Parliamo di ginnastica, o meglio, di ginnastica artistica al cinema. Si tratta di un argomento abbastanza di nicchia: molti dei titoli sotto riportati non sono esattamente dei successi da box-office. Tuttavia, sono interessanti, sia per chi è appassionato di questo sport che per chi intende semplicemente approcciarsi alla sua rappresentazione nella settima arte.
Ecco quindi i 10 migliori film sulla ginnastica artistica, dai più conosciuti a quelli meno noti ma meritevoli di essere visti.
1. The Secret of Deva (2007)
Il primo film che troviamo in classifica è The Secret of Deva. Non c’è un trailer, ma è disponibile in lingua originale e già sottotitolato in inglese direttamente su YouTube. È diretto dalla rumena Anca Miruna Lazarescu ed è un documentario dalla durata di soli 58 minuti.
La città rumena di Deva è famosa per diverse ragioni: un castello medievale, la leggendaria ginnasta Nadia Comaneci, per la sua povertà, ma anche per il suo collegio sportivo che da decenni forma ginnaste di fama mondiale. Il documentario segue Pitic e Malina, due aspiranti atlete di 8 e 9 anni. I genitori le hanno mandate a vivere a Deva già all’età di sei anni. Le due si allenano quattro ore al giorno e trascorrono il resto del tempo a scuola. La regista segue le ragazze per due anni fino alla loro prima e più importante competizione.
2. Olympia (1938)
Al secondo posto troviamo un film ben più famoso ma assai controverso. Anche in questo caso non c’è un trailer ma il lungometraggio è disponibile su YouTube. Olympia è il documentario realizzato nel 1938 da Leni Riefenstahl, una regista tedesca nota soprattutto per la sua vicinanza al nazismo. Il suo è un cinema di propaganda e l’esempio più famoso è Il trionfo della volontà, che documenta il Raduno di Norimberga del Partito Tedesco dei Lavoratori nel 1934. Oggi i suoi film sono più che altro testimonianza storica e prova di un cinema realmente esistito.
Olympia descrive le Olimpiadi di Berlino del 1936 ed è ad oggi ritenuto uno dei migliori risultati della filmografia sportiva. Il documentario venne commissionato da Hitler in persona, ma la Riefenstahl chiese ed ottenne di produrlo lei stessa in modo da avere una maggiore libertà creativa. Il lavoro di montaggio durò due anni. Il film è meno specifico di altri che vedremo, ma documenta diverse discipline sportive. Impossibile quindi non metterlo.
3. Atleta A (2020)
Ancora un documentario, questa volta diretto da Bonni Cohen e John Schenk, entrambi attivi fin dagli anni ’40. Quello che cambia è il tema trattato, sebbene permanga la disciplina sportiva in esame. Atleta A è un documentario di denuncia e si concentra sugli abusi all’interno dell’ambiente della ginnastica artistica. Il risultato è tanto sconcertante quanto motivante. Lo potete trovare facilmente su Netflix.
Il racconto parte dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, quando gli occhi erano tutti puntati sulla squadra di ginnastica artistica statunitense e in particolare su Simone Biles. Proprio in quel momento, emergevano prove su come i dirigenti della Federazione d’Atletica e dell’Organizzazione Governativa Nazionale dello Sport avevano per anni insabbiato le accuse di abusi sessuali nei confronti del dottor Larry Nassar, medico della squadra.
4. La forza del campione (2006)
Lasciamo il terreno del documentario ed entriamo finalmente nel cinema di finzione. La forza del campione (Peaceful Warrior) è un film sportivo diretto da Victor Salva, un regista conosciuto più per gli horror Bad Company e Jeepers Creepers – Il canto del diavolo. Protagonista assoluto è Scott Mechlowicz, all’epoca poco più che ventenne, mentre accanto a lui troviamo il veterano Nick Nolte. Il lungometraggio è disponibile in italiano su YouTube.
La forza del campione è tratto dall’autobiografia di Dan Millman, ex campione mondiale di atletica. Il film racconta quindi la sua ascesa: il suo talento di ginnasta viene notato già ai tempi del liceo e lui investe tutto in questa carriera e, come ogni atleta, sogna di poter gareggiare alle Olimpiadi. La crescente e precoce popolarità lo distrarrà dai suoi valori finché un incidente non lo spingerà a mettersi in discussione.
5. La grande olimpiade (1961)
Un film italiano sull’argomento è del 1961, ma ad oggi se ne sono perse le tracce, tanto che non esiste neppure una clip da qualche parte. Si tratta di un documentario sullo stile del già citato Olympia della Riefenstahl e realizzato da Romolo Marcellini, un regista attivo soprattutto negli anni del cinema di propaganda fascista. Anche questo quindi non è molto specifico sull’argomento, ma seguendo un’evento ampio e variegato fa comunque al caso nostro.
La grande olimpiade racconta in 142 minuti le gare e gli atleti che si sono distinti durante le Olimpiadi estive tenutesi a Roma nel 1960. Il film copre una vasta gamma di eventi e, di conseguenza, pochissimi di essi sono trattati in modo approfondito.
6. La piccola campionessa (1990)
Altro film di finzione e altro dramma sportivo degno di considerazione è La piccola campionessa, diretto dalla rumena Elisabeta Bostan. La nazionalità di questo lungometraggio è tutt’altro che casuale: la trama è infatti ispirata alla vera storia di Nadia Comaneci, un’atleta che è stata al centro della scena sportiva tra il 1975 e il 1981, vincendo diverse medaglie.
La piccola campionessa del titolo è Corina, una giovane di 10 anni che viene ammessa alla famosa scuola di ginnastica di Deva. La carriera sportiva inizia non senza intoppi: viene dapprima rifiutata e soltanto inseguito a sforzi e sacrifici riesce a superare il difficile test d’ingresso. Da quel momento avrà un solo obiettivo: diventare la migliore atleta di fama mondiale.
7. Hatching – La forma del male (2022)
Uno degli esempi più recenti su questo tema è sicuramente Hatching – La forma del male. Contrariamente ai titoli sinora visti, non è né un film sportivo né un documentario. Parliamo infatti di un horror finlandese realizzato dalla regista Hanna Bergholm, dove però la ginnastica artistica comunque c’entra molto. E questo possiamo intuirlo già dal trailer qui sopra riportato, anzi è proprio interessante vedere questa disciplina sportiva fare da sfondo ad un film con scene piuttosto aggressive.
La trama segue Tanja, una giovane ginnasta tutta dedita al corpo e a compiacere la madre, un po’ come in una nuova versione de Il cigno nero. La sua vita cambia nel momento in cui trova un misterioso uovo che decide di tenere con sé custodendolo gelosamente al caldo. Quando questo si schiude è l’inizio di un incubo.
8. Stick It – Sfida e conquista (2006)
Con Stick It – Sfida e conquista ci troviamo invece di fronte ad un tipico film americano. C’è il tono da commedia, c’è l’ambientazione liceale, c’è Jeff Bridges e ci sono naturalmente le ginnaste. È diretto da Jessica Bendinger, una regista specializzata proprio in questo filone: i suoi lavori sono sempre un mix di commedia e film sportivo in cui sono le ragazze ad essere protagoniste.
Haley Graham è una studentessa che ha abbandonato la sua squadra femminile di ginnastica artistica. La giovane ha talento, ma il suo carattere ribelle la rende praticamente inavvicinabile. Due anni dopo, si ritrova costretta a riprendere gli allenamenti ed è di nuovo al centro di un mondo fatto di tessuti elastici e competizione femminile.
9. The Bronze: Sono la numero 1 (2015)
Un altro film che vale la pena menzionare è The Bronze: Sono la numero 1, che potete invece acquistare o noleggiare su Prime Video. È diretto da Bryan Buckley, una regista specializzata in cortometraggi, e ha per protagonista Melissa Rauch. Nel cast compare inoltre la star di MCU Sebastian Stan. Anche questa è più una commedia che un film sportivo in senso stretto.
Protagonista è Hope Ann Greggory, ex promessa della ginnastica artistica nota per aver vinto un’importante medaglia di bronzo. La ritroviamo a distanza di anni con un aspetto diverso, ben lontana dal successo e ormai amareggiata e disillusa. Tutto cambia nel momento in cui una giovane e promettente ginnasta locale minaccia il suo status di celebrità.
10. Full Out – Una ginnasta per sempre (2015)
L’ultimo film di questa classifica è reperibile su Netflix e si intitola Full Out – Una ginnasta per sempre. Si tratta di un prodotto abbastanza nella media in cui si fondono i generi biografico, sportivo e per famiglie. È diretto da Sean Cisterna e vede protagonista la giovane Ana Golja, ma nel cast figura anche Jennifer Beals, l’indimenticabile star di Flashdance.
Full Out è ispirato alla vera storia di Ariana Berlin, ex ginnasta e oggi attrice. La trama inizia con l’atleta che, alla sola età di 14 anni, si prepara a partecipare alle prossime Olimpiadi. Un incidente stradale la mette fuori gioco, ma la sua determinazione è tale da cercare di recuperare le forze usando l’hip hop. In suo aiuto verrà Valorie Konods Field, una delle allenatrici più famose del mondo.