Ogni anno c’è un evento nel campo cinematografico che gli appassionati attendono con impazienza. Stiamo parlando dei premi Oscar, che dal 1929 donano l’ambita statuetta dorata degli Academy Awards alle eccellenze hollywoodiane dell’anno. Come sempre, i migliori film e le migliori personalità del grande schermo si “sfidano” per mettere la propria firma sull’albo d’oro. A volte, come vedremo tra poco, raggiungendo veri e propri record da battere.
Ecco quali sono i film che hanno vinto più premi Oscar, dai più premiati sino a un minimo di cinque statuette, dal più recente a quello più storico.
1. Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (11 Oscar vinti su 11 nomination)
Il capitolo conclusivo della trilogia de Il signore degli anelli, diretto da Peter Jackson ha dato vita a un vero e proprio record per la storia degli Academy Awards. Il ritorno del re è riuscito nell’impresa di vincere ben 11 premi Oscar su 11 nomination: un vero e proprio trionfo per un film che ha dato valore al genere fantasy, al tempo considerato una tipologia di cinema di serie B.
Miglior film a Barrie M. Osborne, Peter Jackson e Fran Walsh Miglior regista a Peter Jackson Migliore sceneggiatura non originale a Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens Migliore scenografia a Grant Major, Dan Hennah e Alan Lee Migliori costumi a Ngila Dickson e Richard Taylor Miglior trucco a Richard Taylor e Peter King Miglior montaggio a Jamie Selkirk Miglior sonoro a Christopher Boyes, Michael Semanick, Michael Hedges e Hammond Peek Migliori effetti speciali a Jim Rygiel, Joe Letteri, Randall William Cook e Alex Funke Migliore colonna sonora a Howard Shore Migliore canzone (Into the West) a Howard Shore, Fran Walsh e Annie Lennox
2. Titanic (11 Oscar vinti su 14 nomination)
Il capolavoro di James Cameron del 1997 ha letteralmente trionfato nella cerimonia dei premi Oscar 1998, confermando il fenomeno e l’assoluta qualità del film campione d’incassi. Lo spettacolare e romantico Titanic è riuscito prima a infrangere un record di candidature arrivato a quota 14, per poi vincere ben 11 premi Oscar, tra cui quello per miglior film e miglior regia.
Miglior film a James Cameron e Jon Landau Miglior regista a James Cameron Migliore fotografia a Russell Carpenter Migliore scenografia a Peter Lamont e Michael Ford Migliori costumi a Deborah Lynn Scott Migliori effetti speciali a Robert Legato, Mark A. Lasoff, Thomas L. Fisher e Michael Kanfer Miglior colonna sonora a James Horner Migliore canzone (My Heart Will Go On) a James Horner e Will Jennings Miglior montaggio a Conrad Buff IV, James Cameron e Richard A. Harris Miglior sonoro a Gary Rydstrom, Tom Johnson, Gary Summers e Mark Ulano Miglior montaggio sonoro a Tom Bellfort e Christopher Boyes Candidatura come migliore attrice protagonista a Kate Winslet Candidatura come migliore attrice non protagonista a Gloria Stuart Candidatura per il miglior trucco e acconciatura a Tina Earnshaw, Greg Cannom e Simon Thompson
3. Ben-Hur (11 Oscar vinti su 12 nomination)
Il colossal diretto da William Wyler, dalla durata monstre di 212 minuti, è stato a lungo tempo il film con più premi Oscar in assoluto. Ben-Hur, con protagonista l’indimenticabile Charlton Heston, e celebre per la scena della cosiddetta corsa delle bighe ha vinto ben 11 premi Oscar su 12 candidature, lasciando a mani vuote solo la categoria della miglior sceneggiatura non originale.
Miglior film a Sam Zimbalist Migliore regia a William Wyler Miglior attore protagonista a Charlton Heston Miglior attore non protagonista a Hugh Griffith Migliore fotografia a Robert Surtees Migliore scenografia a William A. Horning, Edward C. Carfagno e Hugh Hunt Miglior montaggio a Ralph E. Winters e John D. Dunning Migliori costumi a Elizabeth Haffenden Miglior sonoro a Franklin Milton Migliori effetti speciali a A. Arnold Gillespie, Robert MacDonald e Milo B. Lory Miglior colonna sonora a Miklós Rózsa
4. West Side Story (10 Oscar vinti su 11 nomination)
Il musical più celebre è anche quello dei record. West Side Story non è solo il primo film a dare un doppio Oscar per i due registi, ma è anche quello musicale più premiato in assoluto. Merito di una storia che è entrata nella memoria collettiva, grazie all’interpretazione di Rita Moreno (premiata) e alla sua colonna sonora. West Side Story è un vero e proprio capolavoro della settima arte, ecco tutti i premi Oscar che ha vinto:
Miglior film a Robert Wise Migliore regia a Robert Wise e Jerome Robbins Miglior attore non protagonista a George Chakiris Miglior attrice non protagonista a Rita Moreno Migliore fotografia a Daniel L. Fapp Migliore scenografia a Boris Leven e Victor A. Gangelin Migliori costumi a Irene Sharaff Miglior montaggio a Thomas Stanford Miglior sonoro a Fred Hynes e Gordon Sawyer Migliore colonna sonora a Saul Chaplin, Johnny Green, Sid Ramin e Irwin Kostal
5. Il paziente inglese (9 premi Oscar su 12 nomination)
La storia d’amore tra l’infermiera Hana, interpretata da Juliette Binoche, e il conte Lásló (Ralph Fiennes), soldato sfregiato durante la Seconda Guerra Mondiale che lei chiama “paziente inglese” è anche una delle storie più premiate della storia degli Oscar. Il paziente inglese, film di Anthony Minghella, ha vinto ben 9 premi Oscar, di cui va ricordato il primo dato al miglior montaggio realizzato in digitale.
Miglior film a Saul Zaentz Migliore regia a Anthony Minghella Miglior attrice non protagonista a Juliette Binoche Migliore fotografia a John Seale Migliore scenografia a Stuart Craig e Stephenie McMillan Migliori costumi a Ann Roth Miglior montaggio a Walter Murch Miglior sonoro a Walter Murch, Mark Berger, David Parker e Christopher Newman Miglior colonna sonora drammatica a Gabriel Yared
6. L’ultimo imperatore (9 premi Oscar su 9 nomination)
C’è anche un po’ di Italia nella storia dei premi Oscar. L’ultimo imperatore, colossal diretto da Bernardo Bertolucci, trionfò agli Oscar del 1988 riuscendo a vincere 9 premi su 9 candidature. Il film, tratto dal romanzo autobiografico, racconta la storia di Pu-Yi, ultimo imperatore cinese e sancì una sorta di riscatto legato ai film storici, che da tempo sembravano essere poco considerati. Ma soprattutto consacrò il talento di Bernardo Bertolucci a livello internazionale, dimostrandosi anche un grande successo al botteghino. Indimenticabile la colonna sonora. Tutti gli Oscar vinti da L’ultimo imperatore:
Miglior film a Jeremy Thomas Migliore regia a Bernardo Bertolucci Migliore sceneggiatura non originale a Mark Peploe e Bernardo Bertolucci Migliore fotografia a Vittorio Storaro Migliore scenografia a Ferdinando Scarfiotti, Bruno Cesari e Osvaldo Desideri Migliori costumi a James Acheson Miglior montaggio a Gabriella Cristiani Miglior sonoro a Bill Rowe e Ivan Sharrock Miglior colonna sonora a Ryūichi Sakamoto, Cong Su e David Byrne
7. Gigi (9 premi Oscar su 9 nomination)
Allo stesso modo fece man bassa Gigi, film musical diretto dal veterano Vincente Minnelli. Ambientato nella Parigi di inizio Novecento, Gigi racconta la storia di una giovane ragazza che deve diventare una nobildonna. Con una colonna sonora premiata e un’attrice protagonista memorabile (Leslie Caron), Gigi fu uno dei pochi film musicali a essere girato nelle location, senza ricostruire gli ambienti negli studios. Un piccolo grande film da riscoprire.
Miglior film a Arthur Freed Migliore regia a Vincente Minnelli Migliore sceneggiatura non originale a Alan Jay Lerner Migliore fotografia a Joseph Ruttenberg Migliore scenografia a William A. Horning, E. Preston Ames, Henry Grace, F. Keogh Gleason Migliori costumi a Cecil Beaton Miglior montaggio a Adrienne Fazan Miglior colonna sonora a André Previn Miglior canzone (Gigi) a Frederick Loewe e Alan Jay Lerner
8. The Millionaire (8 premi Oscar su 10 nomination)
Nel 2008 Danny Boyle sbancò i premi Oscar con The Millionaire, storia di Jamal, un giovane indiano, proveniente dai bassifondi di Mumbai, e capace di vincere il celebre quiz Chi vuol essere milionario. Pensando a una frode, Jamal verrà interrogato e racconterà la propria storia alle autorità (e allo spettatore). Un film romantico e semplice, che è riuscito a fare breccia nell’Academy, vincendo ben 8 premi Oscar, tra cui quello per miglior film.
Miglior film a Christian Colson Migliore regia a Danny Boyle Migliore sceneggiatura non originale a Simon Beaufoy Migliore fotografia a Anthony Dod Mantle Miglior montaggio a Chris Dickens Miglior sonoro a Ian Tapp, Richard Pryke e Resul Pookutty Miglior colonna sonora a A. R. Rahman Miglior canzone (Jai Ho) a A. R. Rahman e Gulzar
9. Amadeus (8 premi Oscar su 11 nomination)
Tratto da un’opera teatrale, Amadeus è uno dei film più celebri tra i vincitori del premio Oscar. Diretto da Miloš Forman, il film vede un anziano Antonio Salieri raccontare la storia del suo rivale Wolfgang Amadeus Mozart. Con una colonna sonora ricca di celebre opere del compositore austriaco, Amadeus è un ritratto del genio e della sregolatezza, che si fa forza grazie a un’ottima interpretazione dei protagonisti e abbaglianti scenografie.
Miglior film a Saul Zaentz Migliore regia a Miloš Forman Miglior attore protagonista a F. Murray Abraham Migliore sceneggiatura non originale a Peter Shaffer Migliore scenografia a Patrizia Von Brandenstein e Karel Cerný Migliori costumi a Theodore Pistek Miglior trucco e acconciatura a Paul LeBlanc e Dick Smith Miglior sonoro a Mark Berger, Thomas Scott, Todd Boekelheide e Christopher Newman
10. Gandhi (8 premi Oscar su 11 nomination)
Come può lasciare intuire il titolo, Gandhi è un film biografico che racconta la vita del Mahatma, dalla sua gioventù come avvocato alle lotte non-violente contro l’impero britannico. Con un magnetico Ben Kingsley, Gandhi si dimostrò un grandioso successo al botteghino. Grandiosa la scena del funerale, dove la macchina da presa riesce a portare sullo schermo ben 350mila comparse: un vero e proprio record.
Miglior film a Richard Attenborough Migliore regia a Richard Attenborough Miglior attore protagonista a Ben Kingsley Migliore sceneggiatura originale a John Briley Migliore fotografia a Billy Williams Migliore scenografia a Stuart Craig, Robert W. Laing e Michael Seirton Migliori costumi a John Mollo e Bhanu Athaiya Miglior montaggio a John Bloom
11. Cabaret (8 premi Oscar su 10 nomination)
Diretto da Bob Fosse, Cabaret è considerato il primo musical per adulti della storia del cinema. E non potrebbe essere altrimenti, viste le tematiche affrontate. Tratto dall’omonimo musical di Broadway, il film è, infatti, ambientato durante gli anni Trenta della Repubblica di Weimar e affronta l’ascesa di Adolf Hitler. Con un finale di rara potenza e canzoni entrate nell’immaginario collettivo (insieme alla performance di Liza Minnelli), Cabaret si aggiudicò 8 premi Oscar su 10 nomination, senza però vincere il premio per il miglior film.
Migliore regia a Bob Fosse Miglior attrice protagonista a Liza Minnelli Miglior attore non protagonista a Joel Grey Migliore fotografia a Geoffrey Unsworth Migliore scenografia a Rolf Zehetbauer, Hans Jurgen Kiebach e Herbert Strabel Miglior montaggio a David Bretherton Miglior sonoro a Robert Knudson e David Hildyard Miglior colonna sonora per un film commedia o musicale a Ralph Burns
12. My Fair Lady (8 premi Oscar su 12 nomination)
Audrey Hepburn e Rex Harrison sono i protagonisti di questo bellissimo film con la regia del grande George Cukor. Harrison interpreta un professore che, per vincere una scommessa, dovrà trasformare la giovane fioraia Eliza in una dama d’alta classe. Ma forse, una volta conclusa la scommessa, sarà difficile tornare alla vita di prima. My Fair Lady, nonostante la durata di quasi tre ore, è un musical indimenticabile con una Hepburn magnetica, un vero e proprio ritratto della Hollywood classica.
Miglior film a Jack L. Warner Migliore regia a George Cukor Miglior attore protagonista a Rex Harrison Migliore fotografia a Harry Stradling Sr. Migliore scenografia a Gene Allen, Cecil Beaton e George James Hopkins Migliori costumi a Cecil Beaton Miglior sonoro a George Groves Miglior colonna sonora a André Previn
13. Fronte del porto (8 premi Oscar su 12 nomination)
Si cambia genere con Fronte del porto, uno dei film drammatici più forti e commoventi prodotti da Hollywood. Complice l’interpretazione di Marlon Brando nei panni di Terry Malloy, un ex-pugile che ora lavora come scaricatore di porto. Diretto da Elia Kazan, Fronte del porto riuscì a confermare il talento di Brando, mai così intenso, che lo vede duettare con l’attrice premio Oscar Eva Marie Saint. Vincitore di 8 premi Oscar tra cui quello al miglior film.
Miglior film a Sam Spiegel Migliore regia a Elia Kazan Miglior attore protagonista a Marlon Brando Miglior attrice non protagonista a Eva Marie Saint Migliore sceneggiatura originale a Budd Schulberg Migliore fotografia a Boris Kaufman Miglior scenografia a Richard Day Miglior montaggio a Gene Milford
14. Da qui all’eternità (8 premi Oscar su 13 nomination)
C’è un bacio che appartiene alla storia del cinema e all’immaginario collettivo, quello di Burt Lancaster e Deborah Kerr, sulla riva del mare, mentre le onde li abbracciano. È la scena più celebre di Da qui all’eternità, film di Fred Zinnemann, che racconta la storia d’amore passionale tra il sergente Warden e Karen, moglie infelice del suo capitano. Romanticismo sullo sfondo della seconda guerra mondiale e forti emozioni: gli ingredienti perfetti per trionfare agli Oscar. E così accade: Da qui all’eternità vince, con merito, 8 premi Oscar su ben 13 nomination.
Miglior film a Buddy Adler Migliore regia a Fred Zinnemann Miglior attore non protagonista a Frank Sinatra Miglior attrice non protagonista a Donna Reed Migliore sceneggiatura non originale a Daniel Taradash Miglior fotografia a Burnett Guffey Miglior montaggio a William A. Lyon Miglior sonoro a John P. Livadary
15. Via col vento (8 premi Oscar su 13 nomination)
Forse il film più celebre della storia. Impossibile non aver visto, almeno una volta nella vita, Via col vento, colossal storico e drammatico di Victor Fleming. Spettacolare e tragico, il film con protagonista assoluta Vivien Leigh nel ruolo della giovane Rossella O’Hara, racconta una storia d’amore turbolenta tra la ragazza e il fascinoso Rhett Butler di Clark Gable, sullo sfondo della guerra civile americana. Popolarissimo tra il pubblico, per lungo tempo fu il film con il maggior incasso della storia (e lo è ancora, calcolando l’inflazione). Dalla produzione travagliata, vinse ben 8 premi Oscar su 13 nomination (all’epoca un vero e proprio record), tra cui quella alla migliore attrice non protagonista a Hattie McDaniel.
Miglior film Migliore regia a Victor Fleming Miglior attrice protagonista a Vivien Leigh Miglior attrice non protagonista a Hattie McDaniel Migliore sceneggiatura a Sidney Howard Migliore fotografia a Ernest Haller e Ray Rennahan Migliore scenografia a Lyle R. Wheeler Miglior montaggio a Hal C. Kern e James E. Newcom Premio Speciale a William Cameron Menzies Premio alla memoria Irving G. Thalberg a R.D. Musgrave
16. Gravity (7 premi Oscar su 10 candidature)
Recentissimo il successo alla cerimonia dei premi Oscar per Gravity, il film ambientato nello spazio di Alfonso Cuarón con protagonista Sandra Bullock, nei panni di una dottoressa che deve cercare di sopravvivere nello spazio aperto e tornare sulla Terra. Un vero e proprio capolavoro di tecnica ed effetti visivi, una montagna russa di emozioni, amplificate anche attraverso l’utilizzo della tecnica della visione in 3D che donava un’esperienza immersiva. Senza vincere il premio al miglior film, fu il titolo più premiato alla cerimonia del 2014.
Migliore regia a Alfonso Cuarón Miglior fotografia a Emmanuel Lubezki Miglior montaggio a Alfonso Cuarón e Mark Sanger Migliori effetti speciali a Tim Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould e Nikki Penny Miglior sonoro a Skip Lievsay, Christopher Benstead, Niv Adiri e Chris Munro Miglior montaggio sonoro a Glenn Freemantle Miglior colonna sonora a Steven Price
17. Shakespeare in Love (7 premi Oscar su 13 nomination)
Ancora oggi Shakespeare in Love viene ricordato come uno dei film più sopravvalutati della storia del premio. Si aggiudicò ben 7 premi Oscar su 13 candidatura, considerati sin troppi per la pellicola diretta da John Madden. In realtà, la forza del film con protagonista Gwyneth Paltrow sta proprio nel suo semplice romanticismo che richiama il period drama del classico cinema hollywoodiano. Da ricordare, premiata anch’essa, la performance di Judi Dench nei panni della regina Elisabetta I.
Miglior film a David Parfitt, Donna Gigliotti, Harvey Weinstein, Edward Zwick e Marc Norman Miglior attrice protagonista a Gwyneth Paltrow Miglior attrice non protagonista a Judi Dench Migliore sceneggiatura originale a Marc Norman e Tom Stoppard Migliore scenografia a Martin Childs e Jill Quertier Migliori costumi a Sandy Powell Miglior colonna sonora a Stephen Warbeck
18. Schindler’s List – La lista di Schindler (7 premi Oscar su 12 nomination)
Non ci sono dubbi, invece, sullo straordinario risultato di uno dei film più belli della storia, che ancora oggi non smette di commuovere. Schindler’s List – La lista di Schindler è il capolavoro di Steven Spielberg che mette in scena la storia di Oskar Schindler, imprenditore tedesco che cerca in tutti i modi di salvare i propri dipendenti ebrei dalla deportazione. Girato in uno straordinario bianco e nero (con pochi e sparuti dettagli di colore), questo film mantiene inalterata la sua forza, anche a distanza di decenni. Da lacrime la colonna sonora di John Williams.
Miglior film a Steven Spielberg, Gerald R. Molen e Branko Lustig Miglior regia a Steven Spielberg Migliore sceneggiatura non originale a Steven Zaillian Migliore fotografia a Janusz Kaminski Migliore scenografia a Allan Starski e Ewa Braun Miglior colonna sonora a John Williams Miglior montaggio a Michael Kahn
19. Balla coi lupi (7 premi Oscar su 12 nomination)
Kevin Costner, nel 1990, porta in scena il vecchio e classico western americano, da tempo lasciato in disparte, con Balla coi lupi. Da lui stesso interpretato, il film vede la storia del tenente Dunbar alle prese con la scoperta e l’amicizia di una tribù di indiani Pawnee. È un film che richiede pazienza e si svolge attraverso la lentezza della scoperta e dell’empatia, ponendosi all’interno di una tradizione cinematografica d’altri tempi, in cui i campi lunghissimi e i paesaggi del Nebraska fanno da padroni. Vincitore di 7 premi Oscar.
Miglior film a Jim Wilson e Kevin Costner Miglior regia a Kevin Costner Migliore sceneggiatura non originale a Michael Blake Migliore fotografia a Dean Semler Miglior montaggio a Neil Travis Miglior sonoro a Russell Williams II, Jeffrey Perkins, Bill W. Benton e Gregory H. Watkins Miglior colonna sonora drammatica a John Barry
20. La mia Africa (7 premi Oscar su 11 nomination)
I paesaggi africani sono invece protagonisti di questo film diretto da Sydney Pollack, basato sul romanzo autobiografico di Karen Blixen. Robert Redford e Meryl Streep sono i protagonisti di questa storia d’amore ambientata in Kenya. Lei è una donna che deve sposarsi, ma che, complice un futuro marito poco interessato a lei, cade nel fascino del cacciatore Hatton, che vive immerso nella natura e rispettando le popolazioni indigene. Il film fu un grande successo popolare e vinse ben 7 premi Oscar, tra cui quello per miglior film.
Miglior film a Sydney Pollack Migliore regia a Sydney Pollack Migliore sceneggiatura non originale a Kurt Luedtke Migliore fotografia a David Watkin Migliore scenografia Stephen B. Grimes Miglior sonoro a Chris Jenkins, Gary Alexander, Larry Stensvold e Peter Handford Miglior colonna sonora a John Barry
21. La stangata (7 premi Oscar su 10 nomination)
Non ha bisogno di presentazioni il tema musicale di stampo ragtime che accompagna i titoli di testa de La stangata, divertente commedia interpretata da una coppia di attori fascinosa come Robert Redford e Paul Newman. I due cercheranno di truffare un gangster attraverso una serie di scommesse. Il film diretto da George Roy Hill ha un trio di protagonisti d’eccezione e una sceneggiatura a incastro assolutamente perfetta e riuscita, capace di far breccia nel cuore dello spettatore. I 7 premi Oscar vinti dalla pellicola, tra cui la più importante al migliore film, confermano le qualità di questo classico hollywoodiano.
Miglior film a Tony Bill, Michael Phillips e Julia Phillips Migliore regia a George Roy Hill Miglior sceneggiatura originale a David S. Ward Miglior scenografia a Henry Bumstead e James W. Payne Migliori costumi a Edith Head Miglior montaggio a William Reynolds Miglior colonna sonora adattata con canzone originale a Marvin Hamlisch
22. Patton, generale d’acciaio (7 premi Oscar su 10 nomination)
Il duro generale dell’esercito degli Stati Uniti d’America prende vita sul grande schermo grazie a un’interpretazione magistrale di George C. Scott (che rifiutò il premio) in Patton, generale d’acciaio. Scritto da Francis Ford Coppola, il film di Franklin J. Schaffner viene ricordato principalmente per la scena iniziale, dove il protagonista recita un lungo monologo con alle spalle una gigantesca bandiera americana. Un’immagine fortissima che ha fatto la storia del cinema. Il film vinse 7 premi Oscar alla cerimonia del 1971.
Miglior film a Frank McCarthy Migliore regia a Franklin J. Schaffner Miglior attore protagonista a George C. Scott Migliore sceneggiatura originale a Francis Ford Coppola e Edmund H. North Miglior montaggio a Hugh S. Fowler Migliore scenografia a Urie McCleary, Gil Parrondo, Antonio Mateos e Pierre-Louis Thévenet Miglior sonoro a Douglas O. Williams e Don J. Bassman
23. Lawrence d’Arabia (7 premi Oscar su 10 nomination)
Non ci sono film che raccontano ascesa e declino di una persona, il calore soffocante del deserto e la psicologia della natura umana come Lawrence d’Arabia. Il colossal di David Lean, complice la colonna sonora di Maurice Jarre, è uno dei film più celebri della storia. Indimenticabile la performance di Peter O’Toole, nei panni del protagonista Thomas Edward Lawrence, che insegue il sogno di vedere l’Arabia governata dal popolo arabo, clamorosamente privato della vittoria dell’Oscar. Nonostante questo, Lawrence d’Arabia vinse ben 7 statuette, confermando la propria eccezionalità.
Miglior film a Sam Spiegel Migliore regia a David Lean Migliore fotografia a Freddie Young Migliore scenografia a John Box, John Stoll e Dario Simoni Miglior montaggio a Anne V. Coates Miglior sonoro a John Cox Miglior colonna sonora a Maurice Jarre
24. Il ponte sul fiume Kwai (7 premi Oscar su 8 nomination)
Ancora David Lean per uno tra quelli che vengono riconosciuti come i cento migliori film statunitensi. Il ponte sul fiume Kwai, ambientato durante la seconda guerra mondiale, è un ritratto dell’assurdità e della follia in tempo bellico. Racconta la storia di un colonnello inglese, interpretato da un Alec Guinness da Oscar, deciso a completare i lavori di un ponte iniziato dagli avversari giapponesi. Famosissimo il tema musicale fischiato dai prigionieri di guerra del film. Il film si aggiudicò 7 premi Oscar.
Miglior film a Sam Spiegel Migliore regia a David Lean Miglior attore protagonista a Alec Guinness Miglior sceneggiatura non originale a Pierre Boulle, Carl Foreman e Michael Wilson Miglior fotografia a Jack Hildyard Miglior montaggio a Peter Taylor Miglior colonna sonora a Malcolm Arnold
25. I migliori anni della nostra vita (7 premi Oscar su 8 nomination)
Tra i film classici del dopoguerra, I migliori anni della nostra vita occupa un posto speciale. Diretto da William Wyler, il film racconta la storia di tre soldati che, dopo un lungo periodo distanti da casa, vengono congedati e devono riabituarsi alla quotidiana vita pacifica, con tutte le difficoltà del caso. Pregno di umanità e sentimento, il film, tra dramma e commedia, fu votato come il miglior film del 1947. Durante la cerimonia, Harold Russell, oltre al premio come miglior attore non protagonista, vinse anche un Premio Speciale.
Miglior film a Samuel Goldwyn Migliore regia a William Wyler Miglior attore protagonista a Fredric March Miglior attore non protagonista a Harold Russell Miglior sceneggiatura originale a Robert E. Sherwood Miglior montaggio a Daniel Mandell Miglior colonna sonora a Hugo Friedhofer
26. La mia via (7 premi Oscar su 10 nomination)
Rispetto agli altri titoli presenti in questa lista, La mia via potrebbe risultare misconosciuto. In effetti, la storia di un giovane reverendo, interpretato da Bing Crosby, che cerca di far rifiorire la passione in una parrocchia di New York, non è entrata, almeno per il pubblico italiano, nell’immaginario collettivo. Eppure il film rimane un classico, formato da buoni sentimenti, e quella leggerezza da commedia musicale a cui Hollywood ha sempre abituato nei suoi anni d’oro. Sicuramente, un film da riscoprire.
Miglior film alla Paramount Pictures Migliore regia a Leo McCarey Miglior attore protagonista a Bing Crosby Miglior attore non protagonista a Barry Fitzgerald Migliore sceneggiatura non originale a Frank Butler e Frank Cavett Miglior soggetto a Leo McCarey Miglior canzone (Swinging on a Star) a Jimmy Van Heusen e Johnny Burke