Ha da poco vinto il Leone d’Argento alla Miglior Regia alla 79° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia con il suo Bones and All ed ha ricevuto una candidatura all’Oscar in veste di produttore per il grandissimo successo di pubblico e critica avuto da Chiamami col tuo nome. Stiamo parlando di Luca Guadagnino, regista di origine palermitana che negli anni si è fatto valere dietro la macchina da presa ed ha sfornato successi cinematografici unici ed insostituibili, che indagano i desideri reconditi dell’essere umano, tra identità sessuale e il proprio posto nel mondo.
Per celebrare la sua carriera come regista (nel 2023 è atteso nelle sale il suo Challengers con Zendaya) e il Leone d’Argento vinto a Venezia, ripercorriamo insieme le tappe fondamentali della sua carriera: ecco tutti i film di Luca Guadagnino dal migliore al peggiore, dal cult Chiamami col tuo nome al poco apprezzato Melissa P.
7. Melissa P. (2005)
Iniziamo il nostro viaggio tra i film diretti da Luca Guadagnino con quello che, ad oggi, è considerato il suo peggior lungometraggio; stiamo parlando del discusso Melissa P., adattamento del romanzo best-seller 100 colpi di spazzola prima di andare a dormire di Melissa Panarello. Uscito nelle sale italiane nel 2005, ha riscosso pochissimo successo nonostante la grandissima curiosità che circolava attorno ad esso; lo stesso Guadagnino disse, nel 2018, che il film visto in sala dagli spettatori non corrispondeva alla sua idea iniziale, in quanto gli venne tolto il controllo sul montaggio finale in post-produzione. Melissa P. racconta di una sedicenne siciliana che scopre il sesso e la sua identità tenendone traccia su un diario che aggiorna quotidianamente, con la complicità della sua amorevole nonna, l’unica in famiglia a comprenderla davvero.
6. The Protagonists (1999)
Poco conosciuto anche tra gli estimatori più ferventi del cinema di Luca Guadagnino, The Protagonists è stato, a tutti gli effetti, il suo debutto dietro la macchina da presa di un lungometraggio di finzione. Risalente al 1999, il film segna anche la primissima collaborazione tra il regista italiano e l’attrice premio Oscar Tilda Swinton. In The Protagonists, a cavallo tra documentario e finzione cinematografica, una troupe italiana si traferisce a Londra per realizzare un documentario su un caso di omicidio avvenuto lì molti anni prima. Lo avete mai visto questo primo lungometraggio di finzione diretto da Guadagnino?
5. Suspiria (2018)
Di nuovo Tilda Swinton (qui in ben tre ruoli differenti!) e Dakota Johnson per il remake di Suspiria di Dario Argento. Ma questo film del 2018, più che un vero e proprio remake rappresenta un omaggio sentitissimo e molto potente al capolavoro degli anni ’70, prendendo, però, strade completamente differenti se non per quanto riguarda premessa. La giovane ballerina Susie Bannion abbandona la sua famiglia in Ohio per prendere parte al corpo di danza femminile della scuola Markos a Berlino Ovest, guidata dalla misteriosa ed algida Madame Blanc. Lì la ragazza americana, anche grazie alle indagini parallele del dott. Josef Klemperer, scoprirà che la scuola è gestita da una congrega di streghe millenarie. Potete recuperare la pellicola all’interno del catalogo di Prime Video.
4. A Bigger Splash (2015)
Nel 2015 debutta alla 72° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia il primo lungometraggio con un cast internazionale diretto dal regista palermitano; ispirato al film La piscina di Jacques Deray e al dipinto omonimo di David Hockney, A Bigger Splash è il racconto estivo di coppie che si (re)incontrano sull’isola di Pantelleria, vecchi amori e dissapori che riemergono, nuovi flirt e un omicidio incidentale in piscina. Potete trovare questo e molto altro nel film, compreso un cast semplicemente sensazionale, composto da Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson e Matthias Schoenarts.
3. Bones and All (2022)
Medaglia di bronzo per Bones and All, adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Camille DeAngelis che ha fruttato a Luca Guadagnino il suo primo Leone d’Argento alla regia e il prestigioso Premio Mastroianni a Taylor Russell a Venezia 79. Uno dei titoli più belli diretti dal regista palermitano, qui alle prese con un dolente ed ispirato film on the road che ha come protagonisti i giovani Maren e Lee, due adolescenti con un passato familiare turbolento e una passione istintuale in comune: entrambi, infatti, sono dei cannibali e, per questo, vivono ai confini della società. Un horror sentimentale che travalica i confini del genere e riesce a commuovere e a far riflettere. Un gioiellino che dovrebbe arrivare in sala a novembre 2022.
2. Io sono l’amore (2009)
Seconda posizione per Io sono l’amore, film che ha debuttato nelle sale italiane nel 2009 con poco successo, ma non prima di aver fatto parte della sezione Orizzonti della 66° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e del Sundance Film Festival. Tra i film più belli di Luca Guadagnino, racconta le vicissitudini della benestante famiglia milanese dei Recchi, in particolar modo di Emma Recchi, madre di Elisabetta, Edoardo e Gianluca, che ritrova il desiderio sopito nella figura di Antonio, un giovane chef. A troneggiare sul cast, una splendida Tilda Swinton in una delle sue performance più intense.
1. Chiamami col tuo nome (2017)
Medaglia d’oro al film in lingua inglese che ha reso Luca Guadagnino celebre in tutto il mondo; ovviamente, stiamo parlando di Chiamami col tuo nome, adattamento cinematografico del romanzo cult omonimo di André Aciman che ha ricevuto quattro nomination all’Oscar e una statuetta per la miglior sceneggiatura non originale, curata dal leggendario James Ivory. Ambientato nel Nord Italia degli anni ’80, Chiamami col tuo nome è la storia dell’iniziazione sessuale e del coming of age del giovane Elio Perlmann (Timothée Chalamet), figlio di una famiglia ebrea agiata che farà la conoscenza dell’americano Oliver (Armie Hammer), di cui si innamorerà perdutamente. Un vero e proprio capolavoro moderno e tra i migliori film LGBTQ+ in assoluto.