Smessi i panni di James Bond, Daniel Craig è pronto a cimentarsi in ruoli diversi. Anzi, è già all’opera. Proprio quest’anno lo abbiamo visto nello spot Belvedere Vodka, realizzato da Taika Waititi, e in Glass Onion – Knives Out, sequel di Cena con delitto, dal 23 dicembre su Netflix.
Cogliamo quindi al volo l’opportunità di ripercorrere la carriera dell’attore britannico. Dai primi ruoli in importanti produzioni degli anni ’90 (era John Ballard in Elizabeth) ad una parte da protagonista in Love Is The Devil, Craig è arrivato poi ad interpretare Alex West in Lara Croft: Tomb Raider. Da qui in poi, si è ritrovato coinvolto in pellicole come Era mio padre e Munich. Finché nel 2006 non è stato scelto per interpretare James Bond, raccogliendo in eredità il ruolo lasciato da Pierce Brosnan. In verità, la scelta di Craig non è stata inizialmente ben accolta dai fan della serie, ma la sua performance in Casino Royale li ha fatti ricredere.
Come intuibile, nella carriera dell’attore non c’è però solo James Bond: scopriamo quindi quali sono gli otto migliori film con Daniel Craig, da quelli che lo hanno reso celebre ai suoi ultimi lavori.
1. Munich (2005)
In cima alle produzioni a cui ha preso parte Craig troviamo Munich, uno dei migliori film di Steven Spielberg. Si tratta di un lungometraggio importante, sia per il livello registico che traspare, sia perché ha il merito di affrontare un tema alquanto delicato. Munich è una spy story di forte ispirazione politica e nello stesso tempo un atto d’accusa nei confronti dello giustizialismo tipicamente americano, seppur celato dietro un’organizzazione speciale israeliana.
Tratto dal romanzo Vendetta di Tony Kushner, Munich racconta gli attentati di Monaco alle Olimpiadi del 1972, compiuti da un gruppo di terroristi palestinesi nei confronti di alcuni atleti israeliani. Un crimine che non può passare impunito agli occhi di Israele. Per questo il Primo Ministro Golda Meir incarica i vertici del Mossad, rappresentati nella persona di Avner Kaufmann, di vendicare le vittime. In Munich Craig interpreta Steve, uno degli uomini della squadra di Kaufmann, che lo seguirà per tutto il corso della sua missione.
2. Casino Royale (2006)
Al secondo posto troviamo già un film di James Bond, e nello specifico il primo con Craig nei panni dell’agente con licenza di uccidere. Non per la novità rappresentata dall’introduzione di un nuovo interprete nella saga, ma perché Casino Royale è un autentico capolavoro e rappresenta una tappa importante all’interno del franchise.
Nella nuova storia di James Bond diretta da Martin Campbell, viene infatti recuperato l’antico filone di spionaggio che caratterizzava i primi film con Sean Connery, pur mantenendo una certa continuità con l’action intrapreso con Dalton e poi proseguito con Brosnan. I capitoli precedenti vengono ignorati e il film è cronologicamente un prequel. Al momento di Casino Royale, Bond è infatti una giovane spia in fase di addestramento che deve ancora guadagnarsi il suo codice 007. È proprio in questa storia che Bond incontra il suo primo nemico, Le Chiffre (Mads Mikkelsen), e la prima donna amata, Vesper Lynd (Eva Green). Tutti quegli aspetti del personaggio finora lasciati in ombra dai capitoli precedenti vedono, grazie a questo film, finalmente luce.
3. Millennium – Uomini che odiano le donne (2011)
Un altro lavoro importante per Craig arriva in parallelo alla sua nuova filmografia da interprete di Bond, a cavallo tra Quantum of Solace e Skyfall. Millennium – Uomini che odiano le donne è diretto da David Fincher ed è un nuovo adattamento di un romanzo omonimo di Stieg Larsson, già trasposto dal danese Niels Arden Oplev. Nel film Craig interpreta il giornalista Mikael Blomkvist, che nella versione originale aveva il volto di Michael Nykvist, mentre Rooney Mara è la hacker punk Lisbeth Salander, ex ruolo di Noomi Rapace.
L’adattamento di Fincher è un’operazione tanto rischiosa quanto interessante, ma il prodotto risulta nel complesso riuscito, sia per merito di un cast all’altezza, sia per una regia che padroneggia bene le cupe atmosfere del film. Millennium – Uomini che odiano le donne ricevette cinque candidature agli Oscar, inclusa quella come migliore attrice protagonista per la Mara, ma vinse soltanto la statuetta per il montaggio di Kirk Baxter e Angus Wall.
4. Era mio padre (2002)
Prima di Bond e di Munich, Craig aveva preso parte ad un’altra importante produzione americana. Era mio padre (il cui titolo originale è Road to Perdition) è diretto da Sam Mendes, allora freco vincitore dell’Oscar per American Beauty, e vede protagonista un intenso Tom Hanks. Nel cast figura inoltre Paul Newman, nella sua ultima apparizione sul grande schermo.
Come Millennium – Uomini che odiano le donne, anche Era mio padre è un film dalle atmosfere cupe. Si tratta di un ritorno al gangster movie, ma anche di un neo-noir che si tinge di dramma e culmina in un’emozionante sequenza finale, ben fotografata da Conrad L. Hall e con le musiche di Thomas Newman. Craig ha un ruolo di primo piano: interpreta Connor, spietato figlio del boss John Rooney (Newman) che inaugura una caccia all’uomo ai danni di Mike Sullivan (Hanks) e di suo figlio Michael Jr (Tyler Hoechlin).
5. Cena con delitto – Knives Out (2019)
Dopo Millennium – Uomini che odiano le donne ritroviamo Daniel Craig al centro di un giallo, questa volta più in stile Agatha Christie. Il film in questione è Cena con delitto – Knives Out, lo stesso che ha avuto un sequel recentemente disponibile su Netflix. Anche qui Craig si trova a lavorare con un cast stellare, dove la relazione che si instaura tra gli attori è fondamentale al buon esito del prodotto, il tutto orchestrato dalla regia di Rian Johnson. Spiccano le prove di Daniel Craig e di Ana de Armas, entrambi candidati ai Golden Globe. La sceneggiatura ha inoltre ricevuto la nomination all’Oscar.
In Cena con delitto Craig interpreta Benoît Blanc, un brillante detective privato che arriva sul luogo del delitto ingaggiato da una fonte misteriosa. Sarà proprio lui a svelare il mistero.
6. Love Is the Devil (1998)
Il sesto posto probabilmente vi sorprenderà perché è un film meno noto, ma non per questo trascurabile. Love Is The Devil è diretto dall’inglese John Maybury, un regista più noto in patria e autore di soli tre lungometraggi, con cui Craig ha collaborato anche nel successivo The Jacket.
Love Is The Devil è basato sulla vita del pittore irlandese Francis Bacon, interpretato da Derek Jacobi. Craig è invece George Dyer, il giovane e prestante modello e amante del pittore, morto per un overdose di alcol e barbiturici. Il film è il racconto della loro tormentata storia d’amore, offerta allo spettatore nella sua crudezza e nella sua nudità. Con Love Is The Devil Craig è al suo primo ruolo da protagonista.
7. Le avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno (2011)
Con Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno arriviamo invece ad un Craig in versione animata. La regia è di nuovo di Steven Spielberg e nel cast troviamo Jamie Bell e Andy Serkis. All’origine c’è naturalmente la serie a fumetti belga ideata da Hergé, Le avventure di Tintin.
La storia segue un giovane reporter di Bruxelles e del suo cagnolino Milù alla ricerca di un leggendario vascello, chiamato Unicorno. Andy Serkis interpreta il Capitano Haddock, un delirante ubriacone le cui storie porteranno Tintin sempre più ad un passo dalla verità. Craig, nascosto dietro ad una figura animata occhialuta con folta barba e capelli e vagamente somigliante a Robin Williams, è invece il ricco Ivan Ivanovitch Sakharine, il villain di turno.
8. Skyfall (2012)
Abbiamo fin qui cercato di evitare troppi titoli della saga di 007 per evitare una falsa impressione che Craig abbia fatto solo quello o che la sua unica partecipazione significativa sia quella ai film di Bond, però non poteva mancare Skyfall. Si tratta del terzo capitolo che lo vede coinvolto nei panni dell’agente segreto dell’MI6 e arriva dopo Quantum of Solace.
In Skyfall la figura di Bond è ancora più centrale e infatti le due partner femminili, Naomie Harris e Bérénice Marlohe si dividono la scena a pari merito senza che nessuna delle due assuma mai un ruolo troppo da co-protagonista. Passano invece in primo piano le figure di M (Judi Dench) e del cattivo di turno, Raoul Silva (Javier Bardem), vecchia conoscenza di Bond. L’aspetto più interessante è che la trama di spionaggio si trasforma in una moderna tragedia shakespeariana.