Una delle attrici più richieste del momento è sicuramente la britannica Florence Pugh. Dopo averla vista in sala con Don’t Worry Darling, presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e diretto da Olivia Wilde, è poi approdata su Netflix con Il prodigio di Sebastián Lelio. Tra i suoi prossimi progetti figurano A Good Person, diretto dal suo compagno Zach Braff, Oppenheimer di Christopher Nolan e il misterioso The Maid.
A soli 26 anni la Pugh ha il curriculum di una veterana ed intrattiene i suoi fan realizzando delle cover sul suo canale YouTube (Flossie Rose) o cimentandosi ai fornelli su Instagram. Vediamo, quindi, quali sono i migliori film con Florence Pugh, dalle prime apparizioni, ai film che l’hanno resa famosa.
1. Piccole donne (2019)
Il progetto più riuscito a cui ha preso parte è sicuramente Piccole donne, nuova trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Louisa May Alcott realizzato da Greta Gerwig. Si tratta di un testo già molto saccheggiato dal mercato audiovisivo, ma questa nuova versione è indubbiamente una delle più riuscite. Il lavoro della Gerwig è sapiente e mette in primo piano le relazioni tra i personaggi. Pur avendo ben centrale il personaggio di Jo March, interpretato da Saoirse Ronan, ne esce un racconto perlopiù corale.
Florence Pugh interpreta Amy March, sorella e nemesi della protagonista, che da ragazzina viziata diventa una donna colta e in grado di stare alle regole sociali e, a tratti, persino cinica. Il ruolo di Amy è valso alla Pugh la sua prima nomination all’Oscar come migliore attrice non protagonista.
2. Midsommar – Il villaggio dei dannati (2019)
Un film controverso e fortemente divisivo, ma assolutamente meritevole di essere annoverato tra i lavori più interessanti della Pugh. Midsommar – Il villaggio dei dannati è diretto da Ari Aster, che già aveva spiazzato con il suo Hereditary – Le radici del male. Una delle caratteristiche più interessanti di questo film è quella di essere un horror che rinuncia alle classiche atmosfere cupe e avvolte in una fotografia oscura. Al contrario, Midsommar prevede quasi esclusivamente scene ambientate in pieno giorno e con una luce rassicurante. L’elemento horror è costituito dall’esperienza dei protagonisti e dagli effetti emotivi che questa genera in loro.
La Pugh è Dani Ardor, una studentessa di psicologia e unica sopravvissuta ad una tragedia familiare che cerca disperatamente una nuova figura in cui riversare il proprio affetto. Questa sembra essere rappresentata da Christian, il suo ragazzo, che lei decide di seguire in un viaggio in Svezia, inizialmente tutto al maschile, per il solstizio d’estate. Per il gruppo sarà l’inizio di un incubo.
3. Lady Macbeth (2016)
Al terzo posto troviamo invece il film con cui la Pugh ha iniziato a farsi notare, merito di un posto in concorso al Torino Film Festival nel 2016, dove ha vinto il Premio Scuola Holden per la migliore sceneggiatura. Prima di Lady Macbeth, la Pugh era già stata protagonista di The Falling, un film mai arrivato in Italia. Con il suo secondo lungometraggio si cimenta in un dramma di impostazione teatrale e con un personaggio alquanto difficile.
Lady Macbeth è diretto dal britannico William Oldroyd e segna il trampolino di lancio anche per un altro attore sempre più presente nei nostri schermi, Cosmo Jarvis (Persuasione, L’ombra della violenza e Peaky Blinders). A dispetto del titolo, il film non c’entra nulla con Shakespeare. La fonte d’ispirazione è infatti il racconto di Nikolaj Leskov Lady Macbeth del distretto di Mcensk.
Florence Pugh interpreta Catherine, una giovane e ingenua fanciulla data in sposa ad un uomo che non ama e capace di trasformarsi, in breve tempo, prima in una focosa e appassionata amante, poi in una spietata autrice di un delitto senza castigo.
4. Una famiglia al tappeto (2019)
Al quarto posto troviamo una commedia e un ruolo rock per la popolare e giovane attrice. Una famiglia al tappeto segna il debutto sul grande schermo del regista Stephen Merchant, che aveva in precedenza scritto e diretto alcuni episodi di The Office.
La Pugh è protagonista di un cast che comprende Nick Frost, Dwayne Johnson, Lena Headey e Jack Lowden. La fonte di ispirazione di Una famiglia al tappeto è il documentario The Wrestlers: Fighting with My Family. Il film è infatti un biopic ispirato alla figura di Saraya-Jade Bevis, meglio conosciuta come Paige (in onore a Paige Matthews, personaggio di Streghe), lottatrice degli show di WWE.
La Pugh interpreta il suo ruolo evitando tutti i cliché sul wrestling. La sua Paige è sia una tipa tosta e adrenalinica che una ragazza semplice che sta vivendo una favola che va oltre la sua immaginazione.
5. Il prodigio (2022)
Al quinto posto troviamo invece il suo titolo al momento più recente. È uscito direttamente su Netflix ed è diretto dal regista cileno Sebastián Lelio, premio Oscar per Una donna fantastica (2017). Si tratta di una sorta di Anna dei miracoli in chiave religiosa e con un approccio più antropologico. Un dettaglio importante emerge subito sullo stile di Lelio: ci viene mostrato il set, un po’ come succedeva nella mini-serie di Hagai Levi Scene da un matrimonio.
Ne Il prodigio l’attrice è Lib Wright, una giovane vedova della seconda metà dell’800 che lavora come infermiera. L’azione prende avvio quando le viene affidato un nuovo incarico: osservare la piccola Anna O’Donnell, che rifiuta cibo da mesi dicendo di nutrirsi di manna dal cielo. La mentalità istruita e anticonformista della Wright la porterà allo scontro con una comunità completamente asservita alla fede.
6. Outlaw King – Il re fuorilegge (2018)
Anche l’ultimo titolo presentato è un prodotto uscito direttamente su Netflix e si tratta sempre di un dramma in costume. È diretto da David Mackenzie, regista di Hell or High Water e Young Adam, ed è completamente incentrato su un maestoso Chris Pine, che interpreta il re Roberto I di Scozia. Nel cast figurano inoltre Aaron Taylor-Johnson e Stephen Dillane. Si tratta di un film eroico in cui prevalgono le figure maschili e con sequenze alla Braveheart – Cuore impavido. Il risultato è un po’ lontano dalle aspettative, ma Outlaw King – Il re fuorilegge risulta comunque un prodotto abbastanza buono.
Florence Pugh è Elizabeth de Burgh, regina consorte e seconda sposa del re. Il suo è un ruolo principesco, sia per il personaggio interpretato, per il portamento ostentato dall’attrice che per i costumi di scena, ma la sceneggiatura le regala anche alcuni momenti di forte drammaturgia.