Oggi parliamo di un argomento molto attuale: le serie a tematica LGBTQ+. Sebbene anche il cinema si sia occupato di questi argomenti e in tempi persino più difficili, con la serialità è avvenuto il definitivo sdoganamento. Questo forse perché il racconto seriale accompagna lo spettatore in un viaggio più lungo e continuo, si introduce nella sua ordinarietà, ne diventa parte integrante e la cosa può andare avanti per anni, corrispondenti alle stagioni della serie in questione. In effetti è soprattutto nella serialità audiovisiva che hanno trovato spazio le storie a tematica LGBTQ+ o i talenti di artisti con un orientamento o un identità sessuale ricadente sotto questa dicitura. L’aspetto più interessante riguarda l’eliminazione di stereotipi e la cessazione del racconto della propria identità/orientamento come qualcosa di proibito. Questo non implica che i personaggi narrati non affrontino delle difficoltà, ma soltanto che viene proposta una visione meno univoca: ciascuna storia va vista come un caso a sé stante.
Non tutte le serie che nomineremo sono effettivamente incentrate sul mondo LGBTQ, ma sicuramente lo raccontano o presentano un personaggio in tal senso interessante. Ecco, quindi, quali sono le 12 migliori serie tv LGBTQ+ da vedere assolutamente.
1. Pose (2018 – 2021)
Stagioni: 3
Prima messa in onda (in Italia): 31 gennaio 2019
Distributore: Netflix
La prima che viene in mente è sicuramente Pose, quella che presenta un racconto più ambizioso e dei personaggi coraggiosi. Ideata da Ryan Murphy, Brad Falchuk e Steven Canals per FX, Pose è un classico del genere ed è attualmente disponibile su Netflix. Il suo merito più grande è sicuramente quello di aver portato alla luce un pezzo di storia del mondo Queer sconosciuto ai più. La serie è inoltre interessante per i rapporti che si instaurano tra i personaggi, che finiscono per costruire una famiglia per scelta, essendo stati tutti rifiutati da quella naturale. Scopriamo quindi il mondo delle “House”, ovvero delle comunità di afroamericani LGBTQ che ogni sera si ritrovano in un locale a festeggiare con le loro sfarzose sfilate.
La trama prende avvio nel momento in cui Blanca, una donna nera trans accolta nella House di Elektra Abudance, rompe i rapporti con la madre acquisita a causa del suo carattere dispotico. Da quel momento le due diventano rivali e Blanca fonda la House of Evangelista, in onore della modella Linda Evangelista. Qui accoglie Damon, aspirante ballerino gay, la trans Angel e il tossicodipendente Lil Papi.
2. Euphoria (2019 – in corso)
Stagioni: 2
Prima messa in onda (in Italia): 26 settembre 2019
Distributore: Sky Atlantic
Con Euphoria entriamo già in un territorio diverso e si tratta di un prodotto abbastanza atipico. La serie è infatti un teen drama che non ha nulla di allegro, contrariamente agli esempi più popolari di questo genere. Lo spettatore viene qui portato ad esplorare la psiche dei diversi personaggi incontrati, molti di questi stanno scoprendo la propria omosessualità, altri invece sembrerebbero reprimerla. Il crudo realismo della serie ideata da Sam Levinson per HBO è stato molto apprezzato e Euphoria è diventata già alla prima stagione un fenomeno mondiale.
La trama si concentra sulle vicissitudini di un gruppo di adolescenti americani confusi e in crisi. Al centro troviamo Rue Bennett, che ha un passato da ex tossicodipendente poi passata in riabilitazione. A causa della sua fragilità e dei suoi continui attacchi di panico, Rue è sempre a rischio di una ricaduta, nonostante sia già sopravvissuta ad un’overdose. La storia di Rue si incrocia con quella di Jules Vaughn, una ragazza transgender da poco arrivata in città.
3. Queer as Folk (1999 – 2005)
Stagioni: 2
Prima messa in onda (in Italia): 13 maggio 2002
Distributore: GAY.tv
Una serie molto amata dal mondo LGBTQ+ è Queer as Folk, celebrata come una delle più riuscite e rappresentative. Sebbene sia meno popolare delle altre due di cui si diceva sopra, vanta un ottimo background. È infatti ideata da Russell T. Davies e poi rifatta da Showtime. Quella di cui vi parliamo noi è però la versione originale e “made in Britain”. Ad interpretarla troviamo Charlie Hunnam, futura star di Sons of Anarchy, e Aidan Gillen, noto per aver fatto parte del cast de Il Trono di Spade. Come recita il titolo della serie, che riprende un’espressione inglese, l’intento è quello di rappresentare la comunità gay come gente comune.
La trama è ambientata nel gay village di Canal Street Manchester negli anni ’90 e segue le vicende di tre ragazzi. Il primo di questi è Stuart Alan Jones, un pubblicitario di successo che vive liberamente la propria omosessualità. In lui si imbatte Vince Tyler, che lavora in un supermercato ed ha una vita sentimentale meno fortunata. Completa il terzetto Nathan Maloney, un sedicenne senza nessuna esperienza.
4. Sex Education (2019 – in corso)
Stagioni: 3
Prima messa in onda (in Italia): 11 gennaio 2019
Distributore: Netflix
Al pari di Euphoria, anche con Sex Education ci troviamo nel terreno del teen drama. Questa volta si va verso però un tono più leggero, da commedia. Anche qui la tematica LGBTQ è ben presente e con un realismo abbastanza forte. In questo caso, abbiamo un’incursione quasi accidentale. Sex Education è una serie che racconta la sessualità e la scoperta della sessualità ed è pensato principalmente per un pubblico adolescente. Inevitabilmente da questa tematica centrale dipartono una serie di aspetti secondari quali l’asessualità, l’omosessualità e via dicendo. Ad illuminare il pubblico è soprattutto il personaggio di Jean Milburn, sessuologa e madre del protagonista.
In una scuola media e superiore, Otis Milburn è uno studente modello e figlio di due genitori separati, entrambi sessuologi di successo. Vive con l’invadente madre Jean, che ogni tanto spia nel corso delle sedute con i suoi pazienti. Quando un giorno aiuta un suo compagno bullo, Adam Groff, figlio del preside, a contenere un’erezione fuori controllo, mette in pratica quanto ha appreso da sua madre. All’episodio assiste anche Maeve Wiley, un’accanita lettrice che vive sola in una roulotte e in perenne difficoltà economica. Maeve propone ad Otis di fondare una clinica clandestina in cui aiuteranno i loro compagni a risolvere i loro problemi sessuali: lei si occuperà della parte economica e lui dei pazienti. Otis accetta e da quel momento tra i due si instaura un’insolita amicizia.
5. Sense8 (2015 – 2018)
Stagioni: 2
Prima messa in onda (in Italia): 22 ottobre 2015
Distributore: Netflix
Altro grande classico è Sense8, che è una delle serie più famose e amate. Del resto è ideata dalle sorelle Lana e Lily Wachowski, note soprattutto per la saga di Matrix. La serie è uscita direttamente su Netflix e si è subito imposta come una delle più viste. Ad alcuni episodi ha partecipato anche il regista tedesco Tom Tykwer, che con le Wakowski aveva già collaborato al lungometraggio Cloud Atlas. Tra le diverse tematiche affrontate dalla serie, spicca sicuramente quella dell’identità sessuale.
La trama ruota attorno ad un gruppo di otto personaggi che si trovano fisicamente lontani ma mentalmente vicini. Ciascuno di loro proviene infatti da una parte diversa del globo terrestre, ma c’è qualcosa che li accomuna: sono tutti in grado di stabilire una connessione telepatica con gli altri. Per il resto, hanno differenti culture, religioni, interessi politici e orientamento sessuale. Molti di loro sono pansessuali, con la sola eccezione di Lito, che è invece dichiaratamente gay.
6. Le regole del delitto perfetto (2014 – 2020)
Stagioni: 6
Prima messa in onda (in Italia): 27 gennaio 2015
Distributore: FOX
Arriviamo ora a Le regole del delitto perfetto, altra serie di successo con protagonista Viola Davis. La tematica in esame è presente grazie al personaggio di Connor Walsh, allievo della professoressa Annalise Keating, la protagonista interpretata dalla Davis. Proprio grazie a lui viene fuori una rappresentazione più atipica, meno vincolata ad una narrazione standardizzata e più figlia della personalità del personaggio. Il giovane è ambizioso e disposto a tutto per raggiungere i suoi obiettivi, anche a mercificare il proprio corpo. Al di là di questo, la linea narrativa di Connor ha fatto sì che gli autori abbattessero alcuni tabù con baci e dialoghi più espliciti.
La trama ruota attorno alla figura di Annalise Keating, carismatica docente di diritto penale presso l’università di Filadelfia. Attorno a lei gravitano cinque brillanti studenti scelti per seguirla nei suoi casi, esercitando anche la professione di avvocato. Ciascun episodio ruota attorno ad un crimine diverso e man mano che la narrazione procede scopriamo qualcosa di più su Annalise e i suoi cosidetti “Keating Five”.
7. Looking (2014 – 2015)
Stagioni: 2
Prima messa in onda (in Italia): 6 novembre 2014
Distributore: Sky Atlantic
Altra serie interessante è Looking, uno degli esiti più felici di Showtime in tal senso. Piacerà sicuramente agli amanti di Queer as Folk, dato che entrambe presentano diversi elementi in comune. Qui l’asticella si alza e viene coinvolto personale di altissimo livello. Looking è infatti ideata da Michael Lannan sulla base di un proprio corto intitolato Lorimer. La sceneggiatura è invece opera del regista Andrew Haigh, autore di Weekend e Charley Thompson.
La trama segue le vicende di tre uomini gay. Patrick Murray è un designer di video game che vive a San Francisco e reduce da una storia finita male. I suoi due amici Dom e Agustín cercano di convincerlo a rimettersi in piazza, essendo lui da troppo tempo lontano dal mondo degli appuntamenti. Tuttavia, il carattere ingenuo di Patrick lo porta spesso a compiere una serie di scelte sbagliate. I suoi problemi sentimentali si intrecciano con quelli di Dom e Agustín. Il primo si trova nel mezzo di una crisi professionale e sentimentale, il secondo valuta l’ipotesi di una relazione monogama.
8. Orange Is the New Black (2013 – 2019)
Stagioni: 7
Prima messa in onda (in Italia): 5 giugno 2014
Distributore: Infinity TV e Netflix
Passiamo ora ad un’altra serie famosissima, Orange Is the New Black, che certo non ha bisogno di presentazioni. Più precisamente passiamo al lesbismo, essendo un racconto a tematica femminile e con una donna per protagonista assoluta. L’Orange a cui si fa riferimento nel titolo allude chiaramente alla divisa indossata dalle detenute, essendo la serie anche un dramma carcerario. Ideata da Jenji Kohan, Orange Is the New Black ha diverse caratteristiche che la rendono unica, a cominciare dalla rappresentazione delle detenute, guardate con una certa simpatia, sebbene le loro personalità non siano tutte attraenti. Inoltre vengono intrecciate una serie di tematiche contemporanee e dal punto di vista del lesbismo è sicuramente un cult.
La protagonista è Piper Chapman, una donna finita in un carcere femminile federale della massima sicurezza. Qui deve scontare quindici mesi per aver trasportato una valigia contenente denaro proveniente dal traffico di stupefacenti. A causare i suoi guai è stata Alex Vause, sua ex amante. Le due si rincontrano in prigione ed insieme rivedono la loro relazione e tutto quello che ne è derivato.
9. SKAM Italia (2018 – in corso)
Stagioni: 5
Prima messa in onda (in Italia): 23 marzo 2018
Distributore: TIMvision e Netflix
Prima serie italiana presente in questa classifica è SKAM Italia, per la quale vale lo stesso discorso fatto per Euphoria e Sex Education. Anche in questo caso parliamo di un teen drama, a metà strada tra l’intento educativo di Sex Education e il realismo di Euphoria. Dietro il successo di questa serie si cela un’originale format norvegese che è stato poi rifatto da diverse nazioni. Il tema dell’omosessualità è presente dalla prima stagione, ma viene esplorato soltanto a partire dalla seconda. L’occasione la fornisce il personaggio di Martino Rametta, un ragazzo alla scopertà di sé stesso. La sua omosessualità repressa lo porta nella prima stagione a commettere errori e a farlo apparire come il cattivo della situazione.
SKAM è una parola norvegese che significa “vergogna” e allude ai disagi che gli adolescenti si portano dentro nel corso della loro crescita. È proprio questo che racconta la trama di SKAM, dove in ogni stagione viene seguito un personaggio diverso ed esplorata una nuova tematica. Si comincia con Eva Brighi, una studentessa modello che vede crollare il proprio mondo di certezze a causa della gelosia verso il suo ragazzo Giovanni. Poi si passa a Martino Rametta, omosessuale represso che si innamora di un coetaneo mentalmente instabile. Con la terza conosciamo il mondo di Eleonora Sava, femminista dichiarata la cui maturità le provoca problemi di convivenza con i suoi coetanei. Questa è più o meno la stessa difficoltà che incontra Sana Allagui, una ragazza musulmana. Infine l’ultima stagione vista esplora il tema della micropenia con la figura di Elia Santini.
10. Crashing (2016)
Stagioni: 1
Prima messa in onda (in Italia): 2 giugno 2017
Distributore: Netflix
Altra serie molto interessante è Crashing, nata dalla straordinaria mente di Phoebe Waller-Bridge, che ne è anche protagonista. Pur essendo composta da una sola stagione, è molto interessante per il trattamento riservato ai personaggi, per la costruzione simile ad una pièce teatrale e soprattutto sembra preannunciare il futuro successo di Fleabag. Qui ci sono ben tre personaggi gay ed altri che tradiscono una sessualità aperta, ma il più originale è sicuramente Sam. Quest’ultimo, interpretato da Jonathan Bailey, è omofobo e represso, ma si percepisce come un tombeur des femmes. Tuttavia, una serie di prove lo metteranno di fronte alla sua vera natura.
La trama segue un gruppo di ventenni che vivono in un ospedale abbandonato. In teoria, loro ne sarebbero i property guardian: in cambio di un alloggio a basso costo, devono farne da custodi e sottostare ad una serie di regole. Di fatto però il gruppo vive la struttura come se fosse una comune e non aiuta nemmeno il carattere invadente di Sam, il più festaiolo del gruppo. Le cose si complicano quando vengono raggiunti da Lulu, la ex ragazza di Anthony, il quale è adesso fidanzatissimo con Kate.
11. Élite (2018 – in corso)
Stagioni: 6
Prima messa in onda (in Italia): 5 ottobre 2018
Distributore: Netflix
Un’altra serie dal successo sempre crescente è la spagnola Élite. Si tratta di uno dei prodotti più importanti perché testimonia come la Spagna sia attualmente molto attenta a determinate tematiche e a presentare un piano educativo in tal senso mirato. Le ambizioni della serie sono molto alte e cerca sicuramente di emulare il successo degli omologhi statunitensi e britannici, l’unico inconveniente è che con Élite si scivola spesso in un registro da telenovelas. Anche in questo caso parliamo di un teen drama che abbraccia diverse tematiche e tra queste figurano: l’HIV, l’omofobia, l’omosessualità e più in generale l’orientamento e l’identità sessuale.
Élite è ambientata in un prestigioso liceo spagnolo, frequentato dai rampolli delle famiglie più in vista dell’alta società (praticamente come in Gossip Girl). Ogni stagione è accomunata da un mistero che viene raccontato all’incontrario. Nessun personaggio è davvero centrale, ma c’è piuttosto un continuo passaggio di testimone che trasforma la scuola nella vera protagonista della storia.
12. We Are Who We Are (2020)
Stagioni: 1
Prima messa in onda (in Italia): 9 ottobre 2020
Distributore: Sky Atlantic
Seconda serie italiana in classifica è We Are Who We Are, il cui titolo inglese potrebbe forse suonare strano. Questo dipende dal fatto ha effettivamente un cast internazionale, ma è ideata da Luca Guadagnino. È uno degli esempi più alti e interessanti sulla tematica in esame, pur presentando degli snodi narrativi un po’ troppo improvvisati. Quello che manca per una corretta valutazione della serie è sicuramente un seguito che speriamo che arrivi presto. Nel cast vi recitano anche Chloë Sevigny, Alice Braga, Tom Mercier e Francesca Scorsese. Anche qui ci troviamo di fronte a due adolescenti alle prese con l’identità sessuale e il proprio orientamento, ma questa tematica sembra investire anche i personaggi adulti.
La trama è ambientata in una base militare americana a Chioggia e parte dall’anno 2016. È qui che vive un gruppo di adolescenti, tutti figli di membri dell’esercito americano, che si sentono spaesati a causa della vita in una terra straniera. Tra loro c’è Fraser, un ragazzo ribelle e figlio di Sarah Wilson, colonnello e capo della base. Fraser ha un rapporto complicato con la figura materna e a malapena mediato da Maggie, la moglie di Sarah. Fraser fa amicizia con Jonathan Kritchevsky, un giovane e prestante ufficiale da cui si sente attratto, e con Caitlin Poythress. Quest’ultima sembra inizialmente l’interesse sentimentale di Fraser e si presenta come una ragazza sicura di sé e molto simile al protagonista. Man mano che gli eventi vanno avanti, si scoprirà invece che Caitlin sta attraversando un momento di confusione per quanto riguarda la sua identità di genere.