Da qualche giorno si è entrati in pieno mood natalizio. I palinsesti televisivi e i cataloghi dei servizi in streaming si sono arricchiti di titoli filmici a tema. Ma perchè non vedere – o rivedere – dei film che abbiano sì come sfondo delle vicende il Natale ma non siano le solite comedy? Abbiamo quindi deciso di suggerirvi i migliori film di Natale alternativi, non le classiche commedie ma pellicole particolari di diversi generi che miscelano la meraviglia del Natale a dosi di adrenalina, terrore e umorismo nero.
1. Trappola di cristallo (1988)
Non si poteva non aprire l’elenco con quello che è, a tutti gli effetti, un “classico” delle festività natalizie ossia quel Trappola di cristallo di John McTiernan che, sul finire degli anni Ottanta, ha riscritto le coordinate del genere action lanciando, definitivamente, la carriera di Bruce Willis. Il detective dell’NYPD John McClane raggiunge sua moglie Holly a Los Angeles per trascorrere, insieme a lei e ai loro figli, il Natale. Invitato al party natalizio presso il Nakatomi, il nuovo grattacielo ancora in fase di costruzione della società presso cui lavora Holly, durante la festa un gruppo di terroristi entra nell’edificio, prendendo in ostaggio tutti gli invitati eccetto McClane, il quale decide di vendere cara la pelle. Sagace miscela di adrenalina, umorismo nero e sequenze d’azione entrate, di diritto, nell’immaginario collettivo, Trappola di cristallo è il passo evolutivo verso un cinema d’azione claustrofobico e dalle geometrie circoscritte.
2. Arma letale (1987)
Uscito un anno prima di Trappola di cristallo, Arma letale del compianto Richard Donner può essere considerato, a pieno titolo, come un altro classico non solo del cinema d’azione ma anche del cinema natalizio alternativo poiché, le vicende, sono ambientate in quel periodo. Al sergente della omicidi Roger Murtaugh, che ha da poco compiuto i cinquant’anni, viene affiancato il sergente Martin Riggs proveniente dalla narcotici. Con un passato da Berretto verde in Vietnam e con manie suicide a seguito della morte dell’amata moglie, Riggs dà non pochi grattacapi al collega Murtaugh. Dopo un iniziale astio, i due devono indagare sulla misteriosa morte della figlia di Michael Hunsaker, vecchia conoscenza d’armi di Roger. Così come Trappola di cristallo anche Arma letale ha il merito di aver riscritto, negli anni Ottanta, il genere d’azione: non solo la coppia di buddy cop bianco-nero formata da Gibson e Glover funziona ma, al tempo stesso, riesce a regalare sequenze cult ad alto tasso di adrenalina intervallate da sprazzi di umorismo tagliente.
3. Gremlins (1984)
Già solo citare il titolo sblocca tutta una serie di ricordi nei cinefili nati tra gli anni Settanta e Novanta: Gremlins di Joe Dante è una vera e propria pietra miliare del cinema natalizio, merito della triangolazione tra regista, sceneggiatura di Chris Columbus e produzione di Steven Spielberg. L’inventore senza successo Rand Peltzer acquista, sottobanco, una strana e piccola creatura chiamata Mogwai la quale deve osservare tre regole ben precise se non si vogliono correre pericoli. Donata come regalo per Natale al figlio Billy, il Mogwai viene ribattezzato Gizmo ma, ben presto, le tre regole vengono infrante e una stirpe di orribili mostriciattoli viene alla luce, gettando la piccola cittadina nel caos. A metà strada tra commedia nera e horror, Gremlins è un must immancabile nell’elenco dei film da vedere e rivedere. Cult assoluto degli anni Ottanta, il film di Dante regala risate assicurate grazie a momenti decisamente grotteschi e altri più splatter, anche se in chiave fantastica, mentre sullo schermo si consuma un assedio natalizio.
4. Una notte violenta e silenziosa (2022)
Ultima fatica filmica di Tommy Wirkola, regista di opere sui generis come Dead Snow, Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe e Seven Sisters, Una notte violenta e silenziosa è un film fresco di uscita nelle sale cinematografiche ma ha tutte le carte in regola per diventare, nel corso degli anni, un vero e proprio nuovo cult del cinema natalizio alternativo. Durante la vigilia di Natale, un gruppo di criminali, infiltratisi come addetti del catering all’interno della villa di una ricca donna, vogliono rapinare quest’ultima e la sua riunita famiglia svaligiando il caveau presente nella enorme dimora. Ma non sanno che dovranno fare i conti con un Babbo Natale molto agguerrito, arrivato per portare doni e… cazzotti. Opera metacinematografica grondante citazionismo all’insegna dell’azione e dell’umorismo al vetriolo, Una notte violenta e silenziosa è una commedia nera con una dose elevata di violenza alternata tra momenti gore e altri splatter, che non lesina a riproporre situazioni prese dai vari Trappola di cristallo, 58 minuti per morire nonché da Mamma, ho perso l’aereo per mettere su un divertissement che, nonostante le premesse, non si limita a essere solo puro entertainment poiché, oltre a fornire un background leggendario di Babbo Natale alquanto alternativo, alla fine della giostra consegna allo spettatore un messaggio alquanto importante.
5. Spy (1996)
Diretto da Renny Harlin Spy, insieme a Trappola di cristallo, Arma letale e 58 minuti per morire forma una informale tetralogia Christmas in Action: Samantha Caine, madre e moglie amorevole, soffre di amnesia e ha perso la memoria. A seguito di un brutto incidente, però, la donna ricorda tutto il suo passato: in realtà si chiama Charly Baltimore ed è una ex agente della CIA. Braccata da alcuni assassini mandati per ucciderla, Samantha/Charly può contare solo sulle sue abilità di combattimento e sull’aiuto dell’investigatore privato Mitch Henessey, che ha ingaggiato per indagare sul suo passato. Sullo sfondo delle festività natalizie Spy è tutto quello che si può chiedere a un film d’azione: letali combattimenti corpo a corpo, scontri a fuoco, inseguimenti che, in maniera inattesa, vengono stemperati da fugaci tocchi di humour assegnati al personaggio dell’investigatore interpretato da Samuel L. Jackson. Un plauso a Geena Davis, che dà vita a una letale war machine.
6. Batman – Il ritorno (1992)
Sequel di Batman, Batman – Il ritorno vede sempre alla regia il geniale e visionario Tim Burton e, difatti, anche in questo seguito si ha una Gotham City gotica come non mai e un cavaliere oscuro ancora più cupo. Durante l’inaugurazione dell’albero di Natale della città, un gruppo di grotteschi criminali mascherati in maniera circense mette a ferro e fuoco le strade. Solo l’arrivo di Batman ristabilisce l’ordine. Dietro l’assalto si nasconde Oswald Cobblepot, conosciuto come il Pinguino, un criminale deforme che vorrebbe essere riammesso nella stessa società che lo ha rinnegato. Nel suo apparente progetto “pacifico”, Cobblepot viene affiancato dal losco magnate Max Shreck. A complicare ulteriormente la situazione, ci pensa la comparsa di una misteriosa donna che si fa chiamare Catwoman. Trascinato da un perfetto cast e da una regia impeccabile, insieme al suo predecessore con cui forma un dittico cult, Batman – Il ritorno è un altro classico immancabile nell’ambito delle visioni o dei rewatch dei film a tema natalizio ma alternativi.
7. Better Watch Out (2016)
Better Watch Out di Chris Peckover è stato presentato alla 34a edizione del Torino Film Festival mentre, a causa di una distribuzione in sala non ottimale, non ha ottenuto il successo sperato. Durante la sera della vigilia di Natale l’adolescente Ashley fa da babysitter a Luke, figlio di una coppia dell’alta borghesia, segretamente innamorato della ragazza. Durante la sera, goffamente, il ragazzino tenta degli approcci ma senza successo. Presto, però, strani rumori, vetri infranti e presenze nella casa fanno temere l’assalto di qualche malintenzionato. In realtà si tratta di un piano organizzato da Luke con l’imbranato amico Garrett. Arrabbiata, Ashley viene tramortita da Luke il quale la lega a una sedia. Inizia, così, un sadico gioco dagli esiti imprevedibili. Thriller psicologico che gioca sì con gli stereotipi nonché con situazioni non del tutto nuove, nonostante la non eccessiva originalità Better Watch Out si rivela una piacevole visione, un titolo che tiene alto l’interesse e, nonostante il macabro e la violenza siano decisamente giocati sul vedo-non vedo, riesce a mantenere la suspense costante fino al colpo di scena finale.
8. S.O.S. fantasmi (1988)
Diretto da Richard Donner, regista di Arma letale e della pietra miliare I Goonies, S.O.S. fantasmi è la rilettura in chiave moderna e mediatica del Canto di Natale di Charles Dickens. Direttore di una rete televisiva Francis Xavier Cross è un uomo che pensa solo al profitto e a se stesso, mettendo da parte l’empatia e ricorrendo a dosi massicce di egoismo e cinismo. In vista della messa in onda del musical Canto di Natale, Francis inizia a diventare sempre più intrattabile finché, qualche giorno prima del Natale, inizia a ricevere la visita di diversi fantasmi che lo riporteranno sulla retta via. Rilettura di un classico in chiave di black comedy con sprazzi di humour e fantastico, S.O.S. fantasmi è ritenuto un altro cult natalizio insieme al sempreverde Una poltrona per due. Merito di Bill Murray, eterno mattatore in ogni, singolo film.
9. Black Christmas – Un Natale rosso sangue (1974)
Considerato come l’antesignano del sottogenere slasher nonché degli horror a tema natalizio, Black Christmas di Bob Clark è un angosciante thriller con momenti di pura tensione. Alcune telefonate oscene fatte a un convitto femminile, dapprima fomentano la convinzione che si tratti di una goliardata ma, successivamente, una minaccia di morte proferita dalla voce al telefono getta nella preoccupazione le inquiline. Ben presto, sparizioni e omicidi iniziano a verificarsi. Il Natale in Black Christmas condivide atmosfere claustrofobiche e buie fatte di orrore e macchiate dal sangue, lanciando così lo spettatore in un crescendo di suspense e paura da antonomasia.
10. Fatman (2020)
Se si cerca un’opera altamente sui generis a tema natalizio, Fatman di Ian ed Eshom Nelms fa al caso vostro. Moderno Babbo Natale con poche virtù e tanti vizi Chris Cringle manda avanti la sua fabbrica di giocattoli in Alaska con esiti alquanto incerti poiché, i bambini, sono sempre più cattivi. Alla vigilia di Natale Billy Wenan, ragazzino altolocato perfido e sadico, riceve come dono un pezzo di carbone. Per questo motivo ingaggia l’assassino professionista Jonathan Miller, il quale ha a sua volta un conto in sospeso con Chris. Action-thriller decisamente tarantiniano, Fatman è un’esplosione di umorismo nero, situazioni al limite del grottesco, emoglobina e proiettili detonati. Tutto quello che, insomma, non ci si aspetterebbe di vedere in un film natalizio che gioca con la tradizione adattandola ai tempi coevi della società odierna.
11. Edward mani di forbice (1990)
In questo elenco non poteva mancare un altro cult che rientra, anche se in parte, in quel filone di film natalizi alternativi, ossia Edward mani di forbice di Tim Burton. Peggy Boggs è una rappresentante di cosmetici della Avon che, un giorno, decide di recarsi presso un vecchio maniero gotico che sovrasta la piccola e colorata cittadina in cui vive. Al suo interno, la donna rinviene un pallido ragazzo con il volto segnato da cicatrici e delle forbici al posto delle mani. Rattristata per la situazione, Peggy decide di portare il ragazzo, che si chiama Edward ed è una invenzione incompleta di un anziano inventore deceduto, a casa sua. Visto dalla famiglia e dal vicinato con sorpresa all’inizio, successivamente Edward viene accettato e si integra alla perfezione e, poco alla volta, nasce un sentimento tra lui e Kim, la figlia dei coniugi Boggs. Solo un genio come Tim Burton poteva raccontare una fiaba toccante e profonda sul tema della diversità e dell’amore, senza mai cadere nel banale o nel melenso gratuito. Fantasy gotico tra buoni sentimenti e magoni assicurati, Edward mani di forbice è una poesia in immagini da rivedere, assolutamente, durante le festività.
12. Trasporto eccezionale – Un racconto di Natale (2010)
Film decisamente indie proveniente dalla fredda Finlandia, Trasporto eccezionale – Un racconto di Natale di Jalmari Helander è un connubio tra horror, fantastico e un pizzico di azione. Lo sterminio di molte renne e la scomparsa di caloriferi e altri impianti di riscaldamento innalzano il livello di sospetto e paranoia in un piccolo villaggio finlandese. Al tempo stesso, l’estrazione di un blocco di ghiaccio da una montagna contenente non si sa cosa da parte di una ditta di trivellazioni insospettisce ancora di più la comunità. Pietari, orfano di madre, convince suo padre Rauno e altri cacciatori del luogo a indagare, in particolar modo, sulla scomparsa degli operai della ditta. Il bambino è convinto che, dalla montagna, sia stato estratto Babbo Natale il quale, in realtà, è un pericoloso e malvagio essere demoniaco. Il folklore, in Trasporto eccezionale, è il trait d’union tra una storia dalle connotazioni mistery horror e le ambientazioni glaciali. Nonostante il suo esiguo minutaggio, il film degli Helander è una piacevole alternativa ai film dedicati al benefattore vestito di rosso.
13. Eyes Wide Shut (1999)
L’ultimo, grande capolavoro del maestro Stanley Kubrick, scomparso poco dopo la fine delle riprese, Eyes Wide Shut è un imponente dramma sulla coppia e sulle derive dei legami sentimentali tratto dal romanzo Doppio sogno di Arthur Schnitzler. Durante un party natalizio organizzato da Victor Ziegler, i coniugi Bill, stimato medico, e Alice innescano, reciprocamente, tutta una serie di gelosie che, la sera dopo, detonano dopo la confessione di un sogno erotico fatto da lei. Sconvolto, Bill riceve la telefonata della figlia di un suo anziano paziente in fin di vita. L’uscita, però, innesca tutta una serie di vicissitudini al limite del possibile che animano la notte fatta di peregrinazioni di Bill. Ambientato in una notturna e fredda New York ricostruita, totalmente, in studio, Eyes Wide Shut riflette di luce ancora più abbacinante se rivisto durante il periodo delle festività poiché è capace di smuovere riflessioni non solo ed esclusivamente sui rapporti di coppia bensì sulle derive esistenziali di cui, l’essere umano, è capace.
14. Regalo di Natale (1986)
Diretto da Pupi Avati, Regalo di Natale è uno dei punti di riferimento del cinema italiano degli anni Ottanta. La sera della vigilia di Natale tre vecchi amici si riuniscono per giocare una partita a poker insieme all’industriale Antonio Santelia. Il match a carte, pian piano, si rivela un modo per far riaffiorare dei dissapori e vecchi rancori mai sopiti tra amici mentre, la posta in gioco, aumenta di milione dopo milione. Regalo di Natale è uno di quei film natalizi alternativi capace di lasciare l’amaro in bocca alla fine del minutaggio, un’opera che smuove la coscienza dello spettatore per farlo riflettere su come, a volte, gli animi siano talmente corrotti da non avere nessuna remore neanche di fronte ai vecchi legami di amicizia.
15. 58 minuti per morire – Die Harder (1990)
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Sequel di Trappola di cristallo, 58 minuti per morire diretto da Renny Harlin riprende il personaggio del predecessore e lo getta, nuovamente, nel mezzo dell’azione. Vigilia di Natale: il tenente dell’NYPD John McClane attende all’aeroporto di Dulles il volo su cui è imbarcata sua moglie Holly. Durante l’attesa, John nota due persone sospette e le segue nel settore dello smistamento bagagli. Ne nasce una sparatoria in cui, John, uccide i due che dopo una breve indagine risultano essere dei soldati morti in missione. In realtà fanno parte di un commando che si è infiltrato nell’aeroporto prendendone il controllo. In cambio, il gruppo armato vuole la liberazione di un ex generale sudamericano condannato e in arrivo con un volo militare. Gli aerei in arrivo rimangono in volo a rischio di esaurimento del carburante e, uno di questi, viene fatto precipitare dai terroristi che hanno fornito, via radio, dei falsi dati di atterraggio. Da solo e circondato da agenti della polizia aeroportuale impreparati, McClane prende in mano la situazione. Non ai livelli di Trappola di cristallo, certo, tuttavia 58 minuti per morire rimane un piacevole e valevole sequel a base di pallottole, umorismo, morti ammazzati e luci di Natale, trascinato dal sempre carismatico Bruce Willis, vero e proprio last action hero.
16. Nightmare Before Christmas (1993)
Nonostante ancora oggi c’è chi lo reputi un film di Halloween e chi di Natale, Nightmare Before Christmas nato dall’accoppiata Henry Selick (regia) e Tim Burton (soggetto) rimane un cult valido per entrambe le ricorrenze. Jack Skeletron, re del Paese di Halloween, è stufo e triste per l’ennesima replica della notte più paurosa dell’anno. Incamminatosi nella notte, alle prime luci dell’alba Jack si trova di fronte a delle porte dalle forme strane, ricavate nei tronchi di alcuni alberi. Sceglie di varcare quella più particolare e, subito, si ritrova nella città del Natale. Rapito dai colori e dalla felicità, Jack elabora un piano controverso: portare il Natale nel Paese di Halloween, prendere il posto di Babbo Natale (che lui chiama Babbo Nachele) e festeggiare, così, questa lieta festa. Tutto sembra filare liscio ma, ciò che ingenuamente Jack non sa, è che il Natale da lui ideato è alquanto pauroso. Capolavoro senza tempo realizzato in stop motion, Nightmare Before Christmas è uno di quei titoli da vedere e rivedere ogni singolo dicembre. Capace di incantare e coinvolgere mediante le sue sequenze musical (magistralmente interpretate da Renato Zero che presta la voce a Jack Skeletron), il film di Selick-Burton è una poesia in immagini, una fiaba gotica intramontabile e dal fascino unico.
17. Krampus – Natale non è sempre Natale (2015)
Così come Gremlins, Krampus – Natale non è sempre Natale di Michael Dougherty è una sagace miscela tra commedia nera e horror. La famiglia di Max accoglie in casa, tre giorni prima del Natale, i parenti con cui trascorrere le festività. Nonostante corra non tanta simpatia tra i due nuclei famigliari, Max vorrebbe festeggiare mantenendo le tradizioni. Ma un litigio tra lui e le cugine lo porta a rinnegare il Natale. Dopo non molto, un black out e una tormenta di neve isolano tutti all’interno della casa: strani rumori e ombre sospette fanno temere il peggio. Omi, la nonna di Max, intuisce il pericolo. È arrivato il Krampus, essere demoniaco che punisce chi non crede nel Natale. A metà strada tra film d’assedio di carpenteriana memoria e orrore alla Gremlins qui fatto da presenze demoniache e giocattoli mostruosi e posseduti, Krampus è un piacevole esperimento che diverte e intrattiene senza mai annoiare e, al tempo stesso, aiuta a riflettere sull’importanza dei valori affettivi nonché su quello delle feste.
18. Natale di sangue (1984)
Natale di sangue di Charles E. Sellier Jr., conosciuto principalmente con il suo titolo originale Silent Night, Deadly Night si incastra in quel filone di horror slasher a tema natalizio resi celebri da Black Christmas. Bambino alquanto turbolento, Billy Chapman è terrorizzato dal fatto che, Babbo Natale, punisca i bambini irrequieti come lui. Durante la vigilia di Natale, uno psicopatico travestito da Babbo Natale uccide entrambi i genitori di Billy. Sopravvissuto e chiuso in collegio insieme al fratello minore Ricky, Billy è vessato dalle violenze della madre superiora. Adulto, Billy lavora in un negozio di giocattoli e durante le feste, quando indossa il costume di Babbo Natale per raccogliere le richieste dei bambini, l’uomo si trasforma in un serial killer senza freni. Natale di sangue è uno degli horror a tema più controversi della storia: molto boicottato da differenti gruppi di genitori che non approvavano la proiezioni di un film in cui, Babbo Natale, viene rappresentato come un mostro, parallelamente è uno slasher in cui, le impennate di gore non mancano di certo facendone, di fatto, un film per stomaci forti.
19. Babbo bastardo (2003)
Commedia nera di inizio prima decade dei Duemila, Babbo bastardo di Terry Zwigoff è un cult del cinema natalizio alternativo senza dubbio alcuno. Coppia mal assortita di ladri e truffatori, Marcus e Willie mettono a segno i loro colpi nei centri commerciali durante le festività, facendosi assumere come elfo il primo, per via del suo nanismo, e come Babbo Natale il secondo. Nonostante abbiano deciso di chiudere con questa vita, un anno dopo dall’ultimo colpo i due si ritrovano per replicare. Ma questa volta, i piani non vanno come dovrebbero andare e tutta una serie di vicissitudini al limite dell’incredibile prendono le mosse. Scorretto, sboccato, volgare e irriverente Babbo bastardo ha tutti gli ingredienti necessari per mettere in scena una escalation di situazioni grottesche per palati forti. Merito anche di un Billy Bob Thornton che con la sua immensa verve attoriale incarna un “Babbo Natale” alcolizzato, rissaiolo, donnaiolo e chi più ne ha più ne metta capace, però, anche di redimersi.
20. Una poltrona per due (1983)
Per chiudere l’elenco dei film natalizi alternativi, non si poteva non riservare il posto a Una poltrona per due di John Landis, divenuto nel corso delle decadi un appuntamento fisso nei palinsesti televisivi della vigilia di Natale. A seguito di una scommessa tra i fratelli Randolph e Mortimer Duke, dirigenti di una società di cambio, il loro migliore agente Louis Winthorpe III viene licenziato e, il suo posto, viene occupato da Billy Ray Valentine, un vagabondo senza fissa dimora che vive di espedienti. La scommessa prevede che Billy Ray si tramuti in un gentleman mentre, Winthorpe, in un delinquente. Le strade dei due, in realtà, si sono già incrociate in precedenza. Aiutato dalla prostituta Ophelia e dallo stesso Valentine che ha scoperto l’imbroglio, Winthorpe prepara il suo piano di vendetta contro i Duke. Bomba a orologeria ad alto tasso di risate, Una poltrona per due è, senza troppi giri di parole, il film di Natale alternativo per antonomasia. Capeggiato da Dan Aykroyd, Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis, la pietra miliare di Landis è una black comedy diventata un punto di riferimento per i cinefili tradizionalisti.