Una volta se ne parlava pochissimo e la cucina stellata era vista come qualcosa di etereo, lontanissima non solo dai gusti ma anche dalla curiosità e dall’interesse della maggior parte delle persone. Poi negli ultimi anni qualcosa è cambiato, complice anche la presenza di molti in chef in televisione – MasterChef in primis – e si è cominciamo a parlare sempre più spesso di alta cucina, anche in contesti decisamente più pop.
Quello che non è mai cambiato, però, è il ruolo della Guida Michelin che, da quasi cento anni, assegna le prestigiose e ambitissime stelle ai migliori ristoranti del mondo. Ogni anno la guida viene aggiornata, nuovi chef salgono alla ribalta dell’attenzione internazionale e come sempre gli chef italiani sono sempre tra gli “osservati speciali”, per tradizione e competenza.
Prima di lasciarvi quindi alla lista completa, vi segnaliamo che per il 2021 sono stati scelti 11 ristoranti e chef e che rispetto all’anno precedente, forse anche a causa della pandemia, non vi sono stati cambiamenti in classifica per quanto riguarda i tristellati.
Ecco quali sono i ristoranti italiani con 3 stelle Michelin, in rigoroso ordine alfabetico:
Da Vittorio, Brusaporto (BG)
Chef: Enrico Cerea
Cucina: Moderna, Contemporanea
Prezzo: 90 – 295 EUR
Sito: www.davittorio.com
Specialità:
- Linguine alle vongole, crema acida e caviale affumicato
- Aragosta, patata dolce al cartoccio, mandorle e alloro
- La nostra crostata
Abbiamo visto lo chef Enrico Cerea, detto Chicco, come ospite della finale della decima edizione di MasterChef Italia, e già da quelle poche immagini è emerso il grande amore per la cucina così come l’enorme rispetto che gli altri chef, Cannavacciuolo in primis, hanno per il suo lavoro. Il Ristorante Da Vittorio a Brusaporto, a pochi chilometri da Bergamo, è una vera e propria istituzione nonché un “gioiello di famiglia” da oltre 50 anni: insieme ad Enrico, infatti, lavorano tutti i fratelli, tra cui spicca il più giovane Roberto, anch’egli chef.
Il filo conduttore del menu proposto dai fratelli Cerea è “tradizione lombarda e genio creativo“, stando molto attenti però ad offrire varietà e accontentare tutti i palati: “carni e pesci, selvaggina e fruits de mer, tartufi e funghi ma anche piatti di verdure, tutti declinati con uno stile originale e sensibile anche alle nuove frontiere della cucina del benessere“.
Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (MN)
Chef: Nadia Santini
Cucina: Moderna, Mantovana
Prezzo: 120 – 250 EUR
Sito: www.dalpescatore.com
Specialità:
- Composta di pomodori e melanzane con basilico ed olio extravergine toscano
- Lasagnetta con reale di Aubrac (allevamento locale al pascolo) con timo ed erbette
- Fondente al 68% con albicocche, granella di nocciole e sorbetto ai frutti rossi
Nato nel 1926 come piccola osteria famigliare, oggi il Pescatore di Canneto sull’Oglio è uno dei ristoranti più famosi ed apprezzati d’Italia. Merito della splendida location, immersa nella riserva naturale del parco dell’Oglio, tra Cremona e Mantova, ma soprattutto degli straordinari chef Nadia Santini e suo figlio Giovanni. La cucina del Pescatore è “saldamente ancorata al territorio della Pianura Padana […] Più in particolare, il territorio è quello di «campagna» delle province lombarde di Mantova, Cremona e Brescia, venete di Verona e Vicenza, emiliane di Parma, Reggio Emilia e Modena. In quest’area alcuni prodotti e piatti tipici sono diventati fin dalle origini i piatti del Pescatore“.
Enoteca Pinchiorri, Firenze (FI)
Chef: Riccardo Monco
Cucina: Moderna
Prezzo: 120 – 355 EUR
Sito: www.enotecapinchiorri.it
Specialità:
- Carpaccio di cernia, maionese di baccalà, ravanelli, olio di peperone
- Ravioli di bietole, arrostiti e non bolliti, con caviale e spuma di aringa affumicata
- Torta soffice alle carote e zenzero, pomodorini canditi alle spezie e crema al caramello
Situato nel cuore della città, all’interno del palazzo settecentesco Jacometti-Ciofi, l’Enoteca Pinchiorri di Firenze è un ristorante storico, che ha ricevuto la prima stella Michelin già nel 1982, per poi arrivare alle tre stelle per la prima volta nel 1993 sotto la guida dello chef Carlo Cracco. Purtroppo poco dopo un grave incendio ne causò la chiusura temporanea, ma dal 2004 il ristorante divenne stabilmente tristellato. Fu la prima volta, al di fuori della Francia, in cui un ristorante ottenne di nuovo la terza stella dopo averla persa. Oggi la cucina, guidata da Riccardo Monco, “eccelle nella ricerca e nel rispetto della materia prima, nella creatività, nel controllo delle tecniche di cottura. […] Il tutto nella ricerca dell’innovazione, eppure rimanendo nel segno della tradizione territoriale“.
Enrico Bartolini, Mudec di Milano (MI)
Chef: Enrico Bartolini
Cucina: Creativa
Prezzo: 120 – 250 EUR
Sito: www.enricobartolini.net
Specialità:
- Alice, ostriche e caviale
- Bottoni di olio e lime, polpo arrosto e salsa al cacciucco
- Zabaione tradizionale, pistacchio di Bronte e albero di arance
Classe 1979, lo chef Enrico Bartolini è oggi una vera e propria leggenda, visto che è l’unico chef nella storia della Guida Michelin ad aver conquistato quattro Stelle in un sol colpo. Questo succedeva nel 2019. L’anno dopo un una nuova consacrazione: con il suo Enrico Bartolini, Mudec di Milano riporta le tre stelle nel capoluogo lombardo a distanza di 34 anni dall’impresa di un “certo” Gualtiero Marchesi. All’interno del Museo delle Culture lo chef continua la sua sperimentazione, alla costante ricerca dell’eccellenza e della perfezione, senza per questo dimenticare il territorio: “Milano è punto di riferimento e fucina creativa per ogni declinazione della nostra Classicità contemporanea“.
La Pergola, Roma (RM)
Chef: Heinz Beck
Cucina: Moderna, Contemporanea
Prezzo: 141 – 260 EUR
Sito: https://romecavalieri.com/la-pergola
Specialità:
- Scampo su avocado con tapioca, lemongrass e lime
- Lombo d’agnello con lenticchie nere, funghi e latticello alla cenere
- Lamponi gratinati con gelato alle mandorle
Unico ristorante tristellato della capitale, La Pergola di Roma è indiscutibilmente uno dei ristoranti più belli del mondo, per arredamento ed eleganza ma soprattutto per il suo panorama unico: pranzando o cenando sulla terrazza del Waldorf Astoria Hotel che accoglie il ristorante, si può ammirare infatti tutta la bellezza della Città Eterna e del Vaticano a pochissima distanza. Altrettanto favolosa la cucina del celebre chef Heinz Beck: “Un connubio tra puro genio e creatività. Partendo dalla qualità assoluta di ingredienti unici non cessa mai di dare nuove emozioni, che nascono dai sapori autentici della tradizione italiana e mediterranea“.
Le Calandre, Sarmeola di Rubano (PD)
Chef: Massimiliano Alajmo
Cucina: Creativa
Prezzo: 135 – 225 EUR
Sito: www.alajmo.it
Specialità:
- Cappuccino Murrina
- Paccheri con intingolo di pomodori arrostiti e passata di melanzane affumicate
- Gioco al cioccolato
Le Calandre a Sarmeola di Rubano è un ristorante rinomato in tutto il mondo, tanto da essere stato presente nella classifica dei “The World’s 50 Best Restaurants” consecutivamente per oltre 10 anni. Si tratta di un’altra gestione famigliare decisamente vincente, visto che i due chef Massimiliano Alajmo e suo fratello Raf non si sono limitati solo a inventare i menu ma hanno disegnato tutti gli elementi presenti in sala: i tavoli, i bicchieri, le posate, le lampade; realizzati in collaborazione con alcuni artigiani italiani.
Osteria Francescana, Modena (MO)
Chef: Massimo Bottura
Cucina: Creativa
Prezzo: 270 – 320 EUR
Sito: www.osteriafrancescana.it/
Specialità:
- Cinque stagionature di parmigiano reggiano in differenti consistenze e temperature
- Tagliatelle al ragù
- Ooops! Mi è caduta la crostata al limone
L’Osteria Francescana di Modena in realtà non avrebbe bisogno di presentazioni, visto che è stato più volte premiato come miglior ristorante al mondo. Tutto merito di Massimo Bottura, che nel 1995 ha rilevato quella che era un’osteria/birreria e l’ha trasformata in un tempi della cucina emiliana. Solo dodici tavoli quindi, ed anche per questo prenotare è difficilissimo, ed una filosofia precisa, che lascia il segno: “La nostra cucina non è una lista di ingredienti o una dimostrazione di abilità tecniche: è il racconto del paesaggio Italiano e delle nostre passioni. La cucina è una collisione di idee, tecniche e culture. Non è matematica, è emozionante“.
Piazza Duomo, Alba (CN)
Chef: Enrico Crippa
Cucina: Creativa, Moderna
Prezzo: 270 – 300 EUR
Sito: www.piazzaduomoalba.it/
Specialità:
- Insalata 21.31.41.51
- Agnello e camomilla
- Panna cotta Matisse
Più che un semplice ristorante, una vera e propria celebrazione delle Langhe da parte dello chef Enrico Crippa. Nel Piazza Duomo di Alba la ricerca della perfezione è una costante, a partire dal servizio “personalizzato per ciascuno, passo dopo passo, intuendo gusti e aspettative: non un ristorante con undici tavoli, ma undici ristoranti diversi“. A questo si aggiunge una cucina sublime e una visione personalissima e geniale: “Spesso amo inserire nel menu qualcosa che, di primo acchito, potrebbe apparire fuori posto, come un piatto estivo nel menu invernale: ad esempio due cucchiai di brodo di rape freddo che ricordano un’acqua di pomodoro. Vorrei suscitare un eco nell’ospite, riportarlo con la mente all’estate trascorsa ma anche generare in lui una tensione, un desiderio della prossima stagione calda”.
Reale, Castel di Sangro
Chef: Niko Romito
Cucina: Creativa, Contemporanea
Prezzo: 100 – 210 EUR
Sito: www.nikoromito.com/reale/
Specialità:
- Cavolfiore gratinato
- Piccione, chiodi di garofano, senape e acqua
- Essenza
Nel 2000 lo chef Niko Romito rilevò insieme alla sorella Cristiana una trattoria di famiglia e da lì cominciò la sua avventura. Oggi il Reale di Castel di Sangro è uno dei ristoranti più apprezzati d’Italia: “Una vera officina dove materia, ricerca, semplicità e gusto dialogano per dar vita alla cucina italiana di domani“.
St. Hubertus, San Cassiano (BZ)
Chef: Norbert Niederkofler
Cucina: Creativa, Alpina
Prezzo: 250 – 300 EUR
Sito: www.st-hubertus.it/
Specialità:
- Tartare di coregone
- Agnello della val d’Isarco
- Tarte Tatin
Il ristorante St. Hubertus di San Cassiano si trova all’interno dell’Hotel Rosa Alpina, nel cuore dell’Alta Badia. Nel 1996 la famiglia proprietaria dell’albergo decise di dare maggiore spazio alla cucina gourmet del neoarrivato chef Norbert Niederkofler e fu un trionfo. Nonostante le due stelle conseguite già nel 2007, qualche anno dopo ci fu una decisione radicale e coraggiosa: rimpiazzare la classica cuna gourmet fatta di prodotti pregiati provenienti da tutte le parti del mondo, ed utilizzare solo prodotti del territorio e stagionali. Ritrovando così la tradizione. E conquistando, nel 2018, anche la terza stella Michelin.
Uliassi, Senigallia (AN)
Chef: Mauro Uliassi
Cucina: Moderna, Pesce e frutti di mare
Prezzo: 150 – 200 EUR
Sito: www.uliassi.com
Specialità:
- Rimini fest
- Spaghetti affumicati alle vongole
- Soufflé di cioccolato al Lagavulin (scotch whisky)
Concludiamo con l’Uliassi di Senigallia, sempre gestito da due fratelli, lo chef Mauro Uliassi e sua sorella Catia. Una cucina semplice e contemporanea che affonda le radici nelle tradizioni della Riviera Adriatica e gioca con le contaminazioni. Ma la ricerca e la sperimentazione non finisce mai: “Ci ispiriamo al profumo del mare, ma ci piace cimentarci anche nella selvaggina. Ogni anno nei Lab presentiamo 10 piatti inediti, che si affiancano al percorso Classico delle proposte storiche“.