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Calciomercato: i 5 migliori colpi della settimana (24 luglio)

Prosegue senza sosta il calciomercato internazionale, soprattutto ora che le squadre sono tornate al lavoro nei rispettivi ritiri e gli allenatori sono impegnati a modellare la rosa in vista della prossima stagione.

Come nel resto d’Europa, anche in Italia la crisi economica acuita dalla pandemia ha creato diverse difficoltà ai club, tanto che diverse società stanno ancora sondando il terreno per concretizzare diversi acquisti. Come ormai è noto ad ogni appassionato di calciomercato, più ci si avvicina alla chiusura della parentesi di compravendita estiva e più i club sono chiamati con maggior velocità a chiarire e sbrogliare diverse matasse contrattuali.
Tuttavia ci sono alcune società che stanno conducendo un mercato davvero importante, sia in Italia che all’estero. Ecco allora i 5 migliori colpi del calciomercatodella settimana del 24 luglio.

1. Gianluigi Donnarumma al Paris Saint-Germain

Si è conclusa il 14 la lunga telenovela legata a Gigio Donnarumma, l’ex portiere del Milan che dopo aver trascinato gli azzurri alla conquista dell’Europeo attendeva solo il momento di poter firmare con la sua nuova squadra. Dopo aver rifiutato la proposta di rinnovo del club con il quale è cresciuto e ha iniziato a vincere (Supercoppa Italiana 2016), l’unica destinazione che pareva possibile per l’estremo difensore di Castellammare di Stabia (soprattutto dal punto di vista economico) erano i parigini.
Il portiere della Nazionale ha deciso di lasciare il Milan tra le polemiche, dopo aver dato un importante contributo nel raggiungimento del tanto agognato piazzamento Champions, competizione che dalle parti di via Aldo Rossi mancano da sette anni.
Prima di partire per le vacanze Donnarumma è volato a Parigi per mettere la firma su un contratto quinquennale, a cifre maggiori rispetto a quanto gli aveva prospettato il Milan in questi mesi.

L’ira del popolo rossonero per il trattamento ambiguo, insicuro e giudicato irrispettoso da parte del portiere non ha contagiato la classe e lo stile di Paolo Maldini:”Le strade si dividono. Gli auguro il meglio” sottolineando poi come l’addio di Donnarumma sia “un rimpianto. Ma il futuro mi affascina di più”.
Nel frattempo il ventiduenne astro nascente del calcio mondiale dovrà guardarsi dalla concorrenza dell’esperto Keylor Navas.

2. Olivier Giroud dal Chelsea al Milan

Quando lo scorso 4 giugno il Chelsea ha comunicato il rinnovo del contratto di Olivier Giroud, molti tifosi del Milan sono rimasti spiazzati. Da giorni infatti gli esperti di calciomercato assicuravano che il centravanti della Francia campione del mondo sarebbe approdato a Milanello. Molti si sono dimenticati di sottolineare un piccolo dettaglio. L’amministratrice delegata dei Blues, Marina Granovskaia, ha specificato che il club ha semplicemente deciso di avvalersi della clausola di rinnovo automatico inserita nel contratto del giocatore. L’interesse del Milan è rimasto anche nei giorni successivi e lo stesso Giroud ai microfoni dei giornalisti aveva sottolineato come i rossoneri fossero un’opzione più che gradita per il proprio futuro.
Un’opzione che si è concretizzata poco più di un mese dopo il rinnovo con il Chelsea; Giroud si è presentato a Milano per le visite mediche e la firma del contratto con il Milan, prima tappa italiana di un percorso che l’ha visto negli ultimi anni calcare i prati anglosassoni della Premier League con le maglie di Arsenal e Chelsea, con il quale si è recentemente aggiudicato la Champions League insieme all’ex rossonero Thiago Silva. Giroud ha scelto la numero 9, maglia stregata nel Milan post-Inzaghi. Dopo Superpippo l’hanno indossata Pato, Matri, Fernando Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuaín, Piątek e Mandžukić: 10 attaccanti che in 9 anni hanno racimolato soltanto 44 reti, contro i 121 centri dell’illustre predecessore nei suoi primi 9 anni rossoneri (saranno 11 in totale e 126 le reti). Ora tocca a Olivier.

3. Fodé Ballo-Touré dal Monaco al Milan

Maldini e Massara sono senza dubbio i dirigenti più attivi di questa fase del mercato. Sin dai primi giorni successivi all’accesso alla fase a gironi della prossima UEFA Champions League, il Milan si è mosso con grande sicurezza e decisione, mettendo subito da parte gli addii di Donnarumma e Çalhanoğlu e ponendo le basi per un ritorno nell'”Europa che conta” che manca da ben 7 anni.
Un Milan che parla sempre più francese. Dopo l’acquisto di Giroud dal Chelsea, a nemmeno 24 ore di distanza, è stato ufficializzato l’ingaggio di un altro calciatore francofono. Fodé Ballo-Touré è il nome scelto dai rossoneri per coprire la falla di vice-Hernández che tanto ha fatto sentire la propria mancanza nelle occasioni in cui ha marcato visita sul lato sinistro. Ottima tecnica e grande corsa, Ballo-Touré è il classico terzino che predilige la spinta sulla fascia al contenimento (proprio come il suo più illustre collega) e proprio grazie al lavoro di Pioli e del suo staff potrà migliorare e diventare un calciatore completo. Cresciuto nel PSG ed ex compagno di Maignan, Ballo-Touré rinforza un settore che nel comparto di destra può già fare affidamento su Calabria e probabilmente Diogo Dalot di ritorno da Manchester.

4. Jadon Sancho dal Borussia Dortmund al Manchester United

L’ultima immagine che abbiamo di Jadon Sancho ci riguarda da vicino. L’ormai ex calciatore del Borussia Dortmund è reduce dalla delusione di Euro 2020 con la nazionale inglese, arrivando ad un passo dal primo titolo di campione d’Europa nella storia dei Tre Leoni, sfilato in extremis ai calci di rigore dall’Italia di Roberto Mancini. Una delusione doppia per Sancho, che  si è visto parare il penalty da Gigio Donnarumma. Gli ignobili insulti razzisti rivolti a lui, Rashford e Saka hanno purtroppo chiuso in maniera indegna un torneo che la squadra di Gareth Southgate aveva condotto molto bene sino alla finale. Malgrado il pessimo Europeo, Jason Sancho rimane uno dei più interessanti prospetti del calcio internazionale. Dopo esser cresciuto tra Watford e Manchester City, i gialloneri di Dortmund lo acquistarono nell’agosto del 2017, intuendone le grandi potenzialità.
The Rocket (come viene soprannominato) è un’ala destra che sa accentrarsi spesso e saltare l’uomo e con il vizietto dell’assist (ben 64 in quattro anni in Germania) ma anche del goal, in costante crescita; nell’ultima stagione sono stati 16 in 38 partite, mentre l’anno prima addirittura 20 in 44 match.
In attesa di debuttare finalmente in Premier League, Sancho ha deciso di rientrare a Manchester ma cambiando colore della casacca. Il Manchester United ne ha appena ufficializzato l’ingaggio. Il manager dei Red Devils, Ole Gunnar Solskjær ha commentato così il suo arrivo:”Jadon incarna il tipo di giocatore che voglio portare al club. Farà parte integrante della mia squadra per gli anni a venire e non vediamo l’ora di vederlo sbocciare”.

5. Marco Silvestri dal Verona all’Udinese

Considerato uno dei migliori portieri del campionato, Marco Silvestri si appresta a vivere una nuova avventura tra i pali. Di lui si era parlato per qualche tempo anche della possibilità che potesse ereditare i guantoni da titolare all’Inter nel post-Handanovic. In realtà Silvestri non si muoverà dal Triveneto. Da Verona percorrerà esattamente 232,8 km per raggiungere Udine.
Silvestri è stato scelto dal club allenato da Luca Gotti per raccogliere un’altra eredità molto pesante come quella di Juan Musso, emigrato in quel di Bergamo per difendere, lui sì, una porta nerazzurra; quella dell’Atalanta.
Quattro anni di grandi parate, tanto da farlo soprannominare Gatto Silvestri, sono valsi la chiamata di una società che cerca di ripartire con rinnovate ambizioni dopo annate piuttosto interlocutorie. E forse la società di Pozzo non poteva scegliere portiere migliore per non soffrire troppo l’addio dell’estremo difensore argentino.

Davide Sica

Sono un amante del cinema allucinato di David Lynch, delle battute irriverenti di Woody Allen, dei viaggi negli abissi della mente umana di Charlie Kaufman, del talento eclettico di Billy Wilder. Di Mabel Normand e Cary Grant. Sono appassionato di satira, filosofia e sport. Di filosofia dello sport e psicologia. L'amore per l'uso della voce mi ha avvicinato agli studi teatrali e di doppiaggio. Adoro leggere saggi cinematografici, romanzi gialli, narrazioni in etĂ  vittoriana o nell'epoca del Proibizionismo, ambientati in qualche torbido speakeasy. Il mio spirito ironico e malinconico predilige la voce di Ella Fitzgerald e i territori canadesi, la mia seconda casa.

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