Nel tempo, le serie tv distopiche hanno conquistato sempre più popolarità nel panorama dell’intrattenimento. Genere che è sempre stato presente sul grande schermo, ma che ha passato un lungo periodo di stallo per quanto riguarda la televisione. Sebbene infatti le proposte originali non siano mancate, solo ora il pubblico può dire di aver veramente scoperto questo disturbante filone. Con trame che affrontano i temi più disparati, come amore, potere e tecnologie, le serie fondate sull’utopia sociale hanno sempre una linea di fondo comune: il perturbante. Impossibile prevedere cosa accadrà in un prossimo futuro, ma speriamo che non sia negativo come quello raccontato in queste narrative. Per indirizzare il pubblico che si approccia con entusiasmo a questo tipo di racconti, abbiamo selezionato le migliori serie tv distopiche da vedere assolutamente e che fanno riflettere sul futuro del nostro mondo.
1. The Man in the High Castle (2015-2019)
Nulla affascina più dell’incubo di un regime totalitario. “The Man in the High Castle” presenta agli spettatori una realtà alternativa decisamente probabile e, proprio per questo, estremamente coinvolgente. In un’America distopica dominata dalla Germania nazista e dal Giappone imperiale, una giovane donna scopre un film misterioso che potrebbe contenere la chiave per far cadere i regimi totalitari. Questo prodotto originale Amazon Prime Video ha come protagonista un inquietante Rufus Sewell che aiuta ad alimentare l’angoscia di questa distorta visione e della facilità con cui la storia politica mondiale può prendere una svolta inaspettata. Tra alti e bassi è difficile immaginare un mondo moderno in cui gli Stati Uniti non abbiano mai fondato la NATO.
2. See (2019-2022)
Jason Momoa ci guida in un futuro apocalittico, dove la razza umana ha perso il senso della vista e ha dovuto trovare nuovi modi di interagire, costruire, cacciare e sopravvivere. Tutto ciò viene messo alla prova dalla nascita di una coppia di gemelli che, invece, riescono a vedere. L’affascinante universo creato per Apple Tv mostra come lo spirito di adattamento sia innato nella natura umana e come la realtà che oggi viviamo sia solo uno dei possibili scenari dell’evoluzione della specie. Un prodotto lavorato nel minimo dettaglio e che riesce ad appagare anche il pubblico più esigente. “See” tiene lo spettatore incollato allo schermo, mostrando una nuova logica esistenziale.
3. The Handmaid’s Tale (2017-in corso)
“The Handmaid’s Tale” offre una visione quanto meno spaventosa di estremismo. La serie mostra una realtà in cui un’autocrazia religiosa si è impadronita della maggior parte degli Stati Uniti, ribattezzando il Paese Gilead. In questo luogo, le donne sono in tutto e per tutto cittadini di seconda classe. Chiunque cerchi di sfuggire al nuovo regime viene punito. June (Elisabeth Moss), viene catturata mentre cerca di fuggire con il marito e la figlia, privata della sua identità e condannata a essere un’ancella, ovvero una madre surrogata per i figli dei funzionari del governo. Se il fatto che esistano ancora donne senza pressoché nessun diritto purtroppo non riesca a stupire, “The Handmais’s Tale” mette il carico da novanta e mostra con tutta la violenza, fisica e non, cosa significhi davvero sottostare al potere di una indistruttibile élite maschile. Arrivare a fine episodio senza provare una sensazione di rabbia e impotenza è la vera sfida per lo spettatore.
4. The Last Man on Earth (2015-2018)
Una particolare eccezione tra le serie tv distopiche è “The Last Man on Earth”. Questa è la storia della vita e delle avventure dell’ultimo uomo sulla Terra. Phil Miller (Will Forte) una volta era solo un ragazzo normale che amava la sua famiglia e odiava il suo lavoro in banca: ora è l’ultima speranza dell’umanità. Vive quindi le sue giornate nella desolazione più totale, con la speranza di non essere veramente l’ultimo essere umano ad abitare la Terra. La ricerca di compagnia, meglio se femminile, prosegue giorno dopo giorno. Questa commedia, che ha stranamente anticipato una misteriosa e letale epidemia mondiale insorta nell’anno 2020, prende una svolta sicuramente più estrema rispetto quelle che sono in realtà state le conseguenze della pandemia, ma non per questo meno intense. In uno scenario così catastrofico si ride e si piange, ma soprattutto si riflette sull’importanza della socialità.
5. The Purge (2018-2019)
“The Purge” ruota attorno a un periodo di 12 ore in cui tutti i crimini, compreso l’omicidio, sono legali. Ambientata in un’America governata da un partito politico totalitario, la serie segue diversi personaggi apparentemente non collegati tra loro che vivono in una piccola città. Mentre il tempo scorre, ogni protagonista è costretto a fare i conti con il proprio passato per arrivare a scoprire fino a che punto è disposto a spingersi per sopravvivere all’oscurità della notte. Tratta dall’omonima saga cinematografica, la serie prende i temi dei film per dispiegarli al meglio grazie alla narrativa televisiva. Trattandosi di un horror dispotico, “The Purge” è spesso cruda e senza pietà nei confronti dello spettatore, che deve assicurarsi di poter affrontare una notte così feroce come quella mostrata sul piccolo schermo.
6. La coppia quasi perfetta (2021)
Un rapido test del DNA è l’unico elemento richiesto per trovare il partner perfetto, quello per cui si è geneticamente fatti. Un decennio dopo che gli scienziati hanno scoperto che ognuno di noi ha un gene che condivide con una sola altra persona al mondo, milioni di persone hanno fatto il test, ovvero un semplice tampone salivare, alla disperata ricerca di quello che in molti definirebbero il vero amore. Convivere con la propria anima gemella però non è cosa facile. Ognuno cela i propri segreti, alcuni sono decisamente più scioccanti e pericolosi di altri. “La coppia quasi perfetta” dimostra come la perfezione, in realtà, non esista, non c’è scienza che tenga, infatti, di fronte alla realtà della vita. Un prodotto originale Netflix che merita la visione in quanto decisamente plausibile e proprio per questo affascinante. L’amore non è semplice nelle serie tv distopiche, neanche se qualcuno lo ha scelto per te.
7. Westworld – Dove tutto è concesso (2016-in corso)
“Westworld” è una delle serie di punta del genere distopico che ha riavvicinato il pubblico a questi racconti controversi. Western fantascientifico, lo show è ambientato in un parco a tema Wild-West creato dal Dr. Robert Ford con androidi simili a quelli umani, dove gli ospiti sono incoraggiati ad assecondare le proprie fantasie e i propri più oscuri desideri. La storia si evolve stagione dopo stagione, ma è sempre caratterizzata da un cast decisamente stellare che annovera Anthony Hopkins, Evan Rachel Wood, James Marsden, Tessa Thompson, Ben Barnes, Luke Hemsworth e Aaron Paul. “Westworld” si presenta al mondo come un’oscura odissea sul principio di un futuro, stranamente vicino al passato, in cui l’intelligenza artificiale rappresenta la chiave di tutto. Una genesi futuristica che presto concluderà il suo racconto con l’attesissima quinta stagione.
8. The 100 (2014-2020)
“The 100” è ambientata 97 anni dopo che una devastante guerra nucleare ha spazzato via quasi tutta la vita sulla Terra. Gli unici sopravvissuti noti sono i residenti di dodici stazioni spaziali che si trovavano nell’orbita terrestre prima della guerra. Le risorse sono scarse e tutti i crimini, indipendentemente dalla loro natura o gravità, sono punibili con la morte. Quando si scopre che i sistemi di supporto vitale stanno cedendo, cento giovani prigionieri vengono dichiarati “sacrificabili” e inviati in superficie per determinare se la Terra sia di nuovo abitabile. Affrontando i pericoli di questo nuovo mondo selvaggio, i ragazzi lottano per formare una comunità e scoprire cosa accadrà nella nuova realtà. Una serie corale che porta con sé quella lotta per la sopravvivenza che ha sempre animato i migliori racconti distopici.
9. Snowpiercer (2020-in corso)
Dopo l’interesse nato con l’omonimo film di Bong Joon-ho, la serie prequel “Snowpiercer” approfondisce quello che è il racconto narrato dall’originale raccolta di fumetti francofoni. Ambientato sette anni dopo che il mondo si è trasformato in una landa ghiacciata, “Snowpiercer” è incentrato sui resti dell’umanità, che abitano un enorme treno in perenne movimento che gira intorno al globo. La guerra di classe, l’ingiustizia sociale e la politica della sopravvivenza sono le principali tematiche di questo avvincente adattamento televisivo. Il protagonista della storia è interpretato dall’attore Daveed Diggs, accompagnato da colleghi più che noti al grande pubblico come Sean Bean e Jennifer Connelly. Se Trenitalia vi è sempre sembrato il male assoluto, provate a salire su questo treno in un viaggio infinito: la vostra mente amplierà la sua visione sulle serie tv distopiche.
10. The Rain (2018-2020)
Sei anni dopo che un virus brutale portato dalla pioggia ha spazzato via quasi tutti gli esseri umani in Scandinavia, due fratelli danesi emergono dalla sicurezza del loro bunker per trovare i resti della civiltà. Ben presto si uniscono a un gruppo di giovani sopravvissuti e insieme partono per una ricerca piena di pericoli attraverso la Scandinavia abbandonata, nella speranza di trovare un qualsiasi segno di vita. Liberi dal proprio passato e dalle regole della società, il gruppo ha la libertà di essere ciò vuole. Questo è l’incipit di “The Rain”, serie tv che porterà il pubblico nel bel mezzo della lotta per la sopravvivenza, in cui i protagonisti man mano scopriranno che, anche in un mondo post-apocalittico, esistono ancora molti dei problemi che pensavano di essersi lasciati alle spalle con la scomparsa del mondo che conoscevano. Dopo aver visto questa serie, cantare sotto la pioggia non sarà più poetico come prima.
11. Altered Carbon (2018-2020)
“Altered Carbon” si svolge in un futuro in cui la coscienza è digitalizzata e immagazzinata in pile corticali impiantate nella colonna vertebrale degli esseri umani, consentendo a questi ultimi di sopravvivere alla morte fisica grazie alla reimmissione dei propri ricordi e della propria coscienza in nuovi corpi. La storia segue l’addestramento del soldato “Envoy” Takeshi Kovacs, che viene scaricato da una prigione fuori dal mondo in una manica pronta al combattimento per volere di Laurens Bancroft, un aristocratico molto influente. Bancroft, di recente reimpiantato dopo la sua morte, è convinto di essere stato assassinato e vuole che Kovacs scopra la verità. Un sci-fi tra le serie tv distopiche che continua ad esplorare l’eterno enigma sul beneficio del processo scientifico e sulla paura della morte. In un mondo dove la morte non è definitiva ma solo uno stato temporaneo, riuscireste a vivere?
12. L’attacco dei giganti (2013-in corso)
Trasgrediamo un pochino le regole della serialità per inserire un anime decisamente popolare: “L’attacco dei Giganti”. In questo universo narrativo, gli esseri umani sono stati quasi tutti sterminati da creature giganti chiamate Titani. I titani sono alti diversi piani, sembrano privi di intelligenza, divorano gli esseri umani e, cosa peggiore, sembrano farlo per puro piacere piuttosto che per nutrirsi. Una piccola percentuale di umanità è però sopravvissuta, raggruppandosi in una terra protetta da mura altissime, persino più alte del più grande dei titani. Dopo quasi 100 anni dall’ultimo avvistamento di un titano, però, Eren, di 10 anni, e la sua sorella adottiva Mikasa assistono alla distruzione della propria città da parte di questi mostri. Dopo aver perso la madre nello scontro, Eren giura di vendicare tutta l’umanità. Se i ritmi narrativi delle serie animate nipponiche non vi spaventano “L’attacco dei Giganti” sarà una visione dall’incredibile fascino.
13. Black Mirror (2011-in corso)
Collocata in un mondo quasi contemporaneo al nostro, “Black Mirror” è una serie antologica ambientata nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Episodio dopo episodio, lo show svela come le moderne tecnologie possano ritorcersi contro chi le ha create, portando sullo schermo una serie di scenari decisamente credibili e temibili. Ogni episodio è ambientato in una realtà leggermente diversa, con personaggi differenti che combattono vari tipi di minacce tecnologiche. La serie porta con sé anche un cast di volti noti tra cui Andrew Scott, Jon Hamm, Miley Cyrus, Aaron Paul, Bryce Dallas Howard e molti altri. “Black Mirror” prende le basi gettate da una serie iconica come “Ai confini della realtà” e la attualizza, riuscendo a conquistare la propria nicchia di pubblico che le ha anche permesso di rinascere dalle ceneri di una cancellazione grazie alla casa di produzione Netflix.
14. 3% (2016-2020)
3% mette in scena un mondo diviso tra progresso e devastazione. Il legame tra le due parti, chiamate Offshore ed Entroterra, è un sistema rigoroso e minuzioso chiamato Processo. Se l’Offshore è il lato migliore, un’isola idilliaca con tecnologie avanzate e generale benessere, l’Entroterra è invece una gigantesca favela dove mancano anche le risorse primarie. Tutti gli abitanti dell’Entroterra hanno però la possibilità di passare attraverso il Processo per vivere una vita migliore nell’Offshore. Ma le statistiche dicono che solo il 3% ce la fa. Questa serie di origine brasiliana è sicuramente una visione per i più appassionati alle serie tv distopiche; l’assenza di doppiaggio italiano la rende poco popolare in Italia ma sicuramente nota a livello globale. “3%” ci mette di fronte all’eterna questione sulla qualità della vita e della distribuzione delle risorse, e sull’egoismo prevale sul bene comune.
15. Jericho (2006-2008)
“Jericho” è un dramma che racconta gli eventi all’indomani di un’esplosione nucleare nella città di Jericho, un tempo pacifica. Dopo la battaglia con New Bern, i cittadini iniziano gli sforzi di ricostruzione per ripristinare l’energia e le comunicazioni con il mondo esterno. Mentre i nuovi leader del Paese, l’amministrazione Cheyenne, tentano di stabilire la propria roccaforte nella regione, la popolazione diventa sospettosa verso i loro nuovi leader e si chiede perché la loro comunità sia così importante per questo governo di nuova formazione. La serie più datata di questa lista riesce a tenere comunque testa a quelle che sono state le sue succeditrici. Semplice e forse appartenente a un tipo di serialità un po’ datata, è comunque impossibile non rimanere coinvolti dalle lotte di potere tra i protagonisti di questo show. Speriamo di non scoprire mai se oggi le conseguenze di un’esplosione nucleare siano davvero quelle raccontate nelle serie tv distopiche.