Nel corso della sua carriera Madonna si è imposta come superstar internazionale, icona LGBT, ha lanciato mode e inciso tantissime canzoni che hanno fatto la storia del pop. A partire dai primi anni Ottanta, la Regina del Pop si è reinventata numerose volte restando (quasi) sempre fedele a se stessa. Nell’articolo che segue vogliamo celebrare le migliori canzoni anni ’80 di Madonna, quelle che hanno contribuito alla sua consacrazione, dai brani più semplici e orecchiabili dell’album d’esordio fino a Like a Virgin, True Blue e al disco che ha chiuso gli Eighties tra polemiche e scandali, Like a Prayer.
Everybody
Everybody è la canzone che segna ufficialmente l’esordio di Madonna, nel 1982. Prima ancora che uscisse come singolo però, il brano fu inserito in una demo che la futura star del pop faceva ascoltare nei locali di New York come il Danceteria. Fu proprio in una di queste occasioni che il dj Mark Kamins, notando la risposta positiva del pubblico al brano, decise di produrlo. Nel periodo in cui Everybody iniziò ad essere più diffusa, molti iniziarono a pensare che il brano fosse cantato da un’artista di colore. Per non perdere l’interesse del pubblico di colore quindi, la Sire decise di distribuire il singolo di Everybody con una copertina dai colori vivaci sulla quale il volto di Madonna non compariva. Il ragazzo di colore che appare a lato della cover, inoltre, suggeriva implicitamente che si trattasse di un performer di colore.
Holiday
Holiday è uno dei più grandi successi di Madonna, forse il brano più rappresentativo del suo primo album. Ai tempi fu realizzato anche un video di Holiday sfruttando le riprese dell’esibizione in un locale, ma non fu mai distribuito perché giudicato insoddisfacente. Per promuovere il terzo singolo estratto da The First Album, furono rilasciati invece i video delle riprese di due esibizioni televisive. Tra le performance dal vivo riprese dalla TV, vogliamo ricordarne due effettuate per la tv italiana, una a Discoring (su Rai1) e l’altra per il programma Di-Gei registrata presso la discoteca Le Rotonde di Garlasco.
Holiday è un brano semplice e orecchiabile che figura in quasi tutti i tour di Madonna, spesso a conclusione dei suoi show. A tale proposito, la performance più trascinante resta quella che chiudeva le date del Blond Ambition World Tour.
Lucky Star
Quarto singolo di The First Album, Lucky Star è una canzone che ha portato fortuna alla futura Regina del Pop. Uscita nel 1983, Lucky Star è un brano orecchiabile in cui l’interprete si rivolge a qualcuno da cui è attratta e di cui percepisce qualità “fortunate” e positive. Val la pena sottolineare che buona parte del ritornello che recita “Star light, star bright, First star I see tonight” è una strofa tratta da una popolare ninna nanna americana.
Lucky Star è stata proposta più volte nella scaletta dei tour di Madonna, dal Virgin Tour al Who’s That Girl Tour, fino al Confession Tour. Quest’ultima performance in particolare, viene ricordata per lo strepitoso costume bianco e viola disegnato dallo stilista Jean Paul Gaultier.
Per Lucky Star fu realizzato un video, anche questo molto semplice, in cui Madonna balla su un luminoso sfondo bianco, vestita con un mini abito nero, top a rete e poi i guanti in pizzo, crocifissi e braccialetti di gomma che caratterizzarono il suo look degli inizi, copiatissimo dai fan.
Borderline
Quinto singolo del primo album di Madonna, scritto e prodotto da Reggie Lucas, Borderline si differenzia dagli altri brani del disco, più spensierati e semplici, perché racconta di una ragazza che vive una relazione emotivamente complicata e per la quale sta “perdendo la testa”. Il videoclip che accompagna questa canzone racconta invece un’altra storia, quella di una ragazza divisa tra due uomini e soprattutto tra amore e successo. Anche in questo caso il look della popstar è quello dei primi anni ’80, caratterizzato dalla cintura con la scritta Boy Toy sulla fibbia. Un dettaglio sul quale si sono soffermati tutti coloro che hanno provato a spiegarsi il fenomeno Madonna nella sua complessità.
Madonna ha cantato Borderline anche in tour, sia durante il Virgin Tour, che più recentemente nello Sticky & Sweet Tour del 2008.
Like a Virgin
Con il primo singolo dall’album Like a Virgin, uscito nel 1984, Madonna si impone nel firmamento del pop con quella che diventerà la sua canzone più famosa oltre che uno dei brani più rappresentativi di quel periodo. Like a Virgin è una canzone della quale molti hanno cercato di dare un’interpretazione personale: ci provò anche Quentin Tarantino con un celebre dialogo de Le Iene. Tom Kelly, uno degli autori del brano, che all’epoca fece discutere per il suo testo allusivo, ha spiegato che Like a Virgin non era stata pensata per un’interprete femminile ed era stata scritta nel periodo in cui si era lasciato alle spalle una relazione emotivamente difficile e aveva iniziato a frequentare un’altra persona.
La canzone ha contribuito a caratterizzare e rafforzare il personaggio di Madonna nell’immaginario collettivo ed è stata accompagnata da un videoclip ambientato a Venezia, in cui la cantante appare come una sposa sensuale ma anche come una ragazza sexy e intraprendente che incontra un uomo misterioso. Rispetto agli esordi l’immagine di Madonna si fa ancora più ammiccante e controversa.
Per quanto riguarda le performance dal vivo, quelle di Like a Virgin sono quasi tutte memorabili e molto diverse l’una dall’altra, sia per quanto riguarda l’interpretazione che l’impatto mediatico. Se l’esibizione ai MTV Video Music Awards del 1984 che riprendeva ironicamente il tema nuziale del video è rimasta nella storia del pop (e di MTV), restano indimenticabili anche le performance del Blond Ambition e del successivo The Girlie Show. La versione del Blond è lenta, orientaleggiante, portata in scena con una coreografia incendiaria che fece scandalo e per la quale Madonna rischiò anche un arresto, in Canada Quella del Girlie Show è più raffinata e ironica, in stile Marlene Dietrich, interpretata con un pesante accento tedesco. Anche i costumi che caratterizzarono queste due performance sono molto diversi: per il Blond Ambition Tour Madonna era inguainata nel celebre bustier dorato con i seni a punta e le calze a rete, mentre per la versione Dietrich, indossava un frac come quelli indossati dalla diva di Shanghai Express. Like a Virgin è ricordata anche per la bollente performance a tre con Madonna, Britney Spears e Christina Aguilera che conquistò il pubblico di MTV con un bacio saffico memorabile.
Material Girl
Secondo singolo tratto dall’album Like a Virgin, Material Girl è una delle migliori canzoni anni ’80 di Madonna, oltre che uno dei brani più rappresentativi di un decennio all’insegna dell’edonismo. Material Girl è un brano ironico e provocatorio che parla di una ragazza che ai sentimenti e all’amore preferisce la sicurezza economica che può garantirle un ragazzo pieno di soldi. “Viviamo in un mondo materiale e io sono una ragazza materiale” canta Madonna senza (ancora) sapere che quell’etichetta le resterà appiccicata addosso per tutta la sua vita. Diversi anni dopo infatti, la cantante ha dichiarato che per quanto Material Girl sia stata importante per la sua carriera, è stata presa eccessivamente sul serio dai media che hanno sovrapposto l’immagine ironica di una donna ossessionata dalla ricchezza e quella (reale) di una donna ambiziosa e di successo.
Material Girl è una canzone che ha avuto numerose cover – anche di artisti famosi – ed è stata eseguita più volte in tour e in diverse versioni, ma sarà ricordata soprattutto per il videoclip pazzesco in cui Madonna interpreta a modo suo (e in maniera assolutamente convincente) la Marilyn Monroe di Gli uomini preferiscono le bionde. Con il suo abito di satin rosa, i guanti lunghi, i diamanti e le auto sportive, il mito della Material Girl è irresistibile, luccicante e fa sognare.
Into the Groove
Into the Groove è un brano trascinante che contribuisce a consolidare lo status di Madonna a star più hot degli anni ’80 e segna anche il suo ingresso ufficiale nel mondo del cinema con la sua partecipazione al film Cercasi Susan Disperatamente. una commedia nella quale ha un ruolo da non protagonista, anche se di forte richiamo. Into the Groove, con il quale Madonna contribuisce alla colonna sonora del film, è un invito a ballare, scatenarsi e flirtare. Anche in questo caso la componente sexy è particolarmente spiccata, c’è un forte elemento seduttivo – “Touch my body, and move in time / Now I know you’re mine” – ma anche la voglia di ballare e “sentire” a livello fisico il ritmo della musica. Dopo l’uscita del film, il brano fu inserito nella nuova edizione di Like a Virgin, uscita nell’estate dell’85. Into the Groove è accompagnata da un video accattivante , che altro non è che un montaggio di alcune scene del film di Susan Seidelman ed è stata interpretata da altri artisti, tra cui Mina e Dannii Minogue.
Crazy for You
Il 1985 è l’anno in cui Madonna si affaccia sul grande schermo con Into the Groove e Cercasi Susan, come abbiamo detto, ma anche con Crazy for You, intensa ballad che fu scelta insieme ad un altro brano, Gambler, per essere inserita nella colonna sonora del film omonimo con Matthew Modine e Linda Fiorentino, in cui la cantante fa un’apparizione musicale.
Crazy for You è una delle canzoni più belle di Madonna ma soprattutto è una delle prime due ballad interpretate dalla popstar agli inizi della sua carriera (l’altra è Love Don’t Live Here Anymore, inclusa nel suo secondo album, Like a Virgin). Romantica ed intensa, ma anche sensuale, Crazy for You evoca sin dalle prime parole un locale fumoso, appena rischiarato dalle luci al neon, in cui l’attrazione fisica e mentale tra due persone è talmente forte che non può essere più trattenuta e nascosta. “Touch me once and you’ll know it’s true / I never wanted anyone like this…”
Live to Tell
Primo singolo lanciato per promuovere l’album True Blue, Live to Tell è una delle canzoni lente più intense e belle di Madonna, ma è anche una delle più “misteriose”, almeno per quanto riguarda il significato. Molti si sono interrogati sul “segreto” di cui l’interprete parla nel brano, ma alcuni anni fa Madonna ha spiegato che non è strettamente ispirata al suo vissuto: “Quando scrivo canzoni mi capita di veicolare (delle emozioni). Potrei dire che Live to Tell è una canzone sulla mia infanzia, sul rapporto con i miei genitori, mio padre e la mia matrigna. Ma forse no. Potrebbe essere qualcosa che ho letto in un romanzo di F. Scott Fitzgerald o una storia che devo aver sentito una volta. È qualcosa di vero, ma non è necessariamente autobiografico.” Parole ispirate e intense, che quindi veicolano le emozioni legate ad una serie di esperienze vissute in maniera indiretta.
Nel video di Live to Tell Madonna appare con un’immagine diversa da quella della ragazza di Like a Virgin, un look più semplice e “cinematografico” che mette in risalto il suo sguardo a favore dell’interpretazione del brano. Nel montaggio del video sono state inserite alcune scene del film A distanza ravvicinata con Sean Penn, “il ragazzo più cool dell’universo” a cui era dedicato l’album True Blue e con il quale Madonna fu sposata per quattro anni.
Madonna ha eseguito Live to Tell dal vivo in diverse occasioni, ma tra le performance più discusse vogliamo ricordare quella del Blond Ambition Tour del 1990 e del più recente Confessions Tour del 2006, entrambe accomunate da una provocatoria messa in scena che fa uso dell’iconografia religiosa cattolica. Al Confessions, in modo particolare, Madonna appare su un’imponente croce rivestita di specchi e una corona di spine sul capo.
Papa Don’t Preach
Secondo singolo estratto da True Blue, Papa Don’t Preach è stato anche il singolo più venduto nel 1986 sia in Italia che a livello internazionale. Tra tutte le canzoni del terzo album di Madonna, Papa Don’t Preach è indubbiamente la più controversa: parla di gravidanza in età adolescenziale e dà voce ad una ragazza che confessa a suo padre di essere rimasta incinta e di voler tenere il bambino e mettere su famiglia con il ragazzo di cui è innamorata. Anche se Papa Don’t Preach non è esplicitamente pro o contro l’aborto e si limita a raccontare l’esperienza di una ragazza alle prese con una gravidanza non pianificata, solleva comunque un dibattito acceso su un tema che ancora oggi fa discutere ed è motivo di attriti tra Madonna e il Vaticano. Papa Giovanni Paolo II invitò i giovani a boicottare l’imminente tour della popstar e per tutta risposta Madonna dedicò la canzone a Wojtyła, mostrando il suo volto su un megaschermo, durante l’esecuzione della canzone al Who’s That Girl World Tour.
Il video di Papa Don’t Preach riprende la stessa narrazione del brano e vede Madonna con un nuovo look, molto diverso da quello che aveva caratterizzato il periodo di Like a Virgin. Capelli biondissimi e corti, jeans e t-shirt con la scritta Italians do it better, ma anche elegante in total black, Madonna abbraccia la sua prima, sorprendente metamorfosi.
Una curiosità: il chiodo di Moschino che Madonna indossa sulla foto utilizzata per la copertina del singolo fu “rubato” a Loredana Bertè, che era presente al photoshoot.
True Blue
Il titolo di True Blue – che è anche la title track dell’omonimo album uscito nel 1986 – ha sempre sollevato delle perplessità in merito al suo significato. Se il testo della canzone è semplice (di fatto è una dichiarazione d’amore) il titolo è stato spesso associato al termine blue inteso come tristezza, ma non è così. True Blue in questo caso significa “fedele” e per quanto riconosciamo che può sembrare una scelta poco trasgressiva per una canzone di Madonna, va anche sottolineato che è coerente con la canzone e il video che rievocano il candore e i colori degli anni ’50, allora rievocati da un costante effetto nostalgia che negli ultimi tempi invece, tra film e serie tv, vorrebbe riportarci agli anni ’80. Nella terza stagione di Stranger Things ad esempio, parte della colonna sonora comprende alcune canzoni anni ’80 di Madonna.
Nel video di True Blue la popstar è accompagnata da tre ballerine e coriste che sfoggiano un look che ricorda un po’ quello delle Pink Ladies di Grease e si muovono su scenari da musical, tra i colori accesi dei film di Doris Day auto decappottabili. Grande assente (giustificata) è la trasgressione, che viene momentaneamente accantonata.
Open Your Heart
Open Your Heart è il quarto singolo tratto da True Blue e originariamente era un brano rock scritto per Cyndi Lauper che si intitolava Follow Your Heart. Madonna rielaborò il brano originale per trasformarlo in una canzone pop che parla di amore ma soprattutto di conquista. L’approccio di Madonna ai sentimenti, almeno per quanto riguarda le sue canzoni degli anni ’80, è sempre diretto ed è quello di una donna che sa esattamente quello che vuole: “Credo che tu abbia paura di guardarmi negli occhi / Sembri un ragazzino triste e mi chiedo perché”. Questo è un aspetto che ha contribuito in parte al successo del personaggio.
Open Your Heart è stata accompagnata anche da un bellissimo video diretto da Jean Baptiste Mondino in cui Madonna interpreta una spogliarellista con i capelli platino cortissimi e un fisico slanciato e tonico, fasciato in uno dei primi body dello stilista Jean-Paul Gaultier che contribuiranno alla sua iconografia. Nel videoclip Madonna è affiancata dal giovanissimo Felix Howard e la scena in cui la popstar bacia il ragazzo sulle labbra farà discutere. Per la performance di Open Your Heart (e di altri brani) al Who’s That Girl World Tour invece, Madonna è affiancata dal ballerino Chris Finch, allora tredicenne.
La Isla Bonita
Quinto e ultimo singolo tratto da True Blue, La Isla Bonita è una delle canzoni più famose di Madonna ma soprattutto è la prima di una lunga serie di canzoni che riprende atmosfere, parole e suoni “spagnoleggianti”, una vera e propria ossessione della quale Madonna ha parlato in diverse occasioni: “In una vita precedente devo essere stata una donna latina!“. Nei tour di Madonna la Isla Bonita è quasi sempre il brano portante della sezione ispanica dello show, dal Who’s That Girl Tour al Drowned Tour.
Il brano, che inizialmente era stato proposto a Michael Jackson, fu rielaborato da Madonna che ne cambiò testo e arrangiamenti.
Il video de La Isla Bonita, che ad oggi è il video di Madonna più visto su Youtube, è ambientato in una località esotica come la San Pedro di cui si parla nel testo (che Madonna ammise di non conoscere, anche se è realmente esistente e si trova nel Belize) e vede la cantante sdoppiarsi in due ruoli, quello di una ragazza vestita in modo semplice, che si raccoglie in preghiera e quello di una sensuale ballerina di flamenco, fasciata in un sontuoso abito rosso a pois neri.
Like a Prayer
Incenso e fiamme (quelle dell’Inferno) per Like a Prayer, canzone che chiude il primo atto della carriera di Madonna e ne apre un altro, anticipando una nuova era di successi e scandali. Se negli anni ’80 i crocifissi indossati da Madonna, così come il suo nome (che ricordiamo, è il suo nome di battesimo, non il nome d’arte) e i riferimenti religiosi nei suoi video avevano fatto discutere, con questo brano del 1989 lo scontro tra la popstar e i gruppi religiosi divampa e continuerà a bruciare a lungo. Like a Prayer arriva nei negozi di dischi in un album profumato al patchouli e con una title track che intreccia riferimenti spirituali e allusioni sessuali (alcune delle quali misero a disagio anche uno degli autori, Pat Leonard).
Col tempo la carica esplosiva di Like a Prayer si è un po’ ridimensionata, ma la canzone, che apre un album capolavoro, più maturo nei testi, come nei temi trattati, ebbe un grande successo a livello internazionale e resta una delle più belle tra quelle incise da Madonna alla fine degli anni ’80. Ancora oggi continua ad essere una delle canzoni che Madonna sceglie per esibirsi dal vivo e in occasioni speciali.
Il videoclip di Like a Prayer è storia: Madonna appare con uno dei suoi look più belli – mora, con i capelli lunghi e mossi, fasciata in un abito sottoveste scuro – ed è testimone di un omicidio di cui viene accusato ingiustamente un ragazzo di colore. Tra stimmate, croci in fiamme, razzismo e statue di santi che prendono vita, le polemiche non tardarono ad arrivare e spinsero a la Pepsi a rescindere immediatamente il contratto con Madonna.
Express Yourself
Express Yourself, secondo singolo tratto da Like a Prayer, ha una caratteristica comune a molte canzoni di Madonna: è talmente energica che riesce a convincere chi la ascolta di essere in grado di conquistare il mondo. A causa del suo titolo, Express Yourself è stata associata spesso alle comunità LGBT, ma per quanto Madonna sia una delle icone gay più amate, questo brano in realtà urla girl power dall’inizio alla fine. Se in Material Girl la cantante ironizzava sul fatto di preferire pretendenti facoltosi e generosi ai fidanzati carini e romantici ma spiantati, in Express Yourself dice chiaramente che non avete bisogno di anelli di diamanti e auto costose come prove d’amore, ma non dovete neanche accontentarvi, quando si tratta di sentimenti: mettiamo alla prova chi dice di amarvi e fate in modo che le sue mani forti vi spingano sempre più in alto. Si parla di sentimenti ma soprattutto di ambizione in un brano accompagnato da un videoclip diretto da David Fincher e ispirato a Metropolis di Fritz Lang.
Express Yourself è anche il brano scelto da Madonna in apertura del suo terzo tour mondiale, il Blond Ambition: una performance iconica e scandalosa (in un tour esplosivo e dal forte impatto mediatico) in cui la cantante indossa il celebre body con i seni a punta realizzato per lei da Gaultier sotto un completo gessato.
Negli ultimi anni si è tornati a parlare di Express Yourself in occasione dell’uscita di Born this Way di Lady Gaga e del dibattito acceso sulla somiglianza evidente tra i due brani. La stessa Madonna ha accostato Born this Way ed Express Yourself in una delle performance del suo MDNA Tour del 2012.
Spanish Eyes
Spanish Eyes è una delle migliori canzoni anni ’80 di Madonna ma non ha avuto la stessa visibilità delle hit più famose. Una ballad latineggiante dolcissima ed evocativa, penultima traccia di Like a Prayer, probabilmente dedicata ad un amico scomparso a causa dell’AIDS. Non a caso nell’album era incluso anche un foglio informativo sull’AIDS, sulle modalità del contagio e l’invito ad utilizzare il preservativo per limitare i contagi. Negli album successivi Madonna dedicherà altri brani a persone care morte di AIDS, ma Spanish Eyes resta una canzone unica e da riscoprire.