Quello del film d’avventura è uno dei generi più adrenalinici della settima arte. Trae naturalmente origine dalla letteratura, ma è sullo schermo che l’adventure movie sembra trovare la sua espressione più riuscita. Questo perché il cinema ci permette di immergerci in scenari selvaggi e di assistere a scene piene di tensione, due caratteristiche proprie di questo genere. Di titoli ce ne sono sicuramente tantissimi e molti di questi film presentano nuovi modi di declinarlo o una fusione con altri generi cinematografici. Naturalmente non mancano lungometraggi che sono più dichiaratamente appartenenti all’avventura, o che sono dei classici o che rappresentano il genere al 100%. In questa classifica troverete davvero ogni tipo di film.
Proprio perché l’avventura presenta una filmografia ricca di titoli di tutto rispetto, non è semplice limitarci a pochi esempi. Così abbiamo selezionato i trenta titoli secondo noi più interessanti ed esplicativi. Ecco quindi i 30 migliori film d’avventura, per trascorrere qualche ora di pura adrenalina.
1. La grande fuga (1963)
Il più grande film d’avventura è forse La grande fuga, sebbene il genere trattato non sia esattamente primario. In effetti il lungometraggio diretto da John Sturges è un mix di adventure, dramma, guerra e commedia. In più, è parlato in diverse lingue: inglese, tedesco, francese, russo e spagnolo. È un vero e proprio cult e la sua fama è strettamente legata al nome di Steve McQueen, qui impegnato nel ruolo della sua consacrazione. Quanto al regista, fino al momento delle riprese Sturges ha alle spalle una ricca filmografia. Molto attivo nel cinema di genere, a lui si devono i western Giorno maledetto, Sfida all’O.K. Corral e I magnifici sette.
La sceneggiatura di W.R. Burnett e James Clavell si basa sull’omonimo libro di Paul Brickhill, pilota della Royal Australian Air Force. Brickhil fu autore di altri due romanzi adattati per il grande schermo: I guastatori delle dighe e Il cielo è la mia meta.
Nel 1942 gli alleati della seconda guerra mondiale stanno contrastando l’avanzata tedesca portata avanti dal Terzo Reich di Adolf Hitler. La risposta di quest’ultimo è immediata e inizia a catturare quanti più nemici possibile. Per i prigionieri è previsto un programma volto a scoraggiare eventuali futuri tentativi di fuga. Tuttavia, tra loro emerge Roger Bartlett, che i tedeschi sospettano essere a capo dell’organizzazione. Proprio quest’ultimo inizia a mobilitare la fuga con l’aiuto di alcune figure chiave. Il capitano Virgil Hilts, che in un primo momento, vorrebbe organizzarsi per contro proprio, finirà invece per aderire alla grande fuga.
2. Avatar (2009)
Altro film annoverabile in diversi generi è sicuramente Avatar di James Cameron. Dopo l’originale del 2009, sono stati girati quattro sequel, la cui realizzazione è stata probabilmente la più grande fatica di Cameron. Il primo di questi è già uscito e si intitola Avatar – La via dell’acqua. Dunque Avatar è innanzitutto fantascienza, ma sono presenti anche elementi tipici del western. Il confronto tra i terrestri e i Na’vi è in fondo una nuova rivisitazione dell’eterno conflitto tra i bianchi e i nativi americani, uno dei più classici topoi del cinema western. Il risultato però è un grande film d’avventura, soprattutto se lo consideriamo dal punto di vista di Jake Sully, il soldato che va all’esplorazione di un mondo che non conosce.
In un lontano futuro il progresso scientifico ha prodotto importanti innovazioni modificando l’esperienza umana. Un nuovo esperimento consiste nel mandare un umano in esplorazione del Pianeta Pandora. A offrirsi volontario per questa missione è il soldato semplice Jake Sully, che si presenta in sostituzione al fratello morto. Sully si trova sulla sedia a rotelle, ma questo non è un problema. Essendo l’atmosfera di Pandora irrespirabile per i terrestri, si servirà di un avatar, ossia una creatura virtuale che riproduce le sembianze dei Na’vi, gli indigeni del pianeta. Il suo avatar sarà quindi libro di muoversi e Jake lo guiderà dalla base appositamente adibita.
3. La maledizione della prima luna (2003)
Alla sua uscita nel 2003, La maledizione della prima luna di Gore Verbinski venne salutato soprattutto come un adventure movie. Il filone del film dei pirati era infatti da tempo dimenticato e non si producevano titoli di successo da anni, per cui il pubblico si era anche disabituato a riconoscerlo come un genere a sé. C’è da dire che però il lungometraggio intreccia diverse trame: quella romantica di Will ed Elizabeth, quella piratesca di Jack Sparrow e quella avventurosa del trio. A questi va poi aggiunto il tono da commedia introdotto dal personaggio interpretato da Johnny Depp. Dopo questo primo titolo, Pirati dei caraibi (il titolo originale è infatti Pirates of the Caribbean: The Curse of the Black Pearl) è diventato una saga prendendo pienamente la via del film piratesco, pur continuando a preservare elementi dell’adventure movie.
Nel 1720 la giovane Elizabeth Swann è corteggiata dal commodoro Norrington, ma il suo cuore batte secretamente per Will Turner, un suo amico d’infanzia di umili origini. Un incidente con il corsetto la fa cadere in mare e viene salvata in extremis dal pirata Jack Sparrow. Quest’ultimo, essendo ricercato, viene arrestato dalle guardie, ma riesce a sfuggire alla condanna a morte. Quando la città viene attaccata da Capitan Barbarossa, che guida la terribile Perla Nera, una delle navi più temute dei Caraibi, il destino dei nostri personaggi cambia. Elizabeth viene fatta prigioniera dai pirati e Will costringe Sparrow a mettersi sulle sue tracce.
4. Jurassic Park (1993)
Altro grande film d’avventura, in cui il genere pure si mescola con la fantascienza è Jurassic Park. Si tratta indubbiamente di un grande classico, peraltro diretto dal maestro Steven Spielberg. Com’è accaduto per i colleghi Cameron e Verbinski con Avatar e Pirati dei Caraibi, anche Spielberg con questo primo capitolo ha dato vita ad un franchise. La trama di Jurassic Park è incentrata tutta sulla fuga, quello di un gruppo di scienziati che finiscono intrappolati in un parco abitato dai dinosauri. La stessa estetica del film è chiaramente quella del film d’avventura.
John Hammond è un ricco industriale che è riuscito a riportare in vita i dinosauri, creature ormai estinte da secoli. L’esperimento è stato possibile grazie al dottor Henry Wu, che ha ricreato diversi esemplari utilizzando il DNA di dinosauro unito a quello di altre creature simili. Consapevole di quello che questo significa sul piano scientifico, Hammond invita un team di scienziati a visitare il suo parco giurassico in cui i dinosauri sono liberi di muoversi. Purtroppo un problema legato alla sicurezza del parco scatena il panico e a sfuggire al controllo umano è soprattutto un pericolosissimo Tirannosauro Rex.
5. I predatori dell’arca perduta (1981)
Il film d’avventura è sicuramente una delle specialità del regista Steven Spielberg. Così, dopo aver visto Jurassic Park, ne troveremo degli altri. Il primo titolo immancabile in questa classifica è I predatori dell’arca perduta, lungometraggio che inaugura la saga su Indiana Jones. Il celebre avventuriero è stato nel corso degli anni interpretato da un sempre impeccabile Harrison Ford. Il film è scritto da Lawrence Kasdan su un soggetto di George Lucas e Philip Kaufman ed è stato il lungometraggio di maggior incasso nel 1981. Qui l’avventura viene portata in primo piano ed è il genere sicuramente dominante, ma sono presenti anche elementi pertinenti all’action, alla commedia e al fantastico.
L’archeologo Indiana Jones recupera un idolo d’oro da un tempio peruviano pieno di trabocchetti e trappole mortali, ma viene tradito da Satipo, l’agente che guida la sua spedizione. Indiana scampa miracolosamente al crollo del tempio ma incrocia René Belloq, un suo antico nemico. È il 1936 e, tornato all’università dove insegna, Indiana apprende che i nazisti stanno scavando in un sito archeologico in Egitto. Intuisce quindi che siano sulle tracce della leggendaria Arca dell’Alleanza e decide che deve trovarla prima di loro, avendo già un asso nella manica.
6. Lo squalo (1975)
Lo squalo è un film che si presta a molteplici generi. Sicuramente è un cult, nonché uno dei migliori di Steven Spielberg. È infatti capostipite di quel filone di lungometraggi in cui i protagonisti umani devono sfuggire agli squali. In più, è un horror poiché c’è un cacciatore che è nello stesso tempo inseguito da una creatura “mostruosa” (la rappresentazione dell’animale è in questi film solitamente esagerata). C’è da dire che però è anche un adventure movie, in quanto riprende la trama incentrata sulle condizioni di sopravvivenza estrema (altro discorso su cui ritorneremo e già trattato in sede separata). Per l’American Film Institute è “il più spaventoso di tutti i tempi”.
Il lungometraggio è tratto dal romanzo Jaws (anche l titolo originale del film) di Peter Benchley. La trama ruota attorno all’avvistamento di uno squalo di otto metri. Quest’ultimo viene individuato per la prima volta nei mari che bagnano l’isola di Amity. Martin Brody è il capo della polizia locale e si trova in una posizione difficile, dopo il ritrovamento della prima vittima. L’uomo si vede infatti costretto a far chiudere le spiagge di Amity per questioni di sicurezza. La scelta fa infuriare il sindaco della città, in quanto il turismo rappresenta la principale attività economica dell’isola. Brody decide quindi di mettersi in prima persona sulle tracce della creatura marina e per farlo si avvale dell’aiuto di Quint, un esperto cacciatore di squali.
7. Into the Wild – Nelle terre selvagge (2007)
Tra i film d’avventura più memorabili va messo anche Into the Wild – Nelle terre selvagge di Sean Penn. Sebbene il lungometraggio sia principalmente un road movie errante, nello stesso tempo presenta una trama sul tema “man in the wilderness” e il protagonista è impegnato in una sopravvivenza estrema. Proprio questi due elementi, tipici del genere avventuroso, sono motivo della sua inclusione in questa classifica. Il film è interpretato da un Emile Hirsch da rivelazione e si ispira alla vera storia di Christopher McCandless. Il destino di questo personaggio realmente esistito è tanto avventuroso quanto classico, sebbene la sua figura possa suscitare ammirazione in quanto ha fatto della sopravvivenza diventa una scelta di vita. La sua esistenza è stata però ricca di significato e il film sembra trarne lezione.
Christopher McCandless è un giovane studente appartenente all’alta società americana. Incerto sul proprio futuro e stanco dell’ambiente da cui proviene, non sa cosa vuole fare nella vita. Così, quando riceve in dono dai genitori, un’importante somma di denaro come incentivo per continuare i suoi studi, decide di donarla ai più bisognosi. Christopher stupisce tutti prendendo una decisione estrema: vivere lontano dalla società dei consumi. Inizia per lui un periodo nomade che lo porta ad un lungo girovagare e a contatto con realtà estreme. Il suo viaggio, fatto di pochissimi ma importanti incontro, finisce quindi in Alaska. Christopher si troverà presto a patire la fame e a fare i conti con i suoi istinti vitali.
8. Vita di Pi (2012)
Un grandissimo film d’avventura è Vita di Pi, uno dei maggiori successi in questo genere. Il lungometraggio è uno dei lavori più famosi del taiwanese Ang Lee ed è vincitore di quattro premi Oscar. La trama riprende in parte quella classica di Robinson Crusoe, ma presenta una situazione più estrema e che si rivelerà ricca di significati. Vita di Pi è l’adattamento di un omonimo romanzo di Yann Martel, che si è aggiudicato il prestigioso Booker Prize. Lo scenario in cui è ambientata la storia e incredibile e l’estetica adottata dal regista ce lo fa amare ancora di più.
Alla sua nascita ad un bambino indiano viene assegnato il nome di Piscine Molitor Patel, in omaggio ad un amico del padre appassionato di nuoto e amante dell’omonimo complesso di piscine locale. Si tratta di un nome non semplice da portare e che gli causa la derisione dei compagni di scuola, per questo il piccolo sceglie di farsi chiamare Pi. La famiglia è proprietaria di uno zoo, ma a causa di precarie condizioni economiche i genitori sono costretti a venderlo insieme agli animali che ospitano per emigrare in America. Durante la traversata qualcosa va storto: la nave affonda e Pi sopravvive miracolosamente grazie ad una scialuppa di salvataggio. A bordo salgono anche un orango, una iena e la tigre Richard Parker, che si trovavano sulla stessa nave. In mare pieno aperto, Pi diventerà protagonista di un’avventurosa odissea.
9. Revenant – Redivivo (2015)
Un film legato al genere d’avventura e in particolare alla sopravvivenza è Revenant – Redivivo, probabilmente il lavoro più faticoso tra i film di Alejandro González Iñárritu. Il risultato è un oggetto abbastanza difficile da definire, ma potremmo dire che è soprattutto un dramma in cui l’eroe deve rimediare alla sua hybris. L’ambientazione può sicuramente rimandare al genere western, come pure la struttura narrativa incentrata sulla vendetta del protagonista. Eppure dal punto di vista di quest’ultimo Revenant è soprattutto un gran film d’avventura. L’impatto è ancora più forte se si pensa che la storia narrata è quella di un uomo realmente esistito, Hugh Glass. Il personaggio era stato precedentemente interpretato da Richard Harris nel 1971 in Uomo bianco, va’ col tuo Dio.
Nel 1823, in North Dakota, Hugh Glass, esploratore e cacciatore di pelli, è alla guida di una spedizione. Durante il tragitto, viene mortalmente assalito da un orso. Le condizioni sono gravissime e l’uomo non è in grado di muoversi e sembrerebbe prossimo alla fine. I suoi compagni lo danno praticamente per già morto. Poiché risulta intrasportabile, decidono di abbandonarlo. Il crudele Fitzgerald uccide suo figlio Hawk proprio sotto gli occhi di Hugh. Rimasto solo, l’uomo riesce miracolosamente a rialzarsi e impara a vivere in uno scenario innevato che lascia ben poche speranze. A muoverlo è soprattutto il desiderio di vendetta che cova nei confronti di Fitzgerald.
10. Cast Away (2000)
Un grande classico del film d’avventura è Cast Away, che lo rappresenta a tutto tondo e nella forma più classica. Molti dei titoli sopra visti si caratterizzavano per una fusione con altri generi o per un elemento essenziale dell’adventure movie, sia pure predominante, mixato con altri. Cast Away è invece 100% un film d’avventura e può essere considerato una moderna rilettura di Robinson Crusoe. Il lungometraggio è frutto del lavoro di Robert Zemeckis e trova in un memorabile Tom Hanks un protagonista assoluto. Il suo volto cambia nel corso del film e vediamo crescergli la barba e i capelli fino ad essere completamente irriconoscibile. È una trasformazione in tempo reale.
Chuck Noland è un uomo dal successo professionale molto apprezzato dai suoi colleghi. In più, ha una fidanzata con la quale la relazione sembra appagante. La sua vita scorre quindi praticamente perfetta e senza troppi imprevisti. Il suo destino sta però per cambiare. Durante un viaggio di lavoro, l’aereo su cui si trova a bordo precipita improvvisamente e Chuck sembra prossimo alla fine. L’equipaggio muore e lui è l’unico sopravvissuto dell’incidente. Finito in mare aperto su una zattera improvvisata, Chuck si mette in salvo raggiungendo una spiaggia. Presto intuisce di essere capitato su un’isola ignota e completamente disabitata. L’uomo dovrà imparare a procacciarsi il cibo e a tenersi disperatamente in vita, vivendo per molti anni come un selvaggio.
11. Apocalypto (2006)
Un film abbastanza insolito in questa classifica, ma che sicuramente rientra nel genere è Apocalypto. Si tratta di un lungometraggio diretto dalla star di Arma letale e Maverick Mel Gibson. L’attore australiano torna alla regia dopo i successi de L’uomo senza volto, Braveheart – Cuore impavido (premiato con l’Oscar) e La passione di Cristo. Il film è parlato in lingua maya yucateca e prevede un cast interamente formato da nativi americani e indigeni messicani. La narrazione è epica e si sviluppa con frequenti scene d’azione, senza contare che tutto si svolge su uno sfondo storico, eppure nel complesso Apocalyptico è soprattutto un film d’avventura.
Yucatán, inizio del XVI secolo. In un villaggio Maya, Zampa di Giaguaro è il maggiore dei figli del capo-tribù. Durante una battuta di caccia, si imbatte in un gruppo di guerrieri provenienti da altre città. Il villaggio viene presto assalito e l’uomo fa in tempo a mettere in salvo la moglie e il figlio, mentre lui viene catturato. A Zampa di Giaguaro tocca infatti un destino fatto di fatica e crudeltà. Costretto alla convivenza forzata con la nuova tribù, che lo schernisce appellandolo come Quasi, Zampa di Giaguaro verrà coinvolto in una serie di avventurose imprese.
12. La tigre e il dragone (2000)
La tigre e il dragone è sicuramente una pellicola wuxia, genere tipico della letteratura e del cinema orientale. Il termine non ha un valido corrispettivo nel dizionario italiano, ma solitamente si intende un’avventura con protagonista un eroe esperto di arti marziali. Per semplificare viene spesso accostato al genere occidentale “cappa e spada”. Il lungometraggio diretto da Ang Lee è unanimemente considerato un capolavoro nel suo genere ed è vincitore di ben quattro premi Oscar: miglior film straniero, miglior fotografia, migliore scenografia e migliore colonna sonora. Come intuibile, l’avventura è già contenuta nella stessa dicitura wuxia e La tigre e il dragone offre sicuramente molte sequenze che risaltano questo aspetto.
Li Mu Bai è un maestro di arti marziali prossimo a lasciare la sua vita da guerriero. Come celebrazione del suo pensionamento donerà la sua spada, la leggendaria “Destino Verde”, al signor Tie, un ricco signore e sua vecchia conoscenza. Il suo unico rimpianto è non essere riuscito a trovare Volpe di Giada, una micidiale assassina che ha ucciso il suo vecchio maestro Gru del Sud. Durante la notte Destino Verde viene rubata da un misterioso ladro mascherato. Si tratta di Jen, la giovane figlia del signor Tie, che è stata segretamente addestrata proprio da Volpe di Giada.
13. Monty Python e il Sacro Graal (1975)
Monty Python e il Sacro Graal è un film di avventure rocambolesche, in cui il genere qui in esame si mescola con quello della commedia e della satira. Si tratta del primo lungometraggio di Terry Gilliam, che firma questo lavoro con Terry Jones, che collabora con lui ai suoi primi film. Monty Python e il Sacro Graal riprende la storia di Re Artù, ma lo fa con un tono leggero, completamente diverso dalle versioni a cui siamo abituati.
Nell’anno 932 in Inghilterra Re Artù progetta di riunire dei fieri e valorosi cavalieri attorno ad una tavola rotonda. Si mette quindi alla loro ricerca, accompagnato dallo scudiero Patsy e riesce a trovarli, ma riceve da Dio in persona il compito di cercare il Sacro Graal. La missione viene quindi affidata ai guerrieri selezionati, gli stessi che siederanno attorno alla tavola rotonda. Per il gruppo inizia così una serie di avventure.
14. Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014)
Anche tutte le versioni de Il pianeta delle scimmie rientrano in questa categoria. Peraltro il romanzo di partenza, scritto da Pierre Boulle, dichiara già la sua appartenenza a questo genere. L’esempio più riuscito, nonché quello dove il genere avventuroso traspare di più è Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, diretto da Matt Reeves. Si tratta del secondo capitolo della saga reboot cominciata con L’alba del pianeta delle scimmie. Ne sono protagonisti Andy Serkis, Jason Clarke, Gary Oldman e Keri Russell. Il risultato è un successo di box-office e il film ha inoltre ottenuto la candidatura all’Oscar per i migliori effetti speciali.
La trama è ambientata nel 2026, a circa dieci anni dagli eventi narrati nel capitolo precedente. Un virus nato per curare l’Alzheimer ha finito per provocare l’estinzione della popolazione umana aumentando invece l’intelligenza delle scimmie. Cesare è a capo degli scimpanzé evoluti che vivono in una colonia al centro della foresta del Muir Woods. Un giorno, i suoi figli trovano un esemplare umano e lo catturano. Scoprono così che ce ne sono altri e alla loro guida c’è Malcolm, uno studioso. Da quel momento, inizia un rapporto di diffidenza e patteggiamenti tra due tribù destinate allo scontro.
15. Mulan (1998)
E che dire quando il genere avventuroso incontra il cinema d’animazione? Questo accade abbastanza spesso, visto che si tratta di qualcosa di facilmente riconoscibile anche dai più piccoli. Mulan ne è in tal senso un ottimo esempio. Il lungometraggio è diretto da Tony Bancroft e Barry Cook ed è sicuramente uno dei più amati e memorabili prodotti di Walter Disney Pictures. In molti ancora lo ricordano per la canzone “Farò di te un uomo”. Il genere avventuroso è rintracciabile in tutto il percorso della protagonista, che da ingenua fanciulla deve trasformarsi in un guerriero al servizio dell’imperatore.
Nella Cina imperiale Mulan è l’unica figlia della famiglia Fa e, come tutte le fanciulle, va incontro ad un destino già deciso: un matrimonio che sia un buon partito. Quando gli Unni riescono ad oltrepassare la Grande Muraglia, l’impero è in pericolo e il capitano Shang cerca uomini da portare in combattimento. Nella famiglia Fa la scelta ricade sul padre di Mulan, che è però anziano e in condizioni di salute non ottimali. Mulan decide così di partire al suo posto spacciandosi per un uomo. La giovane scoprirà il duro allenamento del capitano Shang.
16. Oceania (2016)
Come abbiamo accennato, il cinema d’animazione offre diverse incursioni nel territorio avventuroso. Un altro caso esemplare è Oceania, diretto da John Clements e John Musker in co-regia con Don Hall e Chris Williams. Come si può intuire da questa premessa, si tratta di un’operazione abbastanza complessa ed elaborata. Oceania è un titolo memorabile anche per un altro motivo: è infatti il 56esimo classico Disney. È uscito nello stesso anno di Zootropolis e per la settima volta due classici Disney sono stati distribuiti in contemporanea. Il film ha vinto due Oscar, come miglior film d’animazione e per la migliore canzone (How Far I’ll Go).
Motu Nui, una piccola isola della Polinesia. Vaiana è la figlia del capo del villaggio e viene scelta dall’Oceano per ripristinare il cuore della dea madre, Te Fiti. Quest’ultimo è infatti rappresentato da una piccola pietra verde che si dice che abbia un grande potere: creare la vita. Venuto a conoscenza del suo destino, il padre di Vaiana la prepara ad adempierlo. Divenuta grande e prossima alla nomina di capo del villaggio, Vaiana si trova a fare i conti con una situazione di carestia. Per affrontarla, la giovane è disposta a compiere anche una rischiosa missione.
17. Hugo Cabret (2011)
Hugo Cabret è un film sul cinema ed è anche un adventure movie. In effetti, pur essendo diretto da Martin Scorsese, il lungometraggio sembra che debba molto alla lezione di Steven Spielberg. L’aspetto è proprio quello di un qualsiasi grande successo del regista di Cincinnati. La storia del giovane protagonista è a tutti gli effetti un’incredibile avventura e all’origine c’è un romanzo di Brian Selznick, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret.
Nella Parigi degli anni ’30, Hugo Cabret vive nella locale stazione ferroviaria. Nessuno sa che il piccolo orfano si nasconda lì dentro né deve saperlo. I soli che sembrano intuirlo sono l’ispettore ferroviario Gustav e del giocattolaio Georges, entrambi ostili verso il ragazzo, che è per loro motivo di varie seccature. Alle sue spalle Hugo ha una travagliata storia familiare e si vede costretto a compiere piccoli furti per sopravvivere. L’ultima persona ad occuparsi di lui è stata suo zio Claude, il quale gli ha lasciato in eredità un misterioso automa. Hugo conosce Isabelle, una ragazzina della sua stessa età e nipote di Georges, che si dimostra l’unica intenzionata ad aiutarlo. I due diventeranno protagonisti di un’incredibile avventura.
18. La mummia (1999)
Un altro grande classico del genere avventura lo abbiamo visto negli anni ’90 ed è La mummia con protagonista Brendan Fraser. L’attore canadese può essere considerato a tutti gli effetti un simbolo di questo filone. Tra i suoi titoli più famosi figurano infatti George re della giungla…? e tutti quelli appartenenti alla saga de La mummia. Quello realizzato nel 1999 da Stephen Sommers è tra l’altro remake di un originale omonimo del 1932. Quest’ultimo era però più appartenente al genere horror, mentre la versione di Sommers vira decisamente verso l’adventure.
Nel 1279 a. C. in Egitto, il faraone Seti I scopre la relazione tra la sua amante Anck-su-Namun l’altro sacerdote Imhotep. I due quindi lo uccidono e lei si suicida per permettere la fuga di Imhotep. Quest’ultimo decide di rubare il corpo di Anck-su-Namun per resuscitarla con l’aiuto di altri sacerdoti. La cerimonia viene scoperta e interrotta e Imhotep è condannato all’agonia per l’eternità. Nel 1923 al Cairo un’esperta egittologa entra in possesso di un’antichissima mappa. Seguendo le indicazioni, finisce a Hamunaptra. Incredibili avventure l’aspettano in compagnia di Rick O’Connell, ex ufficiale della Legione straniera francese.
19. Ribelle – The Brave (2012)
Terzo lungometraggio animato che si mescola con l’avventura è Ribelle – The Brave, anch’esso premiato con l’Oscar. Il film è un lavoro a sei mani diretto da Brenda Chapman, Mark Andrews e Steve Purcell. Nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto essere attribuito alla sola Chapman, ma il progetto si è rivelato più complicato del previsto ed è poi passato ad Andrews, che ha proseguito il lavoro con Purcell come co-regista.
Merida è la figlia del re Mergus. Il giorno del suo compleanno riceve in dono un arco e scoccare le frecce diventa la sua nuova passione, rivelandosi particolarmente portata. Crescendo, Merida diventa quindi una giovane coraggiosa e ribelle, abile cavallerizza e soprattutto arciera. È una ragazza in età da matrimonio e, nonostante sia contraria, si vede costretta ad accettare le condizioni imposte dai suoi genitori: sposerà il vincitore di uno speciale torneo con in palio proprio la sua mano. Poiché solo il primogenito di una nobile casata può parteciparvi, Merida decide di presentarsi lei stessa come pretendente.
20. The Impossible (2012)
The Impossible è un film di avventura e di sopravvivenza estrema, al pari di altri titoli che abbiamo sopra incontrato. A dirigerlo è lo spagnolo Juan Antonio Bayona, conosciuto soprattutto per il precedente The Orphanage. L’avventura qua si mescola con un racconto ispirato a fatti realmente avvenuti, rendendo il tutto più emozionante. Dietro la storia narrata si cela lo tsunami del 2004, che dall’Oceano indiano ha provocato effetti disastrosi su tutta la placca indo-asiatica. La sceneggiatura si concentra su una una famiglia americana in vacanza in Tailandia. Il cast del film è formato da un’intrepida Naomi Watts, un Ewan McGregor come ottima spalla e un giovanissimo Tom Holland.
Henry e Maria Bennett sono due coniugi americani che vivono in Giappone con i loro figli. La coppia decide di trascorrere alcuni giorni di vacanza in Tailandia. Le prime ore di relax sembrano filare lisce, ma una catastrofe ambientale sta per abbattersi sul nucleo familiare. Uno tsunami provoca effetti violenti e disastrosi, costringendo tutti ad una fuga disperata per evitare di essere sommersi. I quattro si trovano quindi divisi e ciascuno di loro dovrà lottare per la propria sopravvivenza e per riunirsi agli altri.
21. Master & Commander – Sfida ai confini del mare (2003)
Un classico d’avventura del 2003 è Master & Commander – Sfida ai confini del mare. Il lungometraggio è diretto da Peter Weir, che torna alla regia dopo il successo del precedente The Truman Show. Ne è protagonista un gigantesco Russell Crowe, che in quel periodo era un attore molto richiesto. D’altra parte, aveva da poco vinto l’Oscar per Il gladiatore. Nel cast figurano anche Paul Bettany e James D’Arcy. L’avventura si intreccia con la trama storica e la sceneggiatura è tratta dalla Saga di Aubrey e Maturin, scritta da Patrick O’Brian.
Siamo nel 1805 in piena era napoleonica. La Surprise, nave della marina reale britannica, è comandata dal capitano Jack Aubrey. A bordo presta servizio il medico Stephen Maturin, amico del capitano. Quest’ultimo riceve l’incarico di intercettare l’Acheron, una nave corsara francese in rotta nel Pacifico. Quest’ultima mira a portare la guerra anche nell’Oceano. Le due navi sono pertanto destinate a scontrarsi e in gioco c’è la supremazia marina e il dominio dell’Oceano. La prima battaglia avviene al largo delle coste del Brasile ed è la Surprise ad avere la peggio.
22. Il libro della giungla (2016)
Un altro classico del genere è Il libro della giungla, il live action realizzato da Jon Favreau. Il film si ispira all’omonimo romanzo di Rudyard Kipling, ma è più fedele al lungometraggio animato del 1967. Del resto, entrambi sono prodotti da Walt Disney Pictures. Il libro della giungla si inserisce in una ricca filmografia di rifacimenti di classici Disney con attori in carne e ossa ed è forse uno dei più riusciti. L’avventura è presente già dall’opera di partenza e viene ribadita anche nel film di Favreau. Come nella versione originale, c’è soltanto un personaggio umano che interagisce con gli animali della foresta.
Mowgli è un cucciolo d’uomo allevato dalla lupa Raksha. I suoi mentori sono il capobranco Akela e la pantera Bagheera, i quali lo rimproverano di usare utensili umani per sopravvivere alla dura legge della giungla, anziché comportarsi come un vero lupo. La quiete degli animali è presto disturbata da un nuovo abitante della giungla: Shere Khan, una feroce tigre del Bengala. Quest’ultima considera Mowgli un nemico e accusa i lupi per averlo preso con sé. Le parole di Shere Khan vengono prese sul serio dagli animali, che intendono riunirsi per prendere una decisione. Mowgli decide invece di allontanarsi volontariamente dalla giungla. Il suo viaggio non sarà privo di pericoli e ad accompagnarlo sarà la sempre fedele Bagheera.
23. Tarzan (1999)
Le storie di Mowgli e di Tarzan indubbiamente si somigliano, e questo dipende dall’appartenenza allo stesso genere. Entrambi i personaggi sono stati oggetto di numerosi adattamenti. Per quanto riguarda Tarzan, la migliore versione è il film d’animazione del 1999. La regia è di Kevin Lima e Chris Buck e dietro la sceneggiatura vi è sempre la letteratura di Edgar Rice Burroughs. Il lungometraggio ha inoltre vinto l’Oscar per la migliore canzone (You’ll Be in My Heart).
Nel 1880, una coppia di aristocratici inglesi naufraga al largo delle coste dell’Africa, dove costruiscono una casa in legno. I due vengono attaccati e uccisi da un leopardo e a salvarsi è soltanto il neonato, che era stato nascosto dalla madre. A trovarlo è Kala, una femmina di gorilla, richiamata dai pianti del bambino. Decide quindi di portarlo alla sua tribù e di crescerlo come un figlio, nonostante il parere contrario del suo compagno. Il bambino viene chiamato Tarzan e cresce come un gorilla, sforzandosi ogni giorno di tenergli il passo. Tempo dopo, giunge un gruppo di esploratori e Tarzan fa la conoscenza di Jane, rimanendo colpito dal fatto che abbia un aspetto simile al suo. È l’inizio di una nuova presa di coscienza.
24. Hunger Games (2012)
Un’importante saga di avventura è Hunger Games, che appartiene al filone rappresentato da quei film in cui il protagonista è sottoposto a prove di sopravvivenza estrema. All’origine c’è una serie di romanzi scritti da Suzanne Collins. Proprio a partire da questi, è stato prodotto il film diretto da Gary Ross e con protagonista una Jennifer Lawrence in forte ascesa. Al primo capitolo ne sono poi seguiti altri, tutti incentrati sulla figura dell’intrepida Katniss Everdeen.
Lo scenario è quello di un’America post-apocalittica. La democrazia ha ceduto e il paese si trova ora sotto una pesante dittatura. Tra le altre conseguenze provocate da questo colpo di stato si annovera una divisione in distretti. Per espiare alla colpa di un precedente tentativo di ribellione, gli abitanti devono pagare un prezzo molto caro. Annualmente si svolgono infatti gli Hunger Games, una sorta di reality game che va in onda in tutti i distretti e che ha la stessa portata dei Giochi Olimpici. Vengono selezionati a sorte un ragazzo e una ragazza per ogni distretto e poi inviati in un’arena, dove combattono all’ultimo sangue contro i loro avversari. Per evitare che sua sorella minore Primrose vada incontro a questo destino, la giovane Katniss Everdeen si offre volontaria.
25. Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017)
Non poteva mancare Jumanji – Benvenuti nella giungla, uno spassoso film con Dwayne Johnson. È diretto da Jake Kasdan e si tratta di un altro soggetto molto saccheggiato dalla settima arte. Il lungometraggio è infatti tratto da un celebre racconto di Chris Van Allsburg, noto autore di libri per ragazzi. Proprio da questo scrittore deriva il genere avventuroso, mantenuto dall’adattamento di Kasdan. Del cast fanno inoltre parte Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillian, Nick Jonas, Rhys Darby e Bobby Cannavale.
Mentre fa jogging sulla spiaggia, un uomo trova un gioco in scatola abbandonato, Jumanji. Rientrato a casa, decide di donarlo a suo figlio Alex, che però non sembra particolarmente entusiasta. Durante la notte, Jumanji si trasforma in videogioco ed Alex comincia a giocarci, venendo attirato al suo interno. Dieci anni dopo, il gioco viene rinvenuto da Spencer e Anthony, due studenti messi in punizione, nella cantina della scuola. Decidono quindi di condividere la scoperta con due loro compagni e, giocandoci, finiscono anche loro risucchiati da Jumanji e per cambiare aspetto. I quattro dovranno quindi affrontare diverse insidie.
26. Il mistero dei Templari (2004)
Per chi è stato adolescente nei primi anni 2000s, Il mistero dei templari sarà sicuramente un cult. Il film è stato anche oggetto di un sequel ed entrambe le storie sono dirette da John Turteltaub. Ad interpretarlo è Nicholas Cage, che viene affiancato da una Diane Kruger in forte ascesa. L’attrice tedesca era infatti esplosa grazie al kolossal Troy e diventata subito una delle più richieste. Completano il cast Justin Bartha, Sean Bean, Jon Voight, Harvey Keitel e Christopher Plummer. Si può guardare a Il mistero dei templari come all’Indiana Jones degli anni 2000s, sebbene sia molto lontano dai livelli raggiunti da Spielberg. In effetti anche in questo caso il protagonista è un archeologo attratto dall’avventura.
Ben Gates è l’ultimo discendente di un’importante famiglia di archeologi, tutti ossessionati dal tesoro perduto dei Templari. Il nonno gli lascia un messaggio in cui gli dice di cercare Charlotte e Ben scopre che si tratta di una nave riemersa dai ghiacci dell’Antartide a causa del riscaldamento globale. Decide quindi di partire per una spedizione. Quando però i suoi compagni di viaggio scoprono che Ben intende donare il tesoro in beneficenza ai musei, salgono i malumori e aumentano i nemici dell’archeologo.
27. Prince of Persia – Le sabbie del tempo (2010)
Altro film d’avventura degno di nota è Prince of Persia – Le sabbie del tempo. Si tratta ovviamente dell’adattamento del popolare videogioco ed è diretto dal regista Mike Newell. Nella carriera di Jake Gyllenhaal, protagonista della pellicola, rappresenta uno dei ruoli che più lo ha impegnato dal punto di vista fisico e si è dovuto allenare duramente. Accanto a lui troviamo Gemma Arterton, Bond girl in Quantum of Solace e attrice di Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese. Completano il cast Alfred Molina e il premio Oscar Ben Kingsley.
Persia, VIII. Il re buono Sharaman, già padre di due figli, decide di adottare un ragazzino trovato per strada, Dastan. Divenuto adulto, Dastan è l’eroico terzo Principe di Persia ed entra in possesso di un pugnale appartenente alla principessa Tamina. Sharaman è vittima di una trappola mortale ordita da suo fratello Nizam e Dastan viene ingiustamente accusato dell’omicidio del padre. Decide quindi di fuggire con Tamina, fatta prigioniera dal principe Tus. Per i due inizia una lunga avventura e Dastan scopre che il pugnale contiene un meccanismo in grado di riavvolgere il tempo.
28. Robin Hood (2010)
Sebbene non sia uno dei più riusciti di Ridley Scott o della filmografia di Robin Hood, il lungometraggio del 2010 è forse quello dove meglio emerge il genere avventuroso. Uno dei suoi limiti risiede nell’avere una trama e una regia alla disperata ricerca del grande successo fatto con il precedente Il gladiatore. Non mancano comunque degli spunti interessanti nel Robin Hood di Ridley Scott. Il più importante riguarda l’identità dei personaggi: Robin e Marian sono infatti rispettivamente interpretati da Russell Crowe e Cate Blanchett, due attori in età matura. In effetti siamo lontani dalle versioni che li vogliono giovani e dinamici, qui i personaggi sono piuttosto animati dalla coscienza e dal senso di responsabilità. Nel cast troviamo inoltre Mark Strong, Max von Sydow, William Hurt e Oscar Isaac.
Di ritorno dalle crociate, Robin Longstride e i suoi uomini, fedeli a re Riccardo Cuor di leone, si imbattono in un agguato di sir Godfrey, un nobile inglese al servizio del sovrano di Francia. Il gruppo apprende così che re Riccardo è già stato ucciso e Robin viene incaricato di portare la notizia alla famiglia reale. Al trono sale il principe Giovanni che, manovrato da sir Godfrey, non esita a imporre nuove tasse. Giunto a Nottingham, Robin fa la conoscenza di Lady Marian, Fra Tuck e alcuni ragazzi che vivono come fuorilegge. Robin decide quindi di unirsi a loro per derubare i ricchi e dare tutto ai poveri.
29. The Beach (2000)
Un film oggi un po’ dimenticato e legato perfino ad una pessima fama (candidatura ai Razzie per DiCaprio e triste storia della distruzione di Maya Bay per ospitare le riprese) è The Beach. Il lungometraggio è diretto da Danny Boyle dopo Trainspotting e Una vita esagerata. La sceneggiatura si basa sul romanzo L’ultima spiaggia di Alex Garland, futuro regista di Ex Machina e della serie Devs. Il cast comprende Leonardo DiCaprio, Tilda Swinton, Virginie Ledoyen, Robert Carlyle e Guillaume Canet.
Durante una vacanza a Bangkok, Richard, un giovane americano, incontra Daffy. Quest’ultimo gli racconta l’esistenza di una spiaggia dalla bellezza mozzafiato, ma sulla quale la sopravvvivenza non è facile e lui ne ha avuto esperienza diretta. Quando quest’ultimo si suicida, Richard trova la mappa dell’isola e convince una giovane coppia francese ad accompagnarlo. Una volta raggiunta la meta, vengono accolti dal gruppo che già vi abita e dalla loro leader, Sal, in cambio del silenzio sull’esistenza dell’isola. Per Richard sarà l’inizio di un’avventura e di un incubo.
30. Tomb Raider (2018)
Adattamento dell’omonimo videogame, anche Tomb Raider rientra tra i film di avventura. In questa sede però non abbiamo inserito il franchise originale con Angelina Jolie, ma il reboot con Alicia Vikander, che ne rappresenta una versione migliore. Il lungometraggio del 2018 è diretto da Roar Uthaug, regista norvegese e autore del disaster movie The Wave. Nel cast di Tomb Raider figurano inoltre Dominic West, Walton Goggins, Daniel Wu, Kristin Scott-Thomas e Derek Jacobi.
Nonostante suo padre sia stato ufficialmente dichiarato morto, la ricca ereditiera Lara Croft continua a cercarlo. Per questo rifiuta di entrare in possesso della multinazionale di famiglia, ma la sua tutrice Ana la convince a farlo. Al momento della firma però il notaio le consegna un rompicapo per accedere ad una chiave che apre una stanza segreta nel mausoleo di Croft Manor. Proprio a partire da qui, Lara riesce a ricostruire le tappe del viaggio del padre prima che sparisse senza lasciare traccia. Decide quindi di ripercorrerle e l’iter non sarà privo di insidie.