Il ruolo del portiere è probabilmente quello più delicato nel mondo del calcio. Il suo compito principale è quello di non fare entrare la palla in porta, essendo l’ultimo baluardo della propria squadra. Ed è per questo che un suo errore può essere davvero fatale e decisivo, mettendo a repentaglio il risultato di una partita. Fare l’estremo difensore richiede dunque concentrazione, attenzione, sangue freddo e personalità. Insomma, non è solo una questione di mere e semplici caratteristiche fisiche, ma anche di mentalità e di carattere. Caratteristiche che non appartengono a tutti.
Ma quali sono, al momento, i portieri più forti del mondo? Ne abbiamo selezionati 10, tenendo conto di qualità, trofei vinti, traguardi raggiunti e quanto dimostrato in carriera fino a oggi. E ce n’è davvero per tutti i…tifosi.
1. Manuel Neuer
Questo viaggio non può non partire dal tedesco, che è ora uno dei giocatori con maggiore esperienza. La sua carriera parla per lui, così come i suoi allori e i suoi trionfi: campione del mondo con la Germania nel 2014, 10 scudetti e 2 Champions League con il Bayern Monaco sono senza alcun dubbio quelli più importanti. Ed è stato proprio Neuer a rappresentare la svolta: un portiere bravo anche con i piedi e partecipe dell’ormai usata da tutti costruzione del basso. Una qualità non da poco.
2. Alisson Becker
Nella classifica dei migliori portieri non può non esserci il brasiliano che si è fatto conoscere dal grande calcio con la maglia della Roma. La consacrazione per lui è però arrivata con il Liverpool, con cui ha vinto Premier League e Champions. Qualche errore il buon Alisson l’ha senza alcun dubbio commesso, ma dell’estremo difensore ha sempre colpito la sua agilità e la sua reattività. D’altronde si sta parlando di caratteristiche che gli hanno sempre consentito di coprire e di difendere la porta nel miglior modo possibile e di poter essere definito completo dagli osservatori e dagli esperti.
3. Thibaut Courtois
La carriera del belga parla da sé: Atletico Madrid, Chelsea e Real Madrid. Insomma, l’estremo difensore ha sempre giocato ad altissimi livelli negli ultimi anni. Courtois ha vinto per tre volte il premio Zamora, che viene assegnato al miglior portiere della Liga (2012/13, 2013/14 e 2019/20), ma soprattutto ha alzato la Champions con i blancos nella passata stagione, sotto la guida di Ancelotti. A colpire di lui sono sempre state le doti caratteriali, che gli permettono di guidare la difesa con grandissima personalità. Insomma, un vero e proprio leader che sa come farsi sentire.
4. Marc-André ter Stegen
In questi anni, il classe 1992 è stato definito in più di un’occasione come l’erede di Neuer in Nazionale tedesca. Dunque un peso non da poco. La carriera di Marc-André ter Stegen è stata sempre comunque di altissimo livello, visto i suoi tanti anni al Barcellona. A colpire dell’estremo difensore dei catalani sono le sue abilità nelle uscite e la sua visione di gioco, che gli consente di dare un contributo notevole in fase di costruzione e nell’impostazione del gioco. La modernità al potere e tra i pali.
5. Ederson Moraes
Se si parla di modernità non può non venire in mente il giocatore del Manchester City. Infatti, il verdeoro è bravissimo con i piedi ed è in grado di fungere come primo costruttore della squadra. Insomma, è davvero il portiere perfetto e ideale per il gioco di Guardiola. Non a caso,con gli inglesi sono arrivati ben 3 titoli di Premier, una Coppa d’Inghilterra e 4 Coppe di Lega. Perché certi traguardi non possono mai essere frutto del caso. E a 29 anni ha ormai raggiunto la maturità.
6. Gianluigi Donnarumma
Nella classifica dei portieri più forti non può certo mancare il buon Gigio Donnarumma. Lanciato dal Milan a soli 16 anni, dopo tante stagioni da protagonista e da vero leader in maglia rossonera, ha scelto il Psg. La concorrenza con Keylor Navas non sta rendendo la sua avventura transalpina troppo semplice, ma in realtà per lui la consacrazione definitiva è arrivata la scorsa estate con la vittoria agli Europei e i rigori parati nella finale con l’Inghilterra. Non dobbiamo poi dimenticarci che ha solo 23 anni.
7. Mike Maignan
Lo scorso anno, il transalpino Maignan ha stupito tutti al Milan. I meneghini, infatti, hanno deciso di puntare su di lui per sostituire Donnarumma. E mai scelta fu più azzeccata. Maignan ha colpito per la sua esplosività tra i pali e per il modo in cui utilizza gli arti inferiori nelle parate. Uno stile tutto suo, ma che lo rende efficace e quasi insuperabile, vista anche la sua nomea di pararigori. Insomma, un colpaccio per i rossoneri, che si sono aggiudicati uno dei portieri più forti del momento.
8. David de Gea
Stile e affidabilità, anche se qualche svarione è capitato anche a lui, un po’ come a tutti i migliori. Comunque non si può negare che lo spagnolo sia stato uno dei protagonisti dell’ultimo decennio. D’altronde de Gea ha indossato le maglie di Atletico Madrid e Manchester United, due top club a livello europeo, alzando in ben due occasioni l’Europa League. Tra l’altro, il 31enne ha migliorato e non poco il suo senso della posizione, che all’inizio era molto probabilmente il suo più grande difetto.
9. Jan Oblak
Lo slovacco è un pilastro dell’Atletico Madrid e l’allenatore Diego Simeone ha grandissima fiducia in lui e lo considera a dir poco insostituibile. D’altronde, anche lo scorso anno è stato un grandissimo protagonista nel trionfo in Liga dei Colchoneros. A 29 anni ormai la sua maturazione è completa e definitiva; ma a differenziarlo da tutti gli altri è il fatto che l’estremo difensore degli spagnoli è dotato di leadership e di carisma fuori dal comune, elementi che gli consentono di trasmettere tranquillità alla difesa. E questo non può certo passare inosservato. E se la sua garanzia è il Cholo…
1o. Edouard Mendy
Il viaggio tra i portieri più forti al mondo si chiude in Africa, più precisamente in Senegal. L’estremo difensore è stato un grandissimo protagonista della Coppa d’Africa vinta nel 2022. Riflessi e bravura nel gioco con i piedi sono delle qualità che rendono Mendy imprescindibile per il Chelsea, squadra dove, in pochissimo tempo, si è preso la titolarità, scalzando Kepa. Tra l’altro, tra i londinesi è diventato un vero leader, grazie anche alle sue capacità di comunicazione con la sua difesa e con i suoi compagni. A 30 anni ormai la sua carriera ha avuto la definitiva svolta.