Complessa, enorme e monumentale. Roma è in grado di mostrare la sua bellezza in modo dirompente. A volte, però, le sue meraviglie trovano il modo di nascondersi: che ciò avvenga nelle articolate e dedaliche viuzze del centro storico o nell’immensità della sua periferia, la Capitale nasconde luoghi davvero unici, ricchi di Storia e di bellezza che, non di rado, sono ignorati anche dai suoi abitanti! I cinque luoghi insoliti da visitare a Roma che troverete di seguito sono gratuiti e all’aperto: ci si può andare per scattare delle foto, per fare una semplice passeggiata all’aria fresca, per un picnic o per fare jogging immersi fra le antiche rovine della città Eterna.
1 – Il Parco degli Acquedotti
Con i suoi acquedotti romani e papali, il Parco degli Acquedotti è uno dei parchi più belli e suggestivi di Roma. Situato nel quartiere Appio Claudio, quello che oggi è il Parco degli Acquedotti un tempo era il fulcro della rete idrica di Roma Antica: il suo nome deriva infatti dalla presenza di ben sette acquedotti – per intenderci, il più antico di queste meraviglie del passato, l’Anio Vetus, risale al III sec. a.C – che qui si congiungevano per portare poi l’acqua nell’Urbe. Oggi visitare questo parco vuol dire godere di un vasto spazio verde in cui fare jogging, far giocare i bambini o semplicemente passeggiare, attraversando i suoi sentieri costeggiati da ruscelli, alberi e ampi prati.
È ovviamente il luogo ideale per un romantico picnic, per stendersi, rilassarsi e godere delle atmosfere regalate dagli antichi monumenti che circondano l’area. Per gli amanti del cinema, inoltre, è possibile rivivere le atmosfere dei film che sono stati girati proprio qui, come Mamma Roma, La Dolce Vita e La Grande Bellezza.
2 – Galleria Sciarra
Seminascosta nel rione Trevi, a due passi da via del Corso, quasi impossibile da notare se non ci si passa di proposito. La bellissima Galleria Sciarra, riccamente e finemente decorata dalle opere dell’artista Giuseppe Cellini, è davvero un gioiellino romano dell’Art Nouveau. Si tratta di un passaggio pedonale coperto e, sebbene si tratti un cortile privato, è liberamente attraversabile negli orari d’Ufficio. Entrarci è semplicissimo: un ingresso si trova in Via Marco Minghetti (traversa di Via del Corso) e l’altro in Piazza dell’Oratorio. Una volta al suo interno, la galleria vi farà stare con il naso all’insù per un bel po’ di tempo: le sue decorazioni in stile Liberty, realizzate alla fine dell’Ottocento, raccontano il tema iconografico della “Glorificazione della donna” illustrando modelli di virtù femminili: da sinistra a destra noterete “La Pudica”, “La Sobria”, “La Forte”, “L’Umile”, “La Prudente”, “La Paziente”, “La Benigna”, “La Signora”, “La Fedele”, “L’Amabile”, “La Misericordiosa”, “La Giusta”.
3 – Quartiere Coppedè
Spostiamoci nella zona tra la Salaria e la Nomentana, al limite del quartiere Parioli: su Via Tagliamento c’è un un arco la cui volta, riccamente decorata, congiunge due palazzi. Oltrepassandolo, si avrà la percezione di entrare in un’altra città, in un luogo dall’atmosfera sfarzosa e fiabesca: questo luogo è il Quartiere Coppedè. Ci si troverà di fronte, infatti, a un complesso di palazzine e villini d’inizio Novecento, caratterizzati da forme particolarissime e dalla commistione di stili architettonici diversi: noterete, sviluppati uno accanto all’altro, il Gotico, L’Art Déco, il Barocco, lo stile Liberty e addirittura richiami all’architettura romana imperiale. Qui queste correnti si fondono, dando vita ad un progetto incredibile, ad un quartiere a sé stante e assolutamente unico nel suo genere. Quest’area della città è il frutto della mente visionaria del suo architetto, Gino Coppedè, da cui il quartiere prende il nome.
4- Passeggiata del Gelsomino
Stazione San Pietro. Binario 1. Percorretelo come se doveste prendere il treno e poi girate a destra: vi troverete di fronte un viale suggestivo e davvero poco conosciuto di Roma. È il luogo in cui, nel 1929, fu costruita l’Antica Ferrovia dello Stato Pontificio, la cui funzione era quella di collegarlo al Regno d’Italia. Oggi, al posto di uno dei due binari che vi erano in origine, troverete un meraviglioso viale sopraelevato: è la Passeggiata del Gelsomino. Percorrendola è possibile giungere, partendo direttamente dalla stazione San Pietro, alla Rampa Aurelia, e quindi alle mura Vaticane, godendo nel frattempo di una vista dall’alto sui tetti del quartiere e, soprattutto, di una prospettiva insolita del Cupolone. Piccolo consiglio: il momento più bello dell’anno per percorrere questo Viale è senza dubbio la stagione estiva, durante la quale si può godere della fioritura e del profumo dei gelsomini che lo incorniciano e che ne danno il nome.
5 – Cimitero Acattolico di Roma
Cimitero Inglese, Cimitero del Testaccio, Cimitero degli Attori, degli Artisti e dei Poeti. Comunque lo si voglia chiamare, il Cimitero Acattolico di Roma, che si sviluppa immediatamente alle spalle della Piramide Cestia, è il luogo che dagli inizi del Settecento ospita a Roma le persone (all’epoca soprattutto stranieri) che non appartenevano alla religione cattolica, che fossero protestanti, greco-ortodossi o atei. Papa clemente XI decise che costoro, non potendo essere seppelliti in terra consacrata, fossero interrati in quest’area, proprio all’entrata del quartiere Testaccio. Questo Cimitero, a dispetto di quello che si potrebbe immaginare, non è affatto un luogo triste e tetro. Anzi, molti scelgono di passeggiarvi proprio per andare a visitare la tomba del loro artista, intellettuale o scrittore preferito. Qui trovano riposo personaggi illustri come Antonio Gramsci, Luce D’Eramo, John Keats, Carlo Emilio Gadda, Johann Wolfgang von Goethe, Simonetta Colonna di Cesarò e molti altri.