La tecnologia: uno strumento così potente, ma che potrebbe prendere il sopravvento e far perdere ogni contatto con la realtà. Senza dubbio, la serie tv Black Mirror – prodotta da Charlie Brooker a partire dal 2011 ed arrivata alla quinta stagione – fa riflettere su un tema così attuale al giorno d’oggi: infatti, il titolo si ispira allo schermo nero dei dispositivi elettronici, ma metaforicamente richiama anche un buco nero dove rischia di sprofondare chi ne abusa. Seguendo una struttura antologica, nel quale cambiano continuamente personaggi e storie, gli episodi si sviluppano in un mondo distopico dominato dal progresso; in ciascuno di essi, è possibile assistere all’ascesa e al repentino declino dei vari protagonisti, principalmente a causa di un uso spropositato delle nuove tecnologie. Ecco che quindi andremo ad analizzare i 10 migliori episodi di Black Mirror, ossia quelli che ci hanno più colpito, emozionato e hanno fatto parlare di sé.
1. The National Anthem (1×1)
“Messaggio al Primo Ministro” è il primissimo episodio di Black Mirror. La principessa Susanna (Lydia Wilson) è stata rapita: per liberarla, il Primo Ministro britannico Michael Callow (Rory Kinnear) dovrà sottoporsi ad un rapporto intimo con un maiale in piena diretta televisiva. Cosa deciderà di fare il politico? Crudo e pesante, fin da subito il senso di fondo della serie ci travolge. Infatti, dopo tale richiesta, la sorte della Reale passerà in secondo piano e l’opinione pubblica sarà il filo conduttore della storia: è più importante salvare una vita oppure non scendere a compromessi?
2. The Waldo Moment (2×3)
Jamie (Daniel Rigby) è un comico di scarso successo che dà vita a Waldo, un cartone animato con le fattezze di un orso blu e a cui presta la voce. Quando Waldo arriverà a concorrere alle elezioni politiche, la situazione sfuggirà di mano: il personaggio che l’uomo ha costruito, pensato per deridere e sbeffeggiare in maniera tagliente i suoi avversari, passerà nelle mani di un’altra persona, che userà questo contro Jamie stesso. Nella sua linearità, “Vota Waldo!” risulta semplice quanto efficace: l’obiettivo è mostrare come anche l’essere umano può diventare a sua volta un burattino ed essere usato per esprimere la voce di qualcun altro.
3. The Entire History of You (1×3)
Tornando alla prima stagione, “Ricordi pericolosi” è il terzo episodio della serie. Il fulcro del racconto si basa sul ricordo e sul potenziale uso dannoso che se ne può fare. Liam (Toby Kebbell) vive in una realtà in cui tutti possiedono un congegno chiamato “grain”, che consente di registrare tutto ciò che si vede, si sente e si fa: a causa di tale strumento, il nostro protagonista scoprirà un’amara verità, che lo porterà a compiere una drastica scelta. Il ricordo visto come arma a doppio taglio, ma soprattutto come monito del fatto che non sempre è una cosa positiva sapere tutto ed arrivare ovunque.
4. Nosedive (3×1)
Diretto da Joe Wright, “Caduta libera” narra la vicenda di Lacie Pound (Bryce Dallas Howard) all’interno di una società basata su un sistema di punteggio: più questo è alto – si va da 1 a 5 stelle – maggiori sono i privilegi concessi. Sulla base dei propri “punti”, la donna viene invitata ad un matrimonio: tuttavia, una serie di vicissitudini la porteranno non solo scendere di punteggio, ma a rivedere l’importanza di questo nella vita di tutti i giorni. Vale la pena sottostare ad un certo livello di apparenza pur di non perdere la propria visibilità?
5. White Bear (2×2)
Victoria (Lenora Crichlow) si sveglia improvvisamente senza alcun ricordo. Bisognosa di aiuto, esce in strada e nota che alcune persone la stanno filmando: improvvisamente, una figura col passamontagna inizia ad inseguirla, per poi ucciderla. Pian piano, la donna giungerà alla scoperta di una verità agghiacciante, che la rende una persona diversa da quella che ci è apparsa fin dall’inizio. “Orso bianco” è un episodio molto interessante, dal risvolto quasi inaspettato: una sorta di girone dell’Inferno in chiave tecnologica, dove quello che hai commesso tornerà, prima o poi, a tormentarti.
6. Arkangel (4×2)
Per la regia dell’attrice Jodie Foster, “Arkangel” ha come protagonista Marie (Rosemarie DeWitt) è diventata madre dopo un parto difficile: a causa della sua apprensione, decide di impiantare nel cervello della figlia Sara (Brenna Harding) un microchip collegato all’applicazione ArkAngel. Tale dinamica innescherà vari problemi, portando Marie a non usare più l’app. Divenuta adolescente, Sara cercherà di rivendicare sempre più la propria indipendenza: per questo, la madre riprenderà a controllarla. Caratteristica distintiva dell’episodio è la riproposizione del tema centrale senza essere banale: ancora una volta, “Black Mirror” ricorda quanto l’eccedere sia tossico.
7. San Junipero (3×4)
Episodio dalla colonna sonora inconfondibile, “San Junipero” è la storia di un amore che supera i confini del tempo e dello spazio. Yorkie (Mackenzie Davis) e Kelly (Gugu Mbatha-Raw) si incontrano, ma senza farlo veramente: solo nel mondo virtuale di San Junipero riusciranno a coronare il proprio progetto d’amore. Qui il mezzo tecnologico fa un po’ da mediatore tra vita e morte, sviluppando una riflessione sullo scorrere dell’esistenza. Le due ragazze passano di decennio in decennio, riunendosi solo in questo universo fittizio; tuttavia, il sentimento che si crea tra loro è reale e le legherà per sempre.
8. Playtest (3×2)
Rimanendo sempre nell’ambito della terza stagione, “Giochi pericolosi” vede Cooper Rietfield (Wyatt Russell) alla ricerca di denaro per sostentarsi. Decide quindi di partecipare alla sperimentazione pagata di un nuovo gioco, prodotto di una nota casa di sviluppo di videogame horror. Nonostante l’uomo si dimostri impavido, quello che succederà sarà inquietante. L’idea di base è molto interessante, in quanto si va oltre la canonica paura: infatti, Cooper sa che verrà spaventato, dal momento che si tratta di un videogioco a tema horror. Ed ecco che qui subentra la soggettività, che indaga e sfrutta a proprio vantaggio le fragilità individuali.
9. Hang the DJ (4×4)
L’elemento interessante di “Hang the DJ” sta nel raffronto tra incontri virtuali e reali. Al giorno d’oggi, è considerato sempre più normale conoscersi tramite app o social network, mettendo in secondo piano il cosiddetto face-to-face; questa puntata sviluppa un ragionamento su come spesso è proprio quell’andare “oltre” e seguire l’istinto che porta a scoprire la vera felicità, in tal caso il match perfetto Amy (Georgina Campbell) e Frank (Joe Cole). Un lieto fine insolito per la serie, ma con una punta di disillusione sempre presente.
10. 15 Million Merits
In un futuro non definito, Bingham “Bing” Madsen (Daniel Kaluuya) trascorre le sue giornate sulla cyclette: pedalare consente a lui e agli altri esseri umani di guadagnare punti per poter acquistare varie cose. Un giorno, il ragazzo incontra Abi (Jessica Brown Findlay), della quale si innamora: spinto dal suo sentimento, l’aiuterà a realizzare il suo sogno. Sorta di metafora del capitalismo, – dove coloro che faticano cercano di guadagnarsi qualcosa da parte di chi sta ai gradini più alti – da questa seconda puntata della prima stagione emergono vari spunti, tra cui l’essere disposti a tutto per ottenere qualcosa e il gioco di potere.