Se non avete mai letto niente di Fëdor Dostoevskij, ne avrete comunque di certo sentito parlare. È stato un filosofo e romanziere russo del 1800 particolarmente prolifico, soprattutto nel campo dei racconti. Ha scritto alcuni dei romanzi più famosi, titoli noti che è molto probabile aver sentito nominare almeno una volta nella vita, anche senza essersi mai avvicinati alla letteratura russa. Da diversi suoi romanzi e storie, e dalla sua vita stessa, sono stati tratti dei film. La sua vita fu una parabola di trasgressione, pentimento e perdono che lo portò da essere un giocatore d’azzardo capace di perdere tutto a diventare un padre di famiglia con la testa sulle spalle.
Abbiamo selezionato i libri di Fëdor Dostoevskij più famosi, tanto per darvi un’assaggio di ciò che ha scritto il grande romanziere russo. Buona lettura.
1. Delitto e castigo
Delitto e castigo è stato il primo romanzo di Fëdor Dostoevskij; cominciò a scriverlo a puntate, nel 1866, è ambientato a San Pietroburgo ed esprime la filosofia e il pensiero dello scrittore, soprattutto parla di quella che erano la sua posizione e il suo pensiero rispetto alla religione e all’esistenzialismo. A quei tempi andava molto di moda tendere alla salvezza passando per la sofferenza e Fëdor Dostoevskij non era certo da meno, soprattutto considerando il suo passato di trasgressione e gioco d’azzardo. Il motore della storia è un duplice omicidio perpetrato da uno studente indigente di San Pietroburgo che pianifica e porta a compimento l’assassinio di una vecchia e avida usuraia. Il caso vuole che sulla scena arrivi anche la sorella di quest’ultima e che lo studente debba ucciderla per non venire poi scoperto. La narrazione si concentra sulle conseguenze psicologiche delle azioni di Raskol’nikov, lo studente assassino.
2. L’idiota
L’idiota è del 1869 ed è stato scritto a Firenze; questa storia ebbe inizio dalla situazione disperata in cui versava il romanziere che era afflitto dai debiti di gioco. Anche questo romanzo, così come Delitto e castigo e come molti romanzi dell’epoca, in principio usciva a puntate. L’idea principale del romanzo, quella che tiene in piedi tutta la trama, è quella di un uomo buono che doveva esserne protagonista. Una sfida, come dichiarava lo stesso Dostoevskij che affermava di non essere preparato a niente del genere. Questa opera ha ricevuto moltissime attenzione da parte di televisione, cinema, teatro ed esistono anche musiche e opere composte ad hoc per questa storia. A questo romanzo sono dedicati anche molti testi di critica e di filosofia che riflettono sul significato della bontà nell’essere umano.
3. I demoni
Questo romanzo, uscito completo nel 1873 godeva di enormi aspettative da parte dell’autore che riteneva di stare scrivendo qualcosa di grande come Guerra e Pace ed era sicuro che si sarebbe trattato del suo ultimo romanzo. La trama prende il via da fatti politici reali, nello specifico al processo fatto a Necaev un rivoluzionario ed esponente del movimento nichilista russo a capo di una cellula che era colpevole di aver assassinato un giovane studente universitario. Dostoevskij aborriva il declino morale che stava subendo la gioventù russa e decide di esorcizzare il tutto in questa opera. Durante la stesura, il grande scrittore fu costretto a ricominciare da capo per ben tre volte perché continuava a cambiare leggermente la focalizzazione il che portava alla ribalta un nuovo protagonista e la trama doveva essere modificata di conseguenza. Anche de L’idiota si trovano molte interpretazioni musicali, televisive, teatrali e cinematografiche, oltre alle tantissime versioni di traduzione in italiano.
4. L’adolescente
L’adolescente debutta negli stessi anni de I demoni, in realtà nasce dalla lavorazione dello stesso romanzo che si rivelò essere un lavoro così grande e impegnativo che ne scaturirono due opere. L’adolescente è stato pubblicato per la prima volta nel 1875 ed è probabilmente uno dei romanzi di Dostoevskij più discussi dalla critica. Venne considerato un romanzo troppo caotico per essere compreso, ma poi la critica si accordò su un giudizio positivo, affermando che si tratta di uno dei romanzi più sottovalutati del grande romanziere russo. Il tema principale è ovviamente la gioventù e, infatti, tutti i personaggi rimangono entro il limite dei vent’anni e sono tutti impegnati nella ricerca di propria identità. Altri temi importanti di questo romanzo sono il rapporto tra padre e figli, il suicidio che è un tema ricorrente nei romanzi di Dostoevskij e per finire, la saggezza e la spiritualità, anche questi temi cari e ricorrenti. Da questo romanzo non sono stati tratti film o opere teatrali o musicali, ma ne esistono diverse traduzioni in italiano.
5. Memorie del sottosuolo
Questo romanzo, abbastanza breve, è del 1864; è suddiviso in due parti: il sottosuolo, il cui Dostoevskij scrive un monologo di critica sociale. Dostoevskij parla dell’individuo, di quella che è la natura umana e dice che per quanto uno si sforzi e sia convinto di credere a positivismo e ottimismo, in realtà è meno di niente perché questi ideali sono inattuabili a causa della stessa natura umana che tende alla sporcizia, all’umiliazione e alla sofferenza, così come aveva ampiamente dimostrato con il protagonista de I demoni. La seconda parte ha il titolo di A proposito della neve bagnata e vediamo lo stesso protagonista della prima parte del romanzo che questa volta racconta in prima persona degli aneddoti legati alla sua vita e dimostra, ampiamente, come anche una persona istruita ed educata sia profondamente abietta. Questa opera è ritenuta tanto importante perché conclude il periodo di preparazione di Dostoevskij prima che cominciasse a scrivere quelli che poi verranno definiti i suoi grandi romanzi; in questa opera finisce di definire quello che il suo pensiero filosofico riguardo l’uomo del sottosuolo.
6. I fratelli Karamazov
Ecco che arriva l’ultimo romanzo di Dostoevskij. I fratelli Karamazov è stato pubblicato a puntate tra il 1879 e il 1880, precedendo la morte dello scrittore di soli quattro mesi. Si tratta di un romanzo filosofico ambientato nell’Impero russo in cui si dibatte su Dio, il libero arbitrio e la moralità; il dramma spirituale che affrontano i personaggi, così come l’individuo in generale, vengono messi in relazione con la modernizzazione della Russia, o almeno con quelli che erano aneliti di modernizzazione. La grandezza di questo romanzo, hanno affermato diversi critici, sta nel dramma umano che narra con sapienza gli innumerevoli risvolti dell’animo umano mettendo in scena lo scontro e l’amore di due fratelli, i fratelli Karamazov appunto. Questo romanzo fu amatissimo da Tolstoj che soffrì nel leggerlo per le profondità dell’animo umano raggiunte dal suo collega Dostoevskij. De I fratelli Karamazov si sprecano le traduzioni, le trasposizioni teatrali e cinematografiche e le interpretazioni in musiche.