La Milano Fashion Week 2021 è densa di sfilate e presentazioni, all’insegna di una rinascita: c’è ottimismo nell’aria, si torna a calcare le passerelle di fronte ad un pubblico distanziato ma contento, l’esperienza dal vivo ci riporta ad una quasi normalità, dove non si dimentica, ma si assume una nuova consapevolezza e con gioia autentica, si celebra la moda, da sempre elemento imprescindibile della vita. Ed ecco quindi, le migliori creazioni dei grandi nomi del Made in Italy per la primavera/estate 2022.
Missoni
Alberto Carili, nuovo direttore creativo di Missoni, attinge direttamente dal DNA dell’azienda, dichiarando che “
il nuovo Missoni inizia da Missoni“, così svela la sensualità del corpo femminile attraverso bikini striminziti con la stampa iconica Missoni, che in questo caso si alterna a dettagli animalier, proprio come osarono Ottavio e Rosita nel lontano 1967, quando scandalizzarono Palazzo Pitti facendo uscire una modella con una blusa trasparente senza reggiseno. Le silhouette sono fascianti e si ritorna alla maglia anche per abiti e gonne, su cui a volte l’orlo è sfrangiato, dettaglio che conferisce al capo un’incompletezza moderna ed un gusto grunge nonostante la stampa iconica sempre sofisticata, declinata sul multicolor o sui toni del grigio e del blu. Le stampe sono anche a fiori neri su sfondo bianco o esplodono in un bouquet di mille colori a dare carattere ad un completo giacca e pantaloni destrutturati. La maglieria è cascante sulle spalle in un mix di
color block che ci rimanda agli anni Sessanta. I pantaloni sono fluidi e comodi e vengono abbinati a top stampati dal taglio
slim. I tessuti metallizzati danno un tocco rock a pantaloni e top, mentre i trench sono over ed accoglienti, e spaziano dal classico color kaki al blu mare d’agosto.
Emilio Pucci
La maison Pucci presenta la sua primavera/estate 2022 in digitale in un contesto bianco ottico che rende la collezione dai colori vivaci ancora più sgargiante. Si ritorna alla donna che ama il viaggio, quella in continuo movimento, con la valigia sempre pronta diretta verso mete esotiche. Sulla base della comodità elegante e sempre chic, gli abiti corti hanno linee sobrie, dritte, scollature profonde che scoprono porzioni di pelle, qui non ci sono stampe, ma tinte unite verde acido, bianco ottico e nero. Sulla stampa fondo rosa, che conferisce al look un tocco romantico, si aggiungono i pantaloni, comodi e cropped. Gli abiti lunghi stampati sono sagomati, sofisticata la base in tulle ricamata per un vestito, una casacca ed un pantalone, in un gioco di trasparenze seducente ma composto.
MSGM
Massimo Giorgetti, direttore creativo di MSGM, propone una primavera/estate carica di colori, trasposti su stampe fiorate e maxi vichy dalle tinte forti, l’invito è quello per un pic nic in città, ma abbandona il senso romantico del gustare un sandwich su un prato fiorito perché non ci parla di una radura di campagna, bensì di uno spazio verde in una città all’avanguardia, dove la natura convive con l’architettura circostante prendendosi tutto il suo spazio, perfetta a tal proposito la location scelta per il suo show, la Biblioteca degli Alberi, che si fa portavoce di questo auspicio che si spera diventi una realtà sostenibile e sicuramente più salutare per tutti.
Giorgetti si augura che la capitale della moda italiana possa tornare all’effervescenza di cui godeva negli anni Ottanta e a tal proposito spera “che Milano sembri New York, come quando nel 1984 Keith Haring dipingeva lo store di Fiorucci in piazza San Babila, l’avanguardia giovanile era esplosiva, l’aria era frizzante, pungente e libera“, così disegna una collezione vitaminica, dove le forme sono comode per giacche, pantaloni e abiti. Elementi del mondo sporty, come micro felpe con cappuccio o tessuti tech vengono accostati ad un mondo più couture, ma sempre quotidiano e facilmente portabile, le rouches, applicate su abiti corti, top e culotte, rimandano ad un mood più romantico ma subito scansato dai colori forti, quali il viola acceso, il rosa shocking ed il verde acido, con un impatto visivo che rompe la carrellata di stampe vivaci e piene di vita green.
Dsquared2
Dean e Dan Caten hanno allestito una vera e propria sfilata in digitale per questa collezione intitolata “Fairytale Grunge”, letteralmente un “grunge da favola”, dove sfilano look apparentemente trasandati ma che in realtà mostrano un animo chic e romantico, nonostante il grunge contamini sapientemente ogni capo ed accostamento. Si gioca sulle sovrapposizioni con il reggiseno sulla blusa ed il top trasparente sulla t-shirt, il denim patchwork è stracciato e arricchito dalle pietre, il tulle, ricamato e trasparente, addolcisce top ed abiti, il camouflage si accosta e felpe bucate e a pantaloni in vinile. Disquared2 presenta una collezione che mescola la comodità del denim alla raffinatezza del tulle, il rock del vinile alle più delicate stampe fiorate in un’armonia che centra l’obiettivo di vestire uomini e donne con pezzi speciali che profumano di lusso, ma privi di ridondanti ostentazioni.
Fendi by Versace e Versace by Fendi = Fendace
L’evento più inaspettato di questa Fashion Week milanese è forse rappresentato dalla sfilata segretissima di Fendace, nome sincratico che dà voce alla collaborazione tra Fendi e Versace, in uno scambio di talenti e di esperienze, dove Kim Jones ha disegnato una piccola collezione per Versace (Silvia Venturini Fendi ha pensato al menswear) e Donatella Versace ha fatto lo stesso per Fendi. Il risultato è strepitoso: la collezione è sexy, accattivante, si sovrappongono loghi, volumi ed atmosfere, tutto è prezioso, sfavillante, un inno alla vita, in una joint venture sorprendente che ha riscosso immediatamente un grande successo. La medusa ed i dettagli barocchi si fondono insieme alla doppia effe in una piacevole armonia piazzata anche sulle borse che diventeranno a brevissimo delle hit irrinunciabili per le giovani appassionate.
In passerella, i grandi nomi della moda internazionale: Naomi Campbell, Shalom Harlow, Kirsten McMenamy, Kate Moss, Amber Valletta, Mariacarla Boscono e Karen Elson si sono alternate alle nuove leve come Adut Akech, Gigi Hadid, Lila Moss ed Emily Ratajkowski, dal parterre applausi di Elizabeth Hurley, Demi Moore, Dua Lipa, Fedez e Chiara Ferragni, quest’ultima in pieno stile Fendace, fasciata in un abito tempestato di cristalli, che brilla di luce propria.
La collezione sarà venduta negli store monomarca di entrambi i brand dal prossimo maggio, in concomitanza con le tempistiche della pre-fall 2022.
Del Core
“
Madre natura è nell’atelier. L’atelier è il laboratorio di ulteriori evoluzioni“, queste le parole di Daniel Del Core, giunto alla sua seconda collezione, per descrivere il suo lavoro per la P/E 2022. Si ispira alla natura, soprattutto all’acqua, che prende continuamente nuove forme, passando dallo stato solido al liquido e al gassoso per poi ricominciare il suo percorso. Seguendo i mutamenti presenti in natura, Del Core disegna una collezione strutturata, come per l’abito verde in tessuto metallizzato con la maxi rouche che incornicia la figura o come per i cappelli, grandi e scultorei, che sembrano raccontare una storia. Non mancano gli abiti fluidi in morbida seta che accompagnano la figura rendendola quasi evanescente. Dagli anni Novanta recupera le forme del tailleur, dalla linea essenziale e rigorosa, mentre sono preziose le applicazioni di fiori che ricordano dei grandi origami sugli abiti plissettati e stampati con colori vividi ma mai troppo forti.
Quella di Del Core è una collezione preziosa senza presunzione, in un alternarsi di forme ricche e costruite a silhouette più pulite in un ritmo che avvince chi guarda, come è stato per Anna Wintour, alla quale Daniel Del Core è riuscito a strappare un applauso.