L’unica ragione per la quale chiediamo alle altre persone come è andata la loro vacanza è perché vogliamo raccontare la nostra.
Chuck Palahniuk
Staycation, termine coniato in Inghilterra per celebrare il “fate le vacanze vicino casa”.
Brutta parola? Come lemma sicuramente non è granché poetico, ed è certamente limitante: “Se non voglio andare all’estero per le vacanze voglio deciderlo io, e non un cavolo di coso invisibile che si diverte a saltellare di qua e di là.”
Però, green pass o non green pass, vaccino o non vaccino, il pensiero di non varcare il confine non è poi così malvagio, considerando da quale parte della linea si è costretti a rimanere. Il nostro Paese non è esattamente un luogo privo di bellezze da esplorare – anche se ci siete nati e cresciuti dentro. Fidatevi: potete rimanere in Italia a vita, farci tutte le vacanze possibili, e ogni volta scoprire qualcosa di nuovo.
Quindi, eccovi 10 ottimi motivi per amare la staycation in Italia, da condividere con amici e fidanzati!
1. Mare, Collina, Montagna, Città?
Iniziamo dalla Geografia: se un abitante di Clermont-Ferrand, amabile cittadina al centro della Francia, vuole andare al mare, la spiaggia più vicina si trova ad oltre 350km.
Se invece un cittadino di Bolzano, altrettanto amabile cittadina alpina vuole andare al mare, deve percorrere oltre 100 km in meno.
Se un abitante di Amburgo vuole andare in montagna, deve metter in conto quasi mille chilometri.
Se un palermitano vuole andare in montagna, raggiunge le splendide Madonie in un’ora scarsa.
Se un abitante di Denver vuole visitare il Museo degli Uffizi, deve programmarlo con mesi se non anni di anticipo – e oggi deve anche considerare rischi e quarantene.
Se un napoletano vuole visitare il Museo degli Uffizi, prenota qualche giorno prima e prende un TAV la mattina stessa.
Se un…insomma, avete capito. In Italia possiamo letteralmente ammirare stambecchi al mattino, fare un tuffo in mare il pomeriggio, partecipare ad un concerto in un grande teatro alla sera.
No, non è da tutti.
2. La cucina
Probabilmente avete già sorriso dicendo “Ah sì, vabbè”. Vero?
Ve lo diciamo lo stesso: l’Italia non vanta solo una delle cucine migliori al mondo. Il Belpaese è leader mondiale per il patrimonio agroalimentare, con oltre 5mila specialità tra verdure, formaggi, salumi, liquori. Inoltre abbiamo a disposizione più di 500 vini a Denominazione di Origine e più di 250 piatti regionali – a loro volta declinati in infinite sfumature. Neppure l’intero subcontinente indiano riesce a raggiungere tale potenza enogastronomica.
In una vita di vacanze in Italia, non riuscirete a mangiare tutto. Ma tentar non nuoce!
3. Le vestigia del passato
Un’altra ovvietà che talvolta sfugge anche al più avveduto dei viaggiatori, anche se è universalmente noto e riconosciuto che “gli altri Paesi valorizzano anche due sassi, mentre noi ci permettiamo di mandare in rovina dei tesori”.
L’Italia è leader mondiale pure nel patrimonio UNESCO, con 55 beni già registrati nella nota lista delle Nazioni Unite, e altri 40 candidati. Solo la Cina può insidiare la nostra posizione grazie alla sua storia grandiosa, ma anche alla superficie 30 volte più estesa dell’Italia!
E se pure pecchiamo di trascuratezza nei confronti della ricchezza lasciataci dai popoli che hanno abitato la penisola, questa resta lo stesso a disposizione, e da Su Nuraxi a Castel del Monte, dalla Valle dei Tempi fino al Tesoro della Cattedrale di Aosta, possiamo ammirare vestigia del passato in ogni angolo.
Ed esserne fieri.
4. La cultura
Snoccioliamo ancora qualche numero. Sì, in Italia non troverete il Louvre, non c’è il British Museum, non c’è il MOMA e neppure l’Hermitage. Per quelli bisogna varcare il confine.
Però in Italia, grazie ad una storia di oltre tremila anni e una catena ininterrotta di bellezze naturali, ci restano 3800 tra musei e collezioni, 630 monumenti, 327 aree archeologiche e 69 ecomusei. Facendo i turisti “pianta-bandierina” e visitandone due al giorno, impiegherete quasi 7 anni…senza prendervi neanche una vacanza dalla vacanza!
Certo, non troverete la Gioconda. Pazienza, eh!
5. La comfort zone
I millennials inorridiranno di fronte a questo ragionamento, ma giudicare non è uno sport per noi. Il punto è che per vivere appieno una vacanza in un altro Paese bisognerebbe conoscerne almeno un po’ la lingua, almeno un po’ la storia, almeno un po’ le abitudini. E se non altro, conoscere bene l’inglese – la lingua quasi-universale dei viaggiatori.
C’è bisogno di tempo, di voglia, di impegno… cosa che per una vacanza pochi hanno voglia, soprattutto alla fine di un impegnativo anno di lavoro, figli, famiglia. E non basta sfogliare una Lonely Planet sull’aereo per sopperire le mancanze, che spesso al ritorno si trasformano in lamentele su questa o quella cosa che ci ha deluso/indignato (per colpa del visitatore e non del visitato, ma il risultato non cambia).
Una staycation invece raramente deluderà questa categoria di turisti, proprio per le caratteristiche culturali quasi omogenee del nostro Paese. E se anche il Brianzolo si lamenterà perché in Sardegna si cena troppo tardi, potrà almeno farlo nella propria lingua, e magari farsi offrire un limoncello a fine pasto.
Più rilassante di così!
6. I paesaggi
Questo è un gemello del primo punto, che meritava un’estensione. Perché i nostri paesaggi non sono solo comodi, ma sono anche tra i più belli d’Europa – e del pianeta Terra.
La catena alpina con le sue valli fluviali su cui si affacciano titani di roccia, i massicci appenninici che tagliano il paese longitudinalmente, i vulcani che si uniscono al coro verso il cielo.
Le coste di tanti mari diversi, di origine diversa, basse e sabbiose, alte e rocciose, coperte di ombrelloni a perdita d’occhio o rudi e selvagge, abbracciate da una fila di ristorantini sfiziosi o circondate da pinete senza anima viva, rese enormi lidi da diporto o minuscoli porticcioli di pesca.
Le città, dove si può mettere il piede sul solco lasciato dal carro del Trionfo di Giulio Cesare, cenare in cima ad un grattacielo, percorrere le vie di Cristoforo Colombo, di Dante, di Renzo Piano e Luca Parmitano. Idem per le cittadine!
Le campagne punteggiate di agriturismi e morbide colline, colme di borghi dalla storia e dalle architetture diversissime, dove la vita scorre ancora in pace e senza tempo.
Il tutto, ribadiamolo, a distanze comodissime!
7. I souvenir
Quante volte in viaggio vi sareste voluti portare via metà di quel negozietto delizioso, prendere quella meravigliosa bottiglia di vino, comprare quell’oggetto carinissimo, ma fragile e/o ingombrante? Ma niente: valigia troppo piccola, peso al limite, spese di spedizione alte, rischio rottura altissimo, dogane da superare…
Certo, anche in Italia ci si sposta bene in aereo e potreste incontrare simili inconvenienti, ma a parte i costi di spedizione molto minori, in treno o in autobus basta acquistare un’altra valigia per i souvenir, e in auto uno spazio si trova sempre per quella cassa di negramaro, il trancio gigante di speck, la statua in alabastro.
Magari evitate i posaceneri in peltro, ecco.
8. Gli animali da compagnia
Viaggiare è una cosa meravigliosa, ma come sanno tutti i proprietari di cani e gatti, quando c’è da prendere un mezzo di trasporto da lunga distanza le cose si fanno complicate: dove lasciare cane, gatto, gerbillo?
Certo, c’è sempre l’amico che resta in città, la pensione di lusso, i genitori, in ultima istanza il pet-sitter cui affidare animali e chiavi di casa… ma se invece lo portaste con voi? Con la staycation è molto più semplice: trasportino in auto o in treno e via all’avventura! D’altronde parliamo di membri della famiglia, e ci sono innumerevoli location per tutti i gusti e le tasche attrezzate per ospitare voi e loro, e che vi aspettano a braccia e ciotole aperte.
Potreste anche aprire un account Instagram per raccontare le vostre avventure a sei zampe!
9. Una scelta ecologica
Un occhio anche all’ambiente. L’etica e l’ecologia dovrebbero far parte ormai delle nostre scelte quotidiane, anche in vacanza!
Sempre parlando di numeri, un aereo produce, a parità di distanza, sei volte più CO2 dell’auto e VENTI volte più del treno. E la rilascia ad alta quota, dove fa più danno, e inoltre più è breve il tragitto e peggio è. Perciò visitare il Belpaese – e le sue distanze contenute – vi permetterà di godervi la vostra vacanza sapendo che, con la vostra staycation, avrete combattuto il riscaldamento globale senza rinunciare a nulla.
Se vi spaventano le code in autostrada scegliete le strade minori, viaggiate slow, fate partenze intelligenti, e se potete prendete il treno. E spostatevi in bici e a piedi. L’Artico vi ringrazia!
10. Aiutare l’economia
Abbiamo iniziato con la geografia, chiudiamo con l’Economia: l’industria turistica in Italia rappresenta da sola il 7% del Pil, e impiega direttamente quasi due milioni di persone (più l’indotto in cui più o meno siamo tutti coinvolti!). Il crollo causato dagli ultimi due anni è drammatico, e anche se non sarà possibile coprire il “buco” solo con il turismo interno, sarebbe bello pensare per una volta che ogni cittadino possa contribuire alla rinascita dell’Italia (e i francesi della Francia, e gli scozzesi della Scozia…) con le proprie vacanze. Dall’altra parte, agli operatori chiediamo gentilmente di non approfittarsene con prezzi fuori mercato.
Uno spaghetto non salverà il Paese, un biglietto del museo non pagherà le spese, una ceramica di Corleone non ci renderà ricchi. Ma sicuramente aiuteranno.
Buone vacanze italiane….e non dimenticate di riposarvi!