Sebbene il pubblico sia stato abituato ai film sequel grazie a saghe come Star Wars e Halloween, questo fenomeno trova la sua origine nel 1916 con The Fall of a Nation (sequel di The Birth of a Nation, anno 1915, diretto da David Wark Griffith). Inizialmente nato per portare avanti tematiche ad alto impatto, divenne presto un fenomeno a due corsie, vertice dell’espressione artistica di registi e sceneggiatori, nonché ampia fonte di guadagno.
Nessuno rimarrà quindi sorpreso nel sapere che molti sequel non sopravvivono agli standard fissati dai loro predecessori (Venom – La Furia di Carnage, giusto per citarne uno), ma forse qualcuno potrebbe non sapere che molti film cult, considerati stand-alone, hanno in realtà un sequel.
Qui di seguito trovate 10 sequel che (forse) non sapevate esistessero.
1. Ace Ventura Jr.: Pet Detective
Anche conosciuto (in Italia), con il nome di Ace Ventura 3, il sequel vede protagonista Ace Ventura Jr. (Josh Flitter), il giovane figlio del famoso investigatore. Targato anno 2009, ha per lo più ricevuto critiche negative, in parte per l’assenza di Jim Carrey. Forse apprezzabile da un pubblico giovane, ma non un sequel di cui qualcuno desiderasse l’esistenza.
2. S. Darko
Essere in grado di ricreare la complessità di Donnie Darko non è semplice: S. Darko, sequel conosciuto solo ai più sfortunati, non ci arrivò neanche vicino. Con protagonista Samantha Darko (Daveigh Chase), sorella minore del più famoso Donnie, risulta una tale accozzaglia di “copia e incolla” che lo stesso Richard Kelly – ideatore e regista di Donnie Darko – decise di dissociarsi dal progetto.
3. Gli Uccelli II
Il primo è conosciuto come uno dei capolavori del Cinema e di Alfred Hitchcock, il secondo (in originale “The Birds 2 – Land’s End”): a meno che non abbiate una predilezione per le trame prive di originalità e personaggi insipidi, potete continuare a non conoscerlo.
4. Il Libro Segreto delle Streghe – The Blair Witch Project 2
I premi non sono tutto, e la critica può avere opinioni negative rispetto al pubblico, ma quando un film viene candidato per Peggior Film, Peggior Regista, Peggior Sceneggiatura,Peggior Coppia e Peggior Remake o Sequel (vincendo quest’ultimo), di solito un motivo c’è. In questo caso ve ne sono cinque, e tutti molto reali.
5. Guardate cosa è successo al figlio di Rosemary
Purtroppo le premesse non sono tutto e, per quanto la trama del sequel di Rosemary’s Baby potesse definirsi interessante, manca del genio che caratterizzò il primo, girato con una tale attenzione al “non detto”, da riuscire ad entrare nella storia come uno dei migliori film horror di sempre.
6. American Psycho 2
Se non sapevate della sua esistenza, probabilmente non sapevate neanche fosse stato interpretato da una giovanissima Mila Kunis. Capolavoro? No. Guardabile se non si ha altro da fare? Perché no.
7. A Dangerous Man – Lawrence after Arabia
Sequel non ufficiale di Lawrence of Arabia, vede protagonista un Ralph Fiennes agli inizi della sua carriera. Sebbene il film non raggiunga gli standard del primo, si scosta dalla maggior parte dei titoli di questa lista per essere un film ben fatto e – sfortunatamente – non troppo conosciuto.
8. Easy Rider: The Ride Back
Il sequel di cui nessuno sentiva la necessità: qualcuno questo titolo doveva beccarselo. Il film segue le vicende della famiglia di Wyatt Williams (Peter Fonda), e sebbene sia un prequel (ambientato prima di Easy Rider, con la possibilità di creare le basi del grande classico che è Easy Rider, dell’originale, sfortunatamente, non mantiene nulla.
9. Grease 2
Forse il sequel con più probabilità di essere conosciuto, Grease 2 sarebbe potuto essere anche bello, se solo la trama non fosse la stessa dell’originale, ma con ruoli invertiti. Niente di eccezionale, ma con canzoni orecchiabili (mai quanto quelle del primo) e buone performance.
10. I soliti ignoti vent’anni dopo
Sequel de I soliti ignoti e Audace colpo dei soliti ignoti, prende l’ironia che caratterizzava i primi due, sostituendola con atmosfere tetre e dai tratti pessimistici. Non brutto, ma talmente lontano dai precedenti, che i nostalgici e i fan tendono a tenervisi alla larga.