Svegliarsi la mattina non è mai una cosa semplice: la voglia di dormire, lo stare bene tra le lenzuola e il voler continuare quel sogno interrotto così all’improvviso. Ma di cosa parlava? Cosa stavamo sognando? Noi sogniamo continuamente e quello che ricordiamo è solo l’1% dei sogni che la nostra mente fa mentre dormiamo. I sogni rappresentano una parte importante del nostro sonno, specialmente perché spesso rivelano frammenti, elaborazioni e fantasie nascoste nel nostro inconscio e che, proprio mentre dormiamo, possono scatenarsi e venire fuori senza freni o inibizioni.
Accade che, svegliandoci, perdiamo di colpo il ricordo di quello che stava avvenendo nel nostro sogno oppure di ricordarlo bene e magari desiderare di vedere come va avanti. Ma non sempre si tratta di sogni positivi. A volte possono essere dei veri e propri incubi, come accade ai protagonisti della saga di film horror Nightmare. Un incubo è indicato nella mitologia antica come un essere che “giace sopra” i dormienti. E da questa caratteristica, si intuisce lo stato d’animo di impotenza e paura di chi si trova ad affrontare questa visione onirica.
Ma quali sono gli incubi o i sogni più comuni e il loro significato psicologico? In questo articolo cercheremo di stilare una lista dei temi più ricorrenti dell’attività onirica di ciascuno di noi. E se non trovate il vostro nella lista, fatecelo sapere.
1. Cadere nel vuoto
Uno dei sogni che più ci tormentano quando abbiamo gli incubi è sicuramente quello di cadere nel vuoto. Ma cosa significa questo vuoto in cui cadiamo? Perdere la capacità di avere dei riferimenti e degli appoggi sicuri dove poter stare. Nell’attività onirica, in poche parole, sperimentiamo la stessa paura della dr.ssa Ryan Stone (Sandra Bullock) nel film Gravity. Improvvisamente sentiamo che ci manca la terra sotto i piedi e andiamo in ansia cercando un appiglio che ci salvi. Eppure, se prendete tempo, respirate e vi concentrate, la Terra è proprio lì davanti a noi.
2. Fare sesso con qualcuno che non sia il partner
Un leitmotiv che ho sentito dai miei pazienti, è quello di un bel sogno erotico condito dal tradimento. Una cosa seria, alla 9 settimane e mezzo per capirci.
Quando facciamo questo tipo di sogno, il nostro inconscio non ci mette di fronte a desideri nascosti (o almeno non solo), ma ci ricorda di integrare caratteristiche che ci piacerebbe avere. Il fatto che questi pezzi vaganti del nostro Io non abbiano le fattezze del nostrǝ partner, non sta ad indicare che non sono presenti in loro ma in noi stessi: hanno perciò un attore creato da noi che le rappresenta. Per cui anche nei sogni, “you can leave your hat on”, togliete pure tutto il resto senza problemi.
3. Contattare qualcuno che non c’è più
Questo tipo di sogni sono comuni e ricorrenti. Spesso sogniamo persone che purtroppo non ci sono più. Ciò accade perché la nostra mente avverte un sospeso nei riguardi di quella persona: la maggior parte delle volte vogliamo dirgli quanto ci manca o che qualcosa è cambiato o semplicemente vogliamo sentirci sussurrare un’ultima volta “idem” (come nel film Ghost). Ma questo tipo di sogni non sono necessariamente melanconici o tristi: hanno anche la funzione di riappacificarci con noi stessi tramite il chiarimento con chi non c’è più.
4. Morire
Questo tipo di sogno è collegato alla paura della sparizione e riguarda per lo più noi stessi. Cosa accadrebbe se da un giorno all’altro non ci fossimo più? Chi ne soffrirebbe davvero? Chi verrebbe al nostro funerale? Per cosa saremmo ricordati? Il nostro inconscio ci prospetta vari scenari che rispondono a queste domande, dove le risposte ovviamente dipendono dalle relazioni che abbiamo con le persone presenti nei sogni: ci riferiamo ad oggetti interni della nostra psiche e non alle persone reali che viviamo nel nostro quotidiano. Questo tipo di sogni mi fa pensare ad un bellissimo film con Robin Williams, Al di là dei sogni, dove, dopo essere morto ed aver perso la sua famiglia, in Paradiso ritrova i figli, ma non si accontenta e scende fino all’Inferno per ritrovare la moglie suicida e poter vivere tutti insieme in pace per sempre. La morte può essere anche occasione di riscatto. Persino nei sogni.
5. Essere abbandonati
Un classico dell’onirico. Vi sarà capitato di sognare che il vostro partner vi lasciasse, senza voler sapere più niente di voi. Questo tipo di sogni indicano in primis la paura legata all’essere abbandonati e che quella situazione di benessere non possa ripetersi o sia unica con quella specifica persona. Beh, non è solo così. Essere abbandonati nei sogni vuol dire anche che c’è qualcosa nella relazione che non funziona e che quindi potrebbe portare alla rottura. In entrambi i casi, meglio non ricorrere a soluzioni drastiche come in Eternal Sunshine of Spotless Mind di Michel Gondry (2004). Scegliete sempre il dialogo: è la soluzione migliore.
6. Volare
Sognare di volare è uno dei sogni più piacevoli da fare. È un sogno che riflette uno stato di libertà interiore ed ha un profondo senso catartico. Inoltre, aiuta ad avere una visione d’insieme di ciò che c’è sotto, nell’inconscio più profondo e inesplorato. Questa tipologia di sogni ci aiuta a capire su cosa dobbiamo concentrarci e su cosa sorvolare in vista del futuro. Chi non ha mai sognato, magari da bambino di volare in groppa a Falkor e, perché no, riprendersi una rivincita su chi ci ha fatto del male (La Storia Infinita, 1984).
7. Frequentare la scuola ed essere nudi o in pigiama
Riprendere la scuola è un incubo davvero tremendo. Immaginate di farlo essendo fuori dagli schemi convenzionali, ad esempio andando in giro nudi o addirittura in pigiama. Cosa accadrebbe? Tutti vi prenderebbero di mira facendovi sentire inadeguati (Il Club degli Imperatori, 2002). E voi? Come vi comportereste? Il sentimento più forte in certi sogni è quello della vergogna: la fuga viene vista come la soluzione più veloce e semplice. Ma quale parte di noi non vogliamo che gli altri vedano? Un sintomo o un vero e proprio complesso?
8. Dover fare gli esami
Da Notte prima degli esami di Fausto Brizzi (2006) a doverli sostenere per davvero fa una bella differenza. E siccome per la vostra mente mentre sognate, la maggior parte delle volte, il sogno è come realtà, beh allora…Questo tipo di sogno è collegato alla categoria precedente, con l’unica aggiunta del fatto che sarete quasi sicuramente impreparati. In un film, appaltiamo i nostri stati d’animo ai protagonisti, ma nella nostra mente no, sono tutti nostri. Non possiamo scappare e sappiamo che faremo una brutta figura. Ritorniamo al concetto del mostrarsi mancanti: la paura di valere meno degli altri ci tormenta e il tema dell’esame da sostenere è il più semplice da riprodurre per la nostra mente. D’altronde, ci siamo già passati nella realtà ed è tutto registrato nel nostro cervello. Come in un Jukebox, scegliamo solo il disco/ricordo giusto e speriamo sia almeno Venditti o qualcuno che ci piace!
9. Perdere i denti
Sembrerà strano ma uno dei sogni più comuni e più ricorrenti di quel che si pensi è quello di perdere i denti: ci cascano dalla bocca e ci finiscono fra le mani. La paura, in alcuni casi connessa anche alla presenza di sangue, ci paralizza e non sappiamo cosa fare: in fondo, non possiamo riattaccarli. Il significato di questo tipo di sogno risiede solitamente in uno stato di perdita della fase infantile e il passaggio a quella adulta relativamente ad alcune dimensioni della nostra vita: amore, lavoro, salute. Non solo: la perdita dei denti indica anche uno stato di debolezza che, come nel regno animale, ci rende indifesi davanti ai predatori. Ma in sogno, così come nella realtà, oltre a lavorare su sé stessi, possiamo avvalerci di validi aiuti di personaggi competenti (L’acchiappadenti, 2010).
10. Fare un viaggio
Questo è senz’altro uno dei sogni che preferisco. Viaggiare o intraprendere un viaggio è un sogno piacevole e dai significati importanti: rappresenta un percorso da effettuare per arrivare ad un obiettivo. È legato al processo di individuazione di cui parla Jung: l’individuo percorre durante la sua vita un percorso che lo porterà sempre di più a capire chi è davvero. I viaggi in sogno possono essere divertenti e non sempre fatti solo per noi stessi: a volte bisogna accompagnare una parte di noi che deve affrontare un vero e proprio rito di iniziazione per diventare grande, proprio come in Little Miss Sunshine (2006) di Jonathan Dayton e Valerie Faris.
(Francesco Marzano è psicologo, psicoterapeuta e psicodrammatista, si occupa di rapporti tra psicologia e cinema e dell’impatto sugli spettatori.)