Siamo ormai ad un passo dal conoscerne i vincitori, eppure l’idea di dire arrivederci a MasterChef Italia proprio non ci va giù. Merito anche di una decima edizione più divertente ed appassionante che mai. Un’edizione in cui forse non tutti i concorrenti sono stati all’altezza dei grandi (futuri) chef delle edizioni passate, ma poco importa. Perché non sono mai mancati sentimenti ed emozioni, così come dei concorrenti amatissimi dal pubblico innanzitutto per le loro storie e i loro valori.
E, poi, ovviamente dei grandi piatti e delle sfide veramente di altissima difficoltà. Ma d’altronde – come hanno ripetuto più volte i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciulo e Giorgio Locatelli – quando si arriva alla decima edizione il livello necessariamente si deve alzare.
In attesa quindi di conoscere l’unico e vero vincitore di MasterChef Italia 10, riviviamo insieme i momenti migliori della decima edizione.
Barbieri, Mister No
Partiamo proprio dall’inizio, da quelle selezioni tanto divertenti quanto “brutali” per chi si vede infrangere il proprio segno da quei temutissimi no. Anche quest’anno il più severo di tutti è ovviamente chef Barbieri, ormai unico giudice ad aver partecipato a tutte e dieci le edizioni e, forse anche per questo, particolarmente attento a tenere la qualità sempre molto alta. Lungi da noi mettere in dubbio la sua competenza e la sua professionalità, ci permettiamo però di ricordarvi e sottolineare quella sua sadica soddisfazione nel dire no ad alcuni concorrenti ancora troppo acerbi. Siamo certi che tutti i futuri wannabe-masterchef d’Italia ripenseranno per bene a quella frase (“Io sono a 18 no”) prima di proporsi ai prossimi casting e soprattutto continueranno ad avere gli incubi su Bruno Barbieri e le sue “ossessioni” per il sale e la salsa bernese.
Trattoria Cavolini
Se c’è un concorrente che fin da subito ha fatto breccia sia nel cuore degli spettatori che dei giudici stessi questo è Cristiano Cavolini: operaio metalmeccanico da ben 31 anni (ne aveva appena 15), romagnolo d’origine ma residente a Bologna, è il concorrente più emotivo e sincero di Masterchef 10. Eppure ad aver lasciato il segno in questa edizione non sono tanto le sue lacrime e la sua bella storia di riscatto, ma i suoi piatti “goderecci” e particolarmente invitanti, anche solo attraverso uno schermo. E se è vero che i giudici più volte l’hanno preso bonariamente in giro per questa sua apparente semplicità, è altrettanto vero che noi alla tanto chiacchierata “trattoria Cavolini” ci mangeremmo molto volentieri. Anzi, prima o poi ci mangeremo di sicuro!
La sfera di cioccolato di Maxwell
“Max, questo è il dolce più buono che ho mangiato a Masterchef”: Iginio Massari dixit. Dobbiamo davvero aggiungere altro? Ok, magari sul dolce in questione non serve dire di più, ma vogliamo parlare del favoloso Maxwell Alexander? Gentleman americano dall’invidiabile carriera giornalistica, il suo charme infinito, la sua eleganza e anche il suo talento culinario ci hanno rapito. Siamo sicuri che d’ora in poi, per tutte le edizioni future, il caro Max sarà un metro di paragone importantissimo per Masterchef. Probabilmente insuperabile.
Jiayou!
E arriviamo invece a Jia Bi, concorrente sicuramente meno appariscente e carismatica, ma dalla grande dolcezza ed umiltà. Il suo “Jiayou!” è diventato uno dei tormentoni di questa edizione ed ha portato entusiasmo ed allegria, ma è particolarmente indicativo di come la sua eliminazione e il suo toccante discorso finale abbia commosso davvero tutti. In un’edizione particolarmente caratterizzata da fazioni, simpatie ed antipatie, la prima concorrente cinese della storia di Masterchef Italia è forse l’unica ad aver messo davvero d’accordo tutti i rivali. Come ha detto Cannavacciulo, Jia Bi ha portato nella cucina di Masterchef “tutta la gentilezza del mondo”.
Cannavacciulo e il panettone
E proprio a proposito dello chef napoletano, come potremmo mai dimenticare l’entusiasmo (e la fame) con cui ha letteralmente azzannato il meraviglioso panettone del pastry chef Andrea Tortora? E ancora più memorabili sono stati i passaggi di Cannavacciulo tra i fornelli dei vari concorrenti non tanto per controllare cosa stessero facendo, ma per cercare pezzi di panettone avanzati…
Ma in generale la linea comica di questo Masterchef 10, anche se a volte fin troppo insistita, ci ha regalato davvero tante risate grazie ad una chimica sempre più perfetta tra i tre giudici. Per quanto nessuno qui voglia dimenticare il passato e l’importanza di Cracco e/o Bastianich, ci viene davvero difficile ormai immaginare un’edizione di Masterchef che possa prescindere dal trio Barbieri/Cannavacciulo/Locatelli.
Un menu da 3 stelle Michelin
Da sempre uno dei momenti più belli del programma, nonché uno dei più attesi da tutti i concorrenti, è la prova in esterna che si svolge in una cucina stellata. Questa volta l’onore è stato addirittura doppio, visto in questo si parla del ristorante Enrico Bartolini, ospitato all’interno del Mudec, il Museo delle Culture a Milano. Lo chef Bartolini è stato il primo a riuscire a riportare le 3 stelle a Milano dopo ben 25 anni, seguendo le orme del maestro Gualtiero Marchesi. E lo ha fatto grazie alla sua costante ricerca della perfezione che ha messo sì in grande difficoltà tutti i concorrenti, ma ha anche regalato loro enormi soddisfazioni. Le cinque portate sono una meraviglia per gli occhi ancor prima che per il palato ed è anche grazie a questo che l’episodio in questione si è rivelato tra i più belli in assoluto di tutto lo show.
La (fredda) perfezione di Antonio e Azzurra
E veniamo quindi alle fasi finali della gara, a coloro che sono arrivati più vicini al traguardo dimostrando tutta la loro bravura e il loro carattere. Sia Antonio che Azzurra sono due che si sono messi in mostra fin dall’inizio, sia per i propri piatti che per una certa durezza di carattere. Entrambi con il tempo si sono sciolti, hanno mostrato le proprie fragilità e hanno imparato propria da questi loro “passi falsi”. Non rimarranno magari nella memoria come i più simpatici del gruppo, ma non c’è mai stato alcun dubbio della loro bravura e serietà.
Il riscatto di Monir
Esattamente all’opposto dei due “concorrenti di ghiaccio” di cui sopra, c’è Monir, colui che ti fa pensare al compagno di classe che parla tanto, non studia mai eppure in qualche modo se la cava sempre. Per gran parte della gara Monir ha puntato sempre e solo alla salvezza, spesso puntando più sulla furbizia e la strategia piuttosto che sulla bravura, e questo ha indispettito molti anche tra gli spettatori. Perché, in effetti, a Masterchef dovrebbe contare soprattutto il talento. E poi mentre ci avvicinavamo alla fase finale qualcosa è cambiato: non tanto nell’atteggiamento, che rimane sempre più unico che raro nella storia del programma, ma nei piatti che, tra una lamentela e l’altro, ha cominciato a sfornare. Bravo Monir e bravo anche allo chef Locatelli che più di tutti, anzi forse solo lui, ha capito le tue potenzialità!
Zio Bricco!
Qui ammettiamo tutta la nostra ignoranza: ad oggi ancora non abbiamo capito che l’esclamazione “Zio Bricco!” sia un’invenzione di Francesco detto Aquila o se sia in qualche modo legata al territorio, ma in ogni caso sappiate che l’abbiamo fatta nostra già da settimane. E visto che ci troviamo, dobbiamo ammettere anche di aver avuto non pochi pregiudizi la prima volta che abbiamo visto questo concorrente all’opera: con il suo look a metà tra Johnny Depp e Salt Bae, pensavamo che il caro Francesco fosse interessato più ad una visibilità/pubblicità gratuita che alla cucina vera e proprio. Evidentemente ci eravamo sbagliati e qui lo ammettiamo pubblicamente. Così come ammettiamo pubblicamente che, a tre giorni dalla finale, il nostro preferito è proprio lui!
La tripletta di Cenerentola
Ma Aquila dovrà fare i conti con un’agguerritissima Irene che nei penultimi episodi ha segnato una tripletta storica, visto che nessun concorrente mai nella storia di Masterchef Italia aveva vinto di fila tutte e tre le prove individuali. Per la giovane concorrente romana si tratta di un traguardo meritatissimo e l’ennesima conferma di una crescita tanto graduale quanto inarrestabile visto che i suoi ultimi piatti erano davvero perfetti e hanno colpito non solo i tre giudici ma anche altri chef stellati come Enrico Bartolini e Riccardo Canella. Che altro dire se non complimenti Irene, al netto di quello che succederà nella finale, la vera grande scoperta di Masterchef 10 sei evidentemente tu. Ed il tuo futuro dietro ai fornelli non potrà che essere luminosissimo e colorato, esattamente come i tuoi capelli.