Napoli, cuore pulsante della tradizione italiana, è una tra le mete turistiche più amate dai visitatori nazionali e stranieri. Nel corso degli anni, grazie alle sue mille sfaccettature, è diventata la location di molte produzioni audiovisive, rappresentando l’essenza delle storie e regalando paesaggi unici. Non solo da sfondo ma spesso anche da vera e propria protagonista, Napoli ha conquistato gli sceneggiatori e i produttori. Per omaggiare una delle città più belle d’Italia e l’audiovisivo, oggi vi elenchiamo le 7 serie tv ambientate a Napoli da vedere assolutamente.
1. L’amica geniale
Tratta dall’omonimo romanzo dell’autrice Elena Ferrante, L’amica geniale è una serie televisiva italo-statunitense ambientata nella periferia della Napoli degli anni cinquanta. Elena “Lenù” Greco (Elisa Del Genio / Margherita Mazzucco / Alba Rohrwacher) e Raffaella “Lila” Cerullo (Ludovica Nasti / Gaia Girace / Irene Maiorino) crescono in uno dei quartieri più poveri della città, destreggiandosi tra rivalità famigliari e problemi tra compagni. Instaurando un particolare quanto complesso rapporto d’amicizia, passando dall’essere migliore amiche a peggiori nemiche, le giovani affrontano mano a mano gli ostacoli. Napoli diventa il cuore di ogni storia che viene narrata in dialetto.
2. Gomorra
Gomorra è una serie televisiva ideata da Roberto Saviano che racconta il mondo della camorra di Napoli. Dopo la morte del padre, don Pietro Savestano (Fortunato Cerlino) assume il controllo del traffico di droga, costruendo un vero e proprio impero. Al suo fianco c’è la moglie, donna Imma (Maria Pia Calzone), forte e tenace, determinata a supportare le decisioni del marito. Preoccupati per l’immaturità del figlio Gennaro, noto come Genny (Salvatore Esposito), i genitori decidono di chiedere una mano al braccio destro del capo del clan, con lo scopo di trasmettere nel figlio maggior responsabilità e consapevolezza del proprio destino. Affrontando lotte di potere e cruenti guerre, la famiglia Savastano cerca di mantenere la propria supremazia, lottando fino all’ultimo sangue. La serie tv ha conquistato il pubblico e la critica nonostante i contrasti sulla scelta dell’uso dei sottotitoli che permettono di rendere maggiormente comprensibile i dialoghi.
3. Generazione 56K
Daniel e Matilda (Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli) sono due compagni di classe cresciuti sull’isola di Procida che si rincontrano dopo più di vent’anni a Napoli. Esplorandosi sempre più a fondo si innamorano l’uno dell’altro ma il loro amore viene ostacolato dalla realtà, costretti a scontrarsi con l’immagine virtuale che fino a quel momento li aveva definiti.
4. Mare fuori
Giunta alla quarta stagione, Mare fuori è una serie televisiva prodotta dalla Rai. Carmine Di Salvo e Filippo Ferrari sono due ragazzi provenienti da famiglie opposte: il primo è figlio di un noto camorrista mentre il secondo è di origine milanese e figlio di benestanti. Arrestati per crimi differenti e incarcerati nel penitenziario minorile, i due ragazzi vengono presi di mira dal detenuto Ciro Ricci, figlio di un boss camorrista e affermatosi come capo tra le mura del penitenziario. Con lo scopo di aiutarsi a vicenda, Filippo e Carmine instaurano un legame indelebile, a tal punto da ribaltare gli equilibri nel carcere. Contemporaneamente, nel settore femminile giunge invece Naditza, una zingara rom con la quale il milanese avrà una tormentata e complicata storia d’amore. Partendo dal punto di vista dei detenuti, alcuni figli di criminali volenterosi di distaccarsene, altri abbandonati a sé stessi ma che condividono lo stesso desiderio di uscire dalla cella per rivedere il mare, Mare fuori rivela le bellezze napoletane, esaltandole al pubblico.
5. Mina Settembre
Gelsomina Settembre, conosciuta come Mina, dopo aver divorziato con ormai l’ex marito magistrato Claudio De Carolis, è tornata a vivere con l’oppressiva madre Olga dalla quale riesce a distaccarsi solo durante gli incontri di lavoro. Assistente sociale in un consultorio famigliare, Mina si occupa di aiutare le persone che si presentano da lei in cerca di un supporto psicologico. Ispirata ai romanzi di Maurizio De Giovanni, scrittore partenopeo, la serie televisiva fiction, prodotta dalla Rai, segue la storia di Mina ambientata nel rione Sanità.
6. I bastardi di Pizzofalcone
Adattamento televisivo del romanzo di Maurizio De Giovanni, I bastardi di Pizzofalcone tratta le vicende di quattro agenti incaricati di rimpiazzare i ruoli dei precedenti ispettori e commissari, chiamati ad indagare sul traffico di droga, nel commissariato di polizia di Pizzofalcone. Tra questi spiccano le figure di Giuseppe Lojacono (Alessandro Gassmann), ingiustamente allontanato dalla Sicilia per sospetti di collusione con la mafia, e del nuovo vicequestore, Luigi Palma, totalmente dedito al lavoro dopo essersi separato dalla moglie. Nonostante le differenze caratteriali e i precedenti, la nuova squadra riporta la giustizia in città, smascherando i criminali.
7. Un posto al sole
Un posto al sole vanta di essere la prima soap opera prodotta interamente in Italia. Ambientata nel cuore di Napoli, più precisamente nel un condominio Palazzo Palladini, agiato sulla collina la cui vista sul Vesuvio e sul mare lasciano senza fiato, la serie televisiva trova il fulcro nei suoi personaggi principali, gli abitanti del palazzo. Dopo la morte del conte Giacomo, l’eredità dell’appartamento più lussuoso passa nelle mani della figlia illegittima avuta con la governante, Anna Boschi, suscitando l’ira della contessa Federica, la moglie di Tancredi, nipote del defunto. Seguendo gli sviluppi delle relazioni tra i diversi personaggi, Un posto al sole ha conquistato il pubblico, aggiudicandosi il titolo di serie televisiva italiana più longeva.