Il rally è uno degli sport più seguiti in tutto il mondo. Solo a leggere la parola “rally” nella nostra mente subito si materializza l’immagine di un’auto da corsa. Si tratta quindi di un’attrazione in grado di regalarci una bella scarica di adrenalina. Scene di rally le ritroviamo spesso al cinema e nelle serie TV. Sono frequenti ad esempio in Summertime, grazie al personaggio di Alessandro Alba (Ludovico Tersigni), che decide di intraprendere proprio la carriera di pilota di auto da corsa, e nella seconda stagione questi momenti diventano particolarmente dominanti. Al cinema, invece, capita spesso di vedere due antagonisti che magari risolvono i propri dissapori in una gara improvvisata che sembra sempre così realistica, oltre ai lungometraggi effettivamente incentrati sull’argomento.
Abbiamo quindi selezionato i nostri dieci migliori film sul rally. Vediamoli tutti uno per uno.
1. Le Mans ’66 – La grande sfida (2019)
Il primo titolo che viene in mente è abbastanza recente ed è anche il più riuscito. Le Mans ’66 – La grande sfida (Ford v Ferrari) è diretto da James Mangold, regista dell’ottimo Logan – The Wolverine. Proprio grazie al successo di quest’ultimo, Le Mans ’66 è stato accolto con una certa curiosità dal pubblico in sala e le aspettative non sono state affatto deluse: il film presenta delle vere e proprie sequenze mozzafiato, ma soprattutto il rally non è mai stato così centrale sul grande schermo. Inoltre il lungometraggio regala due interpretazioni formidabili tra Christian Bale e Matt Damon. Non per niente Le Mans ’66 ricevette quattro candidature agli Oscar, incluso per il miglior film, e vinse nelle categorie miglior montaggio e miglior montaggio sonoro. Onestamente avrebbe meritato anche più considerazione.
La trama racconta della leggendaria corsa tenutasi a Le Mans nel 1966. L’evento ha una notevole rilevanza storica a causa delle auto coinvolte: la Ford contro la Ferrari. Nel 1959, Carroll Shelby è la star del momento: pilota di rally, è amato dagli appassionati di tutto il mondo e ritenuto praticamente imbattibile. La sua carriera conosce una battuta d’arresto nel momento in cui la sua salute attraversa una fase problematica a causa di una valvola cardiaca. Il mondo del rally deve andare avanti e occorre trovargli un valido rimpiazzo. La scelta ricade su Ken Miles, un tipo scostante e spesso ostile che però sembra essere l’unico uomo sicuro di poter battere la storica rivale della Ford: la Ferrari.
2. Rush (2013)
Altro titolo significativo in questa categoria è Rush del premio Oscar Ron Howard. Come Le Mans ’66, anche questo è in tutto e per tutto un film sul rally. Anzi, i due lungometraggi hanno alcuni punti in comune. Ad esempio, in entrambi i casi si parla del complicato rapporto tra due piloti caratterialmente opposti. Pur essendo un ottimo prodotto, Rush alla sua uscita venne completamente ignorato dagli Oscar. Un clamoroso abbaglio da parte dell’Academy, soprattutto davanti ad una regia incredibile e due interpreti nella loro forma migliore, Chris Hesworth e Daniel Brühl.
Il film racconta la storica rivalità tra i due piloti di formula 1, James Hunt e Niki Lauda. Il primo è un atleta formidabile in pista e molto spaccone una volta tolto il casco. Sicuro di sé e perfino arrogante, Hunt non disdegna di stuzzicare i suoi avversari prima di una gara e conduce una vita sregolata passando da una donna all’altra. Lauda, al contrario, è integerrimo e molto concentrato sui suoi obiettivi, se non addirittura serioso, e non raccoglie le provocazioni del suo avversario. Quando quest’ultimo resta vittima di un drammatico incidente, il loro rapporto cambia e anche il mondo del rally deve prepararsi a questo cambiamento.
3. Attraverso i miei occhi (2019)
Titolo meno impegnato ma perfetto per questa classifica è Attraverso i miei occhi, che è probabilmente anche meno noto dei primi due citati. La regia è di Simon Curtis, lo stesso uomo che ha realizzato Marilyn con Michelle Williams e Vi presento Christopher Robin. Protagonista di questa pellicola è la star di This Is Us Milo Ventimiglia. Accanto a lui troviamo invece la splendida Amanda Seyfried. Attraverso i miei occhi è un adattamento del romanzo di Garth Stein, L’arte di correre sotto la pioggia.
La trama ruota sempre attorno al mondo del rally, seppur in modo leggermente meno diretto rispetto a Le Mans ’66 e Rush, e qui andiamo più verso il film sentimentale. La storia viene raccontata dal golden retriever Enzo, così chiamato in onore del celebre Ferrari, in punto di morte. Il suo padrone è infatti Denny Swift, un pilota di auto da corsa, che per altri impegni ha dovuto rifiutare un’offerta di lavoro della Ferrari. La narrazione si concentra soprattutto sul rapporto tra Denny ed Enzo.
4. …altrimenti ci arrabbiamo! (1974)
Rientra in questa classifica anche il celebre cult …altrimenti ci arrabbiamo!, di cui è stato recentemente fatto un inutile remake. Il lungometraggio originale si reggeva su un duo molto in voga negli anni ’70, Bud Spencer e Terence Hill, protagonisti di una serie di film comici spesso e volentieri ibridi e con delle vere e proprie scene d’azione. Non fa eccezione …altrimenti ci arrabbiamo!, che è diretto da Marcello Fondato, con il quale Spencer lavorerà anche nel successivo Charleston (1977). In questo film le auto sono super-presenti e le scene d’azione sono spassose.
Il meccanico Ben e il camionista Kid non si sopportano, ma sono accomunati dalla passione per le automobili. I due sono infatti vincitori di un rally in cui gareggiano all’ultimo sangue, tentando ripetutamente di speronarsi. Poiché la vittoria è a pari merito e il premio consiste in una dune-buggy della Puma, non resta che giocarsela a colpi di birre e salsicce. Per i due inizia una serie di incredibili avventure.
5. Cars – Motori ruggenti (2006)
Non poteva mancare all’appello Cars – Motori ruggenti, uno degli esiti più felici della collaborazione tra Walt Disney e Pixar. È il quarto lungometraggio del grande John Lasseter, che qui ha un co-regista in Joe Ranft. Il film ha proprio per oggetto un grande rally, attorno al quale ruota tutta la trama. Cars contribuisce inoltre all’innovazione del cinema d’animazione intrapresa da Walt Disney e Pixar, per cui si tratta di un prodotto abbastanza importante. Nel 2007 ha vinto il Golden Globe come miglior film d’animazione e ha ricevuto una candidatura all’Oscar nella stessa categoria e per la migliore canzone (Our Town). Da questo primo lungometraggio sono poi venuti due sequel e perfino un videogioco.
Protagonista della vicenda è un’auto da corsa trattata come una figura umana, Saetta McQueen. Il suo sogno è quello di diventare un campione di rally, per questo si prepara a partecipare alla Piston Cup, popolare gara automobilistica americana. Saetta è però un esordiente, la competizione è altissima e non è semplice ottenere una sponsorizzazione.
6. La grande corsa (1965)
Altro film in cui il tema è presente fin dal titolo è La grande corsa, una delle tante pellicole dirette dal regista Blake Edwards. Il cast conta di quattro nomi noti: Jack Lemmon, Tony Curtis, Peter Falk e Natalie Wood. Anche in questo caso la gara automobilistica occupa un posto centrale nella narrazione e c’è anche una vicenda reale a reggere la sceneggiatura. Tuttavia, ci sono alcune inesattezze storiche ed essendo un film d’intrattenimento la trama non è direttamente collegata alla New York-Parigi del 1908. Il lavoro di Edwards è comunque interessante, in quanto combina diversi generi: comico, sportivo, avventura e perfino musical.
Come sopra accennato, la grande corsa del titolo è una gara automobilistica di oltre 22mila miglia che procede da New York a Parigi. L’azione è ambientata al 1908 e si concentra sul villain della situazione, il professor Fate, deciso a vincere con ogni mezzo. Nei suoi loschi piani coinvolge il suo fidato assistente Carmelo, ma anche altri partecipanti vogliono vincere. Tuttavia, Fate tenderà una serie di trappole ai suoi avversari.
7. Grand Prix (1966)
Un esempio perfetto in questo filone di film è rappresentato da Grand Prix, diretto nel 1966 dal regista John Frankenheimer (L’uomo di Alcatraz e Va’ e uccidi). Si tratta di un lungometraggio più complesso e sperimentale: dura circa 179 minuti e si caratterizza per una serie di trovate tecniche abbastanza innovative per l’epoca, come ad esempio l’uso dello split screen. Non per niente vinse tre Oscar “tecnici”: miglior montaggio, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro. Il cast è poi stellare e comprende: James Garner, Eva Marie Saint, Toshiro Mifune, Yves Montand, Françoise Hardy, Adolfo Celi, Claude Dauphin e Geneviève Page.
Siamo nel mondo della Formula 1 e il pilota americano Pete Aron viene licenziato a causa di un incidente dai contorni antisportivi. Essendo un ottimo elemento, Aron trova subito un impiego presso il brand giapponese Yamura. Il passaggio non è infelice, dal momento che con il nuovo contratto arrivano anche importanti novità sul piano tecnologico.
8. Veloce come il vento (2016)
Anche in Italia vantiamo un vero gioiello sulle corse automobilistiche. Parliamo naturalmente di Veloce come il vento, film diretto da Daniele Vicari e con protagonisti Stefano Accorsi e Matilda De Angelis. La pellicola è prodotta da Matteo Rovere, fondatore di Groenlandia, compagnia di produzione specializzata nel cinema italiano di genere. Alla sua uscita Veloce come il vento fu una piacevole sorpresa e insieme un successo istantaneo, tanto da aggiudicarsi ben sei David di Donatello, incluso come miglior attore protagonista.
Il film è ispirato alla figura di Carlo Capone, pilota di rally attivo negli anni ’80 e vincitore del Campionato Europeo 1984. È a lui che sembra rifarsi la figura di Loris De Martino, ex pilota da corsa (noto come “il ballerino”) ormai dimenticato e tossicodipendente. Loris torna in famiglia dopo dieci anni di assenza per i funerali del padre. Rivede quindi Giulia, sua sorella minore, che ha intrapreso la sua stessa carriera. È su di lei che gravano diverse responsabilità, inclusa la casa di famiglia, ecco perché è tanto importante che lei vinca la sua prossima gara. Loris decide quindi di aiutarla.
9. La truffa dei Logan (2017)
Altro titolo molto interessante è La truffa dei Logan, ed occhio a non confonderlo con il quasi omonimo La fuga di Logan, film di fantascienza di Michael Anderson. La truffa dei Logan è una commedia di Steve Soderbergh, che da anni alterna prodotti commerciali ad altri più ambiziosi e impegnati. La fuga di Logan si colloca forse a metà strada, essendo caratterizzato sia da una serie di elementi di forte richiamo per il pubblico che da una sceneggiatura e da uno stile da cult d’altri tempi. Il cast è corale e comprende Daniel Craig, Channing Tatum, Adam Driver e Riley Keough. Non mancano naturalmente delle spettacolari sequenze di rally.
Operaio presso la celebre Charlotte Motor Speedway, Jimmy Logan viene licenziato e nello stesso giorno separato dalla figlia a causa di un imminente trasferimento della sua ex moglie. L’unico che gli resta vicino è suo fratello Clyde, un veterano dell’Iraq che ha perso un avambraccio in combattimento. A quest’ultimo confida di volersi vendicare del licenziamento architettando una rapina sfruttando la sua conoscenza del circuito. Clyde accetta di aiutarlo e i Logan iniziano a formare la loro squadra.
10. Fast and Furious (2001)
Naturalmente non poteva mancare Fast and Furious, film sul rally per antonomasia e grande successo di pubblico, oltre che inizio di un vero e proprio franchise. Il primo capitolo è diretto da Rob Cohen, poi man mano che la saga andrà avanti si alterneranno diversi registi. Restando sul primo Fast and Furious, quest’ultimo vede protagonista Paul Walker (scomparso prematuramente nel 2013), Vin Diesel, Jordana Brewster e Michelle Rodriguez. La differenza rispetto ai titoli precedenti è che l’ambiente in cui si svolge l’azione è quello delle gare clandestine.
L’eroe è Brian O’Conner, un giovane agente della polizia di Los Angeles sulle tracce di una banda di criminali specializzati in furto di oggetti di valore. Il principale indiziato è una sua vecchia conoscenza, tale Dominic Torretto, noto organizzatore di corse automobilistiche clandestine. Per tentare di incastrarlo, Conner deve infiltrarsi nell’ambiente di Torretto. Decide quindi di andare alle sue corse e, dopo averlo sfidato, inizia a partecipare ai suoi “rally” spingendosi sempre più oltre.