivrea

    Il Carnevale di Ivrea è famoso soprattutto per la Battaglia delle Arance che di solito sono di una qualità non adatta al consumo alimentare. Questa manifestazione è famosa per le evocazioni storiche all’interno di un cerimoniale che richiama la tradizione del folclore di cui fa parte la Battaglia delle Arance ma anche l’indossare un berretto rosso tipico per chi non vuole essere colpito dai sugosi frutti lanciati. Ci sono diverse figure tipiche del Carnevale di Ivrea tra cui la mugnaia che si ispira alla leggenda di Violetta, figlia di un mugnaio che venne rapita e obbligata allo ius primae noctis dal tiranno del luogo. Questo Carnevale compare per la prima volta intorno all’XVI secolo.

    Date: dal 19 al 21 febbraio
    Particolarità: gli iconici berretti rossi
    Da non perdere: la Battaglia delle Arance

    5. Foiano della Chiana

    carro allegorico a Foiano della Chiana

    Il Carnevale di Foiano della Chiana è uno dei più famosi e antichi di tutta l’Italia, sono stati infatti trovati dei documenti che lo citano già nel 1539. La popolazione viene divisa in quattro Cantieri, Bombolo, Azzurri, Nottambuli e Rustici, ognuno di questi gruppo deve realizzare un carro allegorico che entra in gara con gli altri partecipanti. La preparazione dei carri è un’attività che occupa tutto l’anno e che viene realizzata in cartapesta. Il lavoro viene svolto in grande segretezza per evitare copiature, ma in un unico edificio diviso in quattro settori. Il premio in palio è la Coppa del Carnevale.

    Date: dal 5 febbraio al 5 marzo
    Particolarità: la divisione in quattro Cantieri, Bombolo, Azzurri, Nottambuli e Rustici
    Da non perdere: l’assegnazione della Coppa del Carnevale

    6. Cento

    carro di carnevale a cento

    Quello di Cento in provincia di Ferrara è un Carnevale storico che ha origini antiche come viene dimostrato da degli affreschi del pittore seicentesco Il Guercino che ha ritratto scene di festeggiamenti carnevalesche. Dal 1990 il Carnevale di Cento ha preso una sfumatura internazionale grazie al gemellaggio con il Carnevale di Rio de Janeiro in Brasile dove per alcuni anni sfilava il carro vincitore delle edizioni precedenti. Il Carnevale di Cento dura quattro domeniche, quelle prima della Quaresima e la sfilata si svolge all’interno del centro storico.

    Date: dal 5 febbraio al 5 marzo
    Particolarità: è gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro
    Da non perdere: il Gettito, quando da carri vengono lanciati dolci e peluche.

    7. Acireale

    carro di carnevale ad arcireale

    Ad Acireale, in Sicilia, si volge uno dei Carnevali più belli di tutta la Sicilia. Il Carnevale di Acireale risale al sedicesimo secolo e la leggenda dice che sia nato in modo spontaneo quando la gente scendeva in strada a febbraio e si lanciava agrumi e uova marce. Una delle prime maschere di questo Carnevale si chiama l’Abbatazzo che portava in giro grossi libri e faceva ironia sulla classe clericale del tempo. Il primo documento che porta testimonianza del Carnevale di Acireale è del 1594; per un periodo c’è stata la battaglia di arance e limoni, divenuta famosissima ma poi proibita perché sfociava nel ferimento anche grave di troppe persone.

    Date: dal 4 al 21 febbraio
    Particolarità: le tre tipologie di carri, in cartone romano, in miniatura e infiorati.
    Da non perdere: il Carnevale dei fiori, che si svolge due mesi dopo il Carnevale classico

    8. Fano

    carnevale a fano

    Il Carnevale di Fano nelle Marche va a braccetto con il cioccolato perché è tradizione il lancio dei cioccolatini dai carri verso la folla. Il Carnevale di Fano è nato nell’antichità, ormai nel 1347 durante il Medioevo e segnò la riconciliazione tra due famiglie locali: la guelfa del Cassero e la ghibellina dei Da Carignano. Entrambe le famiglie vengono citate da Dante nella Divina Commedia. Le maschere che si indossano durante il Carnevale di Fano sono conosciute come vulons e di solito sono caricaturali delle massime cariche della città.

    Date: dal 5 al 19 febbraio
    Particolarità: le maschere caricaturali
    Da non perdere: il Getto, lancio di cioccolatini e caramelle dai carri in movimento

    9. Mamoiada

    Mamuthones

    Quello di Mamoiada è il Carnevale più antico della Sardegna e anche uno dei più famosi della tradizione sarda. Il 17 gennaio fanno la loro prima apparizione i Mamuthones, uomini che indossano delle maschere di legno scuro con i lineamenti rozzi e delle pellicce anche loro scure. Altro segno caratteristico dei Mamuthones sono i grossi campanacci appesi sulla schiena. Le altre maschere si chiamano Issohadores e indossano un corpetto rosso e una maschera bianca. Loro sono coloro che scortano i Mamuthones e catturano le giovani donne con dei lacci, in segno di fertilità e buona salute. Un tempo si catturavano anche i proprietari terrieri per augurargli una buona annata e quelli per sdebitarsi portavano tutti a casa a mangiare e bere.

    Date: dal 16 gennaio al 25 febbraio
    Particolarità: i Mamuthones e gli Issohadores
    Da non perdere: la festa di Sant’Antonio, quando Mamuthones e Issohadores fanno la loro apparizione

    10. Madonna di Campiglio

    il carnevale asburgico a madonna di campiglio

    Il Carnevale di Madonna di Campiglio viene anche chiamato Carnevale asburgico e si svolge nella bella cittadina montana per una settimana, a febbraio. Fa parte della manifestazione anche la rievocazione in costume del periodo – appunto – asburgico e durante la settimana di Carnevale si tengono conferenze e incontri per approfondire e scoprire come fosse la vita a Campiglio durante il periodo dell’imperatore Francesco Giuseppe. A completare la manifestazione ci sono balli, sfilate, carrozze e anche uno spettacolo sciistico illuminato dalle fiaccole. In città tutti si vestono con vestiti d’epoca.

    Date: dal 19 al 24 febbraio
    Particolarità: abiti e carrozze che richiamano il periodo asburgico
    Da non perdere: il Gran Ballo dell’Imperatore nel salone Hofer dell’Hotel Des Alpes

    11. Castel Goffredo

    il re gnocco al carnevale di castel goffredo

    Quello di Castel Goffredo in provincia di Mantova è un Carnevale storico che risale al 1872 e che ha una maschera tipica, quella di Re Gnocco che ogni quattro anni viene incoronato e fa un discorso durante il quale i suoi sudditi ricevono gnocchi gratis. Il venerdì della sua incoronazione si chiama Venerdì Gnoccolaro. Le origini del Venerdì Gnoccolaro in realtà risalgono a Verona alla fine del Carnevale del 1531 quando Tommaso da Vico offrì al popolo affamato burro, formaggio e farina dal quale scaturì un impasto che diede vita agli gnocchi. Oggi, durante il Venerdì Gnoccolaro, colui che viene eletto Re Gnocco tiene il suo discorso in Piazza Mazzini, mentre ai partecipanti vengono offerti gnocchi al sugo e vino.

    Date: dal 4 al 21 febbraio
    Particolarità: la sua maschera caratteristica, il Re Gnocco
    Evento da non perdere: il Venerdì Gnoccolaro di Castel Goffredo

    12. Grauno

    il rogo del pino al carnevale di grauno

    Quello di Grauno è un Carnevale dal simbolismo precristiano. Grauno si trova in Trentino e il protagonista di questi festeggiamenti è l’albero, vediamo come si svolgono le celebrazioni: il martedì grasso un grosso pino viene portato nella piazza del paese e poi benedetto col vino dall’ultimo sposo dell’anno. In seguito viene portato fuori dal paese e la sera gli viene dato fuoco; la serata prosegue con canti e balli attorno al falò. Gli anziani fanno previsioni per l’annata seguente guardando la direzione delle scintille.

    Date: dal 17 al 21 febbraio
    Particolarità: simbologia precristiana
    Evento da non perdere: il falò del pino durante il martedì grasso

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