La psicologia continua a fare progressi in fatto di studio della mente umana: ora ha scoperto cosa indica interrompere qualcuno mentre parla.
Quante volte ci capita di interrompere qualcuno mentre è intento a finire il suo discorso? O al contrario, quanto spesso accade di venire interrotti mentre parliamo? Ecco, diamo finalmente una spiegazione psicologica a questo sistema.

Non si parla solo di un’abitudine sinonimo di maleducazione superficiale o disinteresse evidente riguardo il discorso del nostro interlocutore: come la psicologia ci ha fatto notare più volte, si nascondono delle motivazioni complesse e molto profonde dietro questi gesti.
Interrompere qualcuno nel suo discorso: cosa dice la psicologia
Siamo davanti non ad atti casuali, bensì ad atteggiamenti che riflettono insicurezze e necessità emotive nascoste. In primis, emerge il bisogno di affermazione radicato in chi interrompe: tramite la prevaricazione del discorso, si vuole far valere la propria presenza, spinti dal timore inconscio di essere ignorati o venire dimenticati.

Questa necessità talvolta può manifestarsi in modo talmente prepotente da portare a non prestare la benché minima attenzione al discorso altrui. Si tratta di un atto che, se diventa frequente, può avere ripercussioni gravi sulle relazioni e le interazioni con gli altri.
Quando si interrompe qualcuno, si creano delle rotture del discorso altrui che generano frustrazioni e malintesi. Ecco che le idee non vengono espresse in modo chiaro e l’essenza della conversazione viene meno, rendendo difficile la piena comprensione del punto di vista dell’interlocutore.
Perché si tende ad interrompere gli altri quando parlano
Anche la fiducia e il rispetto all’interno di un gruppo sociale possono venire compromessi da un atteggiamento simile. Se le persone si vedono interrotte, possono perdere interesse nell’esprimersi e addirittura finire per sentirsi svalutate, pertanto le volte seguenti saranno naturalmente meno inclini a partecipare attivamente a una discussione.

L’intero ambiente sociale diventa meno sicuro e accogliente, quando una persona si “impone” sugli altri. A catena, le dinamiche del gruppo vengono influenzate negativamente. Al contrario, per migliorare sé stessi e le proprie abilità comunicative, nonché il proprio benestare all’interno di un gruppo sociale, si possono esercitare tecniche di ascolto attivo.
L’ascolto attivo è fondamentale all’interno di una conversazione che vuole essere alla pari. Mantenere il contatto visivo, annuire o riassumere brevemente quello che ha detto l’altro prima di rispondere, sono solo alcune delle tattiche di ascolto attivo che favoriscono il discorso e migliorano la qualità della comprensione e dello scambio di idee.
Interrompere l’interlocutore nel suo discorso: perché può essere distruttivo
Adottare piccoli cambiamenti nel modo in cui ci si pone in dialogo con gli altri può contribuire a creare un ambiente più equilibrato, sano e rispettoso. E’ bene saper individuare e riconoscere la propria tendenza ad interrompere e prevalere per poter lavorare sull’importanza del dire la propria quando è il proprio turno, dando pari importanza anche al punto di vista dell’altro. Tutto comincia dall’autoconsapevolezza e dal desiderio di miglioramento.