Sono tornati. A distanza di ben 22 anni dall’ultimo album, i Liquid Tension Experiment sono finalmente riusciti a regalarci un terzo disco con altri 8 ipertecnici e divertenti brani di prog rock ad alta velocità. Il quartetto composto da Mike Portnoy (ex-Dream Theater, The Neal Morse Band, Transatlantic), John Petrucci, Jordan Rudess (che nei Dream Theater ci sono ancora) e Tony Levin (King Crimson) si è ritrovato in studio per ridare lustro a un modo di comporre musica senza confini. Perché quello che suonano i Liquid Tension Experiment è, come dice il nome, qualcosa di indefinibile, anche se le influenze musicali che hanno accompagnato la carriera dei quattro si sentono tutte. E proprio per festeggiare questo nuovo tassello, magari a prima vista superfluo ma che farà contenti i fan storici di queste sonorità, andiamo a riscoprire i migliori brani dei Liquid Tension Experiment da ascoltare assolutamente.
1 – Paradigm Shift
Il primo brano del primo disco dei LTE, dal titolo Paradigm Shift, dimostra già tutte le caratteristiche che accompagnano il sound del quartetto. I primi secondi si lasciano andare a velocissime note per poi iniziare una lunga e furiosa cavalcata in cui tastiere, chitarra, basso e batteria si sfidano, si inseguono, duellano e si sposano. Non solo tecnica fine a sé stessa, ma anche un occhio di riguardo per le melodie e un groove, inarrestabile e con frequenti cambi di tempo, che rende brevi i quasi nove minuti di durata.
2 – Kindred Spirits
Kindred Spirits si apre con un duro riff di chitarra che lascerebbe presagire un brano hard. Ma l’arrivo dell’organo dona una melodia più solare e piacevole all’ascolto, alleggerendo il mood sempre di più. Velocemente, mischiando sapientemente il mestiere con il divertimento, il brano si trasforma in un pezzo romantico e dolce con tanto di assolo strappalacrime di John Petrucci.
3 – State of Grace
Il lato più romantico e dolce fa capolino in State of Grace. Un pezzo in cui batteria e basso lasciano completo spazio alle tastiere di Rudess e alla chitarra di Petrucci. Un brano semplice, atmosferico e malinconico. Poche note dai ritmi lenti che donano una pausa dal virtuosismo rendono State of Grace perfetto per ogni tipologia di ascoltatore.
4 – Universal Mind
Se c’è un pezzo che meglio descrive la musica che suonano i LTE, questo è sicuramente Universal Mind che contiene tutto, ma proprio tutto, ciò che rende la band unica. Cambi di tempo, una gioia vera nel suonare insieme a ricordo delle jam sessions di stampo jazz, melodie orecchiabili, intermezzi goliardici, l’hard rock che si trasforma continuamente. Una cosa è certa: con musica così non si sente la mancanza di un cantante.
5 – Acid Rain
Scaldate i motori perché con Acid Rain si fa sul serio. Brano d’apertura del secondo album dei LTE (intitolato semplicemente Liquid Tension Experiment 2), ma ultimo ad essere composto, Acid Rain non si discosta poi molto da quello che siamo abituati a sentire dal quartetto, ma si nota un maggior feeling tra i membri. È un brano furioso che non lascia scampo, mettendo in scena i muscoli della musica progressive.
6 – When the Water Breaks
La storia che sta dietro alla composizione di When the Water Breaks è divertente. Nel bel mezzo delle sessioni, John Petrucci fu costretto a lasciare lo studio in fretta e furia: sua moglie stava per partorire. I tre membri rimasti proseguirono a suonare senza il chitarrista e il brano che ne uscì, come da titolo, cerca di raccontare tutta la storia della nascita. Di stampo più romantico e capace di far visualizzare il racconto della nascita, è uno dei brani migliori dei Liquid Tension Experiment.
6 – The Passage of Time
22 anni di silenzio con le carriere dei quattro membri che hanno preso strade diverse e sono proseguite con successo. Poi, un annuncio a sorpresa: i Liquid Tension Experiment hanno completato le registrazioni del nuovo album. Come a voler esprimere che nulla è cambiato, The Passage of Time riprende il filo lì dove si era interrotto. Nessuna novità, fedeli a sé stessi e alle loro sonorità, il primo singolo del nuovo Liquid Tension Experiment 3 ha il sapore di un ritorno a casa e, paradossalmente, si dimostra uno dei brani migliori della band.
7 – Beating the Odds
Secondo singolo estratto dal nuovo album, Beating the Odds è un gioco divertito che dimostra la cosa che più conta di questi quattro amici: ritrovarsi insieme in una stanza, suonare col sorriso stampato sulla faccia, improvvisare, a tratti sfidarsi pure. E saper trovare la gioia nella musica, come solo i grandi musicisti sanno fare.