Se li mangi dopo la data di scadenza, rischi grosso: attento a questi alimenti

Le date di scadenza sono importanti per la sicurezza alimentare: se a volte sono indicative di un tempo minimo, altre volte quel termine è improrogabile.

Fondamentali per garantire la sicurezza degli alimenti, in alcuni casi le date di scadenza riportate sulle confezioni di molti prodotti sono ben più di un riferimento. Infatti, mentre alcuni prodotti da dispensa, come pasta secca o spezie, possono essere consumati anche dopo la data indicata, altri – che sono l’oggetto del nostro articolo – devono essere consumati entro il termine per evitare seri rischi per la salute.

donna con yogurt tra le mani
Se li mangi dopo la data di scadenza, rischi grosso: attento a questi alimenti (Ilmeglioditutto.it)

L’attenzione in molti casi deve essere massima: ci sono alcuni tipi di prodotto che sono particolarmente vulnerabili e soggetti alla proliferazione di batteri pericolosi come salmonella, Listeria o Escherichia coli dopo la data di scadenza. Quando consumiamo questi prodotti, insomma, dobbiamo essere consapevoli che una corretta conservazione può rallentare il deterioramento, ma non garantisce la sicurezza del prodotto una volta superata la scadenza.

Come leggere le etichette e capire cosa significano le date di scadenza

Buttare via il cibo può sembrare uno spreco, spiegano molti esperti, ma non vale mai la pena rischiare la salute: questo perché la sicurezza alimentare dovrebbe sempre essere la priorità, soprattutto quando si tratta di alimenti deperibili. L’invito e il consiglio per il consumatore è quello di saper leggere le etichette e comprendere le differenze che ci sono nell’indicazione della data di scadenza, quasi sempre riportata con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”.

etichetta di prodotto con dicitura da consumare entro
Come leggere le etichette e capire cosa significano le date di scadenza (Ilmeglioditutto.it)

Se ci troviamo di fronte alla cosiddetta data di consumo preferibile – o termine minimo di conservazione, indicato con TMC – viene indicato fino a quando il prodotto mantiene la qualità ottimale. Superata questa data, il cibo può essere ancora sicuro, anche se potrebbe aver perso freschezza o sapore. Invece, la data di scadenza è un’indicazione categorica: è la data entro cui l’alimento deve essere consumato per evitare rischi per la salute.

Quali cibi non consumare mai dopo la data di scadenza

C’è una lista ristretta di cibi che non vanno mai consumati dopo la data di scadenza, per le ragioni che abbiamo indicato in precedenza, in quanto poi diventano molto pericolosi per la salute. Tra questi, i vari tagli di carne cruda come pollo, maiale e manzo, che possono sviluppare rapidamente batteri patogeni, anche se conservati in frigorifero. Gli agenti patogeni più comuni includono salmonella ed E. coli, che possono causare gravi intossicazioni alimentari.

data di scadenza su insalate preconfezionate
Quali cibi non consumare mai dopo la data di scadenza (Ilmeglioditutto.it)

Un discorso a parte meritano pesce e frutti di mare, che andrebbero consumati il giorno stesso dell’acquisto o al massimo entro 48 ore. Una volta scaduti, anche gli affettati devono essere eliminati, perché possono contenere Listeria, un batterio che prolifera anche a basse temperature, quindi anche in frigo. Buttate il giorno stesso della data di scadenza anche le insalate preconfezionate, i formaggi a pasta molle come brie o feta, sempre per rischio Listeria, e i funghi, che deteriorati possono sviluppare botulino.

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