I film della serie horror di Nightmare, con Robert Englund nel ruolo di Freddy Krueger, sono entrati nell’immaginario collettivo, affermandosi come dei veri e propri fenomeni cinematografici degli anni ‘80 e ‘90. La saga si compone di 8 film (compreso un crossover) che, tra scene inquietanti, battute cult e fiumi di sangue, hanno intrattenuto migliaia di ragazzi e contribuito a creare la mitologia di Krueger, il serial killer dei sogni dal volto sfigurato e con un guanto di pelle dotato di lame affilate.
Nell’articolo che segue vi spiegheremo in che ordine guardare i film di Nightmare, a cominciare dal primo, diretto da Wes Craven, fino agli ultimi. Non mancheranno dettagli e curiosità su ogni singolo sequel. Siete pronti ad esplorare il mondo degli incubi? 1, 2 e 3… Freddy aspetta te.
1. Nightmare – Dal profondo della notte (1984)
Nightmare – dal profondo della notte, scritto e diretto da Wes Craven, è il primo film della serie che farà di Robert Englund, interprete di Freddy Krueger, uno dei personaggi più amati dell’horror, oltre che un’icona pop con una spiccata presenza nell’immaginario collettivo.
Il film è uscito nel 1984 ma è ambientato nel 1981. Una ragazza, Tina, fa un incubo nel quale viene inseguita da un uomo col volto sfigurato che indossa un cappello, maglia a righe e un guanto di pelle dotato di lame affilate.
Successivamente, durante una serata tra amici a casa sua, Tina scopre che la sua amica Nancy Thompson (Heather Langenkamp, la protagonista del film) ha sognato lo stesso uomo: “Artigli? È pazzesco quello che dici, Tina, mi fai ricordare il sogno che ho fatto ieri notte.”
Quando Tina viene uccisa nel sonno, e il suo corpo viene letteralmente trascinato sulle pareti e sul soffitto della stanza per poi essere smembrato da colpi di rasoio invisibili, il suo fidanzato Rod viene accusato dell’omicidio. Nancy prova a difendere Rod e spiega al tenente di polizia Donald Thompson (che è anche suo padre) che Tina era tormentata da strani incubi, ma ovviamente non viene creduta.
A questo punto, l’uomo dei sogni inizia a tormentare Nancy. La ragazza scopre che si tratta dello spirito demoniaco di Freddy Krueger, un uomo di 35 anni, pedofilo e serial killer, che negli anni ’60 aveva ucciso molti bambini di Elm Street, ma poi era stato giustiziato dai genitori inferociti, che gli avevano dato fuoco all’interno di una caldaia abbandonata. Krueger è tornato e usa i sogni dei ragazzi come veicolo per ucciderli nel sonno, ma può anche fare le sue apparizioni nel mondo reale, sotto diverse sembianze. Anche se i ragazzi provano a stare svegli a tutti i costi, alla fine si addormentano sfiniti e si ritrovano a dover sfuggire a Krueger, che vuole ucciderli per vendicarsi.
L’uomo nero non è morto, | ha gli artigli come un corvo, | fa paura la sua voce, | prendi subito la croce. | Apri gli occhi, resta sveglio, | non dormire questa notte…
Nightmare – dal profondo della notte è tante cose. È uno dei migliori film horror di sempre, è il cult di tante serate da brivido su Italia 1 per la generazione cresciuta negli anni ’80, ma anche uno dei primi film di una futura superstar come Johnny Depp. Al tempo stesso è anche uno dei film più spaventosi della serie di Nightmare, perché la presenza di Freddy Krueger qui è ridotta all’essenziale e il suo aspetto mostruoso è quasi sempre lasciato in ombra, in modo che l’immaginazione dello spettatore contribuisca a renderlo reale. Heather Langenkamp non è la solita ragazzina urlante alle prese col mostro, ma una ragazza intelligente e determinata che, nel suo piccolo, rappresenterà un modello forte per le ragazze e per i giovani gay dell’epoca.
Di Nightmare è stato realizzato anche un remake, uscito nel 2010 e diretto da Samuel Bayer. Il film, con Jackie Earle Haley nel ruolo di Freddy Krueger e un cast formato da Rooney Mara, Kellan Lutz e Connie Britton, non ha avuto il successo commerciale e di critica che i produttori speravano.
Una curiosità sul film: L’idea alla base di Nightmare è tratta da una storia vera, quella di alcuni profughi laotiani di etnia Hmong, da poco arrivati negli States, che morirono nel sonno in circostanze inquietanti e mai spiegate. Un caso di cui si parlò in una serie di articoli del Los Angeles Times, in cui veniva spiegato che gli Hmong credono nell’esistenza di uno spirito maligno, lo tsuam, che si manifesterebbe sotto sembianze femminili a coloro che intendono sottrarsi all’incarico di sciamano. Alcuni ragazzi di questa tribù, iniziarono ad essere tormentati da sogni così spaventosi che facevano di tutto per restare svegli ed evitare di addormentarsi. Quando, inevitabilmente, si addormentavano, morivano nel sonno, lanciando delle urla di terrore. Le autopsie alle quali furono sottoposti i corpi dei ragazzi non rilevarono nessun problema di salute.
Per quanto riguarda invece il personaggio di Freddy Krueger, Craven ha spiegato di essersi ispirato ad un bullo che lo infastidiva a scuola e che si chiamava Fred Krueger.
2. Nightmare 2 – La rivincita (1985)
Nightmare 2 – La rivincita, diretto da Jack Sholder e uscito nel 1985, è ambientato cinque anni dopo i fatti raccontati nel primo film, quindi teoricamente nel 1986. Se avete deciso di guardare i film della saga di Nightmare in ordine, potreste anche saltare questo secondo capitolo e passare direttamente al terzo film, che è il sequel diretto del primo.
Per quanto Nightmare 2 sia un film canon, quindi un film ufficiale della serie, rappresenta una parentesi che non aggiunge molto alla mitologia della saga. L’unico personaggio del primo film che ritroviamo in questo sequel è Freddy Krueger e l’unico legame che questo film ha col primo è che vede protagonista Jesse Walsh (Mark Patton), un ragazzo che si è trasferito insieme alla sua famiglia nella casa di Elm Street in cui abitavano Nancy e sua madre.
Ovviamente, anche Jesse inizia a fare degli incubi in cui Krueger lo perseguita, ma riuscirà a capire cosa sta accadendo solo quando lui e la sua amica Lisa Webber ritroveranno i diari di Nancy in cui lei descrive dettagliatamente gli spaventosi sogni che faceva prima di affrontare il mostro.
Rispetto al primo film viene inserito il tema della possessione. Jesse inizia ad essere posseduto da Freddy e arriva a uccidere al suo posto. Inizialmente, la sua famiglia, che pure assiste a strani e inquietanti fenomeni in casa, crede che Jesse abbia un problema di droga o di squilibrio mentale.
Un altro aspetto molto discusso di Nightmare 2 è il sottotesto gay. Alla sua uscita la critica lo definì “il film horror più gay di sempre” a causa di scene omoerotiche e scelte narrative che suggerivano l’omosessualità del protagonista. Una delle sequenze, per dire, si svolge in un locale fetish gay, ma sono anche presenti nudi maschili e persino la scena kink di una sculacciata sotto le docce. Questo ha sollevato numerosi dibattiti, anche tra il protagonista e lo sceneggiatore David Chaskin, che alla fine ha ammesso che questa componente gay era voluta.
Una curiosità sul film: in numerose scene del film, soprattutto di tensione, si sente l’inizio di una canzone di Kate Bush, The Saxophone Song. Tra l’altro, il protagonista ha un poster della cantante appeso sulla porta della sua camera. 37 anni dopo, un’altra canzone di Kate Bush, Running Up That Hill è stata scelta per la colonna sonora di Stranger Things 4, proprio la stagione della serie in cui c’è anche Robert Englund, il Freddy di Nightmare.
3. Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987)
Nightmare 3 – I guerrieri del sogno è il miglior film della serie e si riallaccia alla storia di Nancy Thompson raccontata nel primo film. Al tempo stesso, è il primo film della saga in cui l’anno di uscita corrisponde a quello degli eventi raccontati nella storia. Siamo nel 1987, e Freddy Krueger è di nuovo sulle tracce degli ultimi ragazzi di Elm Street. Stavolta, però, dovrà vedersela di nuovo con Nancy, oltre che con un gruppo di giovani molto uniti.
La trama di Nightmare 3 vede Nancy Thompson (Heather Langenkamp) più adulta rispetto a quando l’abbiamo conosciuta. Oggi è una terapeuta del Westin Hills Psychiatric Hospital e affianca il dottor Neil Gordon (Craig Wasson) che si sta occupando di sette ragazzi che hanno diversi disturbi psichiatrici. La prima che incontriamo nel film è Kristen Parker (Patricia Arquette) che sua madre ha fatto ricoverare dopo averla trovata in bagno con i polsi tagliati. Poi c’è Jennifer Caulfield, che sogna di lavorare come attrice e ha la tendenza a procurarsi bruciature di sigarette sulle braccia. Will Stanton è in sedia a rotelle dopo un tentativo di suicidio. Taryn White è una ex tossicodipendente in via di guarigione. Joey Crusel, il più giovane di tutti, è rimasto traumatizzato da un incubo e non parla più. Poi ci sono Philip Anderson, che soffre di sonnambulismo, e Roland Kincaid, un ragazzo di strada.
Kristen, in particolare, ha il “dono” di riuscire a far entrare fisicamente le persone nei suoi sogni. Questo sarà fondamentale quando, insieme agli altri e con l’aiuto di Nancy, dovrà affrontare Freddy.
Il punto di forza di Nightmare 3, diretto da Chuck Russell, è il modo in cui è stata resa sullo schermo l’amicizia tra i pazienti del Westin Hills. Al netto di molte scene cult, come quella dell’infermiera sexy che “incatena” il povero Joey al letto, la sceneggiatura firmata da Wes Craven, Bruce Wagner e Frank Darabont (Il Miglio Verde, Le ali della libertà e The Walking Dead) è incentrata sul rapporto tra i protagonisti e fa in modo che gli spettatori più giovani si sentano parte del gruppo.
Tra i personaggi del film viene introdotta anche Suor Mary Helena, ovvero Amanda Krueger, la madre di Freddy, morta da anni. Amanda aveva concepito Freddy dopo essere stata stuprata per giorni dai pazienti di un ospedale psichiatrico.
Nel cast del film, oltre agli attori già citati e a Robert Englund, spiccano Laurence Fishburne e John Saxon – attore che era già apparso nel primo Nightmare e in uno dei migliori film di Dario Argento, Tenebre – mentre, in un piccolo cameo, c’è anche la diva anni ’50 Zsa Zsa Gabor.
Una curiosità sul film: Nella serie The Midnight Club di Mike Flanagan (la cui uscita su Netflix è prevista per l’autunno 2022), Heather Langenkamp interpreta un ruolo che, sulla carta, ricorda molto quello da lei interpretato in Nightmare 3: quello di una dottoressa che si occupa di un gruppo di ragazzi, ospiti di una struttura.
4. Nightmare 4 – Il non risveglio (1988)
Nightmare 4 – Il non risveglio è uscito nel 1988 ed è ambientato nello stesso anno. I protagonisti, oltre a Robert Englund nel ruolo di Freddy, sono alcuni dei ragazzi che abbiamo conosciuto nel terzo film, Kristen, Kincaid e Joey, che sono usciti dalla Westin Hills e cercano di tornare alle loro vite. Ai personaggi che già conosciamo se ne aggiungono altri: Rick e Alice Johnson, Dan, Sheila e Debbie.
Kristen non ha perso la sua capacità di trascinare le altre persone nei suoi sogni ed è convinta che Krueger tornerà a tormentarli, nonostante sia stato ucciso. Questo è motivo di discussione tra lei e i suoi amici, che vorrebbero lasciarsi tutto alle spalle e condurre una vita normale. Purtroppo, le intuizioni di Kristen si riveleranno giuste e lei e gli altri ragazzi si ritroveranno a dover lottare di nuovo contro l’assassino.
Il ruolo di Kristen, che nel terzo film era interpretato da Patricia Arquette, qui è affidato a Tuesday Knight. Questo perché la Arquette, dopo il terzo Nightmare, aveva deciso di accettare “ruoli più consistenti”.
Per quanto riguarda Alice, invece, il personaggio di Lisa Wilcox avrà un ruolo da protagonista nel film successivo, il quinto. In Nightmare, infatti, c’è sempre stato un susseguirsi di protagoniste che, di volta in volta, si trovavano a lottare contro Krueger e, in qualche caso, a difendere i propri amici.
Una curiosità sul film: Wes Craven, regista del primo film, aveva proposto il suo soggetto per Nightmare 4 – Il non risveglio, ma i produttori Sara Risher e Robert Shaye lo rifiutarono e preferirono il soggetto sul “Dream Master”, come prosieguo ideale del concept sui “Dream Warriors”. Risher raccontò che, prima di iniziare il film, aveva chiesto a Craven se avesse idee. “La sua idea era illogica. Era sui viaggi nel tempo attraverso i sogni, che rompono tutte le regole del sogno. Rifiutammo e decidemmo di portare avanti l’idea di William Kotzwinkle, sul Dream Master, che pensavamo fosse pazzesca.”
5. Nightmare 5 – Il mito (1989)
Nightmare 5 – Il mito è uscito nel 1989 ed è ambientato nello stesso anno, dopo gli eventi del quarto film della serie. Il titolo italiano punta più sull’icona e sul “mito” adolescenziale che è diventato Freddy Krueger, un mostro diverso da come lo abbiamo conosciuto nel primo film, meno inquietante e più “mattatore”. Il titolo originale, invece, The Dream Child, chiarisce sin da subito che entra in gioco un bambino, magari proprio il figlio di Freddy.
Nel quinto Nightmare, Alice (Lisa Wilcox) e Dan sono una coppia e lei inizia ad avere strane visioni. Non sa ancora che è rimasta incinta di Dan, ma lo scoprirà in circostanze tragiche. La situazione si complica quando Krueger inizia ad usare il bambino che Alice porta in grembo per riprendere il controllo sulla vita della ragazza e tornare ad uccidere.
Una curiosità sul film: Un anno dopo l’uscita di Nightmare 5, il regista Stephen Hopkins, rinnegò completamente il film, dichiarando che le riprese erano state fatte in fretta e senza un budget adeguato. “Dopo che ho finito di girare il film, New Line e la MPAA hanno tagliato completamente tutto. Quello che era un film decente con alcune buone scene, è diventato un film imbarazzante. Non riesco neanche più a guardarlo.”
6. Nightmare 6 – La fine (1991)
Nightmare 6 – La fine è uscito nel 1991 ma è ambientato nel prossimo futuro, cioè nel 1999. Come suggerisce il titolo (e ancor di più il titolo americano, Freddy’s Dead: The Final Nightmare), il film era stato concepito per essere l’ultimo della serie. Ovviamente non sarà così, perché Freddy Krueger tornerà altre due volte sullo schermo (tre, se includiamo il remake).
Nella trama di Nightmare 6, un ragazzo affetto da una forte amnesia (il cui nome generico è John Doe, lo stesso che viene assegnato a persone o cadaveri di cui non si conoscono le generalità) viene trovato a vagare per le strade di una cittadina nei pressi di Springwood, consegnato ad un riformatorio e affidato ad una psicologa, la dottoressa Maggie Burroughs. Maggie scopre che lei e il ragazzo fanno gli stessi incubi ricorrenti e decide di aiutarlo a ricordare chi è.
Il film uscì in 3D, da vedere con gli occhiali stereoscopici, ma di fatto solo l’ultima parte del film era effettivamente in 3D. Robert Englund riprende il suo ruolo di Freddy Krueger e, in un cameo, appare anche Johnny Depp (ma non nel ruolo di Glen Lantz che aveva interpretato nel primo film).
Una curiosità sul film: Peter Jackson scrisse una sceneggiatura per Nightmare 6 che non fu utilizzata. Nella sua storia, gli adolescenti di Springwood non vedono più Freddy come una minaccia e, addirittura, assumono sonniferi per entrare nel suo mondo.
7. Freddy vs. Jason (2003)
Freddy vs. Jason è un crossover tra la serie di Nightmare e quella di Venerdì 13. Nonostante sia l’ultimo film di entrambe le saghe, cronologicamente si colloca dopo Nightmare 6 – La fine e dopo Jason va all’inferno. Al tempo stesso, Freddy vs. Jason è il film che ha incassato di più nella serie di Nightmare e in quella di Venerdì 13.
Freddy Krueger e Jason Voorhes sono i protagonisti indiscussi di questo film che mette in scena l’epico scontro tra i due mostri più iconici del cinema horror recente.
Freddy (Robert Englund) si trova all’Inferno e non riesce più ad introdursi nei sogni dei ragazzi di Elm Street. Con gli scarsi poteri che gli sono rimasti, Krueger resuscita Jason Voorhes (Ken Kirzinger) e lo manipola in modo tale da fargli iniziare ad uccidere i ragazzi di Elm Street, così da far credere di essere tornato a seminare il panico. Questo gli permette di acquistare forza e tornare ad uccidere.
Una curiosità sul film: Robert Englund ha dichiarato che il suo make up era così spesso che, durante le scene con il fuoco, non riusciva neanche ad avvertire il calore delle fiamme.
8. Nightmare – Nuovo incubo (1994)
Il settimo e ultimo film della serie di Nightmare è tra i migliori della serie dal punto di vista cinematografico. Si tratta, infatti, di un horror metacinematografico che non ha nessun collegamento con la mitologia costruita dai precedenti film; vede infatti protagonisti gli attori principali del primo film – ovvero Heather Langenkamp, Robert Englund, ma anche John Saxon – nei ruoli di loro stessi ma alle prese Freddy Krueger che, da personaggio di finzione, è diventato reale ed è entrato nelle loro vite.
Alla regia del film ritroviamo Wes Craven (autore del primo Nightmare) che naturalmente appare nella pellicola nei panni di se stesso. La trama di Nightmare 7 vede Heather Langenkamp che vive a Los Angeles con la sua famiglia ed è in trattative con la New Line Cinema per riprendere il ruolo di Nancy Thompson in un nuovo film della saga. Dal momento in cui inizia a fare strani sogni, a ricevere telefonate inquietanti da fan ossessionati da lei e ad essere svegliata da terremoti e incubi, Heather non può fare a meno di notare che l’atteggiamento di suo figlio Dylan sta cambiando in modo repentino e preoccupante.
Heather prova a parlarne con Wes Craven, il quale ammette di aver fatto sogni precognitivi nei quali, l’ultimo film di Nightmare, aveva liberato un’entità soprannaturale che adesso è intenzionata ad uccidere l’attrice per poter entrare nel mondo reale.
Un altro aspetto interessante di Nightmare – Nuovo incubo è il look di Freddy Krueger, cmolto diverso da come appare nei precedenti film: le cicatrici sul viso sono più ampie, il volto è più scavato e spigoloso e, soprattutto, al posto del guanto c’è una mano scarnificata, con artigli possenti che escono dalle punte delle dita come se ne facessero parte.
Una curiosità sul film: In Nightmare 7, David Newsom interpreta Chase Porter, il marito di Heather Langenkamp. Questo ruolo era stato proposto al vero marito dell’attrice, David LeRoy Anderson, anche lui esperto di effetti speciali (come il personaggio del film) ma questi rifiutò. Inoltre, le scene in cui Langenkamp è perseguitata da uno stalker, sono ispirate ad episodi reali vissuti dall’attrice con un fan talmente ossessionato da lei, che la costrinse a trasferirsi in Gran Bretagna.