A distanza di ventuno anni dalla fenomenale vittoria al Festival di Sanremo 2001 con il brano Luce (tramonti a nord est), Elisa è tornata a calcare il palco dell’Ariston con O forse sei tu. Abbiamo deciso di scoprire con voi le più belle e famose canzoni di Elisa, artista poliedrica come poche e che, anno dopo anno, regala emozioni su emozioni con sempre nuove sperimentazioni musicali e collaborazioni.
1. Luce (tramonti a nord est)
Non si poteva non aprire l’elenco delle migliori canzoni di Elisa con il brano che, oltre a essere valso la vittoria al Festival di Sanremo 2001, ha consacrato definitivamente la cantante triestina. Primo pezzo completamente in lingua italiana Luce (tramonti a nord est) nonostante la genesi del testo originale fosse in inglese, grazie al supporto di Zucchero Fornaciari e della madre di Elisa stessa, sì è trasmutato in un brano in italiano dalle sonorità ritmate e profonde, così come è profondo il testo che parla dell’impossibilità di comunicare tra due persone e della voglia di abbattere, appunto, il muro che le divide nel dialogo. Un pezzo forte, vibrante, capace di evocare immagini alquanto poetiche.
2. Labyrinth
Era il 1997 ossia l’anno di uscita del primo album di Elisa, quel Pipes & Flowers che, in poco tempo, è diventato quadruplo disco di platino. Tra i brani l’evocativo Labyrinth, puro rock dal sound avvolgente, coinvolgente e capace di far vibrare l’anima e, al tempo stesso, cantare a squarciagola anche grazie al meraviglioso testo con cui, la cantante, espleta le difficoltà di uscire dal labirinto esistenziale dentro il quale, a volte, si rischia di perdersi e così smarrire la propria strada nella vita.
3. Dancing
Dancing è un ulteriore passo in avanti nella produzione artistica e musicale di Elisa: tra ballata e soul blues è un testo ricco di significato. Profondo, commovente, pervaso da una certa nostalgia di fondo Dancing parla di amore, di come ci si dovrebbe lasciare andare a questo nobile sentimento con tutto noi stessi. Impossibile rimanere impassibili di fronte a una musicalità talmente elevata e a un testo alquanto disarmante che fanno, di Dancing, un sempreverde nella produzione della Toffoli e che ha trovato spazio nella sountrack dell’edizione italiana del film A Time for Dancing.
4. Qualcosa che non c’è
Senza dubbio alcuno Qualcosa che non c’è è la canzone più intima e privata di Elisa: difatti, la cantante ha affermato tempo addietro di come, in realtà, sia un brano scritto per se stessa, tenuto nascosto nel cassetto senza aver intenzione di pubblicarlo. Fortunatamente, Qualcosa che non c’è ha visto la sala di incisione e ben presto si è rivelato come un nuovo e importante dono per gli estimatori e i fan. Il testo, alquanto introspettivo, pare sia nato dopo un blocco di creatività e, tra le strofe, in particolare quelle di apertura ciò non è tanto celato così come, nella seconda parte della canzone, l’invito è quello di continuare a fare ciò che si fa sempre in maniera positiva.
5. L’anima vola
Anche con L’anima vola Elisa dà un’ulteriore prova della sua profondità non solo ed esclusivamente come artista ma, parimenti, come persona. Se con Labyrinth ha spiegato le difficoltà dello smarrirsi nella vita stessa, con Dancing come lasciarsi andare ai sentimenti e con Qualcosa che non c’è come superare i momenti bui, L’anima vola, invece, si rivela un brano introspettivo che spiega di cosa e di come, l’anima, abbia necessità non tanto del materialismo bensì dei gesti profondi per stare bene. Un sound ricercato e ritmato scandisce l’ennesimo brano impeccabile.
6. Rainbow
Brano dedicato alla sua migliore amica dopo un periodo di lontananza Rainbow è, nella sua semplicità, pura poesia: parla di come, due persone che si conoscono veramente bene, siano capaci di superare le incomprensioni, la momentanea incomunicabilità e, così, ritornare a essere quelle che erano prima ri(scoprendo) un legame che, in fondo, non si è mai sciolto semmai ne è uscito più rafforzato di prima. Contenuto nell’album Then Comes the Sun, Rainbow è un piacevolissimo brano Alternative Rock.
7. Ecco che
Scritto da Giuliano Sangiorgi e brano facente parte della colonna sonora (scritta da Elisa) del film L’ultima ruota del carro, Ecco che è un potente inno alla vita e all’amore. Dall’avvio pacato e lento, dopo pochi secondi e strofe il brano detona con tutta la sua potenza, travolgendo l’ascoltare con parole e immagini che evocano l’importanza di dare più spazio agli affetti, ai sentimenti e anche a se stessi e, contemporaneamente, di lasciarsi guardare dal mondo e sorridere a esso poiché, il tempo, scorre veloce. Travolgente pezzo pop soul, il videoclip è stato girato dallo stesso regista di L’ultima ruota del carro, ossia Giovanni Veronesi.
8. Se piovesse il tuo nome
Scritto da Calcutta, Vanni Casagrande e Dario Faini Se piovesse il tuo nome fa parte dell’album Diari aperti. Struggente canzone pop il cui fulcro principale è l’amore terminato, Se piovesse il tuo nome regala un caleidoscopio di emozioni differenti. Come sempre la voce di Elisa arriva all’anima, accompagnata da note a volte malinconiche a volte più decise che scandiscono il senso di mancanza, di vuoto (reso ancora più marcato dal videoclip girato in un perfetto B/N) e di smarrimento che rimane dopo la fine di una storia, quando due persone prima unite e complici ridiventano dei perfetti estranei.
9. Ti vorrei sollevare
Duetto con Giuliano Sangiorgi dei Negramaro per il quale, il testo, è stato pensato da Elisa durante la stesura, Ti vorrei sollevare è un brano nuovamente dedicato alla migliore amica della cantante. Anche qui ci si trova di fronte a un potente brano pop rock che, dopo una ouverture lenta e pacata innalza ritmo e note sopra cui si fondono, alla perfezione, le voci imponenti di Toffoli e Sangiorgi che espletano la necessità, appunto, di “sollevare” qualcuno o “sollevarsi” reciprocamente dalle difficoltà e dal dolore dell’esistenza.
10. Ancora qui
Nato come brano per la soundtrack dell’esplosivo e scatenato western Django Unchained di Quentin Tarantino Ancora qui è il frutto dell’incontro delle note del compianto Maestro Ennio Morricone e delle impeccabili parole scritte da Elisa, pensate rimembrando i ricordi di infanzia legati a un suo amico dipartito a causa della leucemia. Ancora qui è qualcosa di straordinario: impossibile non amare questa fusion tra le inconfondibili musicalità di Morricone e la voce divina della Toffoli, un pezzo perfettamente azzeccato per la sequenza che accompagna nel film. Ha ricevuto la candidatura agli Oscar del 2013 come Miglior canzone.
11. Gli ostacoli del cuore
Scritta da Luciano Ligabue e primo singolo dell’album Soundtrack ’96-’06 Gli ostacoli del cuore è una canzone composta da pura poesia: ancora una volta Elisa, coadiuvata nelle strofe conclusive dallo stesso Ligabue, ci parla dell’amore e di tutte le difficoltà e delle incomprensioni che, a volte, da esso nascono così come, può capitare, una coppia in realtà non si conosca per davvero fino in fondo. Eppure, Gli ostacoli del cuore è al tempo stesso un moto di speranza, un auspicio a dimezzare le distanze e lasciarsi andare all’altro da sé per conoscersi veramente.
12. Broken
Tra Folk e Pop Rock Broken è un magistrale pezzo nella lingua prediletta da Elisa, l’inglese, che ci regala tutto il tormento che si può provare quando qualcosa non va come si vorrebbe oppure qualcuno esce dalla nostra vita. Ci si sente rotti, a pezzi, smarriti, si perde la voglia di vedere il bello che c’è intorno a noi. Eppure, il tempo ci viene in aiuto, lenendo la sofferenza e cauterizzando le ferite. A metà strada tra note delicate e altre più incisive, Broken è un evergreen.
13. Almeno tu nell’universo
Cover dell’omonimo brano della compianta Mia Martini, reinterpretato dalla cantautrice triestina per la colonna sonora del film Ricordati di me di Gabriele Muccino, Almeno tu nell’universo con la voce di Elisa assume delle sfumature nuove e ancora più toccanti. Come l’originale, anche questo adattamento rimane immutato nel testo e nei contenuti, esponendo quelli che sono i paradossi delle persone. Calato nel contesto odierno degli anni Duemila, Almeno tu nell’universo è un pezzo attuale quanto mai in cui è impossibile non riconoscere le incoerenze della società a noi coeva.
14. Inside A Flower
Pezzo Pop Rock dal ritmo costante Inside A Flower, contenuto nel già citato album di esordio Pipes & Flowers, è un pezzo delicato ma che non passa inosservato. Con il suo touch vocale e stilistico inconfondibile, Elisa dà vita a un vero e proprio racconto d’amore permeato da distanze e attese e di come si deve, a volte, rinunciare a qualcosa ma, al tempo stesso, si può raggiungere ugualmente la felicità.
15. Seta
In chiusura di questo lungo elenco dedicato alle migliori canzoni di Elisa, non poteva mancare la sua ultima creatura, ossia quel Seta che in poche settimane ha già riscosso un enorme successo rivelandosi uno squisito assaggio dell’album Ritorno al futuro/Back to the Future. Brano sperimentale e capace di cambiare pelle di continuo, Seta è un ulteriore rinnovamento nella carriera musicale di Elisa ma, ciò nonostante, la cantante mantiene intatto il suo touch all’interno di questa creatura polimorfa che, secondo dopo secondo e strofa dopo strofa, prende di continuo in contropiede per via della sua ibridazione che ipnotizza e lascia l’ascoltatore piacevolmente “tramortito” da tanta freschezza.
16. O forse sei tu
Brano inedito facente parte del doppio album Ritorno al futuro/Back to the Future, O forse sei tu ha incantato la platea del teatro Ariston durante il Festival di Sanremo 2022, aggiudicandosi il secondo posto sul podio. Scritto da Elisa insieme a Davide Pretella O forse sei tu è un brano che arriva dritto al cuore, un pezzo pop che, con le sue melodie delicate ma, al tempo stesso, ricercate e decise, evoca immagini di una potenza visiva altamente disarmante. Si è aggiudicato, inoltre, il premio Giancarlo Bigazzi come miglior composizione musicale.