Di recente l’abbiamo vista in Irma Vep, la serie diretta da Olivier Assayas, dove dà il meglio di sé con una performance camaleontica, forse tra le migliori della sua carriera. E attualmente, Alicia Vikander ha un film in post-produzione, Firebrand di Karim Ainouz.
Il successo dell’attrice è stato in forte ascesa già dal suo film-rivelazione, Royal Affair di Nikolaj Arcel. In quel momento, la Vikander veniva da una lunga esperienza come ballerina e poi come attrice di cinema e TV in patria (la Svezia), dove è stata spesso accostata ad Ingrid Bergman.
Oggi il suo curriculum è ben consolidato e vanta diversi titoli interessanti, tanto da ottenere infine il ruolo di Lara Croft. Vediamo quindi quali sono i sei migliori film con Alicia Vikander, le pellicole assolutamente da vedere se siete dei fan dell’attrice svedese.
1. Ex Machina (2015)
Probabilmente la sua migliore interpretazione cinematografica, in generale seconda solo ad Irma Vep. Il film è stato un po’ penalizzato dalla sua uscita in concomitanza con The Danish Girl, che ha eguagliato per popolarità e livello di performance Ex Machina. Lo sci-fi di Alex Garland è un prodotto molto sofisticato e qui la Vikander sfoggia un’interpretazione decisamente impegnativa, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Dell’attrice svedese vediamo praticamente solo il volto, vestendo i panni di un nuovo tipo di robot molto astuto e non ancora completato. L’approccio della Vikander al suo personaggio risalta di più grazie al massiccio supporto di regia, fotografia, effetti speciali e il lavoro dei suoi due partner di scena: Oscar Isaac e Domnhall Gleeson.
In Ex Machina, il giovane e brillante programmatore Caleb Smith accetta l’invito dell’eccentrico miliardario Nathan Bateman, CEO della società per cui lavora, in una casa intelligente e piuttosto isolata. Bateman gli offre ospitalità e un lavoro ad un progetto segreto: deve infatti testare Turing Ava, un’intelligenza artificiale con sembianze femminili, per cercare di capire se questa possa rappresentare o meno un pericolo per l’umanità. Ex Machina ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali, ricevendo inoltre una candidatura per la migliore sceneggiatura originale.
2. Anna Karenina (2012)
Primo film in lingua inglese per la Vikander. Sebbene non impersoni il ruolo dell’eroina, che ha invece il volto di Keira Knightley, l’attrice svedese ha qui un ruolo abbastanza centrale quanto dolce e candido. La Vikander interpreta infatti la giovane Kitty, sorella minore di casa Alexandrovna, le cui vicende si intrecciano con quelle del personaggio del titolo. Si tratta di una delle migliori trasposizioni di Anna Karenina di Lev Tolstoj, anche se il regista Joe Wright ricostruisce la familiarità tra i personaggi sacrificando qualche altro elemento dell’opera originale. La pellicola vanta un cast stellare e qui la Vikander incontra Domnhall Gleeson, che ritroverà qualche anno più tardi proprio sul set di Ex Machina.
La storia è quella che conosciamo tutti: Anna Karenina è l’infelice moglie dell’ufficiale Karenin. La sua vita cambia grazie all’incontro con il Conte Aleksej Vronskij. Tra i due scoppia un amore impossibile e la passione porterà Anna ad infrangere tutte le regole su cui è fondata la società russa del XIX secolo.
3. The Danish Girl (2015)
Veniamo ora al film che segna la consacrazione definitiva di Alicia Vikander, il ruolo per il quale ha vinto (non troppo) a sorpresa l’Oscar come migliore attrice non protagonista. Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, The Danish Girl è stato salutato subito come un lungometraggio acchiappa-premi. L’occhio è caduto subito sulla performance di Eddie Redmayne, ma alla fine è stata proprio Alicia la vera rivelazione. L’attrice interpreta un personaggio realmente esistito: Gerda Wegener, pittrice danese e moglie di Einar, il primo uomo ad essersi sottoposto ad un intervento di transizione sessuale.
Il film è diretto da Tom Hooper, regista de Il discorso del re e Les Misérables. The Danish Girl racconta la storia di una coppia felice, Einar e Gerda Wegenar, due artisti attivi nella Copenaghen degli anni ’20. Tutto cambia quando Gerda, per gioco, decide di ritrarre il marito in abiti femminili. Da quel momento, Einar inizia a maturare il dubbio di aver sempre vissuto nel corpo sbagliato. La sua profonda crisi di identità sessuale lo porterà infine ad intraprendere una scelta coraggiosa.
4. Royal Affair (2012)
Al quarto posto della nostra lista troviamo il lungometraggio che ha lanciato l’attrice sulla scena internazionale. Fino a quel momento, infatti, la Vikander aveva lavorato esclusivamente in pellicole prodotte in patria. Con Royal Affair, ha l’occasione di collaborare ad una produzione di Danimarca/Svezia e Repubblica Ceca, accanto ad un magistrale Mads Mikkelsen. Dopo un’anteprima fortunata al Festival di Berlino, Royal Affair venne nominato all’Oscar come miglior film straniero gareggiando per la Danimarca.
Diretto da Nikolaj Arcel, il film è un dramma storico in cui la Vikander interpreta la principessa Carolina Matilda di Hannover, un personaggio molto sofferto. L’azione è ambientata nella Danimarca del ‘700, dove il re Christian VII imbarazza la corte a causa dei suoi comportamenti spesso impulsivi e poco dettati dalla lucidità. L’unica persona che sembra avere una discreta influenza su di lui è il medico di corte Johann Struensee. Quando il re sposa per interesse Carolina Matilda di Hannover, non mostra alcun riguardo per la giovane regina, lasciando così il campo libero alla passione tra lei e Struensee.
5. La luce sugli oceani (2016)
Un’altra prova super-impegnativa che vede la Vikander, allora 27enne, al centro di un melodramma che la mette di fronte ad una storia di istinto materno. La luce degli oceani è probabilmente un film d’altri tempi e il successo riscosso non è quello che ci si aspetterebbe da un titolo del genere. Ma parliamo di un prodotto che ha tutte le carte in regola: la regia di Derek Cianfrance, la fotografia di Adam Arpakaw e tre interpreti straordinari. Accanto alla Vikander recitano infatti suo marito Michael Fassbender e il premio Oscar Rachel Weisz.
Tratto da un romanzo di L.M. Stedman, La luce degli oceani è quella del faro di Janus Rock, un’isola al largo delle coste australiane. Guardiano del faro è Tom Sherbourne, un reduce della prima guerra mondiale che con sua moglie Isabel sogna di metter su famiglia. La donna, già provata da due aborti spontanei, si è ormai rassegnata a non avere più figli. Quando i due trovano una bambina su una barca sopravvissuta ad una tempesta, decidono di non segnalare l’accaduto e crescere la piccola come se fosse loro.
6. Sir Gawain e il Cavaliere Verde (2021)
L’ultimo film di questa lista è forse meno memorabile di altri per la performance della Vikander, ma è sicuramente tra i progetti più ambiziosi a cui abbia mai preso parte. Sir Gawain e il Cavaliere Verde, il cui titolo originale è The Green Knight, è il lavoro più travagliato di David Lowery. Una volta realizzato, questo lungometraggio ha infatti avuto un iter non facile a causa della pandemia COVID-19.
Qui la Vikander veste i panni di Essel, l’amante del protagonista interpretato da Dev Patel, un personaggio elegante e allo stesso tempo tragico. Tratto da un omonimo poema cavalleresco del XIV secolo, Sir Gawain e il Cavaliere Verde racconta di uno dei cavalieri della Tavola Rotonda alla corte di Re Artù.