Il cinema è sempre stato attratto dalle biografie degli scrittori, che è qualcosa che è stato approcciato negli anni nei modi più disparati. Questo è accaduto sia per pellicole più ambiziose che per i classici biopic di scrittori. Gli esempi più recenti sono sicuramente A letto con Sartre e Anton Cechov, due film francesi entrambi incentrati su due figure di spicco nella letteratura internazionale. Oltre ai titoli appena citati, ci sono naturalmente molti altri film su scrittori famosi, o anche alcuni meno conosciuti. In realtà il cinema ha talvolta spostato l’attenzione su questi ultimi proprio grazie alle vicende che ha saputo raccontare.
Per questa ragione abbiamo deciso di dedicare un pezzo a questo argomento, vedendo quelli che sono gli 11 migliori film sugli scrittori da vedere assolutamente.
1. Mishima – Una vita in quattro capitoli (1985)
Il primo titolo che viene in mente in quanto summa di questo filone è Mishima – Una vita in quattro capitoli. Risale al 1985 ed è diretto dal maestro Paul Schrader (Il collezionista di carte e American Gigolò). Si tratta del quinto lavoro realizzato dal regista americano ed è una produzione di Stati Uniti e Giappone con un cast interamente nipponico. Venne presentato in concorso al 38° Festival di Cannes e si basa sulla figura di Yukio Mishima, scrittore giapponese vissuto tra il 1925 e il 1970. La sua personalità è così importante anche per via della sua poliedricità: fu saggista, drammaturgo, poeta, esperto di arti marziali e realizzò persino alcuni film, sia come regista che come attore. Una figura del genere non poteva non attrarre un uomo così curioso del mondo come è Schrader.
Come recita il titolo, il film è diviso in quattro capitoli che si concentrano su altrettanti aspetti diversi dalla vita di Mishima, ognuno di questi rappresenta qualcosa e si ispira ad una sua opera. Il biopic termina con il suicidio dello scrittore e vede la sua intera produzione letteraria tutta votata a questa scelta finale.
2. Neverland – Un sogno per la vita (2004)
Correva l’anno 2004 e grandi e piccini riempivano le sale per Neverland – Un sogno per la vita, un film commovente e molto nello spirito del suo personaggio. Il lungometraggio diretto da Marc Forster è infatti un biopic su James Matthew Barrie, noto a tutti per essere il creatore di Peter Pan, il bambino che non voleva crescere (come recita il sottotitolo del libro). Barrie è stato anche autore di opere teatrali, ma la sua influenza culturale la deve tutta al magico mondo de L’isola che non c’è (Neverland appunto) e alle creature che la popolano. Il ruolo dello scrittore è interpretato da un ottimo Johnny Depp. Completano il cast Kate Winslet, Julie Christie e un giovanissimo Freddie Highmore.
La trama prende avvio da una crisi creativa di Barrie, che all’inizio del ‘900 è già un acclamato autore di opere teatrali. Tuttavia, non sembra particolarmente soddisfatto del suo ultimo lavoro e ha come la sensazione che il pubblico lo apprezzi solo perché sono opere di Barrie. Quando nelle vicinanze della sua dimora si trasferisce Sylvia Llewelyn Davies, una vedova e madre di quattro figli, Barrie diventa una figura paterna per questi ragazzi. Sarà proprio questa frequentazione e il difficile rapporto con Peter, il più chiuso dei figli di Sylvia, ad ispirare il suo prossimo lavoro.
3. Truman Capote – A sangue freddo (2005)
Un altro riuscitissimo biopic di uno scrittore è Truman Capote – A sangue freddo, interpretato da Philip Seymour Hoffman. Il lungometraggio è diretto dal newyorkese Bennett Miller, poi autore de L’arte di vincere e Foxcatcher – Una storia americana. Truman Capote ricevette cinque nomination all’Oscar e portò a casa la statuetta per il miglior attore protagonista grazie allo straordinario Hoffman.
Il titolo originale è semplicemente Capote, ma quello italiano è altrettanto adeguato perché riassume i due aspetti fondamentali del film. L’azione è ambientata infatti nel 1959, anno in cui il celebre scrittore Truman Capote, autore di Fra i sentieri dell’Eden e Colazione da Tiffany, intende concentrarsi su nuovo e ambizioso progetto: un libro-inchiesta a metà strada tra il romanzo e il documento. Oggetto della sua attenzione è il terribile omicidio della famiglia Clutter, commesso da due ragazzi dai trascorsi difficili. Grazie anche alla sua amica Harper Lee, Capote inizia quindi le sue ricerche per quello che sarà il suo lavoro più famoso: A sangue freddo.
3. Quills – La penna dello scandalo (2000)
Ad un noto scrittore è dedicato anche Quills – La penna dello scandalo. Quest’ultimo è diretto da Philip Kaufman, un regista da sempre affascinato dal mondo della letteratura, come dimostrano due suoi precedenti lavori: Henry & June e L’insostenibile leggerezza dell’essere. La figura su cui si incentra Quills è quella dello scandaloso Marchese De Sade, che a cavallo tra ‘700 e ‘800 si fece conoscere tanto per la sua intensa attività letteraria quanto per le sue opere spesso libertine e di genere gotico-horror. Nel film è interpretato dall’australiano Geoffrey Rush, che ha ricevuto una nomination all’Oscar per questa performance. Quills è stato inoltre candidato per le scenografie di Martin Childs e Jill Quertier e per i costumi di Jacqueline West.
Nella Francia di Napoleone Bonaparte il marchese De Sade scandalizza la corte a causa dei suoi romanzi spesso spinti, e per questo giudicati pornografici. Viene rinchiuso in manicomio, ma continua a produrre i suoi scritti, che vengono pubblicati con un aiuto esterno, quello della bella lavandaia Madeleine Le Clerc. Queste opere sono la causa per cui De Sade è così inviso alla Sacra Inquisizione. Quando il marchese viene a sapere di uno scandalo sessuale di uno dei suoi censori, fermamente tenuto nascosto dalla Chiesa, non esita ad inserirlo in un suo dramma teatrale. L’episodio scatenerà la furia della censura.
5. Prima che sia notte (2000)
Altra splendida biografia di uno scrittore è Prima che sia notte, lungometraggio realizzato da un regista dalla personalità notoriamente anticonformista, Julian Schnabel. È la sua seconda esperienza dietro la macchina da presa dopo il precedente Basquiat e si trova a dirigere un cast stellare e di diversa nazionalità che comprende: Javier Bardem, Johnny Depp, Olivier Martinez, Héctor Babenco, Andrea di Stefano, Sean Penn, Diego Luna e Najwa Nimri. Il film ha procurato la prima nomination all’Oscar a Javier Bardem, già vincitore della Coppa Volpi a Venezia, contribuendo a far conoscere il talento di questo straordinario attore spagnolo
Prima che sia notte è il titolo dell’autobiografia di Reinaldo Arenas, poeta e scrittore cubano perseguitato dal regime di Fidel Castro perché omosessuale. Da questo libro, pubblicato 1992, prende spunto il film, scritto dallo stesso Schnabel con Cunnigham O’Keefe e Lázaro Gómez Carriles. La narrazione comincia con l’infanzia dello scrittore, cresciuto in una famiglia di braccianti. Il suo interesse per la letteratura emerge praticamente subito, cresce nel corso degli anni e insieme scopre anche il proprio orientamento sessuale. A 20 anni diviene una celebrità locale per aver vinto un premio letterario, ma nel 1973 inizia la sua persecuzione da parte del governo Castro: viene arrestato e i suoi lavori vengono confiscati.
6. Emilio Zola (1937)
L’unico biopic di uno scrittore che fino ad oggi è stato in grado di vincere addirittura l’Oscar per il miglior film risale al 1937 ed è Emilio Zola di William Dieterle. Ancora ai giorni nostri gode di una certa fama, nonostante il tempo trascorso. A partire dal 2000 si trova conservato nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Il ruolo del celebre scrittore francese è qui interpretato da Paul Muni, noto per aver interpretato Louis Pasteur sul grande schermo. Non vinse l’Oscar come migliore attore protagonista, anche se Muni venne candidato, ma oltre alla statuetta per il miglior film Emilio Zola portò a casa anche altri due premi: migliore sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista a Joseph Schildkraut.
Verso la fine dell’800, Emilio Zola è uno scrittore e giornalista dotato di una forte coscienza politica, ma purtroppo spiantato. Conduce una vita bohémien, vive con il suo amico pittore Paul Cézanne e non ha soldi per convolare a nozze con Alexandrine. La fama arriva quando si trova a scrivere il suo primo romanzo, Nana, ispirato ad una prostituta che egli stesso ha conosciuto. Quando in Francia esplode il caso di Alfred Dreyfus, un giovane militare accusato di diserzione e oggetto di un ignobile ostracismo a causa delle sue origini ebree, Zola si schiera in difesa del soldato. La reazione delle istituzioni è feroce.
7. Hanna Arendt (2012)
Dopo tanti uomini, finalmente una donna. Il primo biopic al femminile presente in questa classifica non è su una figura qualsiasi, ma anzi abbastanza importante, specie per le sue riflessioni sui fatti storici: Hannah Arendt. A lei si deve il celebre saggio La banalità del male, contenente i fatti del processo di Adolf Eichmann, pericoloso criminale nazista, a Gerusalemme. Il biopic che porta il suo stesso nome è diretto dalla tedesca Margarethe von Trotta (Gli anni di piombo e Rosa Luxembourg) e vede protagonista un’incredibile Barbara Sukowa, da sempre collaboratrice della regista.
Nel 1940 Hannah Arendt è costretta a fuggire a New York col marito a causa del clima politico nella Germania nazista. Nella “grande mela” diviene presto una celebre giornalista e una rispettata docente universitaria. Nel 1961, diversi anni dopo la sconfitta di Hitler, viene mandata a Gerusalemme con un compito molto delicato: seguire il processo di Adolf Eichmann, ex funzionario nazista e comandante delle SS.
8. Infamous – Una pessima reputazione (2006)
Un altro lungometraggio interessante è dedicato ad una figura che abbiamo già incontrato in questa classifica, ovvero Truman Capote. Infamous – Una pessima reputazione esce a solo un anno di distanza dal già citato Truman Capote – A sangue freddo, ma si concentra praticamente sugli stessi eventi del film di Miller. Infamous è diretto da Douglas McGrath, stesso regista di Emma con Gwyneth Paltrow e Una spia per caso. Il ruolo di Capote è qui interpretato da Toby Jones, mentre Sandra Bullock è Harper Lee. Completano il cast Daniel Craig, Lee Pace, Gwyneth Paltrow, Jeff Daniels, Isabella Rossellini, Hope Davis, Sigourney Weaver e Peter Bogdanovich.
Il 16 novembre del 1959 il celebre scrittore Truman Capote, autore di alcuni romanzi di successo, legge sul New York Times una notizia che cattura la sua attenzione. Si tratta dell’omicidio della famiglia Clutter, avvenuta ad Holcomb. Capote è interessato soprattutto alle reazioni dei concittadini dei Clutter. Accompagnato dalla sua inseparabile amica e collega Harper Lee, si mette quindi in viaggio ed inizia a lavorare a quello che sarà il suo capolavoro: A sangue freddo.
9. Copia originale (2018)
Uno dei biopic più felici e recenti dedicati ad una figura della letteratura è sicuramente Copia originale, film di Marielle Heller e con protagonista Melissa McCarthy. Va detto che questa volta ci si confronta con un personaggio un po’ diverso da quelli finora visti, meno etico dal punto di vista letterario e dalla fama controversa. La storia è quella di Lee Israel, più nota come falsaria che come scrittrice. Il titolo originale è Can You Ever Forgive Me?, che si riferisce all’autobiografia firmata dalla stessa Israel, da cui il film è stato tratto.
Negli anni ’60 Lee Israel è una donna ebrea che vive tra diverse difficoltà economiche. Dotata di uno spiccato talento per la scrittura, muove i primi passi come free lance. Le sue sorti cambiano nel 1967 quando, dopo la morte di Spencer Tracy, scrive un libro su di lui ricavato da un’intervista a lei rilasciata da Katharine Hepburn. Capisce quindi che le biografie sono la sua specialità ed inizia a muoversi in questa direzione. Pur di non fermarsi, Lee inizia a falsificare anche alcune lettere di scrittori e altre celebrità. Il suo inganno rischia però di essere smascherato.
10. Iris – Un amore vero (2001)
Arriviamo ora ad un altro film abbastanza noto Iris – Un amore vero, diretto da Richard Eyre. Nel cast figurano Kate Winslet e Judi Dench, che interpretano lo stesso personaggio in due momenti diversi della narrazione. A loro si aggiunge Jim Broadbent, che per il ruolo di John Bayley ha vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista. Proprio quest’ultima figura, quella di Bayley, si cela dietro i due romanzi che hanno dato i natali a questo film. Il cuore del biopic è però Iris Murdoch, filosofa e scrittrice britannica e autrice di romanzi quali La ragazza italiana e Il sogno di Bruno.
Nel 1948 Iris Murdoch è una donna con un’incredibile formazione letteraria, che vanta perfino la lettura e la conoscenza di Sartre. Insegnante presso il Saint Anne’s College di Oxford, Iris incontra John Bayley, anch’egli un letterato. Lei ha un carattere vivace mentre lui è timidissimo, eppure l’attrazione tra i due è immediata. Ha inizio una relazione fatta di alti e bassi che dura tutta la vita.
11. Becoming Jane (2007)
Anche la scrittrice più saccheggiata dal cinema a suon di trasposizioni è stata oggetto di un biopic con Anne Hathaway. Becoming Jane racconta infatti la formazione della giovane Jane Austen, futura autrice di Orgoglio e pregiudizio. Del cast del film diretto da Julian Jarrold fanno inoltre parte James McAvoy, Julie Walters, James Cromwell e Maggie Smith. Lo spunto della sceneggiatura di Kevin Hood e Sarah Williams viene invece dalle lettere scritte dalla stessa Austen.
Alla fine del ‘700, la giovane Jane è una ragazza in età da marito, come vuole la mentalità del suo tempo. L’unico privilegio che lei vede in questa prospettiva è però quello di liberarsi della potestà genitoriale. Nei suoi sogni anticonformisti, Jane si vede infatti proiettata verso un altro destino. Quando incontra Thomas Leffroy, un giovane avvocato di umili origini e con fama di libertino, i rispettivi caratteri li portano inizialmente a punzecchiarsi. La complicata relazione che nascerà tra i due darà a Jane l’idea per il suo romanzo più famoso: Orgoglio e pregiudizio.