Impossibile dire che gli inglesi non suscitino un certo fascino. Una cultura millenaria che ha plasmato quello che oggi possiamo definire il mondo moderno. Non appare quindi certo un caso che le loro produzioni seriali siano tra le più conosciute e stimate al mondo. In un panorama televisivo così eclettico diventa difficile capire cosa proviene da dove, eppure la firma britannica è in qualche modo sempre presente. Non sono poche le serie che nel corso degli anni hanno portato alta la bandiera della Gran Bretagna.
Tra commedia, mistero, fantasia e dramma (davvero molto), portando avanti l’eredità shakespeariana, è così che qui di seguito vi elenchiamo quelle che per noi sono le migliori serie tv britanniche in circolazione.
1. The Crown (2016-in corso)
“The Crown” segue le rivalità politiche e la storia familiare della Regina Elisabetta II, così come gli eventi che hanno segnato la seconda metà del XX secolo. Questa serie drammatica ha affrontato tantissimi eventi, di cui molti controversi, nel corso dei suoi episodi. Nonostante la volontà della produzione Netflix di rimanere il più vicino possibile alla verità, è davvero difficile scindere realtà dalla fantasia. Se quella atta da “The Crown” sia autocelebrazione o denuncia, sarà il pubblico a decidere. Quel che è certo è che la serie è tecnicamente lodevole, ma soprattutto magnetica grazie alle magnifiche interpretazioni degli attori che si sono susseguiti negli anni: da Claire Foy a Imelda Staunton, passando per Olivia Colman, sono riuscite a portare sullo schermo le gesta di una Regina.
2. Derry Girls (2018-2022)
“Derry Girls” è una commedia molto intelligente ambientata in una scuola femminile dell’Irlanda del Nord durante un periodo a di poco problematico… l’epoca in cui l’IRA e l’esercito britannico erano ancora in guerra tra loro. Tuttavia, nonostante questa situazione, lo show riesce a essere molto leggero, divertente e originale ed è una chicca che vale la pena di vedere. Le protagoniste adolescenti lentamente iniziano a diventare adulte, mentre intorno a loro anche il luogo che chiamano casa inizia a cambiare e l’Irlanda del Nord entra in una nuova fase più speranzosa, scrivendo una breve pagina di storia. “Derry Girls” si dimostra nel suo percorso come una lettera d’amore al luogo da cui proviene l’ispirazione della stessa creatrice.
3. Doctor Who (2005-in corso)
“Doctor Who”, una serie di fantascienza che può essere definita una delle sempre verdi tra le migliori serie tv britanniche. Per questa lista abbiamo deciso di considerare solamente il reboot della serie che è ufficialmente partito nel 2005 con l’interpretazione del nono dottore di Christopher Eccleston. Per chi non avesse ancora mai sentito parlare di “Doctor Who”, la trama si articola intorno alla figura del Dottore, un avventuriero alieno capace di cambiare il suo aspetto e sesso rigenerandosi ogni qualvolta si avvicina alla morte. Un pezzo di storia della televisione britannica che non mancherà di sorprendervi episodio dopo episodio, stagione dopo stagione, ma soprattutto dottore dopo dottore.
4. The IT Crowd (2006-2013)
“The IT Crowd” mostra le comiche disavventure di Roy, Moss e della loro supervisor truffaldina Jen, una squadra di straccioni addetti all’assistenza informatica in una grande azienda guidata da un stralunato yuppie. Tutti loro hanno in qualche modo difficoltà nel relazionarsi all’interno dell’ambiente lavorativo e ciò rende tutte le loro sfortunate attività ancora più esilaranti. Una sitcom che nutre la sua ironia nel disagio dei protagonisti e nell’immedesimazione del pubblico. Una scrittura brillante per una serie decisamente esagerata, assolutamente da non perdere per tipico humor inglese. È come se “The Big Bang Theory” avesse incontrato “The Office” per creare una delle migliori serie tv britanniche.
5. Skins (2007-2013)
La trama di “Skins” ruota attorno alla vita di un gruppo di ragazzi, dai sedici ai diciotto anni, che vivono nella cittadina di Bristol, in Inghilterra. Ogni episodio tratta il punto di vista un personaggio specifico approfondendo allo stesso tempo le vicende che riguardano tutto il gruppo. Un’adolescenza vissuta tra alcol e sigarette, senza nessuna inibizione e sprezzanti del pericolo. La capacità di “Skins” è quella di affrontare ogni sfaccettatura e dramma della crescita, utilizzando una narrazione senza censure. La serie è stata trampolino di lancio per molti attori che sono stati in grado di dimostrare a pieno le loro capacità attraverso gli episodi della serie, ricordiamo Nicholas Hoult, Kaya Scodelario, Hannah Murray e Joe Dempsy. “Skins” è un’esperienza intensa in cui risulta davvero facile riconoscersi, generazione dopo generazione.
6. Sherlock (2010-2017)
Un libero adattamento dei romanzi e dei racconti di Sir Arthur Conan Doyle e vede come protagonista il detective Sherlock Holmes, affiancato dal suo amico e assistente, il dottor John Watson. Le avventure dei due si svolgono però nella cupa e odierna Londra, dove Watson è un reduce della guerra in Afghanistan e deve ancora ritrovare il suo posto nella società. Quest’ultimo, in cerca di un coinquilino, si ritrova a vivere con l’eccentrico Holmes, che col passare degli anni diventerà suo compagno di vita. “Sherlock” porta con sé 13 episodi, ognuno dedicato a un’avventura diversa e sempre più stimolante. Benedict Cumberbatch e Martin Freeman sono la coppia di protagonisti che anche in questo caso cerca di sventare i progetti di Moriarty, interpretato da Andrew Scott.
7. Black Mirror (2011-in corso)
“Black Mirror” è un’antologia di fantascienza, esplora un futuro prossimo, tecnologico e inquietante, nel quale le invenzioni più innovative si scontrano con i più oscuri istinti umani. Racconti sempre nuovi così come i suoi protagonisti che nel corso del tempo sono stati interpretati da grandi personalità come Aaron Paul, Bryce Dallas Howard e Miley Cyrus. Questa narrazione distopica fa delle sue storie un vero e proprio monito per il suo pubblico, evidenziando in ogni puntata quali sono i rischi che la tecnologia porta con sé. Per sapere se “Black Mirror” è riuscita a depistare il genere umano da un percorso di vita succube dalla tecnologia è ancora presto, solo il tempo saprà confermarlo.
8. Fleabag (2016-2019)
“Fleabag” è un’esilarante e intensa finestra nella mente di una londinese sarcastica, sensuale, arrabbiata e straziata dal dolore. La protagonista è per l’appunto Fleabag, una donna priva di filtri inibitori che cerca di superare un lutto, ma si ostina ed allontana chiunque tenti di aiutarla mantenendo un atteggiamento spavaldo. Un viaggio introspettivo che può diventare universale se preso dallo spettatore nella giusta prospettiva. La pluripremiata commediografa Phoebe Waller-Bridge ha scritto e recitato nel ruolo di protagonista in questa serie che per la sua schiettezza ed empatia potremmo definire una delle migliori serie tv britanniche degli ultimi anni. “Fleabag” è una visione lampo che sembra impossibile dimenticare.
9. Bridgerton (2020-in corso)
Tratto dalla serie di bestseller di Julia Quinn, “Bridgerton” segue la storia di otto fratelli uniti nella ricerca del vero amore. Daphne Bridgerton fa il suo debutto nel competitivo mercato matrimoniale della Londra Regency, le sue prospettive sembrano inizialmente senza rivali. Ma mentre il fratello maggiore inizia a escludere i suoi potenziali pretendenti, il foglio degli scandali dell’alta società redatto dalla misteriosa Lady Whistledown getta ombre su Daphne. Tra i numerosi scandali, l’ambitissimo e ribelle Duca di Hastings, scapolo convinto, inizia a nutrire attrazione per Daphne. La sfacciata corte di “Bridgerton” ha decisamente appassionato gli spettatori di Netflix che sono in trepidante attesa dei futuri episodi, non potendo più farne a meno. A volte basta davvero pochissimo: un bel ragazzo e un cucchiaino.
10. After Life (2019-2022)
Un giornalista di provincia cerca di superare la morte della moglie rinnegando ogni tipo di emozione e trasformandosi in un burbero per eccellenza, nel tentativo di tenere lontane tutte le persone a lui vicine che cercano aiutarlo. L’irriverente Ricky Gervais questa volta porta sul piccolo schermo il dolore del lutto e il processo imprescindibile per superarlo. “After Life” è sicuramente una commedia, non mancano mai le risate grazie ai suoi personaggi a dir poco particolari, ma è inevitabilmente pieno di cuore e di sentimento. Il vero successo si trova dove si ride ma si riesce anche a piangere. Per noi davvero impossibile non inserirla tra le migliori serie tv britanniche, una piccola perla seriale prodotta da Netflix che non lascerà indifferente nessuno spettatore.
11. Downton Abbey (2010-2015)
Una cronaca delle vite della famiglia aristocratica britannica Crawley e dei loro servitori all’inizio del XX secolo. “Downton Abbey” è la perfetta rappresentazione della narrazione che ha reso gli inglesi famosi in tutto il mondo, con una tale finezza che non si può far altro che rimanere a bocca aperta di fronte alle scenografie, ai costumi, alle musiche e, soprattutto, alle interpretazioni che sono tutte di un livello straordinariamente alto. Tra i protagonisti nomi illustri come Maggie Smith e Dan Stevens. Una serie decisamente da record che ha conquistato pubblico e critica, diventando la prima serie britannica a vincere il premio show dell’anno più acclamato dalla critica. Il modo migliore per gustarsi una puntata di “Donwton Abbey”? Sicuramente davanti a una buona tazza di tè inglese.
12. The Last Kingdom (2015-2022)
Nell’anno 872, molti dei regni separati di quella che oggi è l’Inghilterra sono caduti sotto l’invasione dei danesi, lasciando il grande regno del Wessex in piedi da solo e sfiduciato sotto il comando di re Alfredo. Uhtred, nato da un nobile sassone, viene catturato dai danesi e cresciuto come uno di loro. La sua lealtà è messa a dura prova quando deve scegliere tra la sua patria natale e il popolo che lo ha cresciuto. Nel tentativo di reclamare il suo diritto di nascita, Uhtred deve percorrere un pericoloso cammino tra la nascita di una nuova nazione e la riconquista delle sue terre ancestrali. La genesi di quella che ora chiamiamo Gran Bretagna non poteva essere trascurato, infatti la narrazione di “The Last Kingdom” ha il potere di presentare agli spettatori la potenza delle origini inglesi.
13. Sex Education (2019-in corso)
L’insicuro Otis sa tutto sul sesso, grazie alla madre terapeuta in ambito sessuale. Così la ribelle Maeve gli propone di fondare una clinica all’interno della scuola per aiutare i più sperduti. L’inizio di un percorso che porterà i protagonisti e gli spettatori a scoprire sé stessi e a conoscersi meglio. “Sex Education” è una delle commedie di successo prodotte da Netflix che ha spopolato tra i ragazzi. L’umorismo e i temi legati all’adolescenza hanno reso la visione molto più succosa per molti. La serie affronta comunque temi molto importanti e delicati, ma riesce sempre ad essere incisiva e coinvolgente. Non siete convinti? Forse Gillian Anderson nei panni di una sessuologa lo farà.
14. Broadchurch (2013-2017)
A Broadchurch, piccolo centro marittimo inglese, Alec Hardy è appena stato promosso al grado di ispettore della polizia locale quando la comunità è scossa dal ritrovamento sulla spiaggia del cadavere del piccolo Danny Latimer. Nel corso delle indagini, si scoprirà che Broadchurch non è il luogo idilliaco che tutti immaginavano. Protagonista il duo composto da David Tennant e Olivia Colman, questa serie scopre tutti gli scheletri nell’armadio che una semplice cittadina può nascondere. Nulla è lasciato al caso e gli spettatori per questo si ritrovano pienamente coinvolti nelle sconvolgenti indagini. “Broadchurch” è un’esperienza che si combina perfettamente al grigiore delle nubi inglesi.
15. Misfits (2009-2013)
“Misfits” narra le vicende di un gruppo di ragazzi condannati ai servizi sociali per saldare il conto con la giustizia. Le loro vicissitudini personali più o meno gravi determinano il tono della serie, che si alterna tra commedia e drammatico. I protagonisti devono fare i conti con dei superpoteri arrivati per caso durante un misterioso temporale. Questo spunto fantascientifico è l’elemento che distinto la serie nel corso degli anni. Non sempre i racconti di fantasia riescono a stare al passo con il proprio pubblico, ma “Misfits” ha superato la prova e conquistato numerosi spettatori. Il connubio tra effetti speciali e commedia è stato generoso, la mossa giusta al momento giusto.
16. Victoria (2016-2019)
Ormai appare chiaro che gli inglesi non possano fare a meno di parlare di sé e della loro storia. Ecco perché troviamo tra le migliori serie tv britanniche “Victoria”, il racconto seriale che si ripropone di raccontare la Regina Vittoria. Seguendo dei toni biografici, si narra la sua ascesa al trono fino al corteggiamento e matrimonio con il Principe Alberto. Vittoria è la sovrana che ha mantenuto il suo ruolo più a lungo, ben 63 anni, seconda solo alla recentemente scomparsa Regina Elisabetta II. Anche se “Victoria” sviluppa la sua narrazione solo per tre stagioni, accompagnando man mano la crescita della Regina nei primi 20 anni nel ruolo istituzionale, vediamo quanto basta per comprendere come Vittoria sia riuscita a tenere insieme il Regno Unito per così a lungo.
17. The End of the F***ing World (2017-2019)
In “The End of the F***ing World” un adolescente psicopatico e una ribelle amante dell’avventura intraprendono un viaggio decisamente sfortunato ma che li porterà a cambiare i loro punti di vista sul proprio futuro. Tratta dall’omonimo fumetto, questa storia si tinge di un umorismo a dir poco cupo, ma è proprio questo a renderla estremamente affascinante. Di racconti di formazione possiamo trovarne tanti (anche in questa lista), forse nessuno però risulta così leggero e imprevedibile come questo. “The End of the F***ing World” è una visione che vive in un fiato, grazie anche ai soli 16 episodi di cui è composta la serie, arriva senza troppe pretese ma lascia con il suo addio molto al suo pubblico.
18. Good Omens (2019-in corso)
Nel 2018, il demone Crowley e l’angelo Azraphel, ormai abituati agli usi e i costumi della Terra, tentano di prevenire la venuta dell’anticristo e la conseguente apocalisse. La fine del mondo è vicina, ma ci sarà sempre qualcuno a salvarci. In “Good Omens” il bene e il male si alleano per il bene comune, o meglio per sconfiggere quello che è un male ancora più grande di loro rappresentato da un bambino di soli 11 anni. Una produzione di Amazon Prime Video che fonda le sue radici nel romanzo “Buona apocalisse a tutti!” di Terry Pratchett e Neil Gaiman. Il vero fascino della serie sono però i due protagonisti ritratti da David Tennant e Michael Sheen, due grandi attori che si sono distinti più volte con le loro interpretazioni poliedriche.
19. Monty Phyton’s Flying Circus (1969-1974)
Questa è la visione che forse non vi aspettavate di trovare tra le migliori serie tv britanniche. Ci sarebbe molto da raccontare su “Monty Phyton’s Flying Circus”, ma allo stesso tempo sembra difficile racchiudere tutto in delle semplici parole. Si può iniziare dicendo che è una serie composta da numerosi e memorabili sketch comici che hanno esportato in tutto il mondo una rappresentazione del famoso humor inglese. Si potrebbe proseguire evidenziando come gli episodi siano riusciti a superare la prova del tempo e, dopo più di 50 anni, hanno ancora carisma per le nuove generazioni. Semplicemente “Monty Phyton’s Flying Circus” è l’esperienza comica inglese elevata all’ennesima potenza.
20. Peaky Blinders (2013-2022)
“Peaky Blinders” segue la storia di una famiglia criminale nella Birmingham del 1919, Inghilterra, centrata sulle vicende di una gang che nasconde delle lame di rasoio nelle visiere dei propri cappelli e del loro capo Tommy Shelby, che aspira a trovare il suo posto nel mondo. Anche se le vicende di Shelby si sono recentemente concluse con la chiusura della serie, “Peaky Blinders” non verrà facilmente dimenticata. Un fenomeno che ha appassionato un vastissimo pubblico, non a caso il cappello Newsboy tanto usato nella serie è tornato a poggiarsi su moltissime teste. Certo, la malavita degli anni ’20 ha la sua presa grazie anche ai protagonisti tra cui spicca Cillian Murphy come favorito dei fan. I tempi cambiano, i “Peaky Blinders” rimangono.
21. Taboo (2017-in corso)
Nel 1814, l’avventuriero James Keziah Delaney ritorna a Londra dopo aver passato diversi anni della sua vita in Africa per ricostruire la compagna di spedizioni del suo defunto padre, mentre la guerra anglo-americana imperversa. Tuttavia, sia il governo che la Compagnia delle Indie Orientali sono interessate a mettere le mani sulla sua cospicua eredità con ogni mezzo necessario. Ideatore e protagonista di questo oscuro dramma è Tom Hardy, che riesce a regalare al pubblico un’intensità davvero affascinante. “Taboo” porta sul piccolo schermo quella che potrebbe essere una perfetta esperienza cinematografica per cura dei dettagli, quali costumi, scenografie, colonna sonora e scrittura. Decisamente da citare tra le migliori serie tv britanniche presenti in televisione.