Nel 1985 arriva una piccola, grande rivoluzione musicale direttamente dagli Stati Uniti. Axl Rose, Tracii Guns, Izzy Stradlin, Ole Beich e Rob Gardner si sciolgono dalle loro band precedenti (rispettivamente, gli L.A. Guns e gli Hollywood Rose) e formano un gruppo che, di lì a poco, avrebbe rivoluzionato per sempre la musica rock del tempo. Nascono i Guns N’ Roses (dall’unione dei nomi delle due ex-band) e, con la pubblicazione del loro primo album in studio dal titolo “Appetite for Destruction” nel lontano 1987, cambiano per sempre il genere musicale, entrando di diritto nell’Olimpo delle più grande rock band di sempre.
Per celebrare il successo straordinario della rock band e per testimoniare quanto la loro musica abbia segnato e continui a segnare tantissime generazioni, vogliamo proporvi la nostra classifica delle migliori canzoni dei Guns N’ Roses, quelle che, nonostante siano state pubblicate alcuni anni or sono, non possiamo fare a meno di cantare ancora a squarciagola oppure di fischiettare tutto il giorno.
1. Sweet Child O’ Mine
She’s got a smile that it seems to me Reminds me of childhood memories Where everything was as fresh as the bright blue sky…
Con la pubblicazione di Appetite for Destruction, il loro primo album in studio, arriva il colpo di fulmine subitaneo, il primo, grandioso successo commerciale, con tre singoli che vengono estratti dal disco e che schizzano immediatamente alle prime posizioni delle classifiche musicali di tutto il globo. Una di queste canzoni è Sweet Child O’ Mine, probabilmente la signature song dei Guns N’ Roses, la canzone quintessenziale nella struttura e nel sound, caratterizzata dal riff di chitarra di Axl Rose che è ormai entrato di diritto nella storia del rock.
2. November Rain
Nothin’ lasts forever And we both know hearts can change And it’s hard to hold a candle In the cold November rain…
Nel loro terzo album in studio pubblicato nel 1991 dal titolo Use Your Illusion I, i Guns N’ Roses donano al mondo una delle ballate romantico-rock più celebri e struggenti della musica post-moderna: November Rain. Il videoclip della canzone, indimenticabile, è stato uno tra i più costosi di sempre, arrivando a raggiungere il milione mezzo di dollari per la realizzazione. Il resto, come si suol dire, è storia immortale della musica.
3. Welcome to the Jungle
Welcome to the jungle we got fun and games, We got everything you want, honey we know the names, We are the people that can find whatever you may need, If you got the money honey we got your disease.
Facciamo un passo indietro e torniamo al 1987, quando i Guns N’ Roses pubblicano Appetite for Destruction, il loro primo album in studio, trainato dal successo trascinante di Sweet Child O’Mine. Quella non è stata l’unica canzone a raggiungere le vette più alte delle classifiche musicali del tempo; ad estrazione dall’album arriva anche la potentissima ed ormai iconica Welcome to the Jungle. Impossibile non scatenarsi sulle note energiche e super rock di questa canzone così orecchiabile!
4. Knockin’ On Heaven’s Door
Mama take this badge off of me, i can’t use it anymore. It’s getting dark, too dark to see, it feels like i’m knockin’ on heaven’s door.
Torniamo invece nel 1991 con la pubblicazione di Use Your Illusions II, secondo volume autonomo rispetto al precedente dello stesso anno, con tracce musicali differenti. Con questo secondo, notevolissimo album registrato in studio, i Guns N’ Roses regalano ai fan di tutto il mondo una delle cover musicali più riuscite di tutti i tempi; stiamo ovviamente parlando di Knockin’ On Heaven’s Door, melodia immortale che aveva composto ed interpretato negli anni ’70 il leggendario Bob Dylan per il film Pat Garrett e Billy The Kid. Crediamo non ci sia null’altro da aggiungere a queste energiche e commoventi note musicali.
5. Paradise City
Take me down to the paradise city Where the grass is green and the girls are pretty.
Ancora una volta facciamo un passo indietro e torniamo all’annus mirabilis del 1987, quando arriva sulla scena musicale l’album Appetite for Destruction e, oltre ai due singoli che da qui vengono estratti e di cui vi abbiamo già parlato sopra, viene scelta anche la straordinaria Paradise City, talmente famosa anch’essa che è stata ripresa, utilizzata, coverizzata e reinterpretata in decine e decine di programmi televisivi, concerti, film e serie tv. L’avete riconosciuta?
6. Dont’ Cry
Talk to me softly There’s something in your eyes Don’t hang your head in sorrow And please don’t cry…
1991, l’album è Use Your Illusion I e la canzone, indimenticabile, è la ballata romantica Dont’ Cry, che racconta con tono rock ed un pizzico di commozione la storia di uno struggente amore finito. Questa composizione musicale va a braccetto con November Rain per la sua carica sentimentale, senza però sacrificare il linguaggio rock tipico dei Guns N’Roses che li aveva contraddistinti fino ad allora. Un pezzo semplicemente imprescindibile nella discografia della band americana.
7. You Could Be Mine
‘Cause you could be mine But you’re way out of line With your bitch slap rappin’ And your cocaine tongue You get nuthin’ done I said you could be mine.
Nel 1991 i membri dei Guns N’ Roses vengono invitati a cena da nientemeno che Arnold Schwarzenegger che, proprio in quel periodo, stava prendendo parte alle riprese dell’atteso sequel di James Cameron Terminator 2 – Il giorno del giudizio; l’attore di origine austriaca voleva fortemente che la band componesse un pezzo originale che avrebbe accompagnato i titoli di coda del film poi campione di incassi. Il risultato è l’irresistibile You Could Be Mine.
8. Civil War
What’s so civil about war, anyway?
Siamo sempre nel 1991, e l’album in questione è Use Your Illusion II; tra le canzoni più indelebili del disco c’è senza ombra di dubbio la potente e grave Civil War, melodia trascinante con uno dei testi più densi e socialmente schierati dei Guns N’ Roses. Come canta la canzone, del resto, ogni guerra è una guerra civile perché viene sempre fatta tra due fazioni di esseri umani che condividono lo stesso pianeta: “Cosa c’è di civile nella guerra, del resto?”
9. Patience
Said “woman take it slow, and it’ll work itself out fine” All we need is just a little patience Said “sugar make it slow and we’ll come together fine” All we need is just a little patience…
L’album da cui è tratta una delle ballate melodiche più belle dei Guns N’ Roses è G’N’R Lies del 1988, uscito solo un anno dopo il grandissimo ed inaspettato successo di Appetite for Destruction. Nel singolo Patience, la band americana si allontana temporaneamente dal sound aggressivo e rivoluzionario del disco precedente e realizza una canzone con sola chitarra acustica che ammalia e seduce per la sua melodia malinconica e delicata. Senza dubbio, uno dei pezzi più sottovalutati della loro produzione in studio.
10. Estranged
Well I jumped into the river Too many times to make it home.
Tra i pezzi più belli dell’album Use Your Illusion II, questa canzone molto introspettiva con un videoclip musicale tra i più costosi di sempre (la produzione e la realizzazione del video hanno raggiunto i 4 milioni di dollari) è considerata da molti dei più grandi appassionati – ma anche dai più duri detrattori – come il vero e proprio commiato artistico dei Guns N’ Roses. A partire dagli anni successivi, infatti, la band non ha mai più replicato il genio e il successo delle produzioni ante-1991. Con la bellissima Estranged sembra quasi chiudersi un’era.
I due album successivi, The Spaghetti Incident? (1993) e Chinese Democracy (2008), non raggiungeranno mai le vette e il successo dei precedenti, chiudendo definitivamente un’era per la rock music e per la band che, nonostante tutto, continua ancora a fare il giro del mondo con i suoi tour musicali, popolati da appassionati della prima ora o da nuovi “adepti” pronti a cantare a squarciagola le loro canzoni più belle di sempre.