Netflix è diventato il più grande bacino di prodotti internazionali, accogliendo anche quelli italiani. Nel corso degli anni, la piattaforma ha conquistato la più grande fetta del pubblico, aggiudicandosi il primato di abbonati. Con lo scopo di appagare i gusti e le necessità dei suoi consumatori, Netflix ha dato il via ad una serie di nuove e diverse produzioni, collaborando con case cinematografiche italiane. Riscoprendo la bellezza delle nostre opere, oggi vi elenchiamo i 15 migliori film italiani su Netflix da vedere assolutamente.
1. L’incredibile storia dell’isola delle Rose (2020)
Basata su una bizzarra storia vera, L’incredibile storia dell’isola delle Rose narra una porzione di vita di Giorgio Rosa (Elio Germano), un ingegnere romagnolo, di circa quarant’anni che, sentendosi fuori posto e incompreso dalla società, decide di creare, letteralmente, il suo Stato Indipendente. Acquistando un terreno di oltre 400 metri quadrati, posizionato in acque internazionali, Giorgio istituisce un nuovo governo e introduce una lingua ufficiale (l’esperanto), una nuova moneta e un’emissione postale. Non solo metà turistica ma anche simbolo della controcultura degli anni ‘60, l’isola ha ispirato Sydney Sibilia e Francesca Manieri per la realizzazione del film, approdato su Netflix il 9 Dicembre 2020.
2. Perfetti sconosciuti (2016)
Con una sceneggiatura originale e con dei dialoghi studiati nei minimi dettagli, Perfetti sconosciuti, la commedia diretta da Paolo Genovese uscita nel 2016, ha conquistato il pubblico e la critica, ottenendo 2 David di Donatello, 3 Nastri D’Argento. 1 Globo D’oro e 4 Ciak D’oro. Sviscerando in profondità l’animo umano e smascherando i segreti, il film è una vera e propria successione di dialoghi alla scoperta dei personaggi: i novelli sposi Bianca (Alba Rohrwacher), timida, riservata ed educata e Cosimo (Edoardo Leo); i coniugi Lele (Valerio Mastandrea), funzionario che lavora in un ufficio legale e Carlotta (Anna Foglietta); i proprietari dell’appartamento romano Eva (Kasia Smutniak) e Rocco (Marco Giallini); infine, infine Peppe (Giuseppe Battiston), insegnante di educazione fisica in sovrappeso e attualmente disoccupato.
3. È stata la mano di Dio (2021)
È stata la mano di Dio è un altro capolavoro di Paolo Sorrentino. Napoli, anni ‘80, Fabio, conosciuto come Fabietto (Filippo Scotti), ha l’opportunità di vivere il suo più grande sogno, quando giunge nella sua città Diego Maradona. Tuttavia, il destino gioca brutti scherzi e la gioia provata dal ragazzo viene a meno nel momento in cui la tragedia inaspettata sconvolge, per sempre, la sua vita. Vincitore di tantissimi premi e candidato all’Oscar, il film è la proiezione della vita dell’autore che, mettendosi in gioco, esplora il se stesso del passato.
4. Chiamami col tuo nome (2017)
Capolavoro di un altro grandissimo autore, Luca Guadagnino, Chiamami col tuo nome è una bellissima e distruggente storia d’amore, basata sul famoso romanzo di André Aciman. Elio Perlman (Timothée Chalamet), prodigio musicista americano, trascorre le sue giornate a trascrivere e suonare musica classica e a flirtare con l’amica Marzia (Esther Garrell). Dopo aver conosciuto il giovane Oliver (Harmie Hammer), ventiquattrenne statunitense e affascinante, Elio, per la prima volta, si affaccia all’amore, prova un nuovo sentimento. La passione e il desiderio sono il cuore pulsante del film che, grazie anche all’interpretazione degli attori, riesce a far breccia nello spettatore.
5. Tre uomini e una gamba (1997)
Classico indimenticabile, Tre uomini e una gamba è una commedia del 1997, diretto da Aldo, Giovanni e Giacomo. Con un successo inaspettato, il film narra del viaggio intrapreso dai tre amici per raggiungere i propri parenti, in Puglia, in occasione del matrimonio tra Giacomo e la figlia del cavalier Eros Cecconi. Oltre a questo, i tre uomini devono portare una costosissima gamba di legno, ultima fatica del celebre scultore americano Michel Garpez. Tra ostacoli e situazioni bizzarre, i protagonisti, inizialmente in contrasto tra di loro per differenze caratteriali, si riscoprono amici e, resosi conto della mediocrità delle loro vite, decidono di cambiarle drasticamente.
6. L’uomo del labirinto (2019)
L’uomo del labirinto è un film diretto da Donato Carrisi e tratto dal suo omonimo libro. Intrigante e sorprendente, il film distrugge le apparenze, rivelando solo negli ultimi minuti il pezzo mancante del puzzle che compone e struttura la trama. Dopo la scomparsa di una giovane ragazza, l’investigatore (Toni Servillo) viene incaricato dalla famiglia di ritrovare la figlia, senza ottenere risultati. Quindici anni dopo, la ragazza si risveglia in un ospedale e le viene affiancato il profiler, Dottor Green (Dustin Hoffman) con lo scopo di scoprire l’identità di chi l’ha tenuta prigioniera per tutti quegli anni. Tuttavia, le cose non sono come sembrano e, con il tempo, solo lo spettatore sarà in grado di riscostruire i fatti, trovando il vero colpevole.
7. Sulla mia pelle (2018)
Stefano Crucci (Alessandro Borghi), nei sette giorni che vanno dall’arresto alla morte in carcere, entra in contatto con 140 persone tra carabinieri, giudici, polizia penitenziaria, medici, ma nessuno di loro è in grado di vedere il dramma che sta vivendo. Ritrovato morto sul lettino autoptico, la famiglia inizia un lungo percorso doloroso alla scoperta della verità. Il film è nato dall’idea di denunciare l’abuso di potere e di rivelare un lato nascosto della nostra società ovvero il numero esasperato e sconcertante dei decessi nei carceri. Drammatico e commovente, l’autore mette in scena la vita di Stefano come simbolo di una pluralità di carcerati.
8. Yara (2021)
Basato sulla storia vera della tredicenne Yara Gambirasio scomparsa il 26 novembre 2010 e ritrovata morta il 26 febbraio 2011, il film ripercorre tutte le tappe del caso di cronaca nera, dalla sua sparizione fino al processo. Rivelando tutti i retroscena, i dubbi, le incertezze e le false piste, il pluripremiato regista Marco Tullio Giordana esplora in profondità il caso, esaltando la componente umana di coloro che hanno vissuto in prima persona il caso.
9. La vita davanti a sé (2020)
La vita davanti a sé è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da da Romain Gary. Diretto da Edoardo Ponti, il film ha come tema centrale la cura materna e l’amore: Madame Rose (Sofia Lazzaro), anziana donna ebrea sopravvissuta all’Olocausto, ospita Momò (Ibrahima Khoume Gueyé), un turbolento orfano di origine senegalese. Costretta a confrontarsi con un ragazzino, la signora fatica a farsi rispettare, data anche la differenza di etnia e di età. Tra contrasti e difficoltà, il loro rapporto muta nel tempo, portando i protagonisti a prendere scelte che cambieranno il corso della loro vita. Drammatico ed emozionante, La vita davanti a sé è una bellissima storia d’amicizia destinata a durare anche dopo la morte.
10. Il filo invisibile (2022)
Leone (Francesco Gheghi), sedicenne, cresciuto con due papà Simone (Francesco Scianna) e Paolo (Filippo Mimi), ha vissuto in prima persona le lotte per i diritti dei suoi genitori. Messo sotto pressione dai pregiudizi dei suoi coetanei sulla sua famiglia e su di lui, Leone è costretto a confrontarsi quotidianamente con degli ostacoli che gli impediscono di godersi uno dei periodi più belli della sua vita, l’adolescenza. Tra crepe e rotture, il giovane inizia a valutare il filo invisibile che esiste tra lui, i suoi papà e chiunque abbia desiderato che lui nascesse. Commovente e ora più che mai, attuale, il film, diretto da Marco Simon Puccioni, riporta in superficie, con delicatezza e rispetto, uno tra i tanti problemi sociali che continuano a persistere nella nostra realtà.
11. L’ultimo paradiso (2021)
L’ultimo paradiso è un film diretto da Rocco Ricciardulli del 2021. La storia vede come protagonista Ciccio Paradiso (Riccardo Scamarcio), un contadino trentenne che sogna libertà, amore e giustizia. Cittadino del Sud Italia, Ciccio, marito e padre, nasconde la relazione segreta con Bianca Schettino (Gaia Bermani Amaral), figlia del proprietario terriero locale, tale cumpa’ Schettino (Antonio Gerardi). Stanco dei soprusi del padre dell’amante, Ciccio decide di sfidarlo, mettendo a rischio la propria vita. Tra segreti, passione, odio e amore, L’ultimo paradiso è un viaggio alla scoperta dell’emotività umana.
12. Mine vaganti (2010)
La nonna, protagonista e matriarca della famiglia Cantone, è intrappolata nel ricordo di un amore impossibile di cui ha dovuto sopportare il peso. Incitando il nipote ad ascoltare sempre il suo cuore, non lasciandosi condizionare dalle idee altrui, la donna trasporta lo spettare nella sua emotività, regalandogli un viaggio introspettivo alla scoperta dei suoi segreti. Gli altri componenti della famiglia vivono anche loro la drammaticità di una vita che non vorrebbero, nonostante non intraprendano azioni per cambiare la situazione. In Mine vaganti, diretto da Ferzan Ozpetek, si assiste alla fusione tra dramma e commedia, toccando la malinconia e la felicità.
13. Sole a catinelle (2013)
Noto per l’icona Checco Zalone, Sole a catinelle è una commedia diretta da Gennaro Nunziante. Il protagonista, Checco Zalone, padre di famiglia, dopo aver preso coscienza della bellissima pagella del figlio, deve onorare la sua promessa, regalandogli una vacanza da sogno. Il problema è che l’uomo, venditore di aspirapolvere in piena crisi, non può permettersi nemmeno un giorno al mare. Da questo momento in poi, iniziano a svilupparsi dei conflitti tra lui, l’ex moglie e il figlio che mettono a dura prova il protagonista, costretto a trovare delle soluzioni, seppur bizzarre, pur di mantenere fede alla promessa.
14. Se Dio vuole (2015)
Acclamato dal pubblico e dalla critica, ottenendo importanti candidature tra i quali il David di Donatello, Se Dio vuole è una commedia, diretta da Edoardo Falcone. Tommaso (Marco Giallini) è uno stimato cardiochirurgo è sposato con Carla (Laura Morante), ormai sfiorita e lasciata andare. Genitori di Bianca (Ilaria Spada), una ragazza priva di interessi e passioni, e di Andrea (Enrico Oetiker), tipico secchione brillante e intelligente, Tommaso e Carla devono affrontare le difficoltà adolescenziali, aiutando i propri figli a trovare la propria strada e la propria identità. Commovente e divertente, Se Dio vuole rappresenta, con serietà, gli ostacoli famigliari e l’importanza dell’accettazione di sé e degli altri.
15. Il capitale umano (2013)
Dolce amaro e commovente, Il capitale umano, diretto da Paolo Virzì, segue le vicende di un gruppo di persone le cui vite si intrecciano nel momento in cui si verifica una tragedia, ovvero l’incidente stradale dove resta coinvolto un cameriere. I personaggi, spinti da diverse motivazioni, cercano di scoprire il colpevole, a volte coprendo i loro stessi cari. Attorno alla vicende ruotano le vite di Dino Ossola (Fabrizio Bentivoglio), un agente immobiliare separato; Serena Ossola (Matilde Gioli), sua figlia e Carla Bernaschi (Valeria Bruni Tedeschi), donna benestante ma assolutamente insoddisfatta del suo matrimonio. Il capitale umano sviscera l’animo dei personaggi, esaltando il potere dell’amore famigliare.