206 premi ricevuti in totale nella sua carriera fino ad ora, 19 nomination all’Oscar e tre statuette vinte per i suoi straordinari film. Dietro la macchina da presa, ha realizzato alcuni dei più celebri film di tutti i tempi, battendo più di una volta i record assoluti al botteghino cinematografico internazionale. Questo e molto altro è Steven Spielberg, cineasta americano che, forse, ancora oggi si fregia di essere il regista più conosciuto e popolare nella storia del cinema.
Dietro la macchina da presa, ha diretto alcuni tra i lungometraggi più trasversali di sempre, firmando vere e proprie pietre miliari del cinema drammatico, storico, d’avventura e di fantascienza. Per celebrare la presenza nelle sale del suo ultimo ed intimista The Fabelmans che gli ha da poco fruttato un Golden Globe alla regia, omaggiamo la sua straordinaria carriera con tutti i film di Steven Spielberg, ordinati dal peggiore al migliore. Siete pronti per questo avvincente viaggio nella storia della settima arte accompagnati da uno dei suoi protagonisti più amati di sempre?
37. Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)
Fondo della classifica per il quarto capitolo della saga d’avventura più celebre di sempre. Ben diciannove anni dopo il terzo lungometraggio dedicato alla figura iconica di Indiana Jones, Steven Spielberg torna dietro la macchina da presa su storia originale e produzione di George Lucas e della sua Lucasfilm; il veterano Harrison Ford, nonostante l’età, accetta di vestire nuovamente i panni dell’archeologo più famoso della storia del cinema, ma il risultato finale è un quarto capitolo assolutamente non all’altezza della trilogia storica, basato su una storia originale poco incisiva in cui la mano di Spielberg risulta stanca e poco ispirata. Un film fallimentare che con gli anni non è invecchiato decisamente bene.
Siamo nel 1957, in piena Guerra Fredda. Indiana Jones e il suo assistente Mac sono appena scampati a un poco amichevole incontro con le spie sovietiche quando fanno ritorno al Marshall College, dove Jones ha la sua cattedra. Le notizie che trovano ad accoglierli non sono affatto buone: il governo americano sospetta infatti Jones di essere in combutta con i russi ed è intenzionato a farlo licenziare dall’università. Tuttavia si apre una prospettiva grazie all’incontro con il giovane Mutt, che chiede a Indiana di accompagnarlo in una pericolosa e poco chiara missione alla ricerca di un oggetto leggendario: il Teschio di Cristallo di Akator, intorno al quale si intrecciano miti e superstizioni…
36. Il GGG (2016)
A Spielberg non va meglio quando decide di realizzare un adattamento dal celebre romanzo per l’infanzia Il Grande Gigante Gentile di Roald Dahl. Presentato Fuori Concorso in occasione del Festival di Cannes 2016, Il GGG non ha ottenuto un grande successo, né da parte della critica internazionale e né ha auto un largo seguito del pubblico, tanto che negli anni successivi alla disastrosa uscita nelle sale di tutto il mondo del film con Mark Rylance, nessuno sembra ricordarlo più. Verrà rivalutato nei prossimi decenni?
In Il GGG facciamo la conoscenza di Sophie, una ragazzina che incontra il grande gigante gentile del titolo. Nonostante il suo aspetto intimidatorio, il gigante si dimostra essere di buon cuore ed emarginato dai suoi simili perché si rifiuta di mangiare bambini e bambine. Assieme alla bambina, il gigante vivrà delle avventure straordinarie ed incontrerà anche…la Regina Elisabetta II!
35. Il mondo perduto – Jurassic Park (1997)
Nonostante il grande successo al botteghino internazionale, Il mondo perduto – Jurassic Park non fu esattamente il successo di pubblico e critica che Steven Spielberg si attendeva dal sequel del suo campione d’incassi di quattro anni prima. Tratto dal romanzo-sequel omonimo di Michael Crichton, Il mondo perduto esce nelle sale di tutto il mondo nel corso del 1997, ottiene ottimi risultati al box-office ma non supera neanche alla lontana i numeri esorbitanti del primo capitolo. Sintomo di una trasposizione meno avvincente e più artificiale rispetto al cult del 1993 che proprio non è riuscita a far breccia nel cuore nerd dei più appassionati.
In Il mondo perduto – Jurassic Park, i dinosauri, rinchiusi nel parco sono fuggiti seminando il panico. Ora un gruppo di scienziati capitanati dal dottor Malcolm, dal documentarista Owen, dalla paleontologa Harding e dalla specialista Car sta verificando che cosa possa essere successo. Sarà l’inizio di un nuovo incubo preistorico…
34. 1941 – Allarme a Hollywood (1979)
Poco compreso alla sua uscita nel 1979, 1941 – Allarme ad Hollywood è stato la prima commedia diretta da Steven Spielberg ed uno dei suoi primi flop commerciali. Basato su una sceneggiatura originale firmata da Robert Zemeckis e Bob Gale (Ritorno al futuro), 1941 è una commedia esplosiva che sbeffeggia l’insensatezza della guerra e il carosello della Hollywood classica del tempo. Il risultato è un caleidoscopico e delirante calderone provocatorio ed anti-militarista pieno zeppo di attori della comicità Usa e di cameo pregiati: da John Belushi a Dan Aykroyd, fino alle comparsate di Christopher Lee, Toshiro Mifune e John Landis.
Pochi giorni dopo l’attacco a Pearl Harbor, a Los Angeles si sparge la voce che i giapponesi si apprestino ad attaccare gli Stati Uniti. Effettivamente un sommergibile nipponico sta cercando di individuare Hollywood per attaccarla. È il panico: un generale si rifugia in un cinema dove si proietta “Dumbo”, mentre la città è in preda al caos. Il sottomarino lancia un siluro e si allontana.
33. Savage (1973)
Terzo lungometraggio per la televisione diretto da un giovanissimo Steven Spielberg, Savage era nato inizialmente come pilot per una serie tv di stampo thriller investigativo, ma che invece non è stato scelto da Universal per un progetto suddiviso in episodi settimanali, e così è stato mostrato al pubblico statunitense nel 1973 come lungometraggio per la tv autoconclusivo.
Nel cast di Savage Martin Landau, che qui veste i panni di un giornalista televisivo che indaga sulla misteriosa morte di una giovane donna, la stessa che appare in una fotografia assieme ad un candidato alla Corte Suprema. Sarà l’inizio di una serie di problemi inaspettati ed avvincenti. Sceneggiatura originale firmata da William Link e Richard Levinson.
32. Il signore delle tenebre (1972)
Un anno dopo lo straordinario successo del film televisivo Duel (tanto che ebbe anche una run nelle sale cinematografiche), Steven Spielberg si cimenta con il genere horror firmando un lungometraggio destinato al piccolo schermo e tratto da una sceneggiatura originale firmata da Robert Clouse. Andato in onda in Italia per la prima volta nel 1983, negli anni Novanta è stato inserito nei palinsesti anche con il titolo alternativo “Qualcosa di diabolico”.
Una famigliola acquista una fattoria in Pennsylvania. Preso possesso della casa però, i suoi occupanti si accorgono dell’esistenza di strani fenomeni: la casa infatti è infestata da presenze ultraterrene che tentano di possedere la donna e sconvolgono la vita della famiglia.
31. Always – Per sempre (1989)
Anche Steven Spielberg ha diretto dei remake. Lo sapevate che il suo poco fortunato e sottovalutato Always – Per sempre del 1989 è il rifacimento del lungometraggio “Joe il pilota” di Victor Fleming con Spencer Tracy? Nella nuova trasposizione non c’è più ovviamente l’attore due volte premio Oscar bensì un cast di tutto rispetto costituito da Richard Dreyfuss, Holly Hunter, John Goodman ed un’eterea Audrey Hepburn nei panni dell’angelo Hap, ultimo ruolo cinematografico della sua straordinaria carriera.
Pete è un pilota addetto allo spegnimento degli incendi nelle foreste. Nel corso di una missione muore per un incidente, lasciando nella disperazione la fidanzata Dorinda. Una volta in cielo, accetta di fare da angelo custode all’amico Ted, non solo per trasmettergli la sua esperienza, ma anche per aiutarlo a conquistare Dorinda.
30. War Horse (2011)
Siamo nel 2011 e il cineasta statunitense dirige un ambizioso adattamento dal romanzo War Horse di Michael Morpugo e dalla famosa trasposizione teatrale di Nick Stafford che ne è seguita. Un lungometraggio inusuale per Spielberg. che stavolta mette da parte temi ed ambientazioni della Seconda Guerra Mondiale per mettere in scena invece la brutalità della Grande Guerra del 1914-1918 attraverso gli occhi di un cavallo e le sue avventure. Nel cast, anche Emily Watson, Tom Hidldeston e Benedict Cumberbatch.
Durante il primo conflitto mondiale, il giovane Albert si arruola per provare a recuperare l’amato cavallo Joey, venduto in un momento di difficoltà economiche dal padre all’esercito britannico. Tra l’animale e il ragazzo c’era un forte rapporto simbiotico: nell’addomesticarlo, Albert aveva vinto la timidezza che gli derivava dai problemi di balbuzie. Il quadrupede, mandato in giro per l’Europa, entrerà in contatto con diverse persone cui cambierà il corso della vita. La giovane fattrice Devon, un ufficiale della cavalleria britannica, un soldato tedesco e un nonno francese con la sua nipotina troveranno conforto e benefici dalla vicinanza con Joey.
29. La guerra dei mondi (2005)
Che il cinema di fantascienza non sia mai stato più lo stesso dopo le grandi opere cinematografiche di Steve Spielberg del passato è ormai cosa risaputa; tanto che nel 2005, la stessa annata in cui il regista Usa si cimenta nello straordinario dramma storico Munich, osa e dirige un nuovo adattamento del romanzo di fantascienza La guerra dei mondi, pubblicato nel 1897 da H.G. Wells. Davanti la macchina da presa, torna ancora una volta Tom Cruise, al secondo successo di pubblico e critica con Spielberg dopo l’ottimo Minority Report di tre anni prima. Nel film sci-fi, anche una giovanissima e bravissima Dakota Fanning.
Dopo tanto tempo, il divorziato Ray Ferrier sta per passare un fine settimana con i figlioletti Robbie e Rachel. A un tratto, però, uno strano marchingegno emerge dal suolo e incenerisce tutto ciò che incontra: è l’inizio dell’attacco degli alieni alla Terra. Nel panico generale, Ray cerca di salvare i suoi bambini e di portarli lontano da tutta quella carneficina…
28. Sugarland Express (1974)
Il 1974 è un anno particolarmente importante per la carriera dietro la macchina da presa di Steven Spielberg. Dopo gli ottimi riscontri ricevuti dalla critica e dal pubblico per i suoi sforzi televisivi, Universal Pictures affida al giovane cineasta il suo primo lungometraggio destinato esclusivamente alle sale cinematografiche. Tratto da una sceneggiatura originale curata da Matthew Robbins e Hal Barwood (da un soggetto dello stesso Spielberg), Sugarland Express è ispirato ad un’incredibile storia vera accaduta nel Texas nel lontano 1969; nel cast del film presentato al 27° Festival di Cannes, Goldie Hawn e Ben Johnson.
Clevis Poplin dovrebbe scontare ancora quattro mesi di galera: non ha motivi per evadere, perché l’hanno destinato a un penitenziario modello. Sua moglie, Lou Jean Poplin, che vuole riprendersi il figlioletto affidato a un’anziana coppia di coniugi di Sugarland, decide però di farlo scappare. La fuga riesce, e per la coppia comincia un lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti alla volta di Sugarland…
27. The Terminal (2004)
Una delle commedie più inaspettate di Spielberg è anche una delle pellicole che nel tempo ha acquisito maggior successo di pubblico. Presentato fuori concorso e come film d’apertura alla Mostra del Cinema di Venezia del 2004, The Terminal è un incredibile film ispirato ad un’altrettanto incredibile storia accaduta sul serio. A dare il volto all’indimenticabile protagonista è Tom Hanks, qui giunto al terzo film davanti la macchina da presa per il regista, affiancato da interpreti del calibro di Stanley Tucci e Catherine Zeta-Jones.
Viktor Navorski, proveniente dall’Europa dell’Est, si ritrova bloccato all’aeroporto JFK di New York perché a causa di un colpo di stato il suo Paese d’origine è stato cancellato. Ciò significa che il passaporto e i documenti dell’uomo non sono più validi. Senza un posto a cui fare ritorno, Viktor si sistema nel terminal dell’aeroporto, diventando amico delle persone che ci lavorano e innamorandosi di una hostess, Amelia Warren.
26. Hook- Capitan Uncino (1991)
La generazione Y è cresciuta con i film di Steven Spielberg, e tra questi è immancabile nella watchlist il fantasy Hook – Capitan Uncino. Benché nel lontano 1991 l’ambizioso e costosissimo film non ebbe un grandissimo successo di critica, divenne negli anni a venire un cult assoluto del cinema per ragazzi nonostante non sia esattamente invecchiato benissimo in termini di sceneggiatura, trovate registiche ed effetti speciali. Nell’ideale sequel de Le avventure di Peter Pan di J.M. Barrie da uno script originale di Jams V. Hart e Malia Scotch Marmo, Hook ravviva il mito sempreverde del bambino che non vuole crescere e dei pirati dell’isola che non c’è con un cast spettacolare: Robin Williams, Dustin Hoffman, Maggie Smith e Julia Roberts, tra gli altri.
Peter Banning è un affermato avvocato quarantenne che ormai non riesce più a dedicare il suo tempo né alla moglie Moira, né ai suoi figli, Jack e Maggie. Tornando a casa, Peter scopre che Capitan Uncino gli ha rapito i figli e li ha portati nell’Isola Che Non C’è. Grazie all’aiuto di Campanellino, Banning raggiunge la favolosa isola; qui però non mancano le beffe, non solo da parte di Uncino, ma anche da parte dei suoi ex compagni, i “ragazzi sperduti”. Soltanto attraverso un duro lavoro sul corpo e sulla mente, Banning tornerà ad essere il Peter Pan che è stato.
25. Ai confini della realtà (1983)
C’è anche spazio per un film ad episodi in questa classifica, nonostante il lungometraggio di cui vi stiamo per parlare non sia diretto dal nostro Spielberg nella sua totalità. Nelle sale americane esce nel corso del 1983 Ai confini della realtà, film suddiviso in quattro episodi distinti che rende omaggio alle migliori short stories per il piccolo schermo della serie tv omonima di Rod Serling, andata in onda dal 1959 al 1964. Quattro episodi diretti non solo da Spielberg (che si occupa del segmento “Kick The Can”) ma anche da Joe Dante, John Landis e George Miller.
Nei quattro episodi che formano Ai confini della realtà, un razzista è proiettato in mondi alternativi dove è lui ad essere perseguitato, gli anziani di un cronicario sono infelici: un loro misterioso compagno li fa tornare bambini come per magia, ma anche l’infanzia ha le sue pene. Tutto questo mentre un bambino mostra i suoi inquietanti poteri paranormali a una giovane insegnante e su un aereo di linea, un passeggero è preda di mostruose visioni, o almeno coì pensano gli altri.
24. Ready Player One (2017)
Anche il 2017 è stata un’ottima annata per Steven Spielberg dietro la macchina da presa. Non solo ha diretto difatti The Post con Tom Hanks e Meryl Streep, ma anche l’avventura nerd Ready Player One. Adattamento del romanzo omonimo di Ernest Cline pubblicato nel 2011 e che negli anni è diventato un vero e proprio libro di culto per i retro-fanatici, il film è basato su una sceneggiatura adattata dallo stesso Cline e da Zak Penn. Nel cast, anche il premio Oscar Mark Rylance, Ben Mendelsohn, Tye Sheridan e Olivia Cooke.
In un futuro prossimo, un giovane emarginato di nome Wade Watts fugge dalla sue fatiche quotidiane accedendo a un gioco per computer multigiocatore chiamato ‘Oasis’. Morendo, il fondatore milionario del gioco lascia la sua fortuna come premio di una caccia al tesoro all’interno dell’Oasis. Watts prende parte alla competizione dove si ritroverà a doversi confrontare – realmente e virtualmente – con nemici disposti a tutto pur di mettere le mani sulla fortuna.
23. Il ponte delle spie (2015)
Facciamo un passo indietro rispetto a Ready Player One e torniamo al 2015, due anni prima dell’uscita nelle sale del film fantascientifico. Scritto da Matt Charman assieme ai fratelli Joel e Ethan Coen, Il ponte delle spie è ispirato ad un’incredibile storia vera accaduta nel corso della Guerra Fredda tra Usa e Unione Sovietica. Un film molto apprezzato dalla critica e dal pubblico, che nel 2016 ha ottenuto ben sei candidature all’Oscar, ottenendo la statuetta per lo straordinario Mark Rylance, affiancato dall’instancabile protagonista Tom Hanks.
Il ponte delle spie racconta la vera storia di James Donovan, un avvocato statunitense che negli anni ’50 si ritrova coinvolto negli eventi della Guerra fredda tra Usa ed URSS quando la Cia gli assegna la missione quasi impossibile di negoziare la liberazione di un pilota americano scambiandolo con un detenuto che lavorava per i russi…
22. Amistad (1997)
Il 1997 non è soltanto l’anno de Il mondo perduto – Jurassic Park ma anche del primo lungometraggio prodotto dalla neonata DreamWorks Pictures e diretto da Steven Spielberg. Tratto dal romanzo “La rivolta dell’Amistad” di Barbara Chase-Riboud, il lungometraggio è un dramma storico di carattere giudiziario che ripercorre uno degli eventi più importanti degli Stati Uniti d’America nel XIX secolo. Aiutato da un cast spettacolare formato, tra gli altri, da Matthew McConaughey, Morgan Freeman, Djimon Housou e Anthony Hopkins, qui nel ruolo del Presidente John Quincy Adams per il quale è stato candidato all’Oscar.
Un gruppo di schiavi provenienti dalla tribù dei Mendi della Sierra Leone raggiunge L’Avana a bordo di una nave portoghese. Nell’isola caraibica vengono comprati dagli spagnoli, quindi imbarcati sulla Amistad diretti a Puerto Principe. Ma gli schiavi si ribellano scatenando una crisi diplomatica e un processo giudiziario che avrà risonanza mondiale.
21. Prova a prendermi (2002)
Il 2002 è stato veramente un annus mirabilis per il nostro regista statunitense. Non soltanto si è cimentato dietro la macchina da presa con la fantascienza di Philip K. Dick con Minority Report, ma ha anche diretto uno dei film della sua fase post-2000 invecchiati meglio. Stiamo parlando di Prova a prendermi, tragicommedia ispirata ad una storia vera e tratta dal libro autobiografico omonimo pubblicato da Frank Abagnale Jr., il protagonista del fim qui interpretato da Leonardo DiCaprio. A dare letteralmente la caccia a Frank nel corso delle vicende del concitato film, un ottimo Tom Hanks, che torna a lavorare per Spielberg dopo il successo planetario di Salvate il soldato Ryan.
Frank W. Abagnale è un truffatore provetto. Nonostante non abbia ancora ventun anni, ha già assunto mille diverse identità: medico, avvocato, pilota di linea, docente di storia, assistente del procuratore generale… Grazie alla sua straordinaria abilità come falsario, ha messo da parte una fortuna: oltre sei milioni di dollari. Sulle sue tracce c’è l’agente Carl Hanratty, intenzionato a catturare colui che è entrato nelle liste dell’Fbi come il più giovane criminale di tutti i tempi…
20. The Post (2017)
Nel 2017, oltre all’ottimo Ready Player One di cui vi abbiamo parlato nelle posizioni precedenti, c’è stato anche il solidissimo The Post. Tratto da una sceneggiatura originale curata a quattro mani da Liz Hannah e Josh Singer, il film diretto da Spielberg è ispirato alla storia vera che nel lontano 1971 aveva messo sotto i riflettori di un’intera nazione la redazione del Washington Post per aver pubblicato documenti top secret del dipartimento della difesa degli Stati Uniti. E per la prima volta davanti la macchina da presa per il regista, la straordinaria Meryl Streep nel ruolo della direttrice del Post, Katharine Kay Graham.
Nel mese di giugno del 1971, il New York Times, il Washington Post e gli altri principali quotidiani degli Stati Uniti prendono una coraggiosa posizione in favore della libertà di espressione, informando sui documenti del Pentagono e rivelando segreti governativi inerenti a quattro decenni di storia e presidenze americane. Katherine Graham, la prima editrice del Washington Post, e Ben Bradlee, il volatile direttore della testata, provano a ridare linfa a un quotidiano oramai in declino.
19. Le avventure di Tin Tin – Il segreto dell’unicorno (2011)
Nel 2011 sbarca nelle sale di tutto il mondo con pochissimo successo di pubblico il film d’animazione digitale Le avventure di Tintin – Il segreto dell’unicorno. Primo lungometraggio d’animazione curato da Spielberg e prodotto da Peter Jackson, è un libero adattamento di alcuni degli albi a fumetti del celebre detective adolescente creato dalla penna del belga Hergé. Il film, che affonda a piene mani nell’avventura esotica e retro che trent’anni prima aveva fatto il successo globale di Indiana Jones, è stato il primo lungometraggio in motion capture a vincere il Golden Globe per il miglior film d’animazione.
Tintin, giovane investigatore reporter sempre in compagnia del cane Milou, è affascinato dal racconto fantastico del capitano Haddock. L’uomo gli parla di un vecchio e misterioso tesoro custodito all’interno di una nave, appartenuta a un suo antenato e scomparsa quattro secoli prima in seguito all’assalto del terribile pirata Rackam il Rosso. I due decidono di mettersi sulle tracce dell’imbarcazione, oggetto d’interesse anche dei due strampalati detective gemelli Thompson e del diabolico magnate Ivan Ivanovitch Sakharine.
18. Indiana Jones e il tempio maledetto (1984)
1984. Tre anni dopo il successo planetario de I predatori dell’arca perduta e due anni dopo i record battuti da E.T. L’extraterrestre, Steven Spielberg torna a dirigere Harrison Ford nei panni dell’archeologo americano realizzando un vero e proprio prequel che, nonostante non abbia superato in solidità di scrittura e di incassi il primo capitolo, ne ha moltiplicato il senso dell’avventura e dell’intrattenimento tout court. Come sempre, basato su un soggetto originale di George Lucas e prodotto dallo stesso per la sua Lucasfilm.
Sfuggiti incredibilmente alla morte sulle montagne dell’Himalaya, Jones, la cantante Willie e il piccolo cinese Short, finiscono in un villaggio indiano da cui i seguaci della dea Kalì si sono portati via una pietra miracolosa insieme con tutti i bambini. Raggiunta la reggia di Pencot, i nostri eroi scoprono l’esistenza di un tempio sotterraneo, sede di orribili sacrifici e copertura di un crudele sfruttamento dei bambini, utilizzati come schiavi.
17. Lincoln (2012)
Nel 2012 Steven Spielberg torna a raccontare la Storia americana con la S maiuscola e firma la regia di uno di drammi storici più apprezzati premiati degli ultimi anni. Lincoln, tratto dal romanzo “Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln” di Doris Kearns Goodwin, racconta i retroscena politici e privati di uno dei presidenti più acuti ed importanti nella storia degli Stati Uniti d’America. Nel ruolo di Lincoln, un perfetto Daniel Day-Lewis, che per il film riceve il suo terzo Oscar come miglior attore protagonista.
Lincoln racconta gli ultimi quattro mesi di presidenza, e di vita, di Abraham Lincoln rivelando la passione e l’umanità di un uomo impegnato, contro ogni pressione pubblica e privata, nella ricostruzione di un paese distrutto dalla guerra civile. Far rinascere gli Stati Uniti, per Lincoln, vuol dire prima di tutto far approvare il 13° emendamento e abolire la schiavitù, facendo compiere un grande passo avanti alla nazione.
16. Munich (2005)
Il 2005 per Spielberg non è soltanto stato La guerra dei mondi e il grande cinema popolare, ma anche l’impegnatissimo dramma storico Munich. Basato su una precisa e puntigliosa sceneggiatura di Tony Kushner tratta dal libro “Vendetta” di George Jonas, vanta un cast capitanato da Eric Bana e impreziosito da Geoffrey Rush, Daniel Craig e Ciaran Hinds, tra gli altri. Nel 2006, ben cinque candidature all’Oscar per il lungometraggio, tra cui miglior film e miglior regia.
Durante le Olimpiadi del 1972 di Monaco il commando di estremisti palestinesi Settembre Nero prende in ostaggio e poi uccide gli atleti israeliani. A seguito dell’attentato, una squadra di cinque uomini viene segretamente incaricata dal governo di stanare e uccidere i responsabili. Avner, ex ufficiale del Mossad, figlio di un patriota, accetta di essere a capo della missione: per un lungo periodo però dovrà abbandonare la sua identità e i suoi affetti, con conseguenze drammatiche.
15. Salvate il soldato Ryan (1998)
Nel corso del 1998 viene presentato alla 55° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia uno dei lungometraggi più seminali e celebrati in assoluto nella carriera di Steven Spielberg. Tra le testimonianze più violente e crude che il cinema abbia mai messo in scena sulla Seconda Guerra Mondiale, Salvate il soldato Ryan fu un successo planetario che fruttò al film ben 11 candidature all’Oscar e, l’anno successivo, ben cinque statuette vinte tra cui quella alla miglior regia all’autore americano, la seconda della sua carriera. Un war movie divenuto celebre soprattutto per i primi 24 minuti, che hanno rappresentato lo sbarco in Normandia del 1944 con una potenza visiva ancora oggi rara per il cinema di genere.
Il 6 giugno del 1944 i soldati americani comandati dal capitano John Miller si stanno preparando allo sbarco in Normandia. Nel corso dello sbarco il capitano Miller riceve l’ordine di portare il suo drappello di soldati oltre le linee nemiche per trovare e salvare il soldato Ryan, l’unico sopravvissuto di quattro fratelli. Il film è ispirato alla vera storia dei fratelli Niland.
14. The Fabelmans (2022)
Fresco vincitore di 2 Golden Globe com miglior film drammatico e miglior regia, The Fabelmans è un punto di non ritorno per la poetica del cineasta statunitense. Racconto originale scritto dallo stesso assieme a Tony Kushner, il lungometraggio ha un fortissimo carattere semi-autobiografico, tanto che la storia della famiglia Fabelman e il punto di vista del giovane entusiasta Sammy ricalca eventi dell’infanzia e dell’adolescenza dello stesso Steven Spielberg. Nel cast del suo film più intimista, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen e Judd Hirsch, e con un insospettabile David Lynch nei panni di…John Ford!
Sammy Fabelman (nel film , interpretato dalla rising star Gabrielle LaBelle) è un giovane che cresce a Phoenix, in Arizona, insieme allo zio acquisito con il quale va molto d’accordo, e con la madre e il padre , con il quale il rapporto è invece più controverso. Gli eventi che lo porteranno a passare dall’infanzia all’adolescenza gli apriranno le porte della sua passione più grande, quella per la regia cinematografica, e il dolore più intenso quando scopre l’infedeltà della mamma con lo zio…
13. West Side Story (2021)
Un anno prima del debutto nelle sale di The Fabelmans, Steven Spielberg si cimentava per la prima volta nella sua carriera nella regia di un musical, e che musical. Il cineasta americano si confronta con i giganti di Broadway e di Hollywood e realizza un nuovo adattamento per il grande schermo di West Side Story, show musical-teatrale di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents che aveva già ispirato nel 1960 un film di straordinario successo vincitore di 10 Oscar. Sfida accettata e scommessa vinta su tutta la linea: la nuova trasposizione di Spielberg è semplicemente magistrale!
Come già raccontato nel musical teatrale e nel primo, immortale adattamento cinematografico, il West Side Story di Steven Spielberg racconta della rivalità tra gli Shark e i Jet, che si affrontano a colpi di ballo e canto tra le strade del West Side della Grande Mela nel 1957. Un amore giovanile che nascerà tra le due bande rivali proverà a sedare le tensioni tra le due fazioni, con conseguenze però tragiche ed inaspettate.
12. Indiana Jones e l’ultima crociata (1989)
Nel 1989 l’autore dietro la macchina da presa realizza il terzo capitolo della saga di Indiana Jones, stavolta scomodando non soltanto un redivivo e sempre perfetto Harrison Ford, ma anche Sir Sean Connery, qui negli inediti panni del padre Henry Jones Senior. Sceneggiatura originale scritta da Jeffrey Boam, da un soggetto originale nato nientepopodimeno che dalla mente di George Lucas, qui ancora produttore esecutivo della saga. Il resto, come si suol dire, è storia.
Europa, 1938. Durante la ricerca del Santo Graal, il calice che raccolse il sangue di Cristo sulla Croce, il padre di Indiana Jones, archeologo di fama, sparisce. Il figlio parte alla sua ricerca: con una collega tedesca rintraccia a Venezia la tomba di un crociato che gli fornisce preziose indicazioni e ritrova il padre prigioniero dei nazisti (che vogliono arrivare per primi al Graal) in un castello, in Germania. Libera il padre e insieme vanno a Berlino, intrufolandosi in una adunata presieduta da Hitler, con conseguenze…avventurose!
11. Minority Report (2002)
Il 2002 non è stato soltanto l’anno di Prova a prendermi, ma anche di uno dei più sopraffini tentativi del regista di realizzare un capolavoro di fantascienza. E ci è riuscito nuovamente con l’adattamento del racconto breve “Rapporto di minoranza” di Philip K. Dick, da una sceneggiatura certosina curata da Scott Frank. Nel cast di questo straordinario sci-fi non troppo lontano dalla realtà che stiamo sempre più vivendo con i progressi tecnologici, Tom Cruise, Colin Farrell, Samantha Morton e Max Von Sydow.
Washington, 2054. Applicando una nuova tecnologia, l’omicidio è stato eliminato: infatti la polizia (grazie a tre giovani veggenti ritenuti infallibili detti “Pre-Cogs”, che sono in grado di vedere immagini che svelano il tempo, il luogo e altri dettagli dei reati che stanno per accadere) può prevedere il futuro e punire i colpevoli prima che i delitti vengano commessi. Il comandante John Anderton fa parte del reparto di intervento incaricato di arrestare i potenziali malviventi: ma quando anche per lui scatta l’ordine di arresto (per evitare che uccida un perfetto sconosciuto nelle prossime 36 ore), è costretto a provare la propria innocenza e a sfuggire al suo stesso dipartimento capitanato dall’eterno rivale Danny Witwer, che vuole eliminarlo.
10. Il colore viola (1985)
11 nomination all’Oscar nel 1986 senza vincere nemmeno una statuetta. Un record in negativo quello de Il colore viola che però nel tempo non ha scalfito la potenza viscerale di questo adattamento libero dal romanzo seminale di Alice Walker. Un dramma storico che molta della sua malia cinematografica la conserva grazie alla performance da protagonista di una straordinaria Whoopi Goldberg, al suo debutto davanti la macchina da presa. Un film imprescindibile che ancora oggi viene considerato tra i massimi picchi artistici di Steven Spielberg.
Nella Georgia degli anni Venti ancora dominata da una mentalità schiavista e razzista, Celie (Goldberg), appena adolescente, viene violentata dall’uomo al quale è stata data come compagna. Successivamente le vengono sottratti i figli nati dalla relazione e viene venduta a un altro uomo. Questi, ancora più brutale del primo, inizia anche a insidiare Nettie, la sorella più giovane di Celie, che lo respinge con decisione…
9. Duel (1971)
Primo lungometraggio televisivo diretto da Steven Spielberg ed anche uno dei suoi più belli ed importanti; il successo nelle emittenti televisive Usa fu talmente tanto che due anni dopo sbarcò nei cinema europei con l’aggiunta di alcune scene. Un vero e proprio capolavoro di tensione narrativa che adatta con rigore e vivacità un racconto di Richard Matheson, scrittore cult dell’orrore qui anche in veste di sceneggiatore del primo lungometraggio del giovanissimo Steven Spielberg.
Il rappresentante David Mann si sta recando in automobile da un cliente. L’autista di un’autocisterna che lo precede invita David al sorpasso; a sua volta poi lo supera a velocità sostenuta. A poco a poco il “gioco” si trasforma in una caccia all’uomo dagli intenti chiaramente omicidi.
8. L’impero del sole (1987)
Tra i suoi film drammatici più sottovalutati, L’impero del sole è allo stesso tempo uno dei più intensi e commoventi dell’intera filmografia del regista americano. Tratto dal romanzo semi-biografico di James Graham Ballard, il film uscito nelle sale di tutto il mondo a partire dal 1987 è anche stato il trampolino di lancio per un giovanissimo Christian Bale, qui protagonista a tutto tondo di questo dramma ambientato nella città di Shanghai durante la Seconda Guerra Mondiale. Un gioiello di rara bellezza formale e visiva che ancora oggi è considerato tra i titoli più ingiustamente snobbati della carriera di Spielberg, quando forse è uno dei suoi capolavori.
L’undicenne Jim vive negli agi della colonia inglese di Shanghai. Il suo passatempo preferito è la costruzione di aerei giocattolo. Quando, nel 1941, i giapponesi invadono la città, nella confusione della fuga, Jim viene separato dai suoi genitori. Aggirandosi per le strade di Shanghai, il ragazzo finisce per essere arrestato dagli invasori e chiuso in un campo di concentramento con stranieri di ogni nazionalità.
7. A.I. Intelligenza Artificiale (2001)
Il 2001 è stato un anno decisivo e molto rischioso per la carriera dietro la macchina da presa di Steven Spielberg. Erano ben tre anni che non tornava al cinema con un film da lui diretto dai tempi del successo straordinario e degli Oscar vinti per Salvate il soldato Ryan; il regista torna prendendo un progetto incompiuto di Stanley Kubrick, che anni prima aveva in mente di adattare il racconto di Brian Aldiss del 1969 “Supertoys che durano tutta l’estate”, e scrive e dirige A.I. Intelligenza Artificiale, tra i suoi film più poetici e strazianti. Una moderna rilettura di Pinocchio che nelle mani di Spielberg e nell’eredità artistica di Kubrick diventa esperienza cinematografica senza pari.
In un lontano futuro i robot, componente essenziale della vita quotidiana, assicurano la maggior parte dei compiti domestici. Il professor Hobby vuole spingersi più in là e progettare il primo androide sensibile. Pochi giorni dopo, David, un robot di undici anni, fa il suo ingresso in casa di una coppia il cui figlio malato è stato criogenizzato in attesa di una cura. Quando il figlio naturale della coppia torna a casa per David non c’è più posto. Inizia così il suo viaggio alla scoperta del mondo, accompagnato da Gigolò Joe e da Teddy, un curioso orsetto giocattolo…
6. Jurassic Park (1993)
Se proprio dovessimo scegliere quale anno è stato cinematograficamente più significativo ed emblematico per Steven Spielberg, diremmo il 1993. Non soltanto perché è stato quello in cui ha debuttato nelle sale Schindler’s List (che troveremo più avanti nella classifica), ma perché ha “dato i natali” a Jurassic Park. Primo film ad alto budget ad utilizzare estesamente la CGI per portare in vita gli innovativi animatronic , il lungometraggio di fantascienza è stato il più alto incasso di tutti i tempi fino al 1997, anno in cui è stato battuto dal Titanic di James Cameron. Ad oggi, il parco di dinosauri creato dalla penna di Michael Crichton e messo in scena da Spielberg è semplicemente uno dei film che hanno maggiormente influenzato l’immaginario collettivo.
Un multimiliardario si appresta a inaugurare il più eccitante zoo del mondo: ha ricreato per clonazione i dinosauri in un’isola dei Caraibi. Ma mentre alcuni invitati, compresi due bambini, sono in visita, un tecnico sabota i sistemi di sicurezza e gli animali preistorici generano il caos più totale. Quando si riesce a riprendere in mano la situazione, il proprietario decide di non farne più nulla e di abbandonare l’isola…
5. Lo squalo (1975)
Segnato dalle note musicali cariche di tensione composte da John Williams, Lo squalo è uno dei blockbuster d’autore più celebri di sempre, nonché alla sua uscita nel lontano 1975 il più alto incasso al botteghino internazionale di tutti i tempi, battuto due anni dopo da Guerre stellari di George Lucas. Tratto dal romanzo omonimo di Peter Benchley, il film di Spielberg arriva un anno dopo la discreta accoglienza di Sugarland Express ed è il primo ad alto budget affidato al giovane ma promettente cineasta. Il risultato è uno dei lungometraggi americani più influenti di sempre e il primo blockbuster ad avviare la moda della stagione estiva come quella privilegiata per gli incassi più alti dell’anno negli Stati Uniti.
La cittadina di Amity, situata su un’isoletta dell’oceano atlantico, deve al turismo la sua prosperità. Una sera, una ragazza viene dilaniata da uno squalo enorme. Davanti alla denuncia del fatto, lo sceriffo Martin vorrebbe far sospendere le balneazioni, ma si trova di fronte l’opposizione del sindaco, preoccupato per gli inconvenienti economici di una tale decisione. Il mostro però colpisce ancora, così Martin organizza una squadra con l’anziano pescatore Quint e con l’oceanografo Matt Hooper per dare la caccia allo squalo responsabile.
4. Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977)
Due anni dopo il successo strabiliante de Lo squalo, il cineasta americano si cimenta nel suo primo lungometraggio cinematografico di stampo fantascientifico, e il risultato è, senza mezzi termini, un vero e proprio capolavoro di genere ancora oggi considerato pietra miliare. Basato su una sceneggiatura originale curata dallo stesso Spielberg, Incontri ravvicinati del terzo tipo è il primo di alcuni titoli diretti dallo stesso regista i cui protagonisti sono…gli alieni dallo spazio profondo!
Riunendosi con Richard Dreyfuss due anni dopo Lo squalo e convincendo addirittura François Truffaut a partecipare con un ruolo secondario ma determinante per la storia, Incontri ravvicinati del terzo tipo parte con un messaggio apparentemente musicale dallo spazio, una serie di misteriose apparizioni nei cieli degli Stati Uniti, il riproporsi di fatti del tutto inspiegabili, ed infine un messaggio subliminale indotto in molte persone; molti pensano che siano presagi dell’arrivo degli alieni sulla Terra. Roy Neary, ossessionato da una strana montagna, e una mamma a cui è sparito il figlioletto sono tra gli eletti ad accoglierli, mentre uno scienziato francese sovraintende al misterioso incontro con gli esseri dello spazio.
3. I predatori dell’arca perduta (1981)
Quattro anni dopo il suo primo film di fantascienza, Steven Spielberg è già considerato un regista di culto. Talmente tanto che Paramount Pictures gli affida la regia de I predatori dell’arca perduta, da una sceneggiatura originale firmata da George Lucas e Lawrence Kasdan; primo film di una pentalogia di successo di pubblico (a fasi alterne, di critica), alla sua uscita nel 1981 fu un successo immediato che catapultò definitivamente Spielberg nell’olimpo dei registi più remunerativi di sempre e che consegnò il personaggio di Indiana Jones (Harrison Ford) nel pantheon degli eroi più celebrati ed iconici del cinema moderno. Un vero e proprio classico del cinema d’avventura dal sapore retro semplicemente irresistibile ed impareggiabile ancora oggi.
Scampato a un’avventura nella foresta amazzonica, Indiana Jones, archeologo e avventuriero, riparte per cercare l’Arca dell’Alleanza di Mosè, sulle cui tracce si trovano anche gli emissari di Hitler. Arrivato in Egitto trova l’Arca perduta in un pozzo popolato da serpenti, ma viene scoperto dai tedeschi che si impossessano dell’Arca e murano Jones dentro al pozzo. Indiana scappa, si mette all’inseguimento dei tedeschi e, dopo varie peripezie, li raggiunge nell’isola segreta in cui si sta per aprire la mitica arca di origine biblica…
2. E.T. L’Extraterrestre (1982)
Un solo anno dopo il successo strepitoso de I predatori dell’arca perduta, il nostro realizza ancora un altro capolavoro imprescindibile, tutt’oggi considerato tra i più influenti sci-fi movie di ogni tempo. Presentato come film di chiusura del Festival di Cannes 1982, E.T. L’extraterrestre diventa un successo immediato talmente enorme che al botteghino internazionale batte lo stesso Spielberg al suo gioco: prima di E.T., era difatti Lo squalo il più alto incasso di sempre, record battuto sette anni dopo da un film diretto dallo stesso regista; un record che verrà nuovamente battuto nel 1993 da Jurassic Park, sempre diretto da Spielberg!
Tratto da un soggetto originale del regista stesso e da una sceneggiatura di Melissa Mathison, questo famosissimo film racconta di un extraterrestre abbandonato sulla Terra dai suoi compagni, obbligati a ripartire in tutta fretta. Gli uomini gli danno la caccia, ma un gruppo di bambini lo nasconde, così tra di loro nasce un’amicizia molto profonda. Peccato però che E.T. ha nostalgia di casa e cerca in tutti i modi di mettersi in contatto con i suoi…
1. Schindler’s List (1993)
Medaglia d’oro di questo countdown di film diretti da Steven Spielberg dal peggiore al migliore per il suo capolavoro assoluto, il lungometraggio definitivo sull’Olocausto e la pellicola che ha consacrato una volta per tutte il regista come uno dei più grandi di sempre. Tratto dal romanzo storico “La lista di Schindler” di Thomas Keneally, Schindler’s List ricevette 11 candidature all’Oscar e ne vinse ben sette, tra cui miglior e miglior regia, le prime statuette dell’Academy assegnate al cineasta americano. Un trionfo di critica e pubblico che ha mostrato la violenza e il dolore dei campi di concentramento nazisti degli anni ’40 con un linguaggio cinematografico rigoroso, asciutto, elegante e particolarmente commovente. Forse, il suo film più bello e completo.
Oskar Schindler, di origine morava, arriva nel 1939 a Cracovia con l’intenzione di arricchirsi sfruttando gli ebrei in una fabbrica di vasellame. Ma, colpito dalla ferocia nazista, decide di “giocare” una pericolosa avventura: salvare i suoi operai dallo sterminio. Si ridurrà in miseria, ma, per merito suo, più di mille lavoratori di origine ebraica, destinati ai campi di stermino di Auschwitz, sopravviveranno infine alla guerra.