Quello di Anya Taylor-Joy è sicuramente uno dei volti che, ultimamente, vediamo più spesso e volentieri sul grande schermo. L’attrice ha anche partecipato alla serie Peaky Blinders ed è stata protagonista della mini-serie in sette puntate La regina degli scacchi, tra le più viste su Netflix. Il suo viso è magnetico e le basta uno sguardo per comunicare un’emozione o un’intenzione. La sua biografia è altrettanto interessante: nata a Miami da una famiglia con origini inglesi, scozzesi, argentine e spagnole, ha trascorso la sua infanzia a Buenos Aires e Londra e oggi ha la cittadinanza britannica.
La sua carriera, dopo alcune partecipazioni tagliate dal montaggio finale o non accreditate, prende il via con un ruolo da protagonista in The Witch. Da lì in poi, l’attrice si è scelta sempre ruoli molto interessanti e attualmente è sui nostri schermi con Amsterdam, l’ultima fatica di David O. Russell. Per celebrare un’attrice così giovane e già in piena ascesa, vi proponiamo l’elenco dei sei migliori film con Anya Taylor-Joy, quelli che ci hanno regalato delle superbe interpretazioni dell’attrice statunitense.
1. Split (2016)
Dopo il successo di The Witch e il suo ruolo in Morgan, Anya Taylor-Joy si conferma per la terza volta una grande interprete di film horror. Questa volta ha tra le mani il ruolo della ragazza rapita dal cattivo, ma il suo personaggio è così ricco di sfumature e spunti sorprendenti che non si lascia inghiottire dalla magistrale prova di James McAvoy. In Split, l’attore scozzese è infatti una presenza ingombrante, ma la performance di Anya è perfetta. Lo sguardo deciso e tagliente che rivolge alla poliziotta nel finale, segno di rinascita del suo personaggio, è qualcosa che non si dimentica. In più, la sceneggiatura le riserva momenti di forte ambiguità.
Regista di Split è M. Night Shyamalan, praticamente un veterano del cinema horror, che lo declina ancora una volta in una forma completamente nuova. La paura che proviamo di fronte a questo film è legata all’incolumità dei vari personaggi che si trovano a confronto con l’imprevedibile figura di Kevin Wendell Crumb. In Split, la giovane e disillusa Casey Cook viene rapita insieme ad altre due coetanee da un uomo misterioso. Rinchiuse in delle stanze senza uscita, le ragazze escogitano un difficile piano di fuga. Quello che però ancora non sanno è che il loro rapitore è un uomo affetto da disturbo dissociativo dell’identità e ogni volta che lui le visita si presenta con una personalità diversa.
2. Glass (2019)
Al secondo posto tra i migliori film interpretati dalla Taylor-Joy troviamo il sequel di Split, che con Ubreakable – Il predestinato va a formare una complessa trilogia firmata Shyamalan. In Glass l’attrice riveste i panni di Casey Cook, ma la posizione del suo personaggio è un po’ diversa rispetto al film precedente. Questa volta Kevin diventa più centrale e il ruolo di Casey diventa secondario. La ragione di questa scelta è da ricercarsi nella presenza massiccia di ben tre figure con cui la ragazza deve confrontarsi: Kevin, David Dunn e Elijah Price. In effetti, Glass è insieme sequel di Split e crossover di Unbreakable. Tuttavia, Casey avrà comunque un ruolo chiave nella vicenda e questa volta più che mai vengono approfonditi il suo carattere e il rapporto con il suo ex rapitore, che non sembra esente da echi di una sindrome di Stoccolma.
Dopo la sua fuga, Kevin Wendell Crumb è ancora vivo e ha rapito altre quattro ragazze. David Dunn è sulle sue tracce per liberarle, ma quando i due uomini sono faccia a faccia, vengono interrotti dall’intervento delle autorità locali. Si risvegliano quindi in un istituto per la sanità mentale, dove è ricoverato anche Elijah Price, antico rivale di David. Ad aiutare i tre ad affrontare i rispettivi demoni mentali troviamo la dottoressa Ellie Staple. Cosa lega questi uomini? Chi è il più pericoloso tra loro?
3. Ultima notte a Soho (2021)
Un altro titolo molto importante nella filmografia di Anya. Qui l’attrice è protagonista a fasi alterne insieme ad un’altra notevole interprete della sua stessa generazione, Thomasin McKenzie. Il regista Edgar Wright utilizza entrambe in un modo che può ricordare ciò che Luis Buñuel fece con Carole Bouquet e Ángela Molina. Soltanto che qui le due attrici non impersonano lo stesso personaggio, ma instaurano un rapporto più complesso tra i rispettivi caratteri.
In Ultima notte a Soho la Taylor-Joy è Sandie, un’aspirante cantante di night club vissuta nella Londra degli anni ’60. La vediamo sfilare con una camminata elegante che ben si sposa con la sua raffinata acconciatura e il suo abbigliamento d’altri tempi. Eppure il film è un horror e spesso l’attrice si trova avvolta da una fotografia che sembra omaggiare Dario Argento.
La giovane Ellie Turner arriva in città per studiare come stilista al London College of Fashion. Dopo una serie di peripezie, finisce nel monolocale dell’anziana Mrs. Collins. Qui la notte, Ellie sogna di essere Sandie, una sofisticata donna degli anni ’60. I destini delle due si intrecciano e si confondono fino a che Ellie non si ritrova sempre più travolta dal mondo di Sandie e da una drammatica realtà.
4. The Witch (2015)
Il film che ha lanciato Anya Taylor-Joy segnando la sua ascesa. The Witch è completamente incentrato su di lei che è una giovanissima protagonista di intensi primi piani. Si tratta anche il lungometraggio d’esordio di Robert Eggers, un regista che, con tre lavori all’attivo, ha dimostrato di avere una linea registica ben chiara. Il sodalizio tra i due verrà inoltre ripreso nel più recente The Northman.
The Witch è un’opera abbastanza complessa, che mescola diversi temi e porta sullo schermo suggestioni completamente nuove. Siamo nel New England nel 1630. Il predicatore William viene allontanato con tutta la sua famiglia dalla comunità puritana, dalla quale è malvisto a causa del suo estremismo religioso. Il nucleo familiare si trasferisce quindi in campagna, conducendo un’esistenza prevalentemente contadina. Tutto cambia il giorno in cui Thomasin, la figlia adolescente, smarrisce il fratellino Samuel, in fasce e non ancora battezzato. Da quel momento, la famiglia si ritroverà al centro di una serie di orrori e di eventi sempre più estremi.
5. The Northman (2022)
Di nuovo un film di Robert Eggers, nonché il più recente dei suoi. Questa volta il regista non si muove sul territorio dell’orrore, che aveva inciso pure sul suo secondo lungometraggio, The Lighthouse. The Northman è infatti un dramma storico con incursioni nel fantastico. Il film affonda le sue radici nel Gesta Danorum di Saxo Gramaticus, dedicato alla storia della Danimarca e della Scandinavia in generale. È proprio qui che compare per la prima volta il personaggio del principe Amleto, poi ripreso da Shakespeare nella sua omonima tragedia.
In The Northman, la Taylor-Joy interpreta Olga, una schiava esperta di magia a cui si lega sentimentalmente Amleth, il personaggio interpretato da Alexander Skarsgård. Nel cast figurano anche Nicole Kidman, Claes Bang, Ethan Hawke, Willem Dafoe e Björk. Siamo nella Norvegia dell’anno 895. Il re Aurvandill viene assassinato dal fratello Fjölnir, che subito si impossessa del suo regno insieme alla regina vedova Gudrún. Scampato alla morte, Amleth, figlio del re, viene cresciuto da una tribù di vichinghi. Divenuto adulto e memore di una vecchia profezia, Amleth si imbarca in un viaggio in patria per vendicare il padre assassinato.
6. Emma. (2020)
L’ultimo film di questa lista non è certo un titolo che spicca per contenuto innovativo o originalità, ma ha un buon lavoro di regia ed è un prodotto ben confezionato nonché godibilissimo. In più, ha una sceneggiatura che permette alla nostra attrice di far leva su alcune sue doti finora rimaste un po’ in ombra.
Emma. è un adattamento di un omonimo romanzo di Jane Austen, già trasposto sul grande schermo nel 1996 da Douglas McGrath e con protagonista Gwyneth Paltrow. Autrice di questa nuova versione è la fotografa statunitense Autumn de Wilde. Anche in questo caso, il cast è stellare e comprende Johnny Flynn, Mia Goth, Josh O’Connor, Gemma Whelan, Tanya Reynolds e Connor Swindells. A catturare l’occhio però sono soprattutto i magnifici costumi di Alexandra Byrne.
Nell’Inghilterra di inizio ‘800, Emma Woodhouse è una giovane agiata e sempre più sola dopo il matrimonio della sua unica amica. Affascinata dalla misteriosa Harriet Smith, Emma sembra finalmente aver trovato una compagnia adeguata. Nel frattempo arriva la stagione dell’amore ed Emma deve affrontare proposte di matrimonio non volute e altri dilemmi sentimentali.