L’anno appena passato può essere sicuramente definito l’anno di Tom Cruise. Top Gun: Maverick è stato il principale protagonista del box-office di quest’anno ed è all’undicesimo posto tra le pellicole di maggiore incasso mondiale nella storia del cinema, seguito da un altro titolo con Cruise, Mission: Impossible – Fallout.
Gli anni passano ma Cruise rimane uno degli attori di punta e più amati dal pubblico. Gli incassi lo premiano sempre e dal 1996 è anche produttore. La sua filmografia più recente privilegia un cinema action, in cui si cimenta direttamente nelle acrobazie senza l’uso della controfigura. La sua carriera è così ricca di titoli che selezionare i più importanti risulta un’operazione alquanto ostica. Vediamo quindi i dieci migliori film con Tom Cruise, da quelli che lo hanno reso famoso in tutto il mondo ai più recenti.
1. Eyes Wide Shut (1999)
Capolavoro e testamento del maestro Stanley Kubrick. Cruise recita accanto a Nicole Kidman, allora sua consorte, e a Sydney Pollack. Eyes Wide Shut è tratto dal romanzo scandalo di Arthur Schnitzler Doppio sogno. Il film è passato alla storia soprattutto grazie alla lunga sequenza della festa massonica, in cui vediamo donne e uomini mascherati coinvolte in diverse attività promiscue. Eyes Wide Shut è un’esplorazione della libidine e della psiche umana, che si riflette proprio nei rispettivi punti di vista della coppia protagonista.
Cruise interpreta Bill Harford, un giovane e avvenente medico con una vita invidiabile: ricco, marito fedele di una splendida moglie e padre di una bambina. Il suo unico limite è quello di essere prigioniero della propria mentalità scientifica e del tutto estraneo dell’ambiguità della libidine. Finché il suo sistema di certezze entra in crisi e un percorso di iniziazione lo porta nei luoghi più oscuri del desiderio carnale, visto da un uomo che sembra toccarlo per la prima volta. Cruise si dimostra perspicace nell’adottare uno sguardo quasi infantile, come quello un bambino che sta aprendo gli occhi.
2. Magnolia (1999)
Altro capolavoro e altro grandissimo autore, nonché la migliore performance della carriera di Cruise. Curiosamente esce nello stesso anno di Eyes Wide Shut, quando lui era un attore al massimo della forma, abbastanza coraggioso da farsi coinvolgere in progetti altamente rischiosi.
Magnolia è il terzo lungometraggio di Paul Thomas Anderson, che in quel momento aveva appena mostrato al mondo l’industria de porno con Boogie Nights – L’altra Hollywood. Il film ha una durata impegnativa che si aggira sui 189 minuti, ma la coralità della narrazione e la sceneggiatura sorprendente fa sì che il tempo scivoli via facilmente.
Alla sua uscita, Magnolia fu un successo di critica e vinse l’Orso d’oro al Festival di Berlino. La performance di Cruise non passò certo inosservata e l’attore si aggiudicò il Golden Globe e il premio della Chicago Film Critics Association come miglior attore non protagonista, venendo però completamente ignorato dagli Oscar. Un vero peccato: Cruise è incredibile nel ruolo di Frank Mackey, uno stravagante e sinistro individuo che insegna tecniche di seduzione che si scoprirà consumato da un latente complesso edipico.
3. Collateral (2004)
Altra gigantesca performance di Cruise, sebbene all’uscita del film venne un po’ oscurata dall’attenzione rivolta al non protagonista Jamie Foxx, allora all’apice della sua popolarità e quell’anno vincitore del premio Oscar per il biopic su Ray Charles. Cruise ottenne tuttavia una candidatura agli Empire Award come miglior attore e agli MTV Movie Award come miglior cattivo.
Collateral è diretto da Michael Mann ed è uno dei migliori lavori del regista. La scelta più interessante consiste proprio nel far interpretare ad un attore così amato come Cruise un ruolo alquanto respingente. In più, l’alchimia tra lui e Foxx, che portano sulle loro spalle praticamente l’intero film, è incredibile.
Cruise è Vincent, un uomo elegante e brizzolato che si rivela essere in realtà un sicario freddo e spietato, al servizio di uomini molto potenti. Per portare a termine il suo prossimo incarico è disposto a tutto, persino a tenere in ostaggio per ore l’onesto Max Durocher, un tassista afroamericano.
4. I ragazzi della 56a strada (1983)
Al quarto posto troviamo un’altra collaborazione importante, questa volta con il pluripremiato Francis Ford Coppola. Al momento della lavorazione, Cruise ha all’incirca ventun anni e due film alle spalle, Amore senza fine e Taps – Squilli di rivolta, ma sta entrando rapidamente in ruoli di primo piano. Il suo terzo lungometraggio, I ragazzi della 56a strada è un vero e proprio cult. Nel cast con lui ci sono Ralph Macchio, Matt Dillon, Patrick Swayze, Rob Lowe, Diane Lane ed Emilio Estevez, tutti nomi che diventeranno sempre più importanti negli anni a venire.
Il film è un ritratto di una gioventù selvaggia, ribelle e incline alla violenza di strada che vede due fazioni opposte: da una parte, i ragazzi della classe operaia, dall’altra i figli della borghesia. Cruise è Steve, il migliore amico di Sondapop (Rob Lowe).
5. Nato il quattro luglio (1989)
Al quinto posto troviamo un’altra performance memorabile di Cruise. Anche questo è un film di altissimo livello ed è diretto da un Oliver Stone ai suoi tempi d’oro. Nato il 4 luglio esce nella fase in cui il regista realizza i suoi lavori più importanti: Platoon, Wall Street, JFK – Un caso ancora aperto e Assassini nati. È il periodo in cui i film del regista ottengono il plauso di pubblico e critica e arrivano spesso e volentieri agli Oscar. Non fa eccezione Nato il 4 luglio, che su otto candidature porta a casa la statuetta per la migliore regia e quella per il miglior montaggio. Nella categoria di miglior attore Cruise, già vincitore di un Golden Globe per questo ruolo, viene invece battuto da uno strepitoso Daniel Day-Lewis per Il mio piede sinistro.
Con Nato il 4 luglio Cruise si cimenta con una figura realmente esistita, quella di Ron Kovic, un marine volontario della guerra in Vietnam rimasto paralizzato alle gambe per una ferita riportata durante il conflitto e in seguito divenuto un convinto pacifista.
6. Rain Man – L’uomo della pioggia (1988)
Non poteva mancare la produzione con Cruise che si aggiudicò l’Oscar per il miglior film. Sebbene la scena sia tutta di un magnifico Dustin Hoffman, alla sua seconda statuetta con questo ruolo, Cruise si rivela un’ottima spalla accanto al suo illustre partner. Se poi aggiungiamo che nel cast è coinvolta anche la nostra Valeria Golino, perfettamente a suo agio con i colleghi americani, ne esce fuori un trio incredibile.
Probabilmente molti ricorderanno Rain Man – L’uomo della pioggia come il primo titolo di successo con un personaggio autistico, ma il lungometraggio di Barry Levinson è soprattutto incentrato sull’amore fraterno: due consanguinei molto diversi tra loro, che non si conoscono, non sono cresciuti insieme e ignorano l’uno l’esistenza dell’altro. La distanza è anche comunicativa: si esprimono in un modo così lontano e non sembrano comprendersi, eppure si dimostrano capaci di stabilire un legame emotivo forte.
Cruise interpreta Charlie Babbit, un uomo di successo e abituato ad avere tutto, ma emotivamente chiuso e incapace di assumersi le sue responsabilità. Sarà la scoperta di un fratello più grande di cui ignorava l’esistenza a cambiarlo in modo profondo.
7. Codice d’onore (1992)
Uno dei titoli più memorabili degli anni ’90 di cui conserviamo ancora oggi un buon ricordo e con un ottimo Tom Cruise. Il cast è poi arricchito da altri nomi altisonanti: Jack Nicholson, Demi Moore, Kevim Bacon e Kiefer Sutherland. Probabilmente è uno dei migliori film “in divisa” che si ricordino. La regia è di Rob Reiner, che in quel momento aveva alle spalle Misery non deve morire e Harry, ti presento Sally, due titoli molto emblematici dei primi anni ’90. Sceneggiatura e soggetto sono invece di Aaron Sorkin, oggi uno dei nomi più acclamati quando si tratta di scrivere per il grande schermo e dal 2017 anche regista.
Codice d’onore è un dramma giudiziario che vede coinvolto un esercito dei marines e una base navale a Guantanamo. Un soggetto che offre diversi spunti per raccontare un’America diversa e in modo molto sottile. Cruise interpreta il tenente Daniel Kaffee, un uomo d’onore che viene coinvolto nel processo come avvocato difensore.
8. Minority Report (2002)
Altro titolo immancabile è Minority Report, diretto dal maestro Steven Spielberg, con il quale Cruise collaborerà anche nel successivo La guerra dei mondi (2005). Si tratta di uno sci-fi abbastanza importante, essendo ispirato a Rapporto di minoranza, un racconto nato dalla penna Philip K. Dick, autore del romanzo che si cela dietro al successo di Blade Runner, Il cacciatore di androidi. Il successo di Minority Report è tale che da questo film è stato nel 2015 tratto un’omonima serie TV.
Cruise è coinvolto in un cast stellare con Colin Farrell, Samantha Morton, Max von Sydow, Lois Smith, Peter Stormare e Jessica Harper. Minority Report immagina uno scenario futuristico in cui gli omicidi non esisteranno più grazie ad alcuni individui in grado di prevederli. Tom Cruise è John Anderton, il capitano dell’apposita sezione Precrimine, che si troverà costretto a dimostrare la propria innocenza per un suo futuro omicidio.
9. Il colore dei soldi (1986)
Con Il colore dei soldi entriamo in un’esperienza molto significativa per Cruise. L’anno è il 1986, lo stesso in cui l’attore statunitense raggiunge il successo con Top Gun. Con Il colore dei soldi ha modo di recitare accanto a Paul Newman, uno dei più grandi attori della storia del cinema, peraltro nel ruolo del suo allievo. Il film è tratto da un omonimo romanzo Walter Tevis ed è un sequel de Lo spaccone, già adattato per il grande schermo da Robert Rossen nel 1961. La regia è questa volta affidata a Martin Scorsese con Newman che riprende il ruolo di Eddie lo svelto e vince l’Oscar come miglior attore protagonista. Accanto ai due interpreti principali troviamo inoltre Mary Elizabeth Mastrantonio e John Turturro.
Cruise entra in scena con il personaggio di Vincent Lauria, un giovane e talentuoso giocatore di biliardo dal carattere esuberante che trova un mentore proprio in Eddie lo svelto.
10. Operazione Valchiria (2008)
L’ultimo lungometraggio di questa classifica è del 2008 ed è diretto da Bryan Singer, lo stesso autore de I soliti sospetti e Bohemian Rhapsody. Si tratta di un mix di dramma, guerra e storico. È un film di strategia militare ed è un altro Cruise in divisa dopo Codice d’onore. Accanto all’attore recitano anche Kenneth Branagh, Bill Nighy, Tom Wilkinson, Clarice van Houten e Terence Stamp.
Operazione Valchiria racconta l’attentato ordito da alcuni ufficiali tedeschi ai danni di Adolf Hitler il 20 luglio 1944. Alla guida di questa operazione c’era il colonnello Claus von Stauffenberg, interpretato da Tom Cruise. Si tratta di un personaggio abbastanza importante e già al centro di numerose trasposizioni. Il ruolo è stato infatti interpretato da Sebastian Koch, Brad Davis, Paolo Graziosi e Bernhard Wicki.