Jamie Lee Curtis è stata sicuramente una delle interpreti di punta a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90. Figlia degli attori Tony Curtis e Janet Leigh, ha la recitazione nel DNA e, ruolo dopo ruolo, il pubblico l’ha vista trasformarsi come attrice. Da eroina dei film horror è diventata un’icona sexy e i suoi lavori vengono ancora oggi riproposti sulla TV e sulle varie piattaforme.
Ancora oggi è una lavoratrice instancabile, oltre che una persona molto attenta all’attualità, e non ha certo perso la voglia di scherzare nelle interviste. Quest’anno l’abbiamo vista in due pellicole di successo: Halloween Ends, in cui ha ripreso i panni di Laurie Strode, proprio quel ruolo che ha lanciato la sua carriera; l’altro è Everything Everywhere All at Once insieme a Michelle Yeoh. Per quest’ultima performance in particolare sembra che la Curtis abbia ottime chance per l’Oscar come migliore attrice non protagonista.
Ripercorriamo quindi la sua carriera con gli otto migliori film con Jamie Lee Curtis, da quelli che l’hanno resa celebre ai più recenti.
1. Halloween – La notte delle streghe (1978)
Come tutti sapranno, la carriera di Jamie Lee Curtis è iniziata con un horror cult degli anni ’70. È un film di cui abbiamo già parlato in concomitanza con la notte del 31 ottobre perché era una visione perfetta per quella serata. Il successo di Halloween – La notte delle streghe è testimoniato dai numerosi sequel, sebbene non tutti riusciti. Certo è che l’originale del 1978 è la summa di tutta l’opera di John Carpenter.
Laurie Strode è sicuramente tra i personaggi più memorabili della Curtis, soprattutto perché l’ha interpretata, ad intervalli di tempo, per così tanti anni. Si potrebbe perfino affermare che Laurie è cresciuta con Jamie.
Nella notte di Halloween nel 1963 il piccolo Michael Myers, di soli otto anni, uccide a coltellate sua sorella Judith. In seguito a questo evento, viene rinchiuso in manicomio e affidato alle cure del dottor Sam Loomis. Quindici anni dopo però riesce a fuggire e a seminare il terrore uccidendo chiunque incontri sul suo cammino. Nel suo mirino finisce anche Laurie Strode, una diciassettenne che arrotonda lavorando come babysitter.
2. Una poltrona per due (1983)
Siamo a novembre e questo è sicuramente un film di cui sentiremo parlare presto, visto che è tradizione che vada in onda sui nostri schermi durante le festività di Natale. Una poltrona per due è il titolo più popolare di John Landis e vede protagonisti Dan Aykroyd ed Eddie Murphy. Nel cast è ovviamente coinvolta anche Jamie Lee Curtis, che appare qui in versione sexy. In una spassosa intervista, l’attrice si è detta entusiasta del fatto che le TV italiane stiano tenendo in vita il suo seno dei ventun anni.
Nella Filadelfia bene Louis Winthorpe III è un agente di cambio che conduce una vita appagante e al massimo. Durante la Vigilia di Natale, il suo destino si incrocia con quello di Billy Ray Valentine, un senzatetto che vive di piccole truffe. Il secondo urta accidentalmente il primo e Louis grida all’aggressore chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. L’episodio dà vita ad una scommessa che ruota attorno a cosa spinga un individuo al successo o al crimine e per questo ai due viene proposto di scambiarsi le rispettive vite.
3. Un pesce di nome Wanda (1988)
Al terzo posto troviamo un’altra riuscitissima commedia. La Curtis non è il solo elemento in comune con Una poltrona per due: anche qui la troviamo parte di un cast stellare. Sul piano della performance sono entrambi due film di altissimo livello.
Un pesce di nome Wanda è diretto dall’inglese Charles Crichton, regista che aveva negli anni ’50 realizzato L’incredibile avventura di Mr. Holland e La colpa del marinaio. Un pesce di nome Wanda è forse il suo lavoro più popolare. Ha ricevuto la candidatura all’Oscar per la migliore regia e quella per la migliore sceneggiatura originale e fruttato la statuetta per il miglior attore non protagonista ad un irresistibile Kevin Kline.
Per quanto riguarda la Curtis, anche qui la vediamo impegnata in un ruolo sexy, ma il suo personaggio è più scaltro, desiderabile e desiderato di quello di Una poltrona per due. In effetti, per il ruolo di Wanda Gershwitz ricevette perfino la candidatura ai Golden Globe come migliore attrice in una commedia.
A Londra una banda di insoliti criminali guidata da George Thomason è autrice di un furto di gioielli. Tra i complici ci sono Wanda Gershwitz e Otto West, che si fingono fratelli ma in realtà sono amanti e cercano di incastrare George per tenersi la refurtiva. Quest’ultima però non si trova nel nascondiglio indicato. Wanda decide allora di avvicinare Archie Leach, avvocato difensore di George, per sedurlo e farsi dare informazioni sulla refurtiva. La gelosia di Otto, unita ad una serie di equivoci, manda però ogni volta tutto all’aria.
4. True Lies (1994)
Tra i titoli più celebri con Jamie Lee Curtis c’è sicuramente True Lies, che è un misto di azione, spionaggio e commedia. È diretto da un maestro del cinema di genere, James Cameron, che all’epoca veniva dal successo di Terminator 2 – Il giorno del giudizio. Accanto alla Curtis c’è Arnold Schwarzenegger, che aveva già collaborato ai precedenti lavori di Cameron.
True Lies è stato un successo di pubblico e critica e valse l’agognato Golden Globe alla Curtis, che poté quindi rifarsi dell’occasione persa con Un pesce di nome Wanda. Il film fu però oggetto di accuse di sessismo e misoginia e attacchi da parte della comunità musulmana.
Harry Tasker conduce una doppia vita: tutti lo conoscono come un rappresentante informatico, ma in realtà l’uomo è una spia che agisce in gran segreto. Una nuova missione lo porta per caso a contatto con la Crimson Jihad, una pericolosa organizzazione terroristica. Nel frattempo, sua moglie Helen, sentendosi sempre più trascurata, accetta la corte di un rivenditore di auto, provocando la gelosia di Harry.
5. Cena con delitto – Knives Out (2019)
Tra i lavori più recenti e riusciti di Jamie Lee Curtis c’è Cena con delitto – Knives Out, un brillante giallo alla Agatha Christie con un registro aggiornato ai nostri tempi. È diretto da Rian Johnson ed arriva due anni dopo Star Wars: Gli ultimi Jedi. Qui l’attrice si trova a collaborare con un cast stellare formato da Daniel Craig, Ana de Armas, Chris Evans, Toni Collette, Michael Shannon, Don Johnson, Katherine Langford e Christopher Plummer. L’approccio degli interpreti è teatrale e ciascuno sembra perfettamente calato nel proprio ruolo. In particolare, spiccano le prove di Daniel Craig, elegante e dotato detective, e Ana de Armas, che è quella che mostra uno stile più innovativo. L’accoglienza pure è stata molto favorevole e Cena con delitto non può che essere annoverato tra i titoli più fortunati della Curtis.
L’anziano Harlan Thrombey, scrittore di gialli a capo di una facoltosa famiglia, viene improvvisamente trovato morto. Apparentemente sembrerebbe un suicidio, ma alcune strane coincidenze rimangono senza risposta. Il caso viene quindi affidato ad un investigatore privato, tale Benoit Blanc, e i familiari sono tutti sospettati. L’unica ad avere un alibi è la giovane Marta Cabrera, infermiera di Thrombey che, a sorpresa, si scopre essere la sola erede designata nel testamento. La ragazza ha uno strano disturbo: ogni volta che mente, vomita. Per questo, Blanc decide di farsi assistere nelle indagini e smascherare finalmente il vero assassino.
6. Quando l’estate muore (1986)
Meno popolare degli altri titoli menzionati, ma tra i migliori con protagonista Jamie Lee Curtis. Quando l’estate muore (As Summers Die) è diretto da Jean-Claude Tramont e vede l’attrice recitare a fianco ad una grandissima professionista della settima arte: Bette Davis. Oggi le informazioni su questo film un po’ dimenticato sono esigue, ma sappiamo che la Curtis ha un ruolo elegante ed è tra le ultime apparizioni della Davis.
Quando l’estate muore è un film girato per la TV e con poche ambizioni artistiche, ma è incantevole per il modo in cui vengono delineati i personaggi. Il soggetto nasce da un omonimo romanzo di Winston Groom, nome che si cela dietro ad un importante adattamento per il grande schermo: Forrest Gump.
Sul finire degli anni ’50, la società americana è fortemente influenzata dai pregiudizi razziali. Quando in una cittadina della Louisiana l’avvocato Willie Croft accetta di difendere una donna nera contro una facoltosa famiglia, la scelta non è accolta con favore. Tuttavia, l’uomo trova due alleate speciali: un’eccentrica anziana signora e la sua affezionata nipote.
7. Nick & Gino (1988)
Ci avviciniamo alla fine di questa classifica con un altro prodotto piccolo ma molto interessante nella carriera della Curtis. Nick & Gino è diretto da Robert M. Young, un regista indipendente poco conosciuto dal grande pubblico ma subito notato dalla critica. A lui si deve infatti Alambrista! – Il clandestino, del 1977, l’esordio che in poco tempo raccoglie premi in giro per il mondo, inclusi la Caméra d’or a Cannes e la Concha de oro al Festival di San Sebastian.
Con Nick & Gino l’attrice statunitense recita accanto a due volti simbolo degli anni ’80, entrambi legati ad un grande film: Tom Hulce, ovvero il Mozart di Amadeus, e Ray Liotta, poi divenuto noto soprattutto per Quei bravi ragazzi.
Dominick ed Eugene, rispettivamente chiamati Nick e Gino, sono due gemelli ventiseienni molto diversi tra loro: il primo ha un ritardo mentale, il secondo ha una vita felice e appagata. Tra i due si insinua Jennifer, ex collega universitaria di Gino. Un drammatico evento farà emergere l’origine dei problemi di Nick e il rapporto tra i due ne uscirà rafforzato.
8. Blue Steel – Bersaglio mortale (1989)
Ultimo film di questa classifica è Blue Steel – Bersaglio mortale. Si tratta di un misto di thriller e azione, nonché del terzo lungometraggio girato da Kathryn Bigelow, che negli anni 2000 sarà la prima donna a cui verrà assegnato l’Oscar come migliore regia (per The Hurt Locker). È sicuramente un lavoro in cui già si vedono quelli che saranno i punti cardine dello stile della Bigelow, che diventerà col tempo sempre più solido.
Qui la Curtis indossa la divisa della polizia, si muove con determinazione, interagisce in un ambiente prevalentemente maschile ed è protagonista di una serie di sequenze mozzafiato. È sicuramente un film molto dalla parte delle donne e che mette in discussione i ruoli di genere in tempi non sospetti: dall’action man, figura particolarmente emblematica di una certa cinematografia degli anni ’80, si passa qui ad una action woman in senso stretto.
Megan Turner è una giovane agente della polizia di New York tenace e sicura di sé. Un giorno sventa una rapina in un supermercato uccidendo il suo obiettivo. Il gesto è eroico, ma un imprevisto la mette nei guai: uno dei testimoni si impossessa della sua pistola causando così la sospensione della Turner, che diviene automaticamente sospettata di un eccesso di legittima difesa. Come se non bastasse, l’uomo che l’ha incastrata sembra ossessionato da lei e desideroso di entrare nella sua vita.