Pur provenendo dal cinema d’autore e indipendente, Louis Garrel si è fatto presto notare dal grande pubblico, complice un volto indimenticabile da attore d’altri i tempi. All’età di quasi 40 anni conserva ancora intatta quell’aura da eterno ragazzino. Il film che lo ha fatto conoscere è stato sicuramente The Dreamers – I sognatori di Bernardo Bertolucci, lo stesso che ha lanciato Eva Green.
L’attore francese proviene da una famiglia di artisti: i suoi genitori sono il regista della Nouvelle Vague Philippe Garrel e l’attrice Brigitte Sy, anche musa del padre. Suo nonno Maurice era anch’egli un attore, come pure sua sorella minore Esther, e il suo padrino è Jean-Pierre Léaud, interprete lanciato in età giovanissima dal regista François Truffaut. Pur non spiccando per doti attoriali particolarmente rilevanti, Louis Garrel è riuscito ad essere un divo e in generale sembra sempre a suo agio nel cinema d’autore. In effetti, sebbene abbia partecipato a pochissime pellicole di sicuro successo, è un attore molto conosciuto dal pubblico.
Vediamo ora i dieci migliori film con Louis Garrel, da quelli che lo hanno reso celebre ai più recenti.
1. The Dreamers – I sognatori (2003)
Al primo posto non poteva non esserci The Dreamers – I sognatori. Non tanto perché è stato il film con cui il pubblico ha conosciuto Louis Garrel, ma perché si tratta di un titolo spesso associato al suo autore, Bernardo Bertolucci. Un’intera generazione di cinefili è cresciuta con questo film, instaurando un rapporto quasi speculare con i suoi protagonisti. The Dreamers racconta infatti la gioventù sessantottina evitando facili cliché e prediligendo una rappresentazione intrisa di sogno e bellezza.
Il lungometraggio è un adattamento di un racconto di Gilbert Adair, intitolato The Holy Innocents. La trama è ambientata nella Parigi del 1968, alla vigilia della rivoluzione sessuale e dell’imminente movimento socio-culturale. È qui che arriva Matthew, uno studente americano alienato e che non parla francese. Garrel interpreta Théo, fratello gemello di Isabelle, una giovane da cui Matthew è subito attratto. Tra i tre si instaura un ménage à trois non privo di sfumature incestuose.
2. L’ufficiale e la spia (2019)
Al secondo posto troviamo L’ufficiale e la spia, uno degli ultimi e più riusciti lavori del regista Roman Polanski e forse la migliore interpretazione di Louis Garrel. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, il film è stato preceduto da non poche polemiche a causa dei precedenti trascorsi legali del regista. Si tratta comunque di un lavoro magnifico, che è riuscito a conquistare persino una giuria titubante come quella presieduta dall’argentina Lucrecia Martel, vincendo infine il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria.
Il film è tratto da una storia vera e ha per protagonista assoluto Jean Dujardin nei panni del tenente colonnello Georges Piquart. Garrel interpreta invece Alfred Dreyfus, un giovane soldato ebreo e sottufficiale di Piquart che nel 1894 viene dichiarato colpevole di alto tradimento. Contro di lui inizia un processo che ha tutta l’aria di essere stati spinto dall’antisemitismo dilagante nell’Europa di fine ‘800. Piquart si batterà per scoprire la verità.
3. Les amants réguliers (2005)
Al terzo posto troviamo Les amants réguliers, un film diretto da suo padre Philippe Garrel, che arriva subito dopo il successo di The Dreamers – I sognatori e che restituisce l’attore all’ambiente in cui sembra più a suo agio. Sicuramente la crescente popolarità di Louis contribuisce molto all’attenzione riservata a Les amants réguliers e a far scoprire un cinema fino a quel momento rimasto un po’ in ombra. Il film viene presentato in concorso a Venezia, dove vince sia il Leone d’argento per la migliore regia e il Premio Osella per il miglior contributo tecnico alla fotografia di William Lubtchansky. Esce perfino nelle sale italiane, cosa insolita a quei tempi per un film francese in bianco e nero, dalla durata di poco più di tre ore, pochissimi attori, una sola star e distribuito con il titolo originale.
Per questo film Louis Garrel riceverà in seguito il Premio César come migliore promessa maschile. Come il precedente The Dreamers – I sognatori, anche questo è ambientato nella primavera del ’68. Garrel interpreta François Dervieux, un giovane poeta che conduce una vita bohémien e che viene accusato di aver disertato il servizio militare.
4. Saint Laurent (2014)
Un’altra importante collaborazione nella carriera di Louis Garrel avviene sul set di un lungometraggio ancora indistribuito in Italia, Saint-Laurent. Il film di Bertrand Bonello non va confuso con il quasi omonimo Yves Saint-Laurent di Jalil Lespert, che pure condivide lo stesso anno di uscita. Si tratta di un biopic che in patria ha avuto un sacco di successo, ottenendo perfino dieci candidature ai César. Tra queste, figurava anche quella a Louis Garrel come migliore attore non protagonista. L’unica statuetta vinta dal film è però quella per i costumi di Anaïs Romand.
Il lungometraggio racconta la biografia del celebre regista francese Yves Saint-Laurent, interpretato dallo scomparso Gaspard Ulliel. Accanto a lui passano tutta una serie di personaggi che corrispondono a figure che sono state fondamentali nella sua crescita personale e professionale. Louis Garrel ha il ruolo di Jacques de Bascher, amante di Saint-Laurent stroncato dall’HIV nel 1989.
5. Piccole donne (2019)
Una delle rarissime apparizioni di Louis Garrel in un lungometraggio “made in USA” la si deve a Greta Gerwig e alla sua personalissima trasposizione di Piccole donne, dall’omonimo romanzo di Louisa May Alcott. Non è la prima volta che l’attore ha a che fare con un cast internazionale (era già successo con Planetarium di Rebecca Zlotowski), ma questa volta è letteralmente circondato da star di Hollywood. La sua partecipazione si spiega col fatto che il Piccole donne di Greta Gerwig non è certo una pellicola patinata, ma un film in cui la regista libera la propria fantasia e lascia che i corpi degli attori si muovano come in una danza.
La storia è naturalmente quella che conosciamo tutti, non essendo la prima volta che nel cinema viene adattato il romanzo della Alcott. Il film segue le vicende delle quattro sorelle March: Jo, Amy, Beth e Meg. Lo sfondo è la New York del 1868 con Jo che tenta la carriera di scrittrice. Louis Garrel interpreta Friedrich Bhaer, un giovane professore che si interessa agli scritti di Jo.
6. Le vele scarlatte (2022)
Al sesto posto troviamo il lavoro attualmente più recente di Garrel. Dietro la macchina da presa c’è un italiano, Pietro Marcello, un regista proveniente dal cinema indipendente e che vanta una lunga esperienza come documentarista. A lui si deve Martin Eden, un adattamento atemporale dell’omonimo romanzo di Jack London interpretato da Luca Marinelli. Con Le vele scarlatte Marcello dirige per la prima volta un cast interamente francese. Ritroviamo alcuni volti noti: Noémie Lvovksy, Yolande Moreau e naturalmente Louis Garrel.
Le vele scarlatte è l’adattamento di un omonimo romanzo di Aleksandr Gorin, ma il regista sposta l’ambientazione dall’originale Unione sovietica alla Francia rurale. La storia è quella di una giovane orfana di madre malvista dalla burbera comunità contadina a causa della sua indole sognatrice. Il suo destino è collegato a delle vele scarlatte che dovrebbero portarla via dal luogo da cui si sente alienata. Louis Garrel interpreta Jean, un pilota che precipita nel villaggio della giovane, incarnando quindi l’uomo del destino.
7. L’uomo fedele (2018)
Oltre che attore, Louis Garrel è anche regista. Ha esordito nel 2008 con il cortometraggio Mes copains, a cui è seguito un secondo corto, poi un lungometraggio abbastanza buono, Due amici, ed altri lavori ancora. Il miglior prodotto di questa filmografia è sicuramente L’uomo fedele, che lo vede coinvolto sia davanti che dietro la macchina da presa. Il cast è molto semplice ma ben orchestrato e conta sostanzialmente di tre nomi: Louis Garrel, Laetitia Casta (sua moglie nella vita reale) e Lily-Rose Depp.
Al centro de L’uomo fedele troviamo una trama sentimentale, che tra l’altro è un elemento ricorrente in quasi tutta la filmografia del padre di Louis, Philippe. L’attore interpreta Abel, che viene lasciato da Marianne perché aspetta un figlio non suo. I due sono destinati a rivedersi anni più tardi e la relazione a rinascere.
8. L’ombra di Caravaggio (2021)
Altro film italiano in cui abbiamo visto Louis Garrel è L’ombra di Caravaggio, l’ultima fatica di Michele Placido. Si tratta di un dramma storico che è andato molto bene al botteghino, nonostante sia stato vietato ai minori di sei anni per contenuti riguardanti armi, violenza e sesso. Il film prevede un cast franco-italiano che comprende Riccardo Scamarcio, Louis Garrel, Isabelle Huppert, Michele Placido, Micaela Ramazzotti e Vinicio Marchioni.
L’ombra di Caravaggio racconta della condanna a morte del celebre pittore del ‘600 in seguito ad un omicidio. Da quel momento, per Caravaggio inizia una lunga fuga. Nel tentativo di graziarlo, Papa Paolo V invia un misterioso inquisitore con l’intento di raccogliere testimonianze sul pittore per capire se sia un folle o un genio. L’inviato viene chiamato “l’ombra” e ad interpretarlo è proprio… Louis Garrel!
9. La gelosia (2013)
Un altro film in cui Louis Garrel viene diretto dal padre è La gelosia. Si tratta di un lungometraggio in cui ancora resiste quel fiero spirito da Nouvelle Vague che caratterizza l’intera filmografia di Philippe Garrel. La gelosia viene presentato in concorso a Venezia, per poi approdare nelle sale italiane grazie a Movie Inspired. Accanto a Louis Garrel recitano sua sorella Esther e Anna Mouglalis, divenuta nota per il ruolo di Patrizia in Romanzo criminale.
Il protagonista del film si chiama anche lui Louis ed è anch’egli un attore. Si tratta praticamente di un alter ego dello stesso Garrel figlio. La trama si concentra soprattutto sul suo rapporto con Claudia, attrice come lui. Louis cerca in tutti i modi di fare di lei una star, ma la relazione entra a poco a poco in crisi.
10. Mon roi – Il mio re (2015)
Un altro film da citare vede coinvolto Louis Garrel in un ruolo più piccolo ed è Mon roi – Il mio re. È diretto da Maïwenn, con cui Garrel tornerà a lavorare nel successivo DNA – Le radici dell’amore, ed è tutto imperniato sulla trascinante performance di Emmanuelle Bercot, giustamente premiata a Cannes (in ex aequo con Rooney Mara per Carol). Nel cast figurano anche Vincent Cassel e Isild Le Besco.
Mon roi – Il mio re descrive una relazione sentimentale finita da una prospettiva femminile. Protagonista è Tony, tenace avvocatessa e donna passionale, che all’inizio del film si trova in riabilitazione dopo un incidente sugli sci. In quei giorni ha modo di riflettere sul suo turbolento amore per Georgio. Louis Garrel interpreta Solal, il fratello di Tony.