Il 16 gennaio 2023 l’Italia ha pianto la scomparsa di una delle ad oggi pochissime superstiti dell’epoca delle dive, Gina Lollobrigida. Nel corso della sua carriera, la popolare attrice di Subiaco, che iniziò con un terzo posto al concorso di Miss Italia, ha collezionato tutta una serie di incredibili performance tra fotoromanzi, teatro e cinema. Ha avuto modo di lavorare con registi come Luigi Zampa, Pietro Germi e Luigi Comencini, divenendo popolare anche all’estero, grazie alla sua partecipazione a pellicole francesi, britanniche e statunitensi. Tra i suoi lavori con un cast internazionale ricordiamo sicuramente La donna di paglia, all’epoca pubblicizzato come un film con Gina Lollobrigida e Sean Connery, e Sacro e profano, dove recita con Frank Sinatra. Oltre a questi due fulgidi esempi, l’attrice ha lavorato anche con Jean-Paul Belmondo, Gérard Philipe, Jean-Louis Trintignant e tanti altri.
Celebrare una carriera come la sua è giusto e doveroso, vediamo quindi i nostri dieci migliori film con Gina Lollobrigida, quelli che l’hanno resa una diva del cinema italiano.
1. La città si difende (1951)
Il primo ruolo importante della Lollobrigida, arrivato dopo una serie di altre partecipazioni, avviene con un film di Pietro Germi. Siamo all’inizio degli anni ’50 e Germi ha già quattro lungometraggi notevoli alle spalle che gli hanno procurato la fama di “regista da tenere d’occhio”. Alla sceneggiatura de La città si difende partecipano Federico Fellini e soprattutto Luigi Comencini, il cui sodalizio con la Lollobrigida sarà fondamentale per il futuro dell’attrice.
La città si difende è un poliziesco, un genere che sembra interessare il Germi degli esordi, e vede un cast fatto di professionisti allora poco noti. Qui la Lollobrigida interpreta Daniela, ex fiamma del protagonista Paolo (Renato Baldini), con il quale il rapporto rimane burrascoso. Il suo personaggio è tenace e coraggioso e sembra molto sulle sue corde, come dimostreranno anche i ruoli che negli anni si troverà ad interpretare.
2. Pane, amore e fantasia (1954)
Il personaggio che ha reso popolare Gina Lollobrigida è sicuramente quello di Bersagliera in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini, primo episodio di una fortunata tetralogia che in quegli anni portava il pubblico in sala. Il film la vede protagonista accanto a Vittorio De Sica, unico attore presente in tutti i quattro capitoli, ed è un classico della commedia all’italiana al suo apice. Il ruolo più spassoso è forse quello di Tina Pica, alla quale sono assegnati gran parte dei momenti comici.
La Bersagliera della Lollobrigida è una giovane popolana che va in giro scalza come una Esmeralda contemporanea (ruolo che tra l’altro l’attrice interpreterà ne Il gobbo di Notre-Dame di Jean Delannoy). Il suo personaggio è espressione di una mentalità semplice, illuminata dalla Divina Provvidenza e onesta nella sua ingenuità. Su di lei mette gli occhi il maresciallo Carotenuti, ma la ragazza è innamorata ricambiata del timido carabiniere Stelluti.
3. Le infedeli (1953)
Meno noto degli altri titoli sopra riportati, ma sicuramente una delle pellicole più interessanti con Gina Lollobrigida è Le infedeli. Si tratta di un film diretto a quattro mani da Mario Monicelli e da Steno su soggetto di Ivo Perilli. Il lungometraggio arriva in quel periodo in cui i due registi collaborano spesso e volentieri con le sole eccezioni di Pioggia d’estate e Totò a colori, prima di separarsi definitivamente.
La Lollobrigida lavora qui con un cast che vede coinvolti attori di diversa nazionalità e dà ulteriore prova della sua bravura. Il suo ruolo è quello di Lulla, una giovane dell’alta borghesia provata dalla tragica morte del suo amante. Il suo personaggio è stavolta meno limpido degli altri due sopra e più incline all’errore, una caratteristica che la metterà in una brutta situazione.
4. La provinciale (1952)
Probabilmente la migliore performance della Lollobrigida di inizio carriera è quella data ne La provinciale di Mario Soldati, pellicola appartenente al filone del neorealismo d’appendice. Al centro del film c’è infatti una vicenda strappalacrime, ispirata al breve romanzo omonimo di Alberto Moravia. Accanto a lei troviamo due grandi attori degli anni ’50, Gabriele Ferzetti e Franco Interlenghi. L’importanza della prova data dalla Lollobrigida sembrerebbe testimoniata dalla sua candidatura ai Nastri d’argento. In più, il film venne accolto abbastanza bene, seppur appartenente ad un genere spesso malvisto dalla critica. Nel 2008 La provinciale è stato inoltre inserito tra i 100 film italiani da salvare.
In questo lungometraggio la Lollobrigida interpreta Gemma Foresi, una donna sposata ad un uomo che non ama, ma segretamente innamorata di un giovane conte che conosce fin dalla più tenera età. La sua passione è motivo di infedeltà, ma un drammatico evento rischia di far cadere tutte le sue maschere rovinando la sua reputazione.
5. Trapezio (1956)
Lasciamo per ora la Lollobrigida in bianco e nero e conosciamo uno dei suoi più importanti lavori a colori. Trapezio è un altro film incredibile nella carriera dell’attrice, che qui si trova accanto a due partner di scena eccezionali, Burt Lancaster e Tony Curtis. La regia è opera del britannico Carol Reed, che qualche anno prima aveva diretto Il terzo uomo, premiato a Cannes con la Palma d’oro, e nel decennio successivo otterrà l’Oscar con il musical Oliver!
Trapezio è un adattamento di un omonimo romanzo di Max Catto ed è ambientato nel mondo circense. In effetti, qui la Lollobrigida esegue personalmente diverse acrobazie, rinunciando all’uso della controfigura, una scelta condivisa anche dal suo collega Lancaster. Nel film l’attrice interpreta Lola, una splendida trapezista che si insinua tra due colleghi maschi, uno in declino e l’altro in forte ascesa, dando inizio ad un complicato triangolo amoroso.
6. Fanfan la Tulipe (1952)
Arriviamo ora a due titoli che hanno procurato alla Lollobrigida una notevole fama all’estero, specie in Francia. Il primo di questi è Fanfan la Tulipe, un mix di commedia e avventura che vede protagonista un insolito eroe d’altri tempi, molto in stile Robin Hood. È diretto da Christian-Jaque, pseudonimo di Christian Maudet, uno dei registi francesi in quel momento più a portata di pubblico e in seguito autore de La legge è legge con Totò e Fernandel. Fanfan la Tulipe ha un ritmo allegro e gioioso, il tutto grazie alla sceneggiatura originale di René Wheeler e René Fallet e alla performance di Gérard Philipe. Presentato in concorso a Cannes, il film ottenne il Prix de la mise en scène.
In Fanfan la Tulipe la Lollobrigida è Adeline de la Franchise, una zingara che predice al protagonista il matrimonio con la figlia di un re. In realtà, il suo ruolo è un po’ più complicato di così: la giovane nasconde infatti una serie di misteri e il suo destino finirà con l’intrecciarsi con quello dell’eroe di turno. La Lollobrigida si mostra assolutamente in parte e all’altezza della situazione, venendo presto notata anche da altri importanti registi d’oltralpe.
7. Le belle della notte (1952)
Il secondo film che ha contribuito al lancio in Francia della Lollobrigida è Le belle della notte. Curiosamente anche questo la vede protagonista accanto a Gérard Philipe, un dettaglio che contribuisce non poco all’affermazione dell’attrice. La regia stavolta è di René Clair, altro regista celebre in patria e anche autore di alcuni titoli in lingua inglese, che nel 1945 aveva realizzato un adattamento dei Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.
Le belle della notte è un musical che presenta una narrazione semplice e insieme sofisticata, in cui la commedia prevale spesso. La dimensione della storia sembra però appartenere ad un altrove fantastico, quasi fiabesco. La trama si sviluppa infatti attorno ad una serie di avventure sognate dal cantastorie Claude e la Lollobrigida compare in un duplice ruolo, quello di un’ordinaria cassiera e della splendida e ammaliante Leila.
8. Vita da cani (1950)
Lasciamo ora la parentesi francese e torniamo al cinema italiano. Un altro film interessante nella carriera della Lollobrigida appartiene ai suoi esordi ed è anche questo diretto da Mario Monicelli e Steno. In effetti Vita da cani è addirittura precedente al sopraccitato Le infedeli e risale sempre al periodo in cui i due registi ancora collaborano. La commedia italiana sta muovendo i primi passi proprio in quel momento e risulta sempre più o meno impegnata e non del tutto libera da una certa drammaturgia.
In Vita da cani Gina Lollobrigida interpreta Margherita, una giovane di umili origini in fuga dalla sua famiglia che si unisce ad una compagnia di avanspettacolo. Il suo è un personaggio smarrito e impaurito, ma anche determinato nel far perdere le proprie tracce e nella sua ricerca di indipendenza. Margherita conosce un arco di trasformazione interessante e diventa Rita Buton, una stella dello spettacolo sempre più acclamata e in grado di attirare numerosi corteggiatori.
9. Achtung! Banditi! (1951)
Gina Lollobrigida ha inoltre partecipato alla realizzazione di Achtung! Banditi!, opera prima di Carlo Lizzani, che diventerà poi uno degli autori più prolifici negli anni a venire. La sola sceneggiatura del film vede coinvolte diverse illustri figure, tra cui spiccano Ugo Pirro e Rodolfo Sonego. La realizzazione di Achtung! Banditi! non fu semplice e fu possibile soltanto grazie ad alcuni stratagemmi tecnici e intuizioni del regista, che ideò il film influenzato dalla visione de La terra trema di Luchino Visconti.
Al momento di Achtung! Banditi! la Lollobrigida è giovanissima e non ha ancora realizzato Pane, amore e fantasia, eppure ottiene un ruolo importante. Nel film l’attrice è Anna, protagonista di una delle storie narrate. Il racconto è infatti corale e parla di rivolta. L’intento del regista è quello di celebrare la presa di coscienza di un popolo, in pieno stile “cinema italiano del dopoguerra”.
10. Pane, amore e gelosia (1954)
Oltre a Pane, amore e fantasia, la Lollobrigida è stata protagonista del sequel Pane, amore e gelosia. Non tornerà però nei successivi Pane, amore e… e Pane, amore e Andalusia, rimpiazzata nell’uno da Sophia Loren e nell’altro da Carmen Sevilla. La regia è sempre di Comencini e sostanzialmente l’attrice lavora con lo stesso identico cast del primo capitolo. In effetti i due film vengono girati nello stesso anno, quindi il legame tra le due storie è diretto fin dai primissimi intenti. Pane, amore e gelosia è però meno fastoso del precedente Pane, amore e fantasia e riprende da dove la narrazione si era interrotta, a tratti allungando un po’ troppo il brodo. Tuttavia, è un ottimo sequel e un grandissimo film per le masse.
La Lollobrigida ritorna nel ruolo di Bersagliera, questa volta in versione meno fanciullesca e più matura. Questo è possibile anche grazie al fidanzamento con il carabiniere Stelluti. I due innamorati sono però messi alla prova dagli invadenti familiari e dagli impegni di carriera di lui. Bersagliera conosce un nuovo snodo narrativo, non privo di intoppi, ma il suo finale è lieto.