Gli squali fanno paura? Al cinema decisamente sì, sebbene gli esperti rassicurino sulla loro pericolosità. Si tratta in generale di creature abbastanza solitarie, che chiedono solo di essere lasciate in pace e tendenzialmente attaccano soltanto se disturbati. Va detto però che questi attacchi sono molto rari e occorre comunque distinguere tra diverse specie di squali, ciascuna delle quali caratterizzata da un proprio agire. Gli esemplari di squalo martello, ad esempio, non amano incrociare i subacquei, mentre gli squali pinna nera scambiano le loro gambe per dei pesci. Queste sono le premesse scientifiche. Tuttavia, nell’immaginario comune si è fatta strada l’idea di questi animali come creature malefiche. Si tratta chiaramente di un falso mito dovuto ad una serie di titoli che li dipingono in tal modo.
Da quando nel 1975 Steven Spielberg girò Lo squalo, un film spaventoso che ha terrorizzato intere generazioni di spettatori, ha iniziato a diffondersi questa percezione. La verità è che con questo lungometraggio molto potente Spielberg ha dato vita non solo ad una saga, ma anche ad un vero e proprio filone di film sugli squali. Al cinema queste creature marine hanno preso il posto di Moby Dick. Gli esempi del genere non sono tutti riusciti, ma gli spettatori ne sembrano sempre attratti. Questi film altro non sono che un nuovo modo di coniugare il genere horror e fino ad oggi se ne sono prodotti davvero parecchi.
1. Lo squalo (1975)
Naturalmente al primo posto non poteva non esserci il cult di Steven Spielberg, Lo squalo, l’originale del 1975, il capostipite di questo filone. Abbiamo già inevitabilmente detto qualcosa di più nell’introduzione di questo articolo. D’altra parte, è impossibile toccare l’argomento di cui parliamo senza menzionare questo capolavoro.
Adattamento del romanzo Jaws (che è proprio il titolo originale del film) di Peter Benchley, al suo debutto nelle sale americane Lo squalo si impone subito come il caso cinematografico dell’anno. In poco tempo arriva nei cinema di tutto il mondo e gli spettatori fanno la fila per vederlo. È campione di incassi e mantiene questo primato per tutta la durata dell’anno. Si tratta di un successo niente affatto scontato: in quello stesso anno usciva anche Guerre stellari, primo capitolo di una saga ancora più fortunata.
Realizzarlo fu tutt’altro che semplice, soprattutto se teniamo conto di quella che era la tecnologia dell’epoca. Per girarlo, la crew si servì di uno squalo meccanico, un dettaglio che il regista raccontò poi come la vera sfida sul set. Lo squalo vinse tre premi Oscar: miglior montaggio, miglior sonoro e migliore colonna sonora. L’American Film Institute lo definì “il film più spaventoso di tutti i tempi”.
La trama ruota attorno all’avvistamento di uno squalo di otto metri nei mari che bagnano l’isola di Amity. Il capo della polizia locale, Martin Brody, dopo il ritrovamento della prima vittima, decide di chiudere le spiagge. Una scelta che fa infuriare il sindaco: i proventi comunali provengono tutti dal turismo, principale attività economica dell’isola. Per stanare la creatura, Brody si avvale dell’aiuto di Quint, un esperto cacciatore di squali.
2. Kon-Tiki (2012)
Forse meno conosciuto, ma sicuramente uno dei titoli più importanti di questo filone è Kon-Tiki. Si tratta di una pellicola di nazionalità norvegese diretta dai registi Joachim Rønning e Espen Sandberg. I due erano all’epoca già conosciuti: insieme avevano lavorato a Bandidas, una commedia western con Penélope Cruz e Salma Hayek. Questo sodalizio proseguirà inoltre con Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar, realizzato dopo Kon-Tiki, mentre al solo Rønning sarà affidata la regia di Maleficent – Signora del male.
Kon-Tiki è una produzione che coinvolge Danimarca, Regno Unito, Norvegia, Germania e Svezia. L’attenzione ricevuta alla sua uscita fu abbastanza buona e il film arrivò nella cinquina finale dei candidati all’Oscar per il miglior film straniero. In Italia però non è mai arrivato in sala, né è stato pubblicato in DVD.
La trama è ambientata nell’anno 1947 e racconta del leggendario esploratore Thor Heyerdal. Quest’ultimo ha attraversato il Pacifico per 7mila chilometri su una zattera. Il suo obiettivo era dimostrare una possibile invasione della Polinesia da parte dei sudamericani. Il tutto avveniva chiaramente in epoca precolombiana e il viaggio portò Heyerdal ad affrontare diversi pericoli dell’Oceano, inclusi gli squali.
3. Paradise Beach – Dentro l’incubo (2016)
Altro titolo molto riuscito è Paradise Beach – Dentro l’incubo. Si tratta di un film che pure è stato accolto come un cult, sebbene da una nicchia più ristretta. In una sua recensione per IGN, Simon Thompson scrisse che Paradise Beach aveva sortito sui surfisti un po’ lo stesso effetto di The Blair Witch Project. Con quest’ultima dichiarazione, Thompson intendeva dire che Paradise Beach è un film talmente potente da rendere possibile l’ipotesi che un appassionato surfista possa desistere dalla sua attività preferita in seguito alla sua visione. Sebbene sia un film di poche ambizioni e molto mainstream, alla sua uscita Paradise Beach non riuscì a passare inosservato e parte della critica lo definì addirittura “il secondo film più spaventoso sugli squali mai realizzato”. Un’affermazione molto forte che però ha a che fare più con le reazioni a Paradise Beach che con la sua qualità.
Il lungometraggio è diretto dallo spagnolo Jaume Collet-Serra, che è noto soprattutto per la sua filmografia ricca di horror come La maschera di cera e Orphan. Protagonista di Paradise Beach è invece Blake Lively, star della serie Gossip Girl, che ritroviamo qui impegnata in un ruolo molto fisico e ben lontano da Serena van der Woodsen.
Nancy Adams è una giovane studentessa di Medicina e appassionata di surf. Dopo il lutto della figura materna, decide di trascorrere una vacanza all’insegna del brivido e dedita alla sua attività preferita. Quella che sembrava una surfata sicura si rivela presto un incubo. La giovane viene infatti attaccata da uno squalo. Rimasta ferita in seguito all’aggressione, è costretta a riparare su uno scoglio nelle vicinanze. La spiaggia è ancora lontana e la creatura non demorde la preda. Per Nancy inizia così una disperata lotta per la sopravvivenza.
4. Shark Tale (2004)
Un esempio un po’ diverso dai titoli finora visti ma comunque calzante è Shark Tale. Una caratteristica lo distingue dagli altri film menzionati: non c’è una rappresentazione esageratamente spaventosa degli squali, anzi il ritmo è quello di una commedia. Si tratta infatti di un lungometraggio animato prodotto da DreamWorks Animation e diretto a sei mani da Vicky Jenson, Eric Bergeron e Rob Letterman. Le voci originali sono quelle di Will Smith, Robert De Niro, Renée Zellweger, Jack Black, Angelina Jolie, Martin Scorsese, Michael Imperioli, Peter Falk, Missy Elliott e Christina Aguilera. Tra i doppiatori italiani spiccano invece Tiziano Ferro, Luca Laurenti, Luisa Corna, Angelo Pisani e Cristina Parodi.
Alla sua uscita venne accolto anche con una certa attesa, tanto che Shark Tale occupò un posto fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. La reazione di pubblico e critica fu positiva e anche al suo debutto nelle sale mantenne questo feeling con i suoi spettatori.
Protagonista di Shark Tale è Oscar, un simpatico pesce pulitore che svolge il suo lavoro presso un autolavaggio destinato alle balene. Il sogno di Oscar è però quello di raggiungere la barriera corallina. La sua avventura sottomarina inizia nel momento in cui il suo capo, il pesce-palla Sykes, gli chiede la restituzione di un prestito in cucuzze. Sykes è infatti minacciato dallo squalo Don Lino, boss della malavita subacquea. Il film è una metafora della corruzione imperante negli Stati Uniti e la città sottomarina in cui è ambientata la storia è palesemente costruita su misura dell’americanissima New York.
5. Open Water (2003)
Una menzione speciale la merita Open Water, un film che riesce a ricostruire le stesse atmosfere dei principali rappresentanti di questo filone, pur essendo realizzato a basso costo. L’operazione è così riuscita che all’originale del 2003 sono succeduti due sequel: Alla deriva – Adrift (2006) e Open Water 3 – Cage Dive (2017). Anche nel caso del film scritto e diretto da Chris Kentis parliamo di un cult del genere.
L’aspetto più interessante di Open Water è che la vicenda è ispirata ad una storia vera: la scomparsa di due turisti in seguito al ritrovamento della loro imbarcazione. Il lungometraggio di Kentis si concentra però più sulle relazioni tra i personaggi coinvolti. Il risultato è credibile e si avverte un senso di paura nelle scene clou di Open Water, forse anche perché è stato girato in presenza di squali veri e in acque libere. Un dettaglio che fa il suo porco effetto.
Daniel Kinter e Susan Watkins sono una giovane coppia da tempo risucchiata dai rispettivi impegni di lavoro e per questo abituata a trascorrere poco tempo insieme. Entrambi appassionati subacquei, partono per una vacanza ai Caraibi con lo scopo di ritrovarsi, proprio attraverso quell’antica comune passione. Una volta in mezzo all’Oceano, un incidente lascia i due al largo in completa solitudine. La presenza umana di Daniel e Susan finisce per attirare un branco di squali affamati e particolarmente aggressivi.
6. The Reef (2010)
Un altro titolo abbastanza noto in questo filone è The Reef. Si tratta di un lungometraggio australiano diretto da Andrew Traucki nel 2010. La nazionalità di questo film non può che far ben sperare, essendo l’Australia una terra piena di bellezze naturali e, in generale, la cultura locale fa sì che gli abitanti coltivino un rapporto più profondo con l’Oceano. Un’altra precisazione importante ha a che fare con il titolo del film, molto comune ad altri ricadenti sotto l’insegna di questo genere. Il The Reef 2010 non ha alcun legame con i suoi omonomi e omologhi, inclusi i più famosi The Reef – Amici per le pinne e The Reef 2 – Alta marea, che sono invece tra loro collegati.
Traucki ripercorre di fatto lo stesso iter del collega Kentis, realizzando un ottimo film da botteghino a basso costo. In realtà, proprio quest’ultimo aspetto fornisce al regista un’ulteriore trovata creativa: lo squalo viene mostrato soltanto lo stretto necessario, ma la sua presenza rimane per gran parte del tempo avvolta nel mistero.
La trama segue un gruppo di cinque amici che partono alla volta dell’Indonesia. I primi giorni di navigazione scorrono tranquilli tra divertimento, amori e un’atmosfera distesa. Purtroppo la quiete finisce nel momento in cui la barca resta bloccata su un fondale poco profondo. Quattro di loro decidono di tuffarsi e raggiungere a nuoto la riva più vicina. Una volta in acqua, realizzano che stanno nuotando in prossimità di un pericoloso squalo.
7. Blu profondo (2019)
Altro titolo abbastanza noto agli amanti del genere è Blu profondo. Si tratta di uno sci-thriller diretto da Renny Harlin, statunitense con origini finlandesi, futuro autore di Nella mente del serial killer e The Covenant. La maestria di Harlin è visibile già in questo film incredibile, in cui si trova a dirigere un cast formato da: Thomas Jane, Saffron Burrows, LL Cool JJ, Michael Rapaport, Stellan Skarsgård e Samuel L. Jackson. La sceneggiatura lavora su una doppia linea: da una parte c’è il genere catastrofico con radici nello sci-fi, dall’altra la narrazione procede verso l’avventura sottomarina. Un altro filone a cui pure appartiene Blu profondo è quello rappresentato dai film che mostrano gli effetti del progresso scientifico. È proprio questo insolito mix di generi così diversi a renderlo un prodotto interessante.
In un laboratorio scientifico la dottoressa Susan McAlester sta conducendo un’importante ricerca. Lo scopo è quello di rigenerare il tessuto degli uomini attraverso il DNA degli squali Mako. I lavori del suo team finiscono però per avere un effetto insperato, rendendo le creature marine più intelligenti e pericolosi. Quando gli squali sfuggono al controllo dei ricercatori, la situazione precipita e gli animali iniziano ad attaccare gli umani.
8. Lo squalo 2 (1978)
Purtroppo non tutti i titoli appartenenti a questo filone possono dirsi riusciti e andiamo sempre di più verso la trashata. Il sequel de Lo squalo, arrivato tre anni dopo l’originale di Spielberg, non ha nulla in comune con l’opera del regista di Cincinnati. Anzi, l’uscita di questo film fu male accolta dal premio Oscar per Schindler’s List. Spielberg in persona lo annunciò al San Francisco Film Festival del 1975, precisando però il suo mancato coinvolgimento. Non risparmiò nemmeno critiche all’intera operazione, definendola di scarso valore artistico nonché un mero modo di fare soldi.
La regia de Lo squalo 2 venne affidata Jeannot Swarzc, che molti anni dopo sarebbe stato coinvolto in serie come Smallville e Grey’s Anatomy. Spielberg non risulta in nessun modo accreditato, ma tornano Roy Scheider e le musiche di John Williams. Si tratta dunque di una nuova avventura di Martin Brody. Nonostante l’operazione non si aprisse esattamente con i migliori presupposti, il risultato è comunque meno dimenticabile degli altri sequel.
Qualche anno dopo gli eventi narrati nel primo film, l’isola di Amity è luogo di una nuova avventura. Nelle sue acque appare infatti un altro squalo bianco, ancora più grosso e pericoloso del suo predecessore. L’allarme viene però sottovalutato dalle autorità locali. La preoccupazione legata ad una possibile pessima fama per l’isola e quindi ad una crisi economica dovuta alla mancanza di turismo spinge al licenziamento del solo uomo interessato alla sicurezza di Amity: Martin Brody.
9. Shark – Il primo squalo (2018)
Come sarebbe vedere Jason Statham in un film con gli squali? Beh, è già accaduto. La star del cinema d’azione ha infatti interpretato Shark – Il primo squalo, diretto da John Turteltaub (Last Vegas e L’apprendista stregone). Si tratta di un adattamento del romanzo MEG di Steve Alten e accanto a Statham recitano Li Bingbing, Ruby Rose e Rainn Wilson.
Jonas Taylor è un valoroso sub ed esploratore al servizio della marina USA. La sua nuova missione risulta alquanto delicata: deve infatti liberare un team di scienziati rimasti intrappolati in un laboratorio sottomarino in seguito ad un incidente misterioso. Quando Jonas si reca sul posto, si rende conto che i danni al laboratorio sembrerebbero provocati da una gigantesca creatura marina. La missione va a buon fine, ma una volta a terra, gli avvertimenti di Jonas vengono sottovalutati dai suoi superiori. Cinque anni più tardi il destino lo porta ad incrociare la stessa misteriosa creatura, che si rivelerà essere un pericolosissimo megalodonte.
10. 47 metri (2017)
Altro titolo inseribile in questo filone è 47 metri, che è uscito praticamente in tutto il mondo. A dirigerlo è l’inglese Johannes Roberts e a partire da questo primo capitolo, già non proprio di altissimo livello, seguiranno altri due film ad esso strettamente legati. Nonostante una sceneggiatura davvero – permettete il gioco di parole – annacquata, 47 metri piace agli amanti del genere perché comunque la tensione che caratterizza gli shark movie c’è tutta. Qualcosa si salva tra una fotografia mozzafiato e un crescendo di emozioni. Protagoniste di questa avventura sono Claire Holt e la star di This Is Us Mandy Moore. Alle due attrici si aggiungono Matthew Modine, Santiago Segura e Yani Gellman.
Kate e Lisa sono due sorelle tra loro molto diverse. La seconda è appena stata lasciata dal fidanzato e, stanca di essere vista come una persona abitudinaria, decide di partire per il Messico seguendo le orme della più impavida sorella. Durante la loro permanenza, le due donne decidono di provare un’esperienza da brividi: nuotare in una gabbia circondate da pesci di ogni tipo, squali inclusi. Purtroppo il cavo di sicurezza che assicura un’immersione senza pericoli si spezza e Kate e Lisa restano intrappolate sul fondo dell’Oceano. Le due sorelle dovranno quindi cavarsela contando l’una sull’altra.
11. Shark 3D (2012)
Uno dei prodotti più divertenti visti in materia di squali è sicuramente Shark 3D. Qui qualcuno potrebbe pensare che sia uno shark movie dichiarato, e in effetti lo è, ma andrebbe precisato che il titolo originale è Bait. Si tratta di un lungometraggio molto standardizzato, ma nel complesso buono, e alla sua uscita ha ottenuto anche un discreto successo. È diretto da Kimble Rendall ed è una produzione di Australia e Singapore con al centro un cast davvero ottimo.
Queensland, Australia. Durante una rapina in un supermercato, uno tsunami si abbatte sulla città. Tra i pochi superstiti ci sono i giovani Josh, Tina e Steven. Il gruppo rimane intrappolato nel supermercato e l’intero negozio è allagato. Come se non bastasse, i giovani si rendono conto che dietro l’angolo li aspetta un’altra avversità: due enormi squali bianchi piuttosto affamati sono nel frattempo penetrati nella struttura seminando il panico tra i presenti. La fuga per la sopravvivenza non sarà facile.
12. 47 metri – Uncaged (2019)
Sempre in tema di squali e oceani abbiamo 47 metri – Uncaged, sequel del già citato primo capitolo di Johannes Roberts. Lo stesso regista ritorna in questa nuova avventura datata ad un paio di anni più tardi. La struttura della trama è simile al film precedente, il cast si rinnova, ma le donne restano protagoniste: Sophie Nelissé, Corinne Foxx, Brianne Tju e Sistine Stallone. Il titolo provvisorio in origine era 47 Meters Down.
Quattro ragazze sono in viaggio verso il Messico. Qui il gruppo intende cercare le città Maya sommerse al largo delle coste dello Yucatán. La loro avventura la porta nella profondità dell’Oceano. Qui dovranno vedersela con dei pericolosi squali.
13. Open Water 3 – Cage Dive (2017)
Con i sequel arriviamo a Open Water 3 – Cage Dive. La particolarità di questo film risiede nel suo essere stato realizzato mediante la tecnica del found footage (ovvero assemblando materiale preesistente). È il terzo legato all’originale Open Water dopo Adrift – Alla deriva ed è diretto da Gerald Rascionato.
Il lungometraggio prende avvio nel momento in cui un subacqueo trova una telecamera abbandonata sul fondo dell’Oceano. In quel punto viene trovata una barca per immersioni in gabbia affondata in seguito ad un tragico incidente. All’interno della telecamera ci sono le ultime ore di registrazione di tre ragazzi californiani. Il gruppo era partito per l’Australia per ammirare gli squali in una pericolosa immersione. Un’ondata li ha travolti costringendoli a ritrovarsi in acque libere e in balìa del pericolo.
14. Dark Tide (2012)
Altro titolo interessante è Dark Tide con protagonista il premio Oscar Halle Berry. Con lei recita l’attore francese Olivier Martinez, con il quale la Berry ha avuto una relazione. Il film è diretto da John Stockwell e coinvolge tre paesi in produzione: USA, Regno Unito e Sudafrica. Dark Tide non è uscito nelle sale cinematografiche, ma è approdato direttamente sul piccolo schermo, prima in Italia, poi negli Stati Uniti.
Sudafrica. Kate è una nuotatrice esperta ed impavida. La donna è infatti abituata ad immergersi nelle acque dell’Oceano nuotando in mezzo agli squali senza alcuna protezione. Quando il suo mentore resta ucciso durante un’immersione, Kate abbandona questa strada. A causa delle sue precarie condizioni economiche, un anno dopo la tragedia, si vede costretta ad accettare la proposta di Jeff, sua vecchia conoscenza: accompagnare un facoltoso turista in un’immersione con gli squali senza gabbia.
15. Shark Night – Il lago del terrore (2011)
Dopo il meno conosciuto Dark Tide, passiamo a Shark Night – Il lago del terrore. Quest’ultimo lungometraggio è opera di David R. Ellis, noto per Final Destination 2 e Cellular. Il film ha avuto una storia abbastanza travagliata: come Dark Tide, non è stato distribuito nelle sale, ma è passato direttamente alla TV. In più, è stato accolto da una pioggia di critiche negative. Tra i motivi dell’insuccesso, va annoverata la sua somiglianza con Shark 3D, con il quale viene spesso confuso.
Un brillante studente universitario, Nick Laduca, riceve un invito dal suo amico Malik. I due andranno in vacanza nella casa sul Lago Victoria di proprietà di Sarah Palski. Con loro c’è un gruppo di amici e conoscenti e le prime giornate scorrono tranquille. Giunti a destinazione, scoprono che nel lago sono presenti degli squali. Gli animali non sono lì per caso, ma sono stati introdotti da qualcuno che ce l’ha con Malik.
16. Lo squalo 3 (1983)
Come già detto, tolto l’originale del 1975, i sequel del film di Spielberg sono tutti molto modesti e peraltro non riconosciuti dal regista di Cincinnati, motivo per cui Lo squalo 3 si trova così in basso. La ragione per cui lo abbiamo inserito risiede invece nel suo successo di pubblico (sebbene sia stato stroncato dalla critica) e per l’uso della tecnologia 3D nei lontani anni ’80. Il nuovo capitolo è diretto da Joe Alves e vede protagonista Dennis Quaid, che prende il posto dell’indimenticabile Roy Scheider.
Mike Brody è figlio dell’eroico Martin, l’uomo che per ben due volte affrontò un pericoloso squalo sulle coste dell’isola di Amity. Mike lavora come ingegnere per la SeaWorld Orlando, un noto parco acquatico in Florida. Proprio quest’ultimo è teatro di un incidente in cui uno squalo bianco sfugge al controllo dello staff spaventando le altre creature marine. Le cose si complicano e Mike di troverà inaspettatamente protagonista di un destino in comune con suo padre Martin.
17. Sharknado (2013)
Sebbene non sia esattamente una delle summe di questo filone, Sharknado è sicuramente uno dei titoli più popolari tra gli amanti del genere. Si tratta di una pellicola a basso budget che è diventata subito un cult degli shark movie. Diretto da Anthony Ferrante, Sharknado è un film girato con effetti speciali scadenti e distribuito direttamente in TV. All’originale del 2013 seguirono cinque nuovi capitoli e Sharkando divenne nel giro di pochi anni un franchise. Nonostante la qualità non certo eccelsa, questo piccolo film sembrò in grado di regalare agli spettatori le emozioni che cercavano.
Quando un uragano si abbatte su Los Angeles, nella città è il caos e numerosi squali piovono dal cielo senza apparente motivo. Finley Shephard, esperto surfista e titolare di un bar, attraversa Los Angeles per cercare sua moglie April e sua figlia Claudia, improvvisamente scomparse. Nella missione lo accompagnano i suoi amici Baz e Nova e suo figlio Matt. Quest’ultimo, studente di volo, propone di combattere gli attacchi degli squali lanciando bombe in aria.
18. Blu profondo 2 (2018)
Scendendo la classifica arriviamo al sequel di Blu profondo. La regia passa dalle mani di Renny Harlin a quelle di Darin Scott. Nonostante avesse alle spalle un originale di successo e pur ricalcando la trama del primo capitolo, Blu profondo 2 non riesce proprio a reggerne il confronto. In effetti, la sua distribuzione passò praticamente inosservata. Non solo il film non uscì in sala, ma nemmeno in TV e prese direttamente la via dell’home video, almeno negli USA.
Un brillante magnate dell’industria farmaceutica è ossessionato dagli esperimenti sugli squali leuca. Gli esemplari di questa specie sono noti per essere particolarmente aggressivi e per il loro comportamento spesso e volentieri imprevedibile. Proprio per questo Misty Calhoun disapprova questi esperimenti e avvisa della loro pericolosità. Le sue impressioni purtroppo si rivelano esatte e i guai arrivano quando gli squali sfuggono al controllo degli esperti.
19. Shark Attack – Squali all’attacco (1999)
Un titolo che avrete sicuramente sentito nominare, forse perfino più famoso di altri qui presentati, è sicuramente Shark Attack – Squali all’attacco. Anche in questo caso la fama non è esattamente all’altezza della qualità, sebbene al film del 1999 sono poi succeduti tre sequel. Shark Attack è un thriller realizzato per la TV dal regista Bob Misiorowski e vede protagonista Casper van Dien.
Un branco di squali sta seminando il panico nella baia di Port Amanzi, in Africa. Il loro comportamento è aggressivo e ci si interroga da dove arrivi questa nuova invasione di squali. Presto si scopre che queste creature sono vittime di una sperimentazione scientifica che ne ha aumentato l’aggressività. Il biologo marino Steven e la sua collega Corinna decidono di andare a fondo alla vicenda immergendosi nell’Oceano con apposite gabbie anti squalo. La situazione però degenera.
20. Lo squalo 4 – La vendetta (1987)
Come avevamo preannunciato, i sequel de Lo squalo del 1975 sono sempre meno all’altezza dell’originale. Per questo non dovrebbe stupire che all’ultimo posto ci sia proprio Lo squalo 4 – La vendetta. Rispetto agli altri sequel sopra visti, il fiasco de Lo squalo 4 era un po’ meno prevedibile. Alla regia c’è infatti Joseph Sargent, regista poco noto ma pluri-premiato e autore di diversi lavori di tutto rispetto girati per la TV. Il cast inoltre prevede Lorraine Gary, Mitchell Anderson, Michael Caine, Lance Guest, Karen Young e Mario van Peebles.
Dopo la morte dello sceriffo Martin Brody, sua moglie Ellen è rimasta all’isola di Amity con il figlio Sean, che ha seguito le orme del padre. Quest’ultimo viene però ucciso dallo squalo bianco che terrorizza i bagnanti dell’isola. Ellen si convince che l’animale marino ce l’abbia con la sua famiglia e, spaventata, decide di spostarsi con i figli alle Bahamas. Questa scelta si rivela inizialmente azzeccata e tutto sembra andare per il meglio. Finché uno squalo non riappare nell’Oceano e Ellen è tormentata dal dubbio che possa trattarsi dello stesso mostro da cui è fuggita.