Brad Bird è senz’altro uno dei più grandi talenti del mondo dell’animazione. Cresciuto in seno alla Disney insieme all’amico e collega Tim Burton, tra gli anni ’80 e ’90 ha contribuito alla realizzazione dei Simpson e della serie tv Amazing Stories, prima di esordire alla regia di un lungometraggio con il cult Il gigante di ferro. Dopodiché è entrato a far parte della Pixar, dove ha firmato alcuni dei prodotti migliori dello studio di animazione, senza disdegnare nel frattempo alcune incursioni in ambito live action. Caratterizzate da una spiccata sensibilità, da una forte passione per la materia trattata e da un gustoso e riuscito citazionismo, le opere di Bird non sono molte ma lasciano il segno, comprese quelle che non hanno trovato il successo che meritavano al momento dell’uscita.
A seguire vi proponiamo una classifica di tutti i film di Brad Bird, in ordine dal peggiore al migliore.
6. Tomorrowland (2015)
Una ragazzina scopre l’esistenza di una città ultratecnologica costruita dalle più brillanti menti del pianeta e nascosta in una dimensione parallela; insieme a un maturo e disilluso scienziato proverà a raggiungerla e a fermare un imminente cataclisma che minaccia l’intera umanità. Ispirato all’omonima area tematica di Disneyland, Tomorrowland soffre di grossi problemi di ritmo: ha una prima parte fin troppo lunga e un finale parecchio frettoloso. Ciononostante la pellicola fantascientifica di Brad Bird colpisce, oltre che per la sua originalità, anche e soprattutto per la sua forte carica di positività e fiducia nei confronti delle potenzialità della scienza. In più può contare su un comparto tecnico-visivo di ottimo livello (il piano sequenza con cui viene mostrato Tomorrowland è meraviglioso) e su un George Clooney sorprendentemente convincente.
5. Gli Incredibili 2 (2018)
Gli Incredibili è uno dei film più amati di Brad Bird, eppure ci sono voluti 14 anni prima di vederne il seguito. Ambientata subito dopo l’originale, la suddetta pellicola vede Mr. Incredibile ed Elastigirl accettare la proposta di aiuto di un eccentrico miliardario intenzionato a rilanciare la figura del supereroe; ma un nuovo misterioso nemico, l’Ipnotizzaschermi, trama nell’ombra. Malgrado la lunga attesa, Gli Incredibili 2 non è stato del tutto all’altezza delle aspettative, a causa principalmente di una trama troppo simile a quella del primo film e di un villain poco ispirato. Resta però un’opera avvincente e divertente, ricca di bellissime animazioni, un accattivante production design e scene d’azione a dir poco spettacolari (da antologia la sequenza del treno).
4. Mission: Impossible – Protocollo Fantasma (2011)
La prima incursione di Bird nel cinema dal vivo avviene con il quarto capitolo dell’omonima saga spionistica con protagonista Tom Cruise. In Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, l’agente Ethan Hunt e la sua squadra vengono ingiustamente incriminati dell’esplosione del Cremlino; costretti ad agire fuori dai canali ufficiali, dovranno fermare un pericoloso estremista nucleare, viaggiando tra la Russia, l’Arabia Saudita e l’India. Con questo film la serie compie un deciso rinnovamento, abbandonando la serietà e lo pseudo-realismo degli episodi precedenti per abbracciare uno stile più fumettoso e ironico e introducendo nel frattempo una trama orizzontale. La “missione” si può dire ampiamente riuscita, grazie anche alla dinamica regia di Bird, che si dimostra abile anche in un contesto in carne ed ossa, regalandoci un mucchio di sequenze action al cardiopalma come la scalata a mani nude del Burj Khalifa (girata da Cruise, come sempre, senza controfigura) e l’inseguimento automobilistico nella tempesta di sabbia.
3. Ratatouille (2007)
Remy è un ratto di campagna, ma ciò non gli impedisce di sognare di diventare un rinomato chef come il suo eroe Gusteau; l’occasione gli si presenta quando, separato dalla sua famiglia, si ritrova a Parigi, dove stringe un’improbabile alleanza con Linguini, sguattero pasticcione che lavora proprio nel ristorante del cuoco. La cucina come metafora della creazione artistica, il genio che può nascondersi nei posti più impensabili, l’importanza di non fermarsi alle apparenze. Quasi un’anomalia nella filmografia di Bird (che mette da parte le ambizioni da blockbuster per dedicarsi a una pura e semplice commedia), Ratatouille è un piccolo grande capolavoro, ironico, originale e sorprendentemente profondo (indimenticabile il monologo sulla critica di Anton Ego). Vincitore dell’Oscar per il miglior film d’animazione, è senza alcun dubbio uno dei prodotti più riusciti della Pixar, tanto da essere stato recentemente citato/parodiato nella sorpresa cinematografica del 2022 Everything Everywhere All At Once.
2. Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi (2004)
E se uno dei migliori cinecomic di sempre non fosse tratto da un fumetto? Per il suo esordio alla Pixar, Brad Bird porta in scena le avventure originali di Mr. Incredibile, Elastigirl e dei loro figli, supereroi costretti al ritiro per via di una legge che ha messo al bando i vigilanti mascherati; dovranno tornare in azione quando una figura misteriosa attira il capofamiglia su un’isola sperduta, con fini tutt’altro che amichevoli. Molto più di una parodia, Gli Incredibili è uno spettacolare e coinvolgente blockbuster d’azione, che mischia il genere supereroistico con la spy story. Con un occhio di riguardo più agli adulti che ai bambini, Bird realizza uno splendido e accorato omaggio ai fumetti della Silver Age, ricco di emozioni, ironia e divertimento e impreziosito da una cura maniacale per i dettagli scenografici e da una straordinaria colonna sonora jazzistica firmata Michael Giacchino. Un’opera semplicemente impeccabile, che è valsa al cineasta il suo primo Oscar.
1. Il gigante di ferro (1999)
Liberamente tratto dal romanzo L’uomo di ferro di Ted Hughes, il primo lungometraggio animato di Brad Bird nasce dalla domanda: “E se un’arma avesse un’anima e non volesse più essere un’arma?”. Protagonista della storia è il giovane Hogarth, un ragazzino che stringe amicizia con un enorme robot umanoide alieno; insieme i due si troveranno ad affrontare l’esercito americano, che vede nel Gigante una pericolosa minaccia alla sicurezza nazionale. Bird firma un’avventura spielberghiana dal forte impatto emotivo, che diverte e commuove in parti uguali (impossibile non piangere nel finale) e affronta tematiche esistenziali come la natura umana e la possibilità di scegliere chi siamo e chi vogliamo diventare. Devastante flop ai tempi dell’uscita, Il gigante di ferro col passare degli anni è stato ampiamente rivalutato ed oggi è considerato non solo la miglior pellicola del regista, ma anche uno dei film d’animazione più belli di sempre.