Ville infestate, castelli maledetti, cittadine avvolte nel mistero. La letteratura e il cinema pullulano di questi luoghi, protagonisti di storie capaci, allo stesso tempo, di affascinarci e di terrorizzarci. A volte si tratta solo della fantasia di scrittori e registi, altre volte i loro racconti si basano su antiche leggende popolari o sulla brutta esperienza di qualche malcapitato. Che si tratti di realtà o mera suggestione, il mondo è pieno di luoghi che si ritiene essere abitati da fantasmi o entità demoniache: basti pensare al Regno Unito, patria per eccellenza dei castelli infestati.
Anche l’Italia, però, può vantare un numero considerevole di abitazioni maledette, distribuite lungo tutto territorio nazionale. Chi non conosce la storia di Azzurrina? Fantasma bambina che si narra infesti il castello di Montebello, in Romagna, e che ogni anno attira migliaia di curiosi e sedicenti acchiappafantasmi. Ma tanti altri sono i luoghi misteriosi di cui vogliamo parlarvi in questo articolo, in un viaggio attraverso i castelli, le ville e i palazzi maledetti della nostra penisola. Ecco, allora, le più famose case infestate in Italia: avreste il coraggio di avventurarvi al loro interno?
1. Il Castello di Montebello – Torriana (RN)
Iniziamo il nostro viaggio attraverso le case infestate d’Italia con quello che probabilmente è il luogo maledetto più conosciuto della nostra penisola: il Castello di Montebello, a Torriana in provincia di Rimini. E se il nome del castello non dovesse suggerirvi ancora nulla, siamo sicuri che quello del suo spettro vi rinfrescherà velocemente la memoria: stiamo parlando di Azzurrina, fantasma bambina che si narra faccia la sua apparizione ogni cinque anni tra le mura del palazzo. La leggenda vuole che Guendalina, figlia del feudatario Ugolinuccio o Uguccione, fosse albina. Per nascondere questa sua caratteristica, considerata, al tempo, una manifestazione del demonio, i genitori della piccola erano soliti tingerle i capelli con delle tinture a base di erbe, riuscendo però a ottenere solamente dei riflessi azzurri. Da qui il suo soprannome Azzurrina. Il 21 giugno 1375, la bambina sparì in circostanze misteriose all’interno della ghiacciaia del castello, senza che il suo corpo fosse mai ritrovato. Ma, a quanto pare, il suo spirito non avrebbe mai lasciato il palazzo: ogni cinque anni, infatti, si possono sentire i lamenti di Azzurrina provenire dai sotterranei. Gli scettici potrebbero pensare che si tratti solamente di una trovata turistica, ma se visiterete il Castello di Montebello potrete ascoltare le registrazioni del pianto della povera bambina.
2. Ca’ Dario – Venezia
Durante una gita in gondola o in vaporetto sul Canal Grande potrebbe esservi capitato di passare davanti a Ca’ Dario a Venezia, senza notare nulla di strano. In realtà, una terribile maledizione aleggia su questo palazzo: pare infatti che, chiunque acquisti la dimora, finisca per suicidarsi, incorrere in una morte violenta o contrarre gravi malattie. La casa fu costruita nel 1479 come dote per la figlia di quello che allora era il segretario del Senato della Repubblica di Venezia, Giovanni Dario. E la prima vittima fu proprio la figlia di Dario, suicidatasi a causa dei problemi economici del marito. Una tragica sorte toccò anche a quest’ultimo e al figlio della coppia, che furono brutalmente assassinati. Da quel momento, si narra che chiunque abbia firmato il contratto di acquisto della casa sia deceduto in circostanze misteriose; l’episodio più recente risalirebbe al 2002 e avrebbe come protagonista un musicista colpito da infarto. Il motivo di questa terribile maledizione? Molti dicono che Ca’ Dario sarebbe stata costruita su un antico cimitero dei templari, altri ritengono che il responsabile delle disgrazie sia un talismano posto sul portone del palazzo accanto. In ogni caso, i veneziani non osano avvicinarsi all’edificio e chi ha avuto l’occasione di visitarlo, dice di aver avvertito una strana sensazione di inquietudine.
3. Villa Foscari – Malcontenta (VE)
Rimaniamo nei pressi del capoluogo veneto ma spostiamoci a Malcontenta, località in prossimità di Mira, nella provincia di Venezia. Qui troviamo Villa Foscari, conosciuta, appunto, con l’appellativo de La Malcontenta, una villa progettata da Andrea Palladio nel 1559. Si narra che, nel ‘700, la splendida dimora diventò la prigione dell’aristocratica Elisabetta Dolfin, reclusa dalla famiglia, fino al giorno della sua morte, a causa della sua condotta libertina. Secondo alcuni testimoni, lo spettro della bellissima ragazza dai capelli rossi, nota come la Dama Bianca, si aggirerebbe nella sontuosa residenza lamentandosi della sua ingiusta condanna.
4. Casa del violino – Cogna Sottana (SP)
A Cogna Sottana, località in provincia di La Spezia, sorge una casa abbandonata, un tempo abitata da un giovane violinista morto in circostanze misteriose e, per questo, conosciuta come la Casa del violino. Se una notte vi dovesse capitare di passare nei pressi dell’abitazione, potreste sentire delle urla strazianti e il suono di un violino; lo stesso violino che il povero musicista avrebbe chiuso in un armadio proprio prima della sua scomparsa. Superstizione o realtà? In ogni caso, la Casa del violino non è stata mai più venduta o abitata.
5. Villa Clara – Trebbo di Reno (BO)
Tra le case infestate d’Italia più famose, non potevamo certo non citare Villa Clara, nome popolare del palazzo cinquecentesco situato al n. 449 di Via Zanardi, nella frazione di Trebbo di Reno a Bologna. All’interno dell’abitazione, oggi fatiscente e circondata da un giardino incolto, si aggirerebbe il fantasma di una bambina che piange e chiede aiuto. La piccola in questione sarebbe Clara, bambina che abitava nella casa verso gli inizi del ‘900 e che venne murata viva all’interno della villa dal padre, terrorizzato dai suoi presunti poteri di chiaroveggenza. Un’altra leggenda narra che, in realtà, Clara, non fosse una bambina bensì la figliastra adolescente di uno dei padroni di casa, scoperta ad amoreggiare con un sottoposto e, per questo, murata viva dal padre disonorato. Chi ha avuto il coraggio di avventurarsi dentro Villa Clara ha riferito che, al suo interno, le apparecchiature elettroniche smetterebbero improvvisamente di funzionare e che alcune sinistre presenze lancerebbero oggetti contro gli avventori.
6. Castello della Rotta – Moncalieri (TO)
A pochi chilometri da Moncalieri, comune alle porte di Torino, si trova un edificio di epoca medievale, il Castello della Rotta, la cui costruzione risale al IV secolo. Dal momento della sua edificazione, il palazzo è stato scenario di numerose battaglie e morti violente; forse per questo motivo, quello della Rotta ha la fama di essere uno dei castelli più infestati dell’intera penisola. Nel corso dei secoli, sono tantissime le leggende e le storie di fantasmi che si sono sviluppate a riguardo, ma due sono le principali. La prima racconta di una giovane marchesa francese destinata a sposare il signore del castello ma innamorata di un valoroso cavaliere. Scoperta la storia tra i due, il signorotto spinse la ragazza giù dalla torre più alta del castello e il cavaliere, morto durante le Crociate, espresse il desiderio di essere seppellito accanto alla sua amata. Da quel momento, la leggenda vuole che il fantasma giri tra le sale del castello in sella al suo cavallo. La seconda leggenda ha come protagonisti un bambino e la sua nutrice, entrambi abitanti del palazzo: il piccolo fu investito da una carrozza mentre si trovava in cortile e la balia, sconvolta dal dolore, si suicidò subito dopo. A quanto pare, le anime dei due malcapitati non avrebbero mai lasciato il castello e molti hanno giurato di aver sentito i loro lamenti disperati.
7. Villa Magnoni – Cona (FE)
Se vi dovesse capitare di passare da Cona, in provincia di Ferrara, e di parlare con qualcuno del posto, vi saprebbe sicuramente raccontare la storia della maledizione della strega di Villa Magnoni. L’aspetto della villa è decisamente inquietante, visto che tutte le finestre, tranne una, sono state murate. Ma facciamo un passo indietro e torniamo agli anni ‘80, quando un gruppo di quattro ragazzi decise di avventurarsi all’interno dell’abitazione abbandonata. Una volta dentro, i ragazzi sentirono dei canti di bambini provenire dal cortile ma, usciti di gran fretta, non trovarono assolutamente nessuno. Quello che invece tutti quanti videro fu una vecchia signora affacciata a una finestra del primo piano che inveiva contro di loro e li intimava di andarsene. Terrorizzati, i quattro amici risalirono in macchina ma, dopo pochi chilometri, l’auto uscì di strada e tre dei ragazzi persero tragicamente la vita. Dopo la testimonianza dell’unico sopravvissuto, tutte le finestre della villa furono murate. Nonostante ciò, dopo alcuni giorni, tutti si accorsero che una finestra appariva ancora aperta, probabilmente perché mancava il pavimento. Si trattava proprio delle finestra dalla quale si era affacciata la vecchia signora.
8. Palazzo Vallemani – Serra San Quirico (AN)
Spostiamoci in provincia di Ancona, precisamente a Serra San Quirico, dove sorge una dimora dalla fama decisamente inquietante: Palazzo Vallemani. Questo spettrale edificio che sorge su una collina, è oggetto di numerose leggende; tra queste, si narra che, durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, furono assassinate al suo interno più di 20 persone. Chi ha avuto il coraggio di avventurarsi nel palazzo, giura di aver sentito rumori di catene e grida terrificanti e non sono pochi ad aver visto con i propri occhi alcuni spettri di dame vestite di bianco. Inoltre, chi ha provato a realizzare dei video della villa, afferma di non aver ottenuto altro che filmati completamente neri con della musica di violino in sottofondo.
9. Villa Santa Barbara, ribattezzata Abbazia di Thélema – Cefalù
Ribattezzata Abbazia di Thélema dall’esoterista inglese Aleister Crowley, Villa Santa Barbara venne scelta da quest’ultimo per radunare attorno a sé una comunità di persone assolutamente priva di regole, dove tutti giravano nudi e venivano messi in atto rituali magici che utilizzavano il sesso per scopi mistici. Accusato di sacrifici umani e cannibalismo, Crowley fu espulso dal paese e la casa messa in vendita. Ma nessuno si è ancora azzardato ad acquistarla: si dice, infatti, che l’Abbazia di Thélema sia diventata la dimora del Diavolo in persona.
10. Villa De Vecchi o Casa Rossa – Cortenova (LC)
Concludiamo questo nostro viaggio attraverso le case infestate d’Italia con una decadente quanto affascinante villa che si trova a Bindo, frazione di Cortenova in provincia di Lecco: Villa De Vecchi, conosciuta nel mondo dell’esoterismo come la Casa Rossa, per via del colore vermiglio che un tempo ricopriva la facciata. Realizzata verso la metà dell’800 dal conte Felice Vecchi, la leggenda narra che lo stesso conte, di ritorno alla villa, abbia trovato la figlia e la moglie misteriosamente morte e che, da quel momento, i fantasmi delle due infestino le sale del palazzo. Molti riferiscono di aver sentito, durante le notti del solstizio d’inverno o quello d’estate, un lamento femminile provenire dall’interno della villa. Altri di aver udito il suono di un pianoforte provenire dal salone nel quale, tuttora, è presente un vecchio piano ormai distrutto. Verità o suggestione? Non è dato saperlo; quel che è certo è che, attorno agli anni Venti, la villa fu il triste palcoscenico di inspiegabili fatti di sangue e messe sataniche, guadagnandosi anche il soprannome di “villa delle streghe”.