Il Sud-est Asiatico – macroregione che comprende Paesi come Myanmar, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam – vanta una cultura gastronomica ricchissima che spesso unisce innovazione e tradizioni culinarie tra le più antiche in assoluto. Ogni Paese di questa zona presenta una cucina dalle caratteristiche uniche; e ciascuna di esse andrebbe conosciuta nelle sue particolarità e nel contesto in cui si è sviluppata anziché venir assimilata alle altre sotto l’espressione “cucina asiatica”, che, in fondo, non vuol dire poi molto.
Proviamo a rimediare, nel nostro piccolo, concentrandoci per il momento solo su uno di questi Paesi: la Thailandia. Caratterizzata da una grande varietà di piatti e ingredienti, e da quello che molti considerano lo street food migliore al mondo, la cucina thailandese è una delle più diffuse e amate al di fuori dell’Asia e conta innumerevoli tentativi di imitazione più o meno riusciti. Se volete conoscerla meglio ma non sapete da dove cominciare, vi proponiamo una classifica dei piatti tipici della cucina thailandese che non potete proprio farvi scappare soprattutto se andate in Thailandia!
1. Pad Thai
Il Pad Thai è la pietanza thailandese più conosciuta e amata al mondo; e anche nella stessa Thailandia viene venduto praticamente ovunque, dai ristoranti più lussuosi alle bancarelle di cibo da strada. È anche un buon punto di partenza per chi non conosce questo tipo di cucina e vuole cominciare da qualcosa di particolare ma che non si discosti troppo dai sapori e ingredienti più diffusi in Occidente. Si tratta fondamentalmente di noodles di riso saltati in un wok insieme a uova, cipollotto, salsa al tamarindo, germogli di soia, arachidi, succo di lime e peperoncino, con aggiunta di carne, pollo o gamberetti a seconda dei gusti. Proprio perché è un piatto così diffuso ,ne esistono moltissime versioni, anche vegetariane e vegane: vi consigliamo di provarne il più possibile.
2. Tom Yum Goong (zuppa di gamberi piccante)
Un’altra specialità di questa cucina sono le zuppe, presenti in una miriade di varietà diverse. Una delle più rinomate è la Tom Yum Goong, originaria della zona centrale del Paese: essa combina degli aromi locali freschi e pungenti – citronella, foglie di combava, galanga – con peperoncini interi o a pezzetti, succo di lime, salsa di pesce e, ovviamente, gamberi. Il risultato è una zuppa piuttosto liquida ma molto saporita, che i meno avvezzi al cibo piccante potrebbero non apprezzare appieno. In questa foto potete osservare una variante denominata Tom Yum Goong Nam Khon, proveniente dal nord della Thailandia, che oltre agli ingredienti tradizionali contiene anche una spruzzata di latte di cocco: questa aggiunta rende il brodo leggermente più denso e meno piccante.
3. Khao Pad (riso saltato con verdure e uova)
Torniamo ora allo stir-fry e a un altro piatto relativamente semplice, accessibile e riprodotto non solo nei ristoranti ma anche nelle cucine casalinghe di tutto il mondo. Il concetto è simile a quello del Pad Thai ma, questa volta, invece dei noodles è il riso jasmine (rigorosamente cotto e fatto raffreddare prima della preparazione) a venir saltato nel wok insieme a cipollotto, aglio, uova, aromi fragranti e una proteina a scelta: quello rappresentato in foto è il Khao Pad Gai ossia la variante con pollo, ma c’è chi preferisce maiale, polpa di granchio, gamberi o vitello; e c’è anche chi guarnisce il piatto aggiungendovi sopra un altro uovo, cucinato al tegamino.
4. Frutta locale
La Thailandia è un vero e proprio paradiso per gli amanti della frutta: il suo clima tropicale e il suo suolo fertile favoriscono, infatti, la coltivazione di moltissime piante diverse che in altre parti del mondo non potrebbero attecchire; inoltre, la grande varietà di frutta disponibile in commercio, è facilmente accessibile e venduta freschissima anche nei mercati di strada. Se vi capita di visitare il Paese, suggeriamo di provare alcuni frutti in particolare: il mangostano, delizioso frutto bianco a spicchi racchiuso in un guscio duro e violaceo; il langsat, acidulo e dissetante; e, ancora, il rambutan, dal guscio rossastro e “peloso”, e il longan, detto anche “occhio di drago” per la sua forma sferica e traslucida.
5. Gaend Daeng (curry rosso)
Quando si parla di curry, le idee sono spesso confuse, perché con “curry” si intende semplicemente un mix di spezie e aromi; e ve ne sono innumerevoli versioni in tutto il continente asiatico. In questo caso parliamo, nello specifico, di un altro dei piatti tipici della cucina thailandese, a base di pasta di curry rosso. Essa consiste in una buona percentuale di peperoncini rossi freschi o essiccati, che vengono mischiati con aglio, cipolla, zenzero e citronella. Una pasta così composta (o acquistata già pronta al supermercato) viene di solito combinata con del pollo tagliato a straccetti, ortaggi a scelta, succo di lime e latte di cocco, ottenendo un piatto dal sapore intenso assolutamente da provare, servito insieme a riso jasmine cotto al vapore. Se siete preoccupati del grado di piccantezza di questo curry, sappiate che si trova a metà strada tra quello giallo (più delicato) e quello verde (più impegnativo).
6. Gaeng Lueang (curry giallo)
Come appena accennato, fra i 3 principali tipi di curry diffusi nella cucina thailandese quello giallo è il più delicato e accessibile ai più sensibili, bambini compresi. Il segreto sta nella composizione della sua pasta di curry, che di solito prevede meno peperoncino e una generosa quantità di curcuma, com’è tradizione nel sud del Paese; a essa si accompagnano cumino, aglio, coriandolo, cipolla, citronella e galanga. Anche qui gli ingredienti principali consistono in patate e altri ortaggi, una proteina a scelta (solitamente pollo) e l’immancabile latte di cocco, che renderà il tutto più cremoso. Se volete avventurarvi nel magico mondo del curry ma non siete abituati a sapori “esplosivi”, vi consigliamo di cominciare da qui.
7. Gaeng Keow Wan (curry verde)
E a proposito di sapori esplosivi, parliamo del re dei curry thailandesi, la cui pasta è composta appunto da fragranti ma piccantissimi peperoncini verdi che influenzano sia il colore che il sapore del piatto; e in questo caso il latte di cocco può fare ben poco per attenuarli. Oltre agli ingredienti che abbiamo già visto in precedenza (cipolla, aglio, curcuma, basilico thai, galanga), il curry verde può contenere anche germogli di bambù, patate, melenzane e petto di pollo tagliato a fettine.
8. Pad Kra Pao (carne saltata con basilico thai)
Non fatevi ingannare dal nome: il basilico thai non ha nulla a che vedere con quello di casa nostra. Il suo profumo è più simile a quello di anice e cannella e il suo sapore è pungente e leggermente piccante, decisamente non adatto ai più schizzinosi. Esso viene impiegato nella preparazione di alcuni curry e del Pad Kra Pao, di cui è l’ingrediente principale insieme alla carne tritata finemente e rosolata a fiamma viva in un wok. Le versioni più diffuse sono quella Muu (a base di maiale) e Gai (a base di pollo), ma altri sostituiscono efficacemente la carne con uova o con del tofu. Il riso al vapore con cui viene servito il tutto aiuta a bilanciare meglio i sapori.
9. Khao Niao Mamuang (mango e riso glutinoso)
E se vi venisse voglia di dessert? Beh, in tal caso non potete fare a meno di provare questo dolce amatissimo dai Thailandesi. Gli ingredienti sono tre: riso glutinoso (un tipo di riso detto anche sticky rice poiché risulta particolarmente appiccicoso dopo la cottura), fettine di mango fresco e latte di cocco. Il Khao Niao Mamuang è in vendita praticamente ovunque in Thailandia e, pur nella sua semplicità, sarà in grado di offrirvi un po’ di refrigerio durante le giornate più calde.
10. Durian
Di frutta abbiamo già parlato, ma riteniamo opportuno ritagliare uno spazio apposito per il Durian, ovvero il più particolare di tutti… e il più puzzolente! Non si tratta di una leggenda metropolitana: il consumo stesso di questo frutto è vietato nei trasporti pubblici di buona parte del Sud-est Asiatico, proprio per via dell’odore nauseabondo e penetrante che emana. Eppure questa fama poco lusinghiera non ha scoraggiato moltissimi turisti, che anzi accolgono come una sfida l’idea di assaggiarlo; e, a quanto pare, il sapore sa essere decisamente più piacevole dell’odore. Sareste disposti anche voi a dargli una possibilità?
11. Som Tam (insalata di papaya verde)
Un altro piatto semplice ma goloso, il Som Tam è una delle insalate più diffuse in Thailandia ed è originario dell’Isan, nel Nord-est del Paese. Tradizionalmente è a base di papaya verde tagliata a listelli sottili, peperoncini in abbondanza, aglio, salsa di pesce, succo di lime, polpa di tamarindo e zucchero di canna; a questi ingredienti si aggiungono pomodorini, carote e fagioli di Spagna. Tutti questi ingredienti vengono amalgamati a poco a poco con pestello e mortaio; il piatto è poi guarnito con arachidi tostate e gamberetti essiccati che donano croccantezza al tutto. Il risultato è un mix sapientemente bilanciato tra dolce, salato, acidulo e speziato.
12. Thung Thong (ravioli fritti)
Abbiamo accennato all’eccellente street food che vanta la Thailandia, e ve ne presentiamo qui una chicca da non perdere: i Thung Thong sono dei croccantissimi ravioli fritti dalla forma di piccoli sacchetti. Essi racchiudono un ripieno a base di carne (pollo o maiale) tritata, aglio, cipolla e funghi, precedentemente saltato in padella con salsa di soia e salsa di ostrica. Soprattutto se intinti nella tradizionale Nam Chim Kai (salsa dolce al peperoncino), i Thung Thong sono una vera e propria prelibatezza. Vi consigliamo caldamente di provarli, ma fate attenzione: possono creare dipendenza.
13. Pad Pak Boong Fai Daeng (Morning Glory saltati)
Non tutti i piatti tipici della cucina thailandese sono facili da trovare nel resto del mondo, e per poterli gustare bisogna spesso recarsi personalmente “alla fonte”: è il caso del Pad Pak Boong Fai Daeng, a cui pochi cuochi al di fuori della Thailandia sembrano saper rendere giustizia. L’ingrediente di base è il cosiddetto Morning Glory, detto anche spinacio acquatico o di fiume: questa pianta tenera e gustosa è piuttosto comune nella cucina thailandese perché il suo sapore si sposa benissimo con spezie e aromi locali. Per questo piatto, il Morning Glory viene saltato in padella con olio, aglio, peperoncini rossi, salsa di soia, salsa di ostrica e soprattutto pasta di fagioli di soia fermentati.