L’Irlanda è una terra affascinante, ricca di storie da raccontare; circondata dal mare, essa è caratterizzata da un clima temperato e con frequenti precipitazioni. La sua economia ha conosciuto un notevole sviluppo soprattutto dopo l’entrata nell’Unione Europea: oltre all’agricoltura e all’allevamento, le industrie più sviluppate sono quelle tessili, alimentari, farmaceutiche ed elettroniche, mentre il turismo è la fonte principale del settore terziario. L’ordinamento politico segue quello della Repubblica Parlamentare, nella quale il potere legislativo spetta al Parlamento, composto dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato; il territorio è suddiviso in 4 regioni ripartite in 27 contee. Patria del conosciutissimo Saint Patrick, l’Irlanda si distingue per i suoi panorami incredibili, immersi nel verde delle vallate e circondati da castelli incantati; per questo motivo, essa è stata – e continua ad essere – luogo suggestivo per numerose trasposizioni in ambito cinematografico. L’articolo di oggi andrà proprio a trattare questo aspetto, analizzando i 21 film sull’Irlanda da non perdere assolutamente.
1. Hunger (2008)
“Hunger” è un film del 2008 diretto da Steve McQueen, con protagonista l’attore Michael Fassbender. Irlanda del Nord, 1981: il Primo Ministro Margaret Thatcher ha abolito lo statuto di prigioniero politico e considera ogni carcerato legato alla resistenza irlandese come un criminale comune. Per questo motivo, i detenuti del carcere di Maze a Belfast decidono di dare vita ad uno sciopero, successivamente represso con il sangue; a questo punto, Bobby Sands (Michael Fassbender) darà inizio ad un’altra astensione, cosa che lo porterà a morire di fame all’età di 27 anni. Il film racconta uno spaccato molto importante della storia irlandese; attraverso lo stile che lo contraddistingue, il regista vuole far sentire tutto il dolore vissuto del protagonista, portando lo spettatore ad immedesimarsi totalmente.
2. Nel nome del padre (1993)
Uscito nel 1993, “Nel nome del padre” è diretto da Jim Sheridan e nel 1994 è stato candidato a ben 7 premi Oscar. Il racconto si basa sulla biografia dell’adolescente ribelle Gerry Conlon – interpretato da Daniel Day-Lewis – nel bel contesto degli scontri fra l’esercito repubblicano irlandese e quello inglese. Nel tentativo di tenerlo al sicuro, il ragazzo viene mandato a vivere dalla zia Annie a Londra; tuttavia, durante il suo soggiorno sarà coinvolto in una serie di gravi accadimenti, che hanno come principale responsabile suo padre stesso. Sebbene il film sia stato girato a Dublino, alcune scene sono ambientate a Belfast; le dinamiche psicologiche che animano i personaggi portano lo spettatore a provare sconcerto, ma allo stesso tempo a riflettere su quanto possa essere difficile sopportare la giustizia in maniera degna.
3. Il vento che accarezza l’erba (2006)
“Il vento che accarezza l’erba” è un film del 2006 diretto da Ken Loach e vincitore della Palma d’oro. Il titolo originale del film (The Wind That Shakes The Barley) fa riferimento al verso di una canzone di Robert Dwyer Joyce. Conte di Cork, 1920: Damien O’Donovan (Cillian Murphy) è un medico che sta per lasciare il suo villaggio natale per andare a lavorare a Londra; suo fratello, invece, comanda la brigata locale dell’Irish Republican Army. Dopo una partita di hurling – sport di squadra all’aperto di origini celtiche – Damien assiste all’uccisione di un suo amico per mano di soldati inglesi; per questo motivo, egli decide di lasciare l’Irlanda e di non combattere con l’IRA, in quanto ritiene che la guerra sia persa. Tuttavia, alla fine l’uomo cambierà idea e deciderà di restare.
4. Bloody Sunday (2002)
“Bloody Sunday” è un dramma storico che si ispira agli eventi omonimi avvenuti il 30 gennaio 1972 a Derry, nel nord dell’Irlanda: durante questa giornata, i parà inglesi fecero una marcia civile ed uccisero 14 persone. Il film del 2002 diretto da Paul Greengrass si sviluppa in tale contesto raccontando la vicenda dal di Ivan Cooper (interpretato da James Nessbit), il quale cerca di organizzare la manifestazione in senso pacifico, purtroppo senza successo. Il lungometraggio vuole essere una rivelazione della realtà di quel giorno, messa in evidenza attraverso le tecniche di regia più disparate, tra cui sfocature, camera a mano, scelte di montaggio alternato. Il tutto contribuisce a riflettere sulle questioni morali che lo stesso regista ci pone di fronte.
5. Una scelta d’amore (1996)
Sempre di ambito drammatico è “Una scelta d’amore” del 1996, diretto da Terry George. Ispirato al secondo sciopero della fame avvenuto in Irlanda nel 1981, il film si concentra sulla storia di Gerard Quigley (Aidan Gillen), membro dell’IRA arrestato e imprigionato a Maze. È proprio all’interno del carcere che avviene l’astensione dal cibo come segno di protesta politica, fatto che condurrà la madre del protagonista, Kathleen (Helen Mirren), a lottare disperatamente per rivedere suo figlio vivo. Il lungometraggio presenta alcune scene girate in Irlanda, in particolare a Dublino e dintorni.
6. Gli spiriti dell’isola (2022)
Film recente in quanto uscito quest’anno, “Gli spiriti dell’isola” di Martin McDonagh è ambientato su un’isola al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Siamo nel 1923: Pádraic (Collin Farrell) e Colm (Brendan Gleeson), dopo una lunga amicizia, entrano in crisi quando il secondo decide di tagliare i ponti. Dopo aver tentato invano di recuperare il rapporto, Pàdraic si rende conto di non poter fare più niente, al punto che Colm gli lancia un ultimatum che non farà altro che sfociare in tragedia. Tragicommedia dal sapore amaro, il film sviscera le dinamiche sociali e cosa comporta cercare di mantenerle in equilibrio, tra compromessi e forme di individualismo egoistico.
7. Brooklyn (2015)
“Brooklyn” è un dramma storico del 2015 diretto da John Crowley. Ispirato all’omonimo romanzo di Colm Tóibín, esso racconta di una giovane donna (Saoirse Ronan) di una piccola città nel sud-est dell’Irlanda che decide di trasferirsi a Brooklyn; qui incontra l’amore della sua vita e sembra che la sua vita stia andando per il verso giusto. Tuttavia, in seguito alla morte prematura della sorella, decide di tornare in Irlanda; questo la porterà a dover fare una difficile scelta. Il film, che ha ricevuto un grande numero di nomination, è stato girato parzialmente in Irlanda, nello specifico a Enniscorthy, Wexford e Dublino.
8. Ballando a Lughnasa (1998)
Tratto dall’omonima pièce teatrale scritta da Brian Friel, “Ballando a Lughnasa” (1998) di Pat O’Connor è ambientato nella Contea irlandese di Donegal. Estate 1936: nonostante l’Europa sia sull’orlo del baratro, la famiglia Mundy sta passando felicemente la propria estate. La famiglia è composta dalla madre Kate “Kit” Mundy (Meryl Streep), le cinque figlie nubili, il figlio di una di loro e il fratello prete Michael; quando il padre di quest’ultimo fa ritorno per arruolarsi nelle brigate spagnole, l’idillio vissuto fino a quel momento andrà completamente in frantumi. Il film si pone come un omaggio alla vita agreste irlandese, richiamato anche dal termine “Lughnasa”, che indica la festa della mietitura dedicata a Lugh, dio celtico della luce.
9. Una proposta per dire sì (2010)
Appartenente al genere romantico-sentimentale è “Una proposta per dire sì” del 2010, diretto da Anand Tucker. La vicenda ruota attorno al tentativo di Anna Brady (Amy Adams) di appellarsi ad un’antica tradizione irlandese che le consentirà di fare la fatidica proposta di matrimonio al suo fidanzato: tuttavia, questo può avvenire solo il 29 febbraio, ossia ogni 4 anni. Essendo quell’anno bisestile, Anna decide di raggiungere il ragazzo a Dublino – dove è in trasferta per lavoro – e dichiararsi; la vita però ha per lei altri piani. “Leap year”, titolo originale del film, indica proprio l’anno bisestile e si collega all’usanza irlandese secondo la quale il 29 febbraio la donna può sentirsi pronta per convolare a nozze.
10. Il mio piede sinistro (1989)
“Il mio piede sinistro” è un film del 1989 diretto da Jim Sheridan ed insignito di notevoli riconoscimenti, tra cui 2 Premi Oscar. Il film è tratto dall’omonimo romanzo su Christy Brown (Daniel Day-Lewis), scrittore e pittore irlandese nato con un handicap fisico molto grave: egli, infatti, riesce a muovere solo il piede sinistro. Nonostante le enormi difficoltà, l’uomo si servirà di questo per affermarsi come artista, diventando una persona rispettata e realizzando il suo sogno d’amore. Alcune scene del lungometraggio sono ambientate a Bray e Dublino.
11. Sing street (2016)
Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016, “Sing street” è stato scritto da John Carney e prodotto in Irlanda. Dublino, 1985: a seguito dei problemi economici dei suoi genitori, l’adolescente Conor Lawlor (Ferdia Walsh-Peelo) si trasferisce in un’altra scuola. Qui egli subisce l’influenza del liceo religioso “Synge Street”, dove cerca di combattere contro il bullismo perpetrato nei suoi confronti. Per cercare di evadere dalla quotidianità, Conor fonda una band con i suoi amici e suo fratello (Brendan Jack Reynor), con lo scopo di conquistare la bella Raphina (Lucy Boynton). La musica come riscatto sociale, ma anche come modo per sopportare le difficoltà della vita, rappresenta il filone privilegiato di questo film.
12. Philomena (2013)
“Philomena” del 2013 è frutto di una co-produzione tra Francia, Regno Unito e Stati Uniti; diretto da Stephen Frears, esso ha come protagonisti Judi Dench e Steve Coogan. Philomena Lee (Judi Dench) è costretta ad abbandonare suo figlio, dopo averlo partorito presso un convento. A distanza di 50 anni, la donna si mette alla ricerca del ragazzo assieme al giornalista Martin Sixsmith (Steve Coogan). Il film ha ottenuto numerose candidature – tra cui 4 agli Oscar – ed è stato premiato al Festival di Venezia; presenta alcune scene girate nelle montagne di Mourne e in Irlanda del Nord, a Killyleagh.
13. P.S. I love you (2007)
Film del 2007 diretto da Richard LaGravenese, “P.S. I love you” si rifà all’omonimo romanzo di Cecelia Ahern. La storia narra di Holly (Hilary Swank) e Gerry (Gerard Butler), una coppia di sposi residenti a Manhattan. A seguito della morte del ragazzo per un tumore, la donna realizza quanto le incomprensioni e le liti con il marito fossero inutili. Poco prima di morire, Gerry aveva scritto una serie di lettere per la moglie suggellate da “P.S. I love you”. La donna le riceve nei modi più inusuali e la conduce in un percorso alla ricerca di sé stessa attraverso il territorio irlandese.
14. La figlia di Ryan (1970)
“La figlia di Ryan” è un lungometraggio di genere drammatica del 1970, opera di David Lean. Irlanda, 1916: all’indomani delle rivolte per l’indipendenza, Rosy Ryan (Sarah Miles) vive la sua vita sognando un amore appassionato. Si invaghisce del maestro di scuola, Charles Shaughnessy (Robert Mitchum), con il quale successivamente convola a nozze. Pensando di aver trovato ciò che stava cercando, la ragazza dovrà poi ricredersi: con l’arrivo in città del maggiore Randolph Doryan (Christopher Jones) la situazione prende una piega del tutto diversa. Alcune parti del film sono state realizzate nella penisola di Dingle e a Dublino.
15. Belfast (2021)
Scritto e diretto da Kenneth Branagh, “Belfast” (2021) racconta la vicenda di Buddy, il quale vive con la madre e il fratello in un quartiere popolato da protestanti e cattolici. Siamo negli anni’60 e il contrasto tra le 2 parti è durissimo: il ragazzo e la sua famiglia cercano di tenersi il più lontano possibile dai guai, resistendo e sperando nel ritorno del marito e padre di famiglia da Londra. Il tema centrale della pellicola è quello dell’emigrazione e richiama la vita dello stesso regista: egli, infatti, è come se guardasse indietro, per rendere omaggio alla città che lo ha cresciuto attraverso il filtro del piccolo Buddy.
16. Once (2006)
“Once” (Una volta) è un film del 2006 diretto da John Carney; prodotto con basso budget, esso ha riscosso un notevole consenso. Il film procede secondo un taglio documentaristico, sviluppando il rapporto tra un uomo (Glen Hansard) e una donna (Markéta Irglová) che si incontrano casualmente per le strade di Dublino; attraverso la musica, i due si raccontano e condividono la propria solitudine per dare vita ad un risultato inaspettato. Prodotto e girato in Irlanda, il lungometraggio ha ricevuto diversi premi, tra cui 1 premio Oscar per la migliore canzone “Falling Slowly”.
17. Salvate il soldato Ryan (1998)
Pietra ormai miliare nella storia del cinema, “Salvate il soldato Ryan” del 1998 è stato diretto da Steven Spielberg e si ispira alla vera storia dei fratelli Niland. Durante la Seconda guerra mondiale, una madre sta per ricevere la notizia della morte di 3 dei suoi figli su diversi fronti della guerra; ci si predispone per cercare il quarto figlio, Ryan (Matt Damon), e per riportarlo a casa. Al di là della storia individuale del ragazzo, – che verrà ritrovato e riportato a casa – il regista vuole far focalizzare l’attenzione sulla crudezza del momento storico. La storia si manifesta attraverso l’arco narrativo inerente allo sbarco in Normandia, punto cruciale e più intenso di tutta la pellicola. Queste scene sono state riprese a Ballinesker Beach, a est di Curracloe, nella contea irlandese di Wexford.
18. Il ragazzo del macellaio (1997)
Dramma sociale e divertente allo stesso tempo, “Il ragazzo del macellaio” di Neil Jordan (1997) narra la vita di Francie Brady (Eamonn Owens), quattordicenne che vive in una piccola città dell’Irlanda e con una famiglia alquanto complicata; egli cerca di combattere i propri disagi con il suo carattere caparbio e il rapporto fraterno con il migliore amico. Da un romanzo di Patrick McCabe, l’arco narrativo prende corpo in senso autobiografico, con la voce off del protagonista da adulto che commenta gli accadimenti.
19. The Lobster (2016)
“The Lobster” di Yorgos Lanthimos presenta alcune scene ambientate in Irlanda, tra Dublino e la Contea di Kerry. Film del 2016, la violenza psicologica fa da padrona: ci troviamo in un futuro distopico, all’interno del quale essere single è una colpa. Come punizione per tale condizione, gli uomini e le donne coinvolti dovranno trovare entro un mese qualcuno con cui stare, oppure verranno trasformati in un animale a loro scelta. Come in altri suoi prodotti, il regista riflette sulle convenzioni sociali e su quante esse possano essere contraddittorie, arrivando a domandarsi cosa potrebbe mutare in loro assenza.
20. The Commitments (1991)
Tratto dal romanzo di Roddy Doyle, “The Commitments” (1991) di Alan Parker si concentra sulla nascita e la vita della band musicale che dà il titolo al film. Tra i sobborghi della capitale irlandese, il gruppo composto tra 3 coriste, musicisti e cantante iniziano i loro primi passi nel mondo della musica; la loro occasione si presenta quando riescono ad organizzare il loro primo concerto importante, al quale assistono giornalisti di testate musicali di un certo spessore. Contemporaneamente però, inizierà il loro declino. Il film ha ottenuto 1 candidatura agli Oscar e 1 ai Golden Globes.
21. Evelyn (2002)
Regia di Bruce Beresford, “Evelyn” del 2002 racconta un dramma familiare e una lotta per gli affetti più cari. Desmond Doyle (Pierce Brosnan) è un uomo disoccupato che è stato da poco abbandonato dalla moglie. A causa della sua instabilità economica, i figli vengono affidati ad una struttura gestita dalla chiesa, con la promessa di poterli riavere con sé in caso di ripresa. Da qui, comincerà per lui una lunga battaglia. Vagamente ispirato alla vera storia di Desmond Doyle, dal film emerge una storia di riscatto e di forza, la cui origine può essere individuata nell’amore.