Guy Ritchie, Dexter Fletcher, Edgar Wright, Martin McDonagh… Negli ultimi tempi il Regno Unito ha sfornato un mucchio di cineasti di grande talento, capaci di riscuotere successo anche al di fuori dalle isole britanniche. Uno di questi è Matthew Vaughn. Classe 1971, originario di Londra, l’attuale marito di Claudia Shiffer ha iniziato la carriera nel cinema come produttore, per poi decidere nei primi anni 2000 di passare alla regia. Da allora ha firmato in prima persona diversi titoli apprezzati da pubblico e critica, dallo stile frizzante e al contempo raffinato, pur senza rinunciare a ruoli dietro le quinte con la sua casa di produzione Marv Studios (tra le pellicole realizzate Eddie the Eagle, Rocketman e il recente Tetris).
In attesa della sua prossima fatica – lo spy-thriller Argyle, in arrivo prossimamente su Apple TV+ – ripercorriamo la carriera di questo straordinario regista con la classifica di tutti i film di Matthew Vaughn, dal peggiore al migliore.
7. Kingsman – Il cerchio d’oro (2017)
Liberamente ispirata alla miniserie a fumetti The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbons, la saga di Kingsman rappresenta un tassello importante della filmografia di Vaughn. Nel secondo capitolo della serie, Il Cerchio d’Oro, Eggsy (Taron Egerton) e il resto dell’agenzia di spionaggio inglese devono vedersela con la pericolosa leader di un cartello della droga (Julianne Moore), intenzionata a ricattare il mondo intero; per fermarla, dovranno unire le forze con la Statesman, l’omologa americana della Kingsman. Brillante humor inglese e fantastiche scene d’azione continuano a farla da padrone, ma la storia è meno coinvolgente e i personaggi secondari poco caratterizzati, per non parlare del modo discutibile in cui è stato “riportato in vita” Harry Hart (Colin Firth). Il film merita comunque una visione, anche solo per il divertentissimo cameo di Elton John.
6. Stardust (2007)
Basato sull’omonimo romanzo di Neil Gaiman, Stardust racconta le vicende di Tristan (un Charlie Cox pre-Daredevil), giovane di umili origini che si avventura in un mondo fantastico per recuperare una stella cadente e regalarla alla donna che ama; scoprirà non solo che l’astro ha assunto le fattezze di una bellissima ragazza (Claire Danes), ma che molti altri la stanno cercando. Impreziosito da un ricco cast che comprende Michelle Pfeiffer, Robert De Niro, Mark Strong e un giovane Henry Cavill, il secondo film di Matthew Vaughn è un simpatico e ironico fantasy a metà strada tra La storia fantastica e il cinema di Terry Gilliam. Molto gradevole, per quanto non sia tra le opere più memorabili del regista.
5. The King’s Man – Le origini (2021)
Prequel della saga di Kinsgsman, The King’s Man – Le origini racconta gli eventi che portarono alla nascita dell’omonima organizzazione di spie. Per farlo Vaughn ci trasporta nel pieno della Prima guerra mondiale, rivisitata per l’occasione in chiave fantastorica: in perfetto stile “millariano”, scopriamo infatti che alla base del conflitto vi sono gli intrighi di una società segreta di “supercattivi” di cui fanno parte, tra gli altri, Rasputin, Mata Hari, Gavrilo Princip e Lenin; a contrastarli dovranno pensarci il duca di Oxford Orlando (Ralph Fiennes) e il figlio Conrad (Harris Dickinson). Criticato da molti per il tono più serio rispetto agli altri capitoli della serie, The King’s Man è in realtà un film tremendamente sottovalutato, in cui momenti di inaspettata commozione si alternano a sequenze d’azione dirette e coreografate come Dio comanda (su tutte, la lotta-balletto con Rasputin e il brutale combattimento nella Terra di Nessuno). Piccola curiosità: molte scene sono state girate in Italia, più precisamente a Torino.
4. X-Men – L’inizio (2011)
Dopo aver abbandonato all’ultimo la regia di X-Men – Conflitto Finale per motivi di tempistiche, Matthew Vaughn ha avuto una seconda occasione con la saga dei mutanti Marvel nel 2011, quando è stato invitato a firmarne il prequel. Ambientato negli anni ’60, in piena Guerra Fredda, X-Men – L’inizio racconta le origini dell’omonimo gruppo di supereroi e dell’amicizia (sfociata in scontro) tra i due leader Charles Xavier (James McAvoy) e Magneto (Michael Fassbender). Vaughn realizza il capitolo più atipico della serie, abbandonando in parte la serietà e il realismo di Bryan Singer per abbracciare un tono pop e vivace, più vicino alle spy story in stile James Bond che al cinema supereroistico. Il risultato è eccellente: la storia è appassionante, supportata da scene d’azione ben fatte e un umorismo intelligente; l’atmosfera retrò affascina e il cast convince senza riserve (da segnalare una giovane Jennifer Lawrence nel ruolo di Mystica). Peccato solo per alcuni errori di continuity.
3. Kingsman – Secret Service (2014)
Il giovane teppistello Eggsy (Taron Egerton), figlio di una spia inglese morta in azione, viene reclutato dall’agente Harry Hart, nome in codice Galahad (Colin Firth), per far parte del servizio segreto Kingsman; dopo un duro addestramento, il ragazzo dovrà fermare il piano malvagio di un folle miliardario americano. Con Kingsman – Secret Service ha inizio la saga ispirata al (quasi) omonimo fumetto di Mark Millar. Ispirandosi ai vecchi film di James Bond (in particolare a quelli del periodo Roger Moore), Vaughn mette in scena una spy story frizzante, divertente e sopra le righe, che si pone come alternativa allo stile cupo e serio dello 007 di Daniel Craig. Una parodia e un omaggio allo stesso tempo, che può contare su scene d’azione spettacolari (memorabile il massacro in piano sequenza nella chiesa), un impeccabile umorismo british e un ottimo cast, comprendente anche un esilarante Samuel L. Jackson nei panni di un improbabile villain con la S moscia, il look da produttore discografico e la fobia del sangue.
2. The Pusher (2004)
Dopo aver prodotto Lock & Stock e Snatch, per il suo esordio alla regia Matthew Vaughn non poteva che scegliere un gangster movie à la Guy Ritchie. Protagonista di The Pusher (Layer Cake in originale) è uno spacciatore londinese senza nome (Daniel Craig) che, dopo tanti anni di attività, vorrebbe ritirarsi e godersi la meritata pensione; purtroppo uscire dal giro non è facile come sembra e l’uomo finirà invischiato in un complotto più grande di lui. Più semplice e misurato delle opere di Ritchie, il primo film di Vaughn rimane un noir avvincente e non privo di ironia, nonché uno dei lavori più maturi del regista. Un caustico ritratto delle gerarchie criminali britanniche (la “torta a strati” del titolo inglese), a cui prende parte un cast di tutto rispetto, che comprende Colm Meaney, Sienna Miller, Michael Gambon e un giovanissimo Tom Hardy. A svettare ovviamente è un carismatico Daniel Craig, che proprio grazie a questo ruolo ha ottenuto la parte di James Bond in Casino Royale.
1. Kick-Ass (2010)
Il primo incontro tra Matthew Vaughn e Mark Millar avviene con l’adattamento cinematografico di Kick-Ass, miniserie a fumetti scritta da Millar e disegnata da John Romita Jr. Il film, come l’opera originale, segue le vicende di Dave Lizewski (Aaron Taylor-Johnson), un anonimo liceale con la passione dei supereroi, che un giorno decide di diventare lui stesso un vigilante mascherato; scoprirà a sue spese che combattere il crimine è un lavoro più difficile del previsto. Scorretto e violentissimo, Kick-Ass è un divertente cinecomic che prende i giro i cinecomic. Azione esagerata, bagni di sangue e tanta scurrilità fanno da sfondo a una brillante e irriverente decostruzione della figura del supereroe, il quale viene spogliato di qualsiasi aura epica e mostrato per ciò che è veramente: uno sfigato in costume. Ciliegina sulla torta di quello che è, a mani basse, il miglior film di Vaughn è la presenza di un divertito Nicolas Cage in versione pseudo-Batman, anche se a rubare la scena più di una volta è la scatenata Hit-Girl, interpretata da un’allora giovanissima Chloe Grace Moretz.