Intramontabili. Con ormai sessant’anni di carriera alle spalle e con pochissima voglia di fermarsi (proprio nell’estate del 2022 intraprenderanno un nuovo tour che passerà anche per l’Italia), i The Rolling Stones continuano a fare quello per cui sono nati: il rock.
Con 35 album in studio e vendite per più di 250 milioni di copie, il gruppo britannico composto da Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts (scomparso nel 2021) ha dato vita alla colonna sonora di intere generazioni.
Vediamo quali sono le migliori canzoni dei The Rolling Stones da ascoltare assolutamente: alzate il volume e godetevi del sano rock intinto di blues.
1. Tell Me (You’re Coming Back)
Non potevamo che iniziare dal primo singolo originale composto dalla coppia Richards/Jagger. Ballata semiacustica tratta dal primo omonimo album (composto prevalentemente da cover), Tell Me (You’re Coming Back). Il singolo si dimostrò un discreto successo e in Italia ne fu realizzata una cover da parte dell’Equipe 84 dal titolo Quel che ti ho dato.
2. (I Can’t Get No) Satisfaction
Le cose si fanno più interessanti con uno dei primissimi grandi successi del gruppo. (I Can’t Get No) Satisfaction ha un riff indimenticabile di chitarra e un ritornello che non si toglie più dalla testa. Simbolo massimo delle radici blues della band (e dell’insoddisfazione giovanile dell’epoca), la canzone è considerata una delle migliori di sempre della storia del rock.
3. Under My Thumb
L’album Aftermath, il primo della discografia della band a essere composto unicamente da brani originali, è una fucina di canzoni indimenticabili. Una di queste è Under My Thumb, che ancora oggi viene suonata live. Da notare il suono del basso, molto distorto per l’epoca e la presenza della marimba. Il testo fu accusato di misoginia, ma la band ha sempre negato la presenza di un sottotesto simile.
4. Out Of Time
La versione qui inserita di Out of Time, altra canzone di successo della band, non è quella originale dell’album (più lunga e con un pezzo di marimba in introduzione), ma è senza dubbio la più conosciuta. Recentemente è stata utilizzata da Quentin Tarantino, all’inizio del terzo atto del suo ultimo film C’era una volta a… Hollywood.
5. Paint It Black
A proposito di brani dei The Rolling Stones utilizzati in un film che diventano a loro modo iconici: Paint It Black, con quell’indimenticabile suono del sitar, appartiene a questo stesso periodo (metà degli anni Sessanta), ma tutti la ricordano come la canzone di chiusura del capolavoro di Stanley Kubrick Full Metal Jacket. Il singolo si fece riconoscere come un grande successo già nel 1966.
6. Let’s Spend The Night Together
https://www.youtube.com/watch?v=DSN4U6xDr8Q
Bastano poche note al pianoforte per aver voglia di alzare clamorosamente il volume delle casse. Let’s Spend The Night Together è un onesto brano rock and roll dal ritornello memorabile. Anche questa canzone fu oggetto di qualche critica a causa del testo un po’ troppo allusivo, tanto da venire censurata durante un’esibizione in televisione (il testo fu cambiato in Let’s spend some time together).
7. Ruby Tuesday
Nata come Lato B del singolo del brano precedente, Ruby Tuesday diventò ben presto un altro classico dei The Rolling Stones. Incentrata sulla storia di una donna libera di spirito, la canzone fu un clamoroso successo di vendite. Nel corso del tempo è stata oggetto di cover da parte di artisti più disparati, tra i quali Janis Joplin e Franco Battiato.
8. Jumpin’ Jack Flash
Jumpin’ Jack Flash è un piacevole ritorno alle radici blues della band. Uscito come singolo, nacque dall’ispirazione con il sound dei The Velvet Underground ed è diventato in breve tempo una delle canzoni di punta del gruppo, ancora oggi imprescindibile nelle esibizioni live.
9. Sympathy for the Devil
Ha davvero bisogno di presentazioni un classico vero come Sympathy for the Devil? Con l’album Beggars Banquet, i The Rolling Stones inizieranno a sfornare una sequela di capolavori intramontabili. Questa lunga canzone è composta da un crescendo indimenticabile, che parte dal folk e si trasforma in samba rock. Il punto di vista è quello del Diavolo in persona, scelta che diede motivo di scandalo all’epoca.
10. Street Fighting Man
Non ebbe vita facile nemmeno Street Fighting Man, cronaca dei moti studenteschi del maggio 1968. La canzone, una delle migliori da ascoltare assolutamente, fu bandita dalle radio americane all’epoca della sua pubblicazione in singolo, anche a causa della copertina del 45 giri che mostrava gli scontri tra manifestanti e polizia.
11. Gimme Shelter
L’album successivo, una pietra miliare dal titolo Let it bleed, si apre con una delle canzone più memorabile degli Stones: Gimme Shelter è un inno potentissimo, dai tratti gospel, contro la guerra e la violenza. Da molti considerata come una delle più potenti canzoni rock mai realizzate, Gimme Shelter sembra raccontare la fine del mondo. Straordinaria.
12. Midnight Rambler
Si torna alle origini blues con Midnight Rambler, un brano che lascia spazio alle improvvisazioni durante le esecuzioni dal vivo e ancora oggi molto amato dai fan. Il testo della canzone è basato sulla cronaca dello “Strangolatore di Boston” ed è parecchio lugubre e dai tratti orrorifici. Nota di colore: la canzone fu scritta da Jagger e Richards durante una piacevole vacanza in Italia, con chitarra acustica e armonica. La versione in studio poi registrata era quasi del tutto simile a quella demo.
13. You Can’t Always Get What You Want
Brano di chiusura di Let It Bleed, You Can’t Always Get What You Want viene introdotto da un coro quasi angelico a cui si aggiungono chitarra e voce. Come per la traccia d’apertura, viene mantenuta la struttura in crescendo e racconta le delusioni e le disillusioni degli anni Sessanta. Fu inserita in uno dei film che più si adattavano all’atmosfera del brano, Il grande freddo, capolavoro di Irvin Keshner con protagonista il compianto William Hurt.
14. Brown Sugar
Il successivo Sticky Fingers si apre con una canzone ancora una volta memorabile e provocatoria: Brown Sugar nasconde, dietro al suo ritmo irresistibile, un testo scandaloso, in cui ancora è poco chiaro se lo “zucchero di canna” del titolo è un riferimento alla droga o a una donna di colore. Il brano è stato così criticato che nel 2021 il gruppo decise di non suonarlo più dal vivo, per non peggiorare la situazione.
15. Wild Horses
Si rallenta un po’ il tempo con Wild Horses, ballata lenta e romantica che pare sia stata scritta da Jagger mentre la sua relazione con Marianne Faithfull si avviava al capolinea. La musica malinconica, invece, fu ispirata dall’allontanamento di Richards nei confronti di suo figlio a causa dei continui tour.
16. Tumbling Dice
Ancora radici blues in Tumbling Dice, brano di punta dell’album Exile on Main St., disco realizzato nella cantina della casa francese di Keith Richards mentre la band aveva problemi con il fisco inglese. Ai tempi della pubblicazione, l’album non ricevette grossi consensi, per poi essere rivalutato col passare del tempo.
17. Shine a light
Shine a light è un altro gran brano del disco del 1972. Si tratta di una canzone che ha chiare influenze soul e gospel, messe in evidenza dalla presenza dell’organo di Billy Preston. Il titolo del brano è diventato anche quello di un documentario realizzato da uno dei più grandi fan degli Stones: Martin Scorsese.
18. Angie
Angie è stato un gran successo proveniente dall’album Goats Head Soup (specialità culinaria della Giamaica). Si tratta di una ballad romantica che racconta la fine di un amore e il conseguente dolore. L’identità della Angie del titolo rimane misteriosa, anche se varie teorie si sono susseguite col passare degli anni (e, forse, si tratta solo di una scelta artistica senza riferimenti alla realtà).
19. It’s Only Rock ‘n Roll (But I Like It)
Il classico sound dei The Rolling Stones torna prepotentemente in uno dei brani più celebri del gruppo. It’s Only Rock ‘n Roll (But I Like It) fu un singolo scelto provocatoriamente per allontanare alcune delle critiche che iniziavano a stancare la band. Il video vede il gruppo vestito da marinai mentre vengono sommersi piano piano dalla schiuma.
20. Miss You
Miss You è un altro grande classico della band, ormai pienamente inserita negli anni Settanta, ma incapace di dimenticare le proprie origini. Eppure si tratta di un brano perfetto per l’ambiente disco (tanto che lo stesso Keith Richards la definirà così), inizialmente dalla durata monstre di 9 minuti, fu poi accorciata a 5 per la versione studio.
21. Beast of Burden
Sempre dall’album Some Girls ecco un’altra canzone dei The Rolling Stones da ascoltare assolutamente. Un piacevole riff di chitarra introduce Beast of Burden, brano di stampo rock classico che è ancora oggi riconosciuto come uno dei più amati dai fan. Il testo, seppur già scritto, venne in gran parte modificato da Mick Jagger, improvvisando durante la registrazione.
22. Start Me Up
Start Me Up è davvero una canzone riconoscibile sin dalle prime note. Quel suono di chitarra indimenticabile, poche note e infine l’esplosione sonora per un altro dei brani indimenticabili degli Stones. Ancora oggi è uno dei pezzi imprescindibili per un concerto della band.
23. Rain Fall Down
Nel 2005 i The Rolling Stones non smettono di creare pezzi radiofonici di grande successo. È il caso di Rain Fall Down, singolo tratto dal loro ultimo album di inediti A Bigger Bang. Dal piacevole sapore funky, la canzone ha un ritmo semplicemente irresistibile, unito alla solita classe del quartetto.
24. Streets of Love
Fa strano pensare che Streets of Love non ebbe il successo sperato in America, all’epoca della prima pubblicazione, spinta moltissimo dal marketing che l’ha vista come colonna sonora di diversi spot pubblicitari. La canzone, l’ennesima ballad romantica della band, è stata rivalutata col tempo ed è ora considerata al pari dei loro classici rock.
25. Ride ‘Em On Down
Cosa fare quando ormai non hai più nulla da dimostrare al mondo intero di cosa sei in grado di fare? I The Rolling Stones pubblicano nel 2016 un album di cover blues, tornando alle loro origini. Ride ‘Em On Down vanta un video con Kristen Stewart che accompagna questo brano sporco, che sembra registrato nel garage di casa. Ennesimo esempio di intramontabilità ed eterna giovinezza.