Quando la maggior parte delle persone pianifica un viaggio in Giappone, spesso pensa all’isola di Honshu. Mentre Honshu ospita le città più grandi e conosciute del Paese, come Tokyo, Osaka e Kyoto, quello che forse non sapete è che il Giappone è una nazione composta da ben 6.852 isole. Di queste, circa 430 sono abitate. Di seguito scopriremo le 11 isole del Giappone più belle da visitare.
1. Kozushima
Kozushima si trova a sud della penisola di Izu, come parte del gruppo di isole Izu e Ogasawara. Sebbene non sia la più grande delle isole di Tokyo, ha sicuramente un po’ di tutto e offre svariate attività/visite: campeggi, spiagge incontaminate, un parco giochi acquatico chiamato Akasaki Promenade, escursioni in montagna sul monte Tenjo (572 m) ed una cultura artigianale locale unica ed inimitabile. Kozushima è inoltre famosa per il suo cielo notturno, così limpido e privo di inquinamento che la sera è possibile osservare le stelle cadenti senza l’uso di un telescopio.
Perché visitarla: Isola caratterizzata da svariate attività uniche ed inimitabili.
Dove si trova: a sud della penisola di Izu, come parte del gruppo di isole Izu e Ogasawara.
2. Oshima
La più grande delle isole Izu, Oshima, si trova a circa 100 chilometri da Tokyo. Nel cuore dell’isola si trova il Monte Mihara, un vulcano di 758 metri/2500 metri ancora attivo, responsabile di alcune delle diverse sorgenti termali dell’isola. Lungo le coste settentrionali e occidentali si trovano i luoghi migliori per lo snorkeling. Il centro dell’isola, lungo l’aspra parete del monte Mihara, è perfetto per le escursioni. L’isola è nota soprattutto per i suoi campi di fiori di camelia dai colori vivaci, che vengono celebrati durante la festa della camelia (matsuri) che si svolge nei primi mesi dell’anno.
Perchè visitarla: per il famoso il Monte Mihara, un vulcano di 758 metri/2500 metri ancora attivo.
Dove si trova: situate al largo della costa centro-orientale di Honshū, la maggiore isola del paese, fa parte delle isole Izu; inoltre si trova a circa 100 chilometri da Tokyo
3. Okinawa
Da non confondere con la Prefettura di Okinawa, che consiste in un gruppo di isole, l’isola di Okinawa è la più grande, la più conosciuta e la più accessibile di tutte le isole tropicali del Giappone. Okinawa e la sua città simbolo Naha sono state a lungo una fuga rilassata per i giapponesi continentali e sta diventando una destinazione popolare anche per gli ospiti internazionali. La sua cultura e la sua storia sono state plasmate dalla vicinanza con i vicini asiatici, Taiwan e Cina. Influenza riscontrabile in molti aspetti della vita quotidiana dell’isola: dall’architettura arrivando all’arte culinaria, la famigerata Okinawa no ryouri. Parallelamente ad Okinawa troviamo iconicità unicamente giapponesi come il Karate, ed infatti è proprio da Okinawa che proviene tale l’arte marziale.
Perché visitarla: una cultura unica fortemente influenzata da Taiwan e dalla Cina, ma non solo.
Dove si trova: si trova a 640 km a sud del resto del paese, tra il mar Cinese Orientale e l’oceano Pacifico.
4. Iriomote
Iriomote è la più grande delle Isole Yaeyama, il paradiso tropicale del Giappone, Iriomote sta guadagnando popolarità, ma non è ancora stata toccata dal turismo di massa. La sua terraferma, orlata da spiagge pittoresche, è aspra e selvaggia. Il 90% dell’isola è ricoperto da una giungla lussureggiante e da una foresta di mangrovie, nella quale vive l’inafferrabile Iriomote Yamaneko (gatto di montagna), un grosso felino selvatico che assomiglia a un Bengala ma esce solo di notte. A soli 500 metri dalla costa si trova la piccola isola di sabbia Yubujima. Raggiungibile con un carretto alimentato da bufali d’acqua, Yubu ospita giardini botanici subtropicali, una casa delle farfalle e un caffè.
Perché visitarla: isola tanto selvaggia quanto pittoresca e lussureggiante.
Dove si trova fa parte dell’arcipelago delle Isole Yaeyama nel Mar Cinese Orientale.
5. Ishigaki
Il gruppo di isole di Okinawa noto come Isole Yaeyama è uno degli angoli più scenografici del Giappone. Il gruppo è composto da Iriomote, Taketomi e Ishigaki, quest’ultima la più conosciuta e popolare. La baia di Kabira di Ishigaki, ricca di spiagge eccellenti, è quasi troppo bella per essere vera. Acque cristalline blu cobalto, sabbia bianca e soffice, punteggiate da piccole isole rocciose coperte da un fogliame verde e vibrante: vale la pena di viaggiare solo per questa vista.
Perché visitarla: la sua baia è ricca di spiagge cristalline.
Dove si trova: fa parte delle isole di Okinawa note come le Isole Yaeyama.
6. Okinoshima
Situata tra il Giappone continentale e la Corea (60 km/40 miglia al largo della costa nord-occidentale di Kyushu), Okinoshima è un’isola sacra dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. I numerosi siti archeologici dell’isola permettono di capire come gli abitanti dell’isola praticassero il loro culto già tra il IV e il IX secolo d.C..
Sull’isola sono state rinvenute offerte votive che molti ritengono provenissero sia dalla penisola coreana sia dal continente asiatico in generale, lasciando intendere una storia di scambi interculturali. L’isola presenta un gruppo di santuari noti come i tre santuari Munakata. Attualmente, solo i sacerdoti del santuario possono mettere piede sull’isola, mentre un numero ristretto di ospiti, rigorosamente maschi, può visitarla in occasione di un festival annuale a maggio.
Perché visitarla: isola sacra dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Dove si trova: situata tra il Giappone continentale e la Corea (60 km/40 miglia al largo della costa nord-occidentale di Kyushu).
7. Yoron
Anche se tecnicamente fa parte della prefettura di Kagoshima, Yoron si trova a soli 23 km a nord dell’isola di Okinawa. Non è un luogo facile da raggiungere. Se si viaggia in aereo dal Giappone continentale, i visitatori devono prima raggiungere Okinawa in aereo e poi tornare indietro, ma una volta arrivati ne vale la pena. Con una circonferenza di soli 23 chilometri, è facile esplorare l’intera isola in bicicletta in un giorno.
Se siete alla ricerca di un’isola che vi sembri tutta vostra, questo è un luogo eccellente da aggiungere alla lista. L’attrazione principale dell’isola è Yurigahama, un’isola di sabbia al largo, che fa la sua comparsa solo una volta al giorno. Le spiagge sono incontaminate, quasi sempre vuote, e il clima è perfettamente mite tutto l’anno.
Perché visitarla: isolotto molto caratteristica, facilmente esplorabile in bici in un giorno.
Dove si trova: si trova a soli 23 km a nord dell’isola di Okinawa
8. Enoshima
A breve distanza dalla capitale storica di Kamakura, Enoshima è un’ottima meta per una gita di un giorno per i visitatori di Tokyo che desiderano conoscere il lato più costiero della nazione. L’isola, piccola e facilmente accessibile, è punteggiata da diversi edifici sacri, che si uniscono per formare il santuario di Enoshima, dedicato al dio della fortuna, della ricchezza, della musica e della conoscenza, Benten.
Secondo la leggenda locale, il dio Benten creò l’isola dopo aver domato un drago a cinque teste che terrorizzava la zona. L’isola ospita anche il Samuel Cocking Garden, un caratteristico giardino in stile inglese che presenta una piattaforma panoramica (nota come Sea Candle), dalla cui sommità si possono ammirare Tokyo, Yokohama e il Monte Fuji.
Perché visitarla: sola piena di santuari altamente diversificati.
Dove si trova: Enoshima fa parte del territorio della città di Fujisawa ed è collegata con il quartiere Katase della città tramite un ponte lungo 600 metri inoltre non è molto lontana da Tokyo.
9. Okunoshima
Situata nella parte orientale di Hiroshima, nell’entroterra del Mar del Giappone, Okunoshima è un’isola che, in parole povere, è invasa da piccoli conigli selvatici che vagano per l’isola a caccia di cibo. Come i conigli siano finiti qui è controverso. Alcuni sostengono che siano stati portati sull’isola durante la Seconda Guerra Mondiale, per essere utilizzati come soggetti per la sperimentazione di armi chimiche.
Altre leggende dicono che negli anni ’70 circa otto conigli furono lasciati liberi sull’isola da un gruppo di scolari in visita, che prosperarono senza predatori di cui preoccuparsi e, come è noto, i conigli che si riproducono velocemente fecero crescere la popolazione locale di conigli fino a circa 1.000 esemplari. Qualunque sia l’origine, oggi sono considerati un simbolo di fertilità, per questo motivo, l’isola è spesso visitata da chi cerca fortuna e fertilità familiare.
Perché visitarla: isola molto bella invasa da centinaia e centinaia di conigli amorevoli.
Dove si trova: è situata nella parte orientale di Hiroshima, nell’entroterra del Mar del Giappone.
10. Naoshima
Conosciuta colloquialmente come l’Isola dell’Arte del Giappone, Naoshima sta rapidamente diventando una delle destinazioni imperdibili più famose della nazione grazie alla sua collezione unica di mostre d’arte coinvolgenti. Guidata da Benesse, la società editoriale giapponese, Naoshima ospita una collezione di installazioni, gallerie e attrazioni pubbliche che sono visitate da quasi 800.000 visitatori provenienti da tutto il mondo.
Dall’architettura progettata dall’icona giapponese Tadao Ando alle sculture pubbliche all’aperto di Yayoi Kusama e alle installazioni immersive di James Turrell, ce n’è per tutti gli amanti dell’arte, della cultura e del design. Una delle maggiori attrazioni dell’isola, tuttavia, è la sua illusorietà: in un mondo di sovrasaturazione dei social media, molte delle mostre qui esposte non possono essere condivise al di fuori delle mura della galleria.
Perché visitarla: isola atipica distinta da svariate installazioni artistiche.
Dove si trova: è un’isola della prefettura di Kagawa, che si trova nel Mare interno di Seto.
11. Miyajima
A poco più di un’ora da Hiroshima, l’isola di Itsukushima, nota anche come Miyajima, è una destinazione turistica molto popolare grazie soprattutto alla sua gigantesca porta torii che, sommersa nel mare, sembra galleggiare durante l’alta marea. Oltre a ospitare questa icona del Giappone, l’isola ha la sua parte di storia e di cultura creativa unica. Anche l’Itsukushima Shrine, il santuario a cui appartiene il torii galleggiante, si trova sull’acqua e vanta un teatro per il Noh, un’arte performativa tradizionale giapponese.
Un tempo la zona ospitava anche una vivace comunità di mercanti che commerciavano su e giù per la costa. Al Museo di Storia e Folclore di Miyajima, un’antica casa di mercanti trasformata in museo, si può vedere come vivevano questi scaltri uomini d’affari e ammirare gli strumenti che usavano per la loro vita quotidiana.
Perché visitarla: isola iconica grazie alla sua gigantesca porta torii che, sommersa nel mare, sembra galleggiare durante l’alta marea.
Dove si trova: è un’isola che sorge nella parte occidentale del Mare interno di Seto (molto vicina a Hiroshima).